Nei digital store è disponibile “Vampire”, il nuovo singolo di Max Francese, dalle sonorità dance e influenze synth-pop.
Il brano – nato dalla collaborazione con il produttore e dj Dimitri Tenot – offre tonalità oscure e misteriose, mantenendo comunque una base elettronica e dance. Come con il precedente singolo “Holax3”, Max Francese combina elementi pop con influenze elettroniche, creando un sound distintivo e moderno.
Max Francese è un artista italiano noto per la sua carriera nel mondo della musica pop-dance e del teatro musicale. Ha iniziato come ballerino e performer, partecipando a musical di successo come Chica Vampiro, Jersey Boys, Kinky Boots, Saturday Night Fever e Hairspray.
Nel corso della sua carriera, ha anche lavorato in pubblicità come attore per marchi come Sky, Samsung e Huawei e ballerino per film Bollywood. Nel 2013, ha debuttato come cantante con il singolo “So Sweet” , prodotto dall’etichetta DoNotRecords e scritto con Fabio Intiso, Dario Spada e Riccardo Scirè.
Successivamente, ha pubblicato altri brani come “Run” in cui collabora con il liricista americano Charlie Mason e con Jonas Thander.”Slo-Mo” (il suo primo singolo in italiano) scritto e prodotto da Alex Trecarichi.
Nel 2024 insieme al produttore e dj Dimitri Tenot ricomincia a rilasciare musica per il nuovo progetto discografico. Il primo singolo promozionale rilasciato è “Holax3” seguito da “Vampire”.
«Code in costante aumento da Bologna a Rimini consigliata l’uscita Only Faida». Basta l’incipit per capire che “Only Faida“, il nuovo singolo del Faida Clan fuori per Watt Musik, non è il classico pezzo rap degli ultimi anni: è una traccia che racconta una scena in fermento, tra strada e consapevolezza. Una cartina geografica piegata in quattro e ripensata con flow chirurgico e immagini a fuoco.
La Romagna si fa Medellín, la statale adriatica diventa l’autostrada del rap indipendente, e il beat – marcatamente Old School ma con un’attitudine contemporanea che suona attualissima – è solo il punto di partenza di un lavoro sincero, crudo, senza mediazioni. Una produzione capace di unire impatto e stile, con un’impronta che guarda al passato ma suona contemporanea, senza sembrare un revival.
Nel pieno della rinascita delle scene locali, che stanno tornando a ridefinire la geografia musicale italiana, “Only Faida” è parte attiva di un trend sempre più evidente: quello del rap di provincia che non chiede permesso e non copia modelli esterni, prefabbricati, ma si articola su un’identità riconoscibile, radicata nel territorio e aperta al mondo.
Nato nel 2022 da un’idea di Starks, il Faida Clan si fonda su un’idea precisa di Hip Hop: un’alleanza di dieci artisti che lo vivono e lo difendono come codice culturale, come linguaggio identitario e come militanza sonora. I am Elle, Slat, Mc Callaman, Word, Shoot, Skema the Rapper, Nik Riviera, Guil e DJ Code2 hanno risposto alla chiamata:
«La musica e la cultura Hip Hop rappresentano la nostra strada ed il nostro mezzo verso un obiettivo comune: godersi il viaggio!»
“Only Faida” segna per la crew romagnola un passo avanti rispetto ai precedenti progetti, per ambizione e compattezza stilistica. È un brano strutturato con precisione, in cui ogni barra scandisce il ritmo con sicurezza, sorretta da un flow che non lascia spazio a distrazioni.
Con questo banger, il collettivo alza l’asticella. Strofe serrate, incastri perfetti e punchlines che non cercano di rincorrere né il plauso né il consenso facile, ma che li generano spontaneamente. «Io faccio al rap ciò che Pablo Escobar ha fatto alla coca», «Faida Clan qua detta legge, invecchia bene tipo cougar». Nel testo si susseguono non sono solo citazioni, ma vere e proprie architetture verbali che costruiscono un mondo parallelo, dove ogni riferimento narcos si intreccia alla provincia italiana con sagacia, controllo metrico e rispetto delle radici.
Il brano, prodotto da Code2, rifinito presso il Wonderland Studio di Starks e accompagnato dal videoclip ufficiale, unisce tecnica e immaginario, estetica e rivendicazione. È l’ennesima dimostrazione che una scena regionale può parlare con voce internazionale, a patto che abbia una visione e un’identità chiare. E il Faida Clan, in questo, ha pochi rivali.
Il Clan, già protagonista con il brano “Wake Up“, torna con un nuovo capitolo che conferma la volontà di lasciare un messaggio: non inseguendo il trend, ma ribadendo con stile e contenuti che un altro rap è possibile. Un rap che conosce le sue radici, rispetta la propria geografia e ha il coraggio di dichiarare guerra all’omologazione.
Negli ultimi anni l’Emilia-Romagna si sta riconfermando come una delle aree più fertili per la scena italiana: una regione in cui le influenze si mescolano, le crew si moltiplicano, e la spinta dal basso ha generato un movimento in fermento, vivo, indipendente e sempre più autorevole.
