Category: Comunicati

  • Elsa Martin e Stefano Battaglia Il nuovo album “Lyra” dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini

    Giovedì 6 marzo 2025 esce Lyra, il nuovo album della cantante Elsa Martin e del pianista Stefano Battaglia, dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini e pubblicato dall’etichetta Artesuono.

    Un dialogo tra musica e poesia, voce e pianoforte, che prende forma in 12 brani originali con liriche tratte dalle poesie in friulano di Pasolini. Un lavoro meticoloso, dove ogni parola è cucita su ogni nota tessendo una trama sonora divenuta negli anni cifra distintiva di questo duo. L’album verrà presentato in concerto domenica 9 marzo al Teatro Immersivo P. Maurensig di Tavagnacco.

     

    I brani di Lyra danno vita a nuove forme musicali frutto dell’incontro tra tradizione liederistica, musica popolare e contemporaneità. L’improvvisazione e la creazione estemporanea si intrecciano ai significati profondi dei testi poetici, mettendo in luce tanto la sensibilità interpretativa quanto la vocazione sperimentale e performativa dei due artisti, in sintonia con le nuove musiche.

     

    In questo album, soprattutto nel lavoro sui testi, si respira un senso di scoperta continua, uno stupore che rende ogni parola nuova, rivelatrice. La poesia friulana di Pasolini è già di per sé una reinvenzione, il frutto di una lingua che gli appartiene, ma non del tutto: il friulano è la sua lingua materna ma non la sua lingua madre. Eppure, proprio attraverso di essa, Pasolini reinventa e arricchisce il linguaggio, esprimendo un senso di mistero e profondità quasi sacra.

     

    Quella di Lyra è una musica che nasce e torna nel silenzio, in una dimensione poetica e contemplativa del verbo. In questo nuovo album, Elsa Martin e Stefano Battaglia sublimano in un certo senso il Pasolini uomo e l’icona contemporanea, celebrando il suo pensiero e il suo lascito, sempre più urgente e necessario, elevandolo a suono e intelletto.

     

    Lyra testimonia un sodalizio artistico che dura da dieci anni, quello tra Elsa Martin e Stefano Battaglia, nato dall’amore condiviso per la poesia e per la valorizzazione delle lingue “minori”, espressioni autentiche di una cultura custode di identità profonde. Un cammino in cui la figura di Pasolini, complice anche il legame di Martin con la terra friulana, è stata sin dall’inizio una presenza centrale, ispirando ricerca e suono.

     

    Già nel 2005 Battaglia aveva dedicato a Pasolini il doppio album Re: Pasolini per ECM, e oggi alcune di quelle composizioni rivivono in Lyra, arricchite dalle liriche del poeta. Anche Martin ha attraversato l’universo pasoliniano con l’album Linguamadre: Il Canzoniere di Pasolini, del 2020, e successivamente con lo spettacolo teatrale Rosada!. Il loro percorso condiviso affonda le radici in Sfueai (2019), una antologia che raccoglie le voci più poetiche del Friuli, tra cui, inevitabilmente, quella di Pasolini.

     

    Poeta, sceneggiatore, regista, scrittore, drammaturgo, attore, saggista e pedagogo che destina verità attualissime sull’omologazione e la rivoluzione antropologica, ricordare Pier Paolo Pasolini (quest’anno si celebrano i 50 anni dalla morte) significa celebrare la memoria di un paese intero, l’Italia, il cui dibattito socio-politico del dopoguerra è stato attraversato furiosamente dalla sua etica umanistica: il suo impatto di artista intellettuale sui mutevoli tessuti sociali dell’epoca fu durissimo e ancora oggi inestimabile.

     

    Formazione

    Elsa Martin, voce

    Stefano Battaglia, pianoforte

     

    Tracklist

    1         Lyra (p. p. p.) poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    2         Donzel poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    3         Casarsa poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    4         Lyra (p. p. p.) II music by Stefano Battaglia

    5         Canzone di Laura Betti music by Stefano Battaglia

    6         Soreli poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    7         Pari Nustri poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    8         A na fruta poem by Pier Paolo Pasolini – music by Elsa Martin

    9         Lyra (p. p. p.) III poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    10     In forma di rosa poem by Pier Paolo Pasolini – music by Elsa Martin / Stefano Battaglia

    11     Ciampanis poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    12     Lyra (p. p. p.) IV poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

     

    Artesuono

    ART241 c&p 2025

    Amerio Stefano Edizioni Musicali

    Data di registrazione: Marzo 2024

    Data di missaggio: Ottobre 2024

    Registrato, missato e masterizzato da Stefano Amerio Artesuono Recording Studios – Cavalicco (UD) Italy

    Foto di copertina: Ulderica Da Pozzo

    Grafica di Elisa Caldana

     

    LYRA (nelle diverse versioni eccetto quella al piano) contiene la poesia PRUFÙN DI SERA (da Poesie dimenticate)

    DONZEL contiene la poesia O ME DONZEL (da Poesie a Casarsa) 

    CASARSA contiene la poesia DEDICA (da Poesie a Casarsa)

    SORELI contiene la poesia SORELI (da Poesie dimenticate)

    PARI NUSTRI contiene 3 strofe di LA DOMÈNIA ULIVA (da Poesie a Casarsa)

    A NA FRUTA contiene la poesia A NA FRUTA (da Poesie a Casarsa)