A guidare questa nuova ondata c’è il Faida Clan, che incarna l’energia, l’identità e la forza di una terra che non si lascia definire.
È “Only Faida”. È Romagna. E non somiglia a nient’altro.
Da venerdì 6 giugno 2025 è in rotazione radiofonica “Vanità”, il nuovo singolo di SEBBA, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 30 maggio.
“Vanità” è un brano che racconta il tormento di chi lotta contro il desiderio di essere cercato dall’ex, pur sapendo che si tratta solo di un capriccio dell’ego. Tra nostalgia e consapevolezza, si sceglie di non cadere nella tentazione, accettando che l’amore ormai è solo un’illusione di vanità.
Spiega l’artista a proposito del brano:“Il brano si inserisce nel mio progetto musicale col tema dell’amore, relazioni tossiche, esplorazioni interiori ed autoesami”.
Il videoclip di “Vanità” esplora il tema della nostalgia legata a una relazione passata, in cui Sebba sembra intravedere la figura di una donna nei luoghi che frequenta, come se lei fosse ancora lì, a condividere con lui quei momenti intensi che hanno segnato la loro storia. Tuttavia, queste apparizioni si rivelano solo delle visioni, evocazioni dell’anima che si scontrano con la realtà di una presenza ormai perduta.
Sebastiano Paterniti, in arte SEBBA, è un cantautore siciliano e portiere della Nazionale Italiana di Beach Soccer, con oltre 50 presenze. Tra i suoi traguardi più significativi spiccano il titolo di campione d’Europa 2023, i piazzamenti da vice campione del mondo ed europeo nel 2024, il successo come campione del mondo per club con il Napoli nel 2023 e l’argento olimpico a Cracovia 2023. Nel calcio, ha vinto 4 campionati, tra cui uno di Serie D, due di Eccellenza e uno di Promozione, e nel 2018 è stato eletto Pallone d’Oro del Calcio Siciliano.
Parallelamente alla sua carriera sportiva, Sebba ha coltivato la passione per la musica. Musicista autodidatta, ha studiato con vocal coach noti a livello nazionale e internazionale, tra cui Marco Vito, Fabio ed Ivan Lazzara. Ha iniziato la sua carriera musicale nel 2016, esibendosi con diverse cover band su palchi e locali in Sicilia. Successivamente, ha iniziato a scrivere e comporre, frequentando vari studi di registrazione, e nel 2021 ha intrapreso la carriera da solista sotto il nome d’arte Sebba. Ha partecipato a numerosi festival e concorsi, tra cui Area Sanremo nel 2020, dove ha vinto il secondo posto al Premio Arte Sicilia 24 e raggiunto le semifinali del Fatti Sentire Festival nello stesso anno.
“Vanità” è il nuovo singolo di Sebba disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 30 maggio 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 6 giugno.
Le luci sono quelle di New York, ma il buio in cui si muovono i protagonisti è più vicino di quanto sembri. Non si vede, ma si sente. È fatto di labbra che confondono, promesse che luccicano solo da lontano, corse senza meta dentro relazioni che iniziano già rotte. Nel nuovo singolo “Le Luci di New York”, i Ferrinis scelgono l’estetica della grande metropoli per raccontare una storia fatta di eccessi, attrazione e ambiguità. Un racconto che profuma di città, intriso di edonismo e disillusione, in cui l’immaginario del lusso si intreccia con quello della dipendenza affettiva, trasformando l’iconografia glamour in una trappola luminosa, nello specchio deformante di una generazione che ama in modalità provvisoria.
Il brano – disponibile su tutte le piattaforme digitali – arriva dopo la pubblicazione del secondo album di Maicol e Mattia Ferrini, “Twins”, e consolida una direzione stilistica capace di unire l’efficacia della scrittura pop a una visione contemporanea e riconoscibile. “Le Luci di New York” prosegue quel discorso, ma ne isola una dimensione precisa: quella in cui l’apparenza abbaglia e il senso si perde. Con una forma espressiva ancora più spinta, quasi seriale, il brano segna un passo deciso nella costruzione di uno stile che è musicale, visivo e narrativo al tempo stesso.
«Le luci di New York correranno più forte sulla Lambo senza stop»: è da questo verso – reiterato come un mantra – che si innesca il meccanismo del brano: una corsa a perdifiato dentro un desiderio bruciante che non conosce tregua. Una relazione che vive di notte, tra vodka, corpi sfiorati, labbra che confondono e promesse non mantenute. Il ritmo è incalzante, ipnotico, ma sotto la superficie di una notte eterna resta la sensazione che qualcosa stia per cedere, facendo intravedere il punto di rottura. Come se la festa non bastasse a coprire il rumore del vuoto.
Tutto rimane sospeso. Le frasi si spezzano prima di diventare spiegazione, le sequenze suggeriscono qualcosa ma poi sfumano. Non c’è una direzione chiara, e forse è questo il punto. Perché certi rapporti non si spiegano: si vivono, si subiscono, si attraversano. “Le Luci di New York” prende quel caos, quella confusione e ci resta dentro. Non tenta di fare ordine, lascia tutto com’è. Crudo, discontinuo, reale.
Il lusso non consola, il profumo inganna, le rose – come certe relazioni – hanno sempre qualcosa che punge. Il vero senso del pezzo è qui, nel territorio intermedio tra attrazione e pericolo, presenza e fuga. La scrittura lascia che siano i dettagli a fare il lavoro, tracciando un sentiero volutamente tortuoso, che rifiuta la chiarezza per restituire il sapore dolceamaro dei rapporti che non si definiscono. Perché più che raccontare, “Le Luci di New York” insinua. E lo fa lasciando aperte le frasi, come succede nelle storie d’amore che iniziano con grandi proclami e finiscono in silenzio.
«Ci interessava lavorare su un’immagine che fosse immediatamente riconoscibile, ma usarla per dire qualcos’altro – spiegano i Ferrinis –. Le luci di New York, in questo caso, diventano il simbolo di tutte le promesse che brillano ma poi non mantengono. Ci sono rapporti che sembrano fatti per farci sentire vivi, ma che alla fine ci lasciano solo più confusi.»
Maicol e Mattia ci riportano nel loro mondo, fatto di pop notturno e cultura visuale. Un approccio che trova la sua coerenza anche in questo pezzo, sottolineando la loro vocazione per un linguaggio sempre più ibrido, tra suono e immagine.
Esteticamente, “Le Luci di New York” si colloca in quel filone urban-pop che dialoga con l’immaginario di serie come “Euphoria”, videoclip in stile Netflix e canzoni che sembrano scritte per accompagnare sequenze di film. Il duo forlivese spinge ancora una volta sulla direzione di una musica che sia anche visione, atmosfera, contesto. E lo fa senza rinunciare alla qualità sonora, ma senza nemmeno nascondere le zone d’ombre che attraversano i testi.
Oggi oltre il 60% dei giovani tra i 18 e i 30 anni definisce le proprie relazioni come “instabili” o “non definite”. Lo rileva uno studio dell’Università di Stanford, pubblicato su Psychological Science, che fotografa una condizione sempre più diffusa: quella di rapporti che sfuggono a ogni etichetta, dove attrazione e ansia si sovrappongono, e l’intimità è spesso alternata da silenzi improvvisi. Un dato che conferma quanto l’indecisione e la narrazione di un amore “on/off” siano parte integrante del vissuto affettivo attuale. “Le Luci di New York” si muove dentro questa zona grigia, raccontando quello che resta quando l’amore non trova una forma, ma continua a farsi sentire.
Una dinamica che ha un nome preciso – situationship – e che vive nei thread di Instagram, nei POV virali su TikTok, nei post di psicologi relazionali e nelle confessioni anonime sulle riviste online. Non è una storia d’amore né una semplice frequentazione: è un limbo affettivo, spesso intenso, quasi sempre instabile.
“Le Luci di New York” lo racconta senza puntare a compiacere e senza voler essere una semplice canzone da club. Parte da immagini patinate, ma le usa per parlare di quello che c’è dietro: il vuoto, il desiderio che arde ma consuma, l’ambiguità. È un racconto disilluso e al contempo seduttivo, che usa i codici della notte e del lusso per scavare nel silenzio distruttivo che talvolta resta dopo la festa. Perché a volte, la confusione è già una forma di narrazione.
Una fotografia pop, lucida e contemporanea, di ciò che succede quando l’apparenza sovrasta il contenuto, quando il bisogno di sentirsi desiderati diventa più forte del bisogno di sentirsi capiti.
«Non siamo mai stati interessati a raccontare l’amore perfetto – concludono i Ferrinis –. Preferiamo mostrare le ombre, i contrasti, le verità a metà. Forse perché sono proprio quelle a farci riflettere di più su chi siamo davvero.»
Tra vetrine luminose e copertine lucide, soffermarsi su ciò che resta in ombra – o su quello che riflette per errore – è una scelta consapevole. Perché in un tempo in cui tutto sembra dover brillare, il coraggio sta anche nel mostrare quello che la luce non illumina.
Da venerdì 6 giugno 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica “L’ESPERTO” (Artisti Online), il nuovo singolo di ROCCO, che anticipa l’uscita dell’album “ALIENI E TRANSUMANI” prevista per il 9 giugno su tutte le piattaforme di streaming digitale.
“L’Esperto” è un brano pop dallo spirito satirico e affilato, che mette alla berlina la figura onnipresente dell’esperto mediatico:quell’oracolo televisivo sempre pronto a fornire risposte su qualsiasi tema. Con un ritmo serrato e una teatralità che richiama, a tratti, la lezione gaberiana, il pezzo fonde cantautorato contemporaneo, pop alternativo e influssi hip hop, dando vita a una traccia ibrida e sorprendente.
Ironico e coinvolgente, il pezzo è una critica lucida e attuale al culto del “tecnico imparziale”, smascherato nei suoi aspetti più grotteschi attraverso un testo brillante, ricco di giochi di parole e paradossi. L’artista firma così un piccolo manifesto contro l’omologazione del pensiero, in cui la musica si fa strumento di riflessione e dissenso.
Spiega l’artista a proposito del brano:“L’ESPERTO è una delle tracce più satiriche dell’album Alieni e Transumani. È nata quasi per gioco, dopo aver assistito a un’intervista televisiva in cui all’esperto di turno venivano rivolte domande su qualsiasi argomento — dalle guerre al cambiamento climatico, dalla salute all’intelligenza artificiale — come se fosse il detentore di ogni verità. Da lì è scaturito un ritratto ironico e tagliente del nostro tempo: un’epoca in cui chi osa porre domande viene deriso, mentre chi dispensa risposte preconfezionate su tutto viene osannato. Questa canzone è come uno specchio deformante: riflette il nostro presente con sarcasmo, sottolineando quanto spesso la società si prenda terribilmente sul serio.”
Il videoclip de “L’Esperto”, ideato, realizzato e montato da Rocco, combina creatività umana e tecnologie di intelligenza artificiale per dar vita a una banana antropomorfa che incarna il ruolo dell’esperto, raccontando la sua evoluzione attraverso le epoche: dall’antica Grecia fino a un futuro ipertecnologico.
“ALIENI E TRANSUMANI” è un manifesto musicale che affronta con stile e originalità temi cruciali per il presente e il futuro della nostra società. Segna il ritorno di un cantautorato moderno, capace di raccontare le grandi questioni del nostro tempo con intelligenza, ironia e un sound innovativo. Tra satira e riflessione, critica sociale e leggerezza, l’album attraversa con naturalezza generi diversi, dall’elettronica al rap, dal funk al pop, offrendo una narrazione fresca e coinvolgente della contemporaneità. Senza mai rinunciare alla profondità, ROCCO affronta temi come il controllo digitale, il transumanesimo e le contraddizioni della società moderna con un linguaggio accessibile e diretto, in grado di far riflettere senza appesantire. Una caratteristica che accomuna i grandi cantautori: saper parlare a tutti senza risultare banali. Attraverso otto tracce potenti, il disco mette in discussione la realtà con un mix di ironia e denuncia, spingendo l’ascoltatore ad interrogarsi senza rinunciare al piacere della musica. Non si limita a raccontare il mondo che ci circonda, ma lo smaschera con uno stile dissacrante e una carica espressiva unica.
«Questo disco è come una scritta fatta con una bomboletta sul muro di una banca: non è lì per abbellire, è lì per dire qualcosa. In un panorama musicale che a volte sembra un centro commerciale luccicoso e un po’ senz’anima, ho scelto di fare il contrario: dire qualcosa, anche se non consola o non rassicura. E ho cercato di farlo divertendomi e con il gusto per il gioco, perché credo che si possa far pensare anche sorridendo. Più che piacere mi interessa lasciare una traccia. Come quella frase che hai letto nel cesso di un autogrill e che non riesci più a toglierti dalla testa», commenta l’artista sul nuovo progetto discografico.
“ALIENI E TRANSUMANI” TRACKLIST:
ARRIVANO GLI ALIENI
SICUREZZA NAZIONALE
INQUINA MENTI
TRANSUMANIA
IL BALLO DELLE BALLE
CANE FRUTTARIANO
L’ESPERTO
CARA MAMMA
Biografia
Fin da bambino, Rocco scopre la sua passione per la musica, mettendo le mani a tre anni su una tastiera elettronica e, poco dopo, sulla chitarra. Cresce con i grandi cantautori italiani, assimilandone il linguaggio e facendolo proprio nelle sue prime composizioni. Dopo un’esperienza con la band Broken Bulb, con cui si esibisce nelle feste locali suonando i grandi classici del rock, decide di intraprendere la carriera solista, affinando il suo stile e la sua voce artistica.
Carriera musicale e discografica
Nel 2019 esordisce con il singolo Viva la vita, un brano che è più di una canzone: un inno alla gioia e un invito ad apprezzare le piccole cose.
Nel 2021 pubblica il suo primo album, VITA, MORTE E TENTACOLI, un progetto che mescola sonorità coinvolgenti e testi che spaziano tra ironia e riflessione. Il singolo PORTAMI A RIMINI diventa la sigla ufficiale di Radio Publiphono Rimini per l’estate e si fa strada nelle radio locali.
Nello stesso anno, il suo brano UN BITCOIN AL MESE arriva alla finalissima del Cantagiro 2021, dove viene premiato da Claudio Lippi e conquista il terzo posto nella manifestazione.
Nel 2023 pubblica il suo secondo album, CANTAUNTORE, segnando una svolta nella sua carriera. La sua musica non è più solo espressione personale, ma un mezzo per raccontare la società con ironia tagliente e una forte impronta satirica. ROCCO diventa un osservatore critico del presente, mescolando denuncia sociale e leggerezza, un equilibrio che lo porta sotto i riflettori dei media nazionali.
Nel 2024, il suo brano INFLUENCER viene trasmesso su Rai 1 durante la puntata di Porta a Porta del 9 gennaio, a dimostrazione di quanto la sua musica sia capace di toccare nervi scoperti con intelligenza e acume.
Oltre alla musica, è direttore artistico di eventi come Concertiamo e Controfestival e porta i suoi spettacoli nei teatri e sui palchi di tutta Italia.
Il 9 giugno 2025 esce il suo terzo album in studio, ALIENI E TRANSUMANI, un progetto in cui esplora le derive del presente con il suo consueto stile acuto e ironico. Tra i brani più rappresentativi di questo lavoro, ci sono indubbiamente “Arrivano gli alieni”, “Transumania” e “L’Esperto”, che è anche il singolo di lancio dell’album.
Scrittura e divulgazione
Parallelamente alla musica, ROCCO si dedica alla scrittura e all’analisi del mondo digitale e della comunicazione.
Pubblica nel 2022 e 2023 i saggi IL TERZO LIKE e DIGITAL DETOX, editi da Byoblu Edizioni, in cui esplora i meccanismi della propaganda e dell’influenza dei social media sulle nostre vite.
La sua passione per la comunicazione e il pensiero critico lo porta a fondare il progetto editoriale filosofico e culturale indipendente Controverso, oltre a collaborare con progetti editoriali come Il Faro di Alessandria, del quale è coautore.
Dal 2022, è anche speaker radiofonico su Radio RSC, dove conduce la trasmissione Attenti a noi due, insieme a Marinella Bottazzi.
Nel settembre 2024, insieme a Marco Gatti, pubblica il libro SCRIVERE CANZONI – Manuale completo per cantautori, un’opera che diventa riferimento per chi vuole comprendere i segreti della composizione musicale. Con la Songwriting Academy, sempre insieme a Marco Gatti, porta avanti un’importante attività di formazione per aspiranti cantautori.
ROCCO e Marco Gatti sono anche autori di colonne sonore di film, come i lungometraggi Non è andato tutto bene e La Montagna Magica.
Il 4 febbraio 2025, Rocco amplia ulteriormente il suo universo creativo con l’uscita del suo primo romanzo, HÁPAX, confermandosi come un artista poliedrico capace di esprimersi attraverso molteplici linguaggi, dalla musica alla scrittura.
“L’Esperto” è il nuovo singolo di Rocco disponibile in rotazione radiofonica da venerdì 6 giugno 2025, che anticipa l’uscita dell’album “Alieni e Transumani” prevista per il 9 giugno.
Da venerdì 6 giugno 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Non so più di te” (TRP Vibes / Track Records Productions), il primo singolo di Alice Blasi.
“Non so più di te” è un brano che racconta con semplicità la fine di un amore e il senso di vuoto che ne consegue. Attraverso un linguaggio diretto ma evocativo, il testo esplora il contrasto tra l’assenza fisica e la presenza nostalgica di chi non c’è più, un’immagine che si insinua nella quotidianità riportando a galla ricordi, sensazioni e rimpianti. La canzone racconta di sguardi mai incrociati, di parole taciute, di un amore vissuto in silenzio ma profondamente sentito. Affronta temi come l’incertezza, la nostalgia e il desiderio di riscatto, senza mai cadere nel melodramma. Alla fine, emerge un bisogno sincero di trovare un senso anche nella conclusione di un rapporto.
Spiega l’artista a proposito del brano:“Nel corso della mia vita ci sono sempre state canzoni che per me hanno rappresentato una casa. Brani che mi hanno fatta sentire meno sola, che mi hanno compresa profondamente, che mi hanno fatto piangere, ridere, o semplicemente vivere momenti belli e leggeri. Questa canzone, come tutto ciò che scrivo, è il mio modo per restituire almeno in parte ciò che la musica mi ha donato. È il mio modo di aiutare chi vorrà immedesimarsi tra questi versi, per chi sente quell’amore silenzioso aggirarsi nella stanza, mentre tutto intorno gira.”
È disponibile in presave il singolo “Non so più di te”
Il videoclip di “Non so più di te”, diretto da Gianluca Scalia per KEMEDIA e girato tra gli scorci suggestivi di Catania, si distingue per un’estetica high-key e un taglio cinematografico. Accompagna con delicatezza e intensità il racconto emotivo e introspettivo del brano, mettendo al centro la voce e la presenza di Alice Blasi, impegnata nella ricerca di sé dopo una relazione e nel distacco che ne consegue. Non so più di te è un viaggio emotivo tra fragilità e forza, raccontato attraverso immagini di grande impatto emotivo.
Alice Blasi, 18 anni, è una giovane artista in procinto di completare il percorso di studi al Liceo Classico. Fin da giovanissima mostra interesse per la musica, un’arte che diventa ben presto una componente fondamentale della sua vita.
Il suo approccio musicale inizia con lo studio della chitarra, strumento che continua a coltivare con dedizione guidata dal maestro Edoardo Musumeci. Due anni fa intraprende anche un percorso vocale con la vocal coach Lilla Costarelli, che le permette di sviluppare le sue potenzialità come interprete
Un nuovo e significativo passo avanti arriva con l’incontro artistico e umano di Riccardo Samperi, che accompagna Alice nella crescita del suo stile personale e nell’affermazione della sua identità artistica. Grazie a questa collaborazione, Alice realizza il suo primo singolo, Non so più di te, per l’etichetta TRP Vibes.
“Non so più di te” è il singolo d’esordio di Alice Blasi disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 6 giugno 2025.
C’è una canzone che ha raccontato – e continua a raccontare – l’Italia a chi la vive, e soprattutto a chi la porta nel cuore da lontano. Oggi quel brano – “L’Italiano”, scritto da Toto Cutugno con Cristiano Minellono – torna con una veste nuova: cinque versioni remixate che vedono, per la prima volta insieme in musica, Naike Rivelli e Ornella Muti.
Il progetto nasce da un’intuizione di Gianmarco Aimi, che insieme ad Edoardo Pelandi, Pietro Paolo Pelandi (P. Lion), Marco Torri e Stefano Alvino, ha voluto lavorare su un classico della canzone italiana senza trasformarlo in esercizio nostalgico. L’operazione – affidata alla produzione artistica di Efrem Sagrada – si muove lungo una linea precisa: mantenere il nucleo popolare e melodico del brano, aggiornando struttura e arrangiamenti con un taglio contemporaneo, senza cedere né all’effetto revival né a una modernizzazione forzata.
Il risultato sono cinque tracce coerenti che conservano riconoscibilità e forma, ma introducono elementi ritmici e timbrici più attuali.
Ma è soprattutto la presenza congiunta di Naike Rivelli e Ornella Muti a definire l’identità stessa dell’operazione, spostandola oltre la semplice rilettura. Mai insieme prima d’ora in un progetto musicale, figlia e madre condividono qui uno spazio espressivo inedito: la voce come strumento di dialogo, di interrelazione generazionale, simbolica e artistica.
Non si tratta di un duetto costruito a tavolino: è il frutto di un lavoro di sintesi, dove due percorsi diversi –di un’artista poliedrica e laterale come Naike Rivelli e quello di un’attrice che ha attraversato decenni di cinema italiano e internazionale – si incontrano su un terreno comune: il corpo, la presenza, la libertà espressiva.
A rafforzare questa scelta, anche la regia del videoclip backstage ufficiale della Fisa RMX, girato volutamente in ambito domestico, in un contesto informale, essenziale. Un ambiente quotidiano, non ricreato, che restituisce una dimensione familiare non filtrata. All’interno del video, al fianco di Naike Rivelli e Ornella Muti, compaiono Cristiano Minellono – celebre paroliere di tanti successi (da “Felicità” di Al Bano e Romina Power, a “Soli” e “Il tempo se ne va” di Celentano, a tanti altri brani interpretati da grandi nomi della canzone italiana) -, i ballerini Ivan Cottini e Bianca Berardi, Luca Fiocca – figura nota per le sue apparizioni pubbliche e per l’immagine delineata nel tempo come “architetto della seduzione” – e le attrici Roberta Bregolin e Teodora Corona.
Il remix non è pensato per i fan della dance né per il pubblico dei nostalgici. È un lavoro di rilettura consapevole, che opera sull’eredità della canzone italiana e sulla sua possibilità di essere ancora oggi un linguaggio attivo, capace di raccontare identità, appartenenze, ma anche distanza, ironia, straniamento.
Le cinque versioni, tutte interpretate da Naike Rivelli con il featuring d’eccezione di Ornella Muti, si rivolgono a circuiti diversi. La versione principale è la Fisa Remix, incentrata sulla fisarmonica suonata dal Maestro Sandro Allario. A questa se ne affiancano altre quattro: un remix con chitarre in primo piano e ritmi latini (Guitar Mix), una lettura più elettronica firmata da Kama Kore e Fluphonic & The Jakdje (Jacopo e Diego Polimeno).
Il Fisa Remix, il Guitar Mix e il Normal Mix sono prodotti dalla Top Records di Alex Zullo e Paolo Pozzi, con distribuzione internazionale a cura di Pirames. La versione Dance per i club è stata invece realizzata da Massimo Spinetti su Etichetta Superstar Records di Miki Del Prete ed Efrem Sagrada con distribuzione PA74Music.
Il progetto era stato inizialmente pensato per un evento dedicato a Toto Cutugno previsto al Cremlino di Mosca, poi rimandato al 2026 a causa del conflitto internazionale in corso.
“L’Italiano”, nel 2025, torna dunque a parlare al presente, ad essere un pezzo vivo del nostro immaginario collettivo. E lo fa con due voci – quelle di Naike Rivelli e Ornella Muti – che, per motivi diversi, hanno sempre rappresentato un’idea di libertà e di autonomia rispetto ai canoni imposti.
Si ringraziano per il contributo al progetto: Naike Rivelli, Francesca Rivelli (Ornella Muti), Cristiano Minellono, Roberto Marzano, Edoardo Pelandi, Pietro Paolo Pelandi (P. Lion), Stefano Alvino, Gianmarco Aimi, Marco Torri, Alessandro Zullo, Paolo Pozzi, Luca Fiocca, Teodora Corona, Camillo Corona, Thony Barrera, Roberta Bregolin, Ivan Cottini, Bianca Berardi, Filippo Adamo (Adamo Motors), Wylliam Fumagalli e Efrem Sagrada.
Da venerdì 6 giugno 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “BANANA”, il nuovo singolo di FRANCESCO MIRCOLI.
“Banana” è un pezzo rock’n’roll dal ritmo dance rock, in cui l’artista mette in mostra la sua capacità cinematografica di intrecciare testi ironici, satirici e dissacranti. Unendo un registro alto e basso, come afferma lo stesso autore, il brano prende di mira la demenza umana più che l’intelligenza artificiale. La dissacrazione diventa un atto di resistenza contro un mondo che sta andando in declino, dove la menzogna del virtuale genera nuove verità. In questa canzone, che mescola Bennato, Buscaglione e una vena punk rock alla Skiantos, l’intento è esorcizzare i propri fantasmi per trasformarli in lenzuola bianche.
Il pezzo, scritto e composto da Francesco Mircoli, è stato registrato e mixato da Nacor Fischetti al Glow Up Studio di Ascoli Piceno. Gli arrangiamenti sono di Nacor Fischetti e Francesco Mircoli. La batteria è stata suonata da Nacor Fischetti, mentre le chitarre e il basso sono stati suonati dallo stesso Mircoli.
Spiega l’artista a proposito del brano:«Nell’ultimo periodo ho oscillato come molti dal Para-diso alla Para-noia e ritorno. Ho pensato di scherzarci un po’ su e la mia attitudine di base /funky-punky/ mi ha aiutato molto nella stesura di un brano immediato come Banana. Sicuramente devo aver pensato, visto quello che succede nel mondo ma anche nei semafori, per le strade, che l’essere umano probabilmente è giunto alla frutta. E non mi è venuta in mente una mela o una fragola, bensì un platano come dicono gli ispanici, insomma una banana. Questo brano nel testo sembra un felice ibrido tra Bennato, gli Skiantos e Fred Buscaglione. Per la musica c’è tutto il mio retaggio rockpop inglese. Ho sempre pensato che nella comunicazione musical-testuale frasi “fulminate” possano invece illuminare molto, a patto che uno la lampadina ce l’abbia. È un brano frizzante, mi ricorda un prosecco, un pignoletto anzi un rosè estivo».
Il videoclip di “Banana”, diretto da Manuele Sacchi, cattura l’ironia e la follia del quotidiano. Ambientato durante la festa del patrono a Porto San Giorgio, il video segue le disavventure di un personaggio singolare: un uomo travestito da banana (interpretato dal ballerino brasiliano Bruno Valadares), che si aggira tra le bancarelle rubando in modo goffo e comico oggetti di scarso valore.
La bizzarria e la conclamata eccentricità del protagonista suscitano una serie di reazioni: dai commercianti pronti a scagliarsi contro di lui, alla folla che lo fotografa come una celebrità, fino alle autorità che intervengono per fermarlo, considerandolo una minaccia per la sicurezza pubblica. Il culmine arriva quando il nostro “eroe” viene rinchiuso in un centro d’igiene mentale, con l’unico bottino che riesce a portare via: due cucchiai, un telo da mare e un panino con la porchetta.
Con un mix di satira e comicità, il video gioca con il tema dell’eccentricità e della irrazionalità, riflettendo sulle contraddizioni della società moderna in un’ottica ironica e leggera.
Francesco Mircoli è uno scrittore di canzoni quasi bartender che mescola un cocktail di indie rock e canzone d’autore. Nel 2012 vince il concorso Max Generation del mensile “Max” e il suo primo singolo “Pioggia Acida” esce in anteprima nel portale de “La Gazzetta dello Sport”. È semifinalista a Rock Targato Italia. Partecipa alla trasmissione “Roxy Bar” di Red Ronnie per due volte esibendosi in diretta. Nel 2014 è finalista del Premio De Andrè con il brano “Carolina Bruno Vidal” e nel 2016 semifinalista sempre al Premio De André con il brano “Ti…”. Nel 2018 pubblica il suo primo album “VITA, MORTE e …MIRCOLI” e viene selezionato da Musicultura 2018 per le fasi finali. Molto attivo dal vivo è spalla ai concerti di artisti come: Gianluca Grignani, Marlene Kuntz, Bugo, Teatro degli Orrori, La Rua, Dente, Omar Pedrini, Nobraino e Finley. A Novembre 2018 si imbatte in un tour di concerti tra Svizzera, Germania e Italia per 8 serate di fila (Zurigo, Friburgo, Costanza, Basilea, Rappersweil Jona, Como, Milano, Bologna). Nel 2019 partecipa alle fasi finali del Premio Pierangelo Bertoli e si esibisce come spalla di Alberto Bertoli in una serie di concerti. Nel 2021 viene chiamato per le finali del Premio Ivan Graziani a Teramo.
Dopo aver pubblicato il singolo “Capodanno all’Api”, nel 2022 apre i concerti di Caparezza e Litfiba al Bambù festival di Monteurano e nel 2023 viene scelto dal Mei Etichette Indipendenti per tributare Zucchero in occasione del concerto emiliano di Campovolo dell’artista reggiano.
“Banana” è il nuovo singolo di Francesco Mircoli disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 6 giugno 2025.
Mondo REC, in collaborazione con il Comitato Turistico San Giuliano Mare e Ramberti Group, annuncia l’apertura dei casting gratuiti per la prima edizione del BAIA Summer Festival, un evento dedicato alla musica emergente che si terrà dal 13 luglio al 17 agosto 2025 nella suggestiva Baia di Rimini.
Il festival rappresenta un’opportunità straordinaria per giovani artisti di età compresa tra i 14 e i 29 anni, offrendo loro la possibilità di esibirsi davanti a un vasto pubblico e a una giuria d’eccezione composta da personalità di spicco della scena musicale italiana. Le esibizioni si svolgeranno su un palcoscenico allestito sulla spiaggia, creando un’atmosfera unica sotto le stelle.
Il BAIA Summer Festival prevede quattro categorie di partecipazione: Junior, Senior, Inediti e Band. In totale, quaranta artisti selezionati avranno l’opportunità di portare la propria voce e le proprie note in una gara emozionante e colorata, culminando in una spettacolare finale.
Le selezioni sono aperte e gratuite. Per candidarsi, come cantante solista o in gruppo, è sufficiente visitare il sito ufficiale di Mondo REC e seguire le indicazioni previste dal regolamento. Le iscrizioni saranno accettate fino al 20 giugno 2025.
Per ulteriori informazioni e per inviare la propria candidatura:
Mondo REC è una Cooperativa Sociale a Responsabilità Limitata Onlus che dal 1997 promuove esperienze culturali, educative e aggregative ispirate alle arti cinematografiche e multimediali. Nata dall’iniziativa di un gruppo di giovani appassionati di cinema, la cooperativa si è evoluta in un punto di riferimento per la valorizzazione della creatività giovanile e la promozione della socialità.
Attraverso progetti artistici, ricreativi e formativi, Mondo REC si impegna a contrastare l’emarginazione sociale, favorendo inclusione, partecipazione e protagonismo attivo. I suoi servizi si rivolgono a una comunità ampia e diversificata: giovani, famiglie, anziani, persone con disabilità, scuole, università, associazioni e istituzioni pubbliche.
Particolare attenzione è rivolta alle categorie più fragili – tra cui disabili, anziani e giovani in situazioni di svantaggio – attraverso iniziative pensate per stimolare integrazione e benessere in contesti positivi e dinamici. La cooperativa coinvolge anche giovani collaboratori, offrendo loro l’opportunità di crescere professionalmente coordinando progetti e attività.
Da venerdì 6 maggio 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Una parte indivisibile” (Qanto Records), il nuovo singolo di Maurizio Crudi
“Una parte indivisibile” è un brano che esplora l’essenza dell’amore autentico, quello che persiste oltre ogni distanza. Un viaggio emotivo attraverso un giardino di sentimenti profondi, dove i ricordi diventano un patrimonio indivisibile di due anime connesse. La canzone cattura quel momento in cui, nonostante il tempo e lo spazio sembrino separare, rimane intatta la promessa di un ritorno. È la celebrazione di quell’abbraccio che, quando finalmente arriva, annulla l’attesa e ricompone ogni frammento disperso. Il pezzo è una metafora dell’amore che resiste, del cammino luminoso che, nonostante curve e ostacoli, riconduce sempre all’essenza di ciò che siamo insieme.
Spiega l’artista a proposito del brano:«“Una parte indivisibile” è la mia visione dell’amore autentico, quello che resiste a tutto, anche alle distanze. È un viaggio emotivo su una spiaggia di sentimenti profondi, dove i ricordi diventano il filo che unisce due anime legate per sempre. Con questo brano voglio catturare quel momento magico in cui, nonostante il tempo e lo spazio sembrino dividerci, resta viva la promessa di un ritorno. È quell’abbraccio che, quando arriva, dissolve l’attesa e ricompone ogni pezzo di noi. Per me, questa canzone è una metafora di come l’amore, anche su strade tortuose, ci riporta sempre all’essenza di ciò che siamo insieme».
Il videoclip di “Una parte indivisibile” cattura l’essenza del brano attraverso immagini evocative girate sulla spiaggia, dove il confine tra terra e mare diventa metafora del viaggio emotivo raccontato nella canzone, invitando lo spettatore a camminare metaforicamente sulla sabbia e a sentire sulla pelle il vento e la brezza marina che accompagnano questo viaggio nell’amore autentico.
Il viaggio musicale di Maurizio Crudi inizia a 14 anni, quando le corde di una chitarra classica diventano il primo linguaggio di un dialogo intimo destinato a durare tutta la vita. Nei primi anni ’70, esplora con band di quartiere le sonorità del progressive rock e il magnetismo del soul Motown. Negli anni ’80, si trasferisce a Bologna, dove la città vibra di new wave e lui si immerge completamente in quella scena. Con i Wild Strawberries, incide il disco Resistenza (1986), esprimendosi come bassista e voce. Parallelamente, sperimenta con i sintetizzatori, componendo anche musiche per il delfinario di Riccione. Dopo un periodo di silenzio creativo, i primi anni 2000 segnano una rinascita: torna in studio dando vita a composizioni strumentali che trovano spazio in quattro album: “Alchimia Sonora”, “Ventoso”, “Delfinese” e “Messengers of Peace”.
“Una parte indivisibile” è il nuovo singolo di Maurizio Crudidisponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 6 giugno 2025.