    IN FORMA DI ROSA contiene un estratto del componimento POESIA IN FORMA DI ROSA (da Poesia in forma di rosa)

    CIAMPANIS contiene la poesia CIANT DA LI CIAMPANIS (da Poesie a Casarsa)

  • Alessandro Rossi, il DJ marito di Francesca Cipriani, torna con “Rica Morena”

    Alessandro Rossi, imprenditore edile, DJ e marito della showgirl Francesca Cipriani, torna sotto i riflettori con “Rica Morena”, un singolo rivoluzionario che combina sonorità internazionali e tradizione italiana in un remix unico nel suo genere. Il pezzo, rivisitazione del celebre brano afro del 2007 di DJ Stefan Egger, contenuto nell’album “Cosmic Evolution”, porta con sé la volontà di far sorridere e alleggerire il cuore di chi lo ascolta, parlando con semplicità e immediatezza a tutte le generazioni.

    “Rica Morena” cattura l’attenzione per l’uso inedito della fisarmonica, strumento simbolo della Romagna, terra che ha plasmato Alessandro con la sua ricca cultura musicale e folcloristica, sposandosi perfettamente con le sonorità house commerciali e il testo in lingua spagnola, interpretato da un talentuoso cantante madrelingua. Questo mix straordinario dà vita a un intreccio sonoro che trascina grandi e piccini in un’esperienza di festa e condivisione.

    Alessandro Rossi spiega:

    «Ho voluto creare qualcosa che portasse gioia e leggerezza, soprattutto ai giovani, che dopo la pandemia sembrano aver perso l’entusiasmo per le piccole cose. La musica è ancora una scintilla che accende emozioni, e con “Rica Morena” spero di regalare sorrisi e momenti di spensieratezza.»

    Alessandro, che ha ripreso in mano la sua carriera musicale dopo anni di pausa dedicati alla sua attività imprenditoriale, racconta come questo progetto sia stato il frutto di un lungo percorso di crescita personale e artistica:

    «È un brano che avevo nel cassetto da oltre dieci anni. L’esperienza maturata mi ha permesso di dargli la forma che sognavo: melodie ballabili, strumenti che parlano all’anima e una produzione curata nei minimi dettagli.»

    Ma le sorprese non finiscono qui. Francesca Cipriani, in un’intervista rilasciata a Monica Setta nel programma di Rai 2 “Storie di donne al bivio”, ha annunciato che la coppia sta lavorando a un brano insieme, la cui uscita è prevista per la prossima estate. Questo esordio musicale promette di fondere la solarità di Francesca con l’energia creativa di Alessandro, dando vita ad un intreccio di complicità e passione, pronto a diventare il simbolo di una sintonia artistica e personale. Il brano segnerà una nuova tappa nel loro percorso, consolidando la loro presenza nello show-biz italiano e regalando al pubblico una collaborazione che saprà sorprendere e conquistare.

    Intanto, con “Rica Morena”, Rossi tesse un filo conduttore tra passato e presente unendo generazioni e culture, e ci esorta a riscoprire la bellezza dei piccoli momenti e a lasciarci trasportare dalla forza liberatoria della musica. Alessandro, che oltre ad essere un imprenditore è anche docente occasionale per i ragazzi delle scuole superiori, ha dichiarato di essere stato ispirato proprio dalle nuove generazioni:

    «Spesso vedo ragazzi tristi e demotivati, ma la musica è un linguaggio universale che può restituire loro la spensieratezza. Con questo brano ho voluto creare un momento di allegria e unione.»

    “Rica Morena”, oltre a segnare il ritorno di Alessandro Rossi sulla scena musicale, si diversifica dall’attuale produzione facendosi portavoce di una promessa. Una promessa di leggerezza in un mondo appesantito, un invito a ballare anche quando i passi sembrano pesanti, un’occasione per ricordare che tra le pieghe della quotidianità si nasconde ancora il ritmo della felicità. E se è vero che la musica ha il potere di trasformare un istante in un ricordo indimenticabile, allora Alessandro Rossi, con questo come back, ci ricorda che la vita non aspetta: va vissuta, cantata, ballata.

  • LADY-J Winter Edition fa ballare gli Après-ski… e cerca nuovi talenti al femminile

    LADY-J, il primo contest inclusivo e sostenibile che celebra il talento musicale al femminile, non si ferma. Dopo il successo dell’estate 2024, quando la manifestazione ha coinvolto oltre un milione di persone nei beach club più scatenati d’Italia (250.000 come audience live, oltre 750.000  tra impression social, copertura mediatica e votazioni su su Lady-j.it), invece di aspettare l’estate 2025, già a marzo fa ballare gli Après-ski più iconici delle località montane di riferimento. E non solo: lo scopo dei party invernali è infatti scovare nuovi talenti del mixer al femminile da lanciare durante la nuova edizione Summer 2025.

    E’ LADY-J Winter Edition, che scalda già i motori per 5 party da non perdere… E non per caso parte l’8 marzo, la Festa della Donna, celebrando il talento femminile in musica. In questa data il tour parte dallo Spinale di Madonna di Campiglio (TN). Il 15 marzo invece il party a Courmayeur è doppio, sia all’Outsider sia allo Shatush. Il 22 marzo LADY-J Winter Edition si sposta a Cervinia, al Rocce Nere. Il 19 ed il 20 aprile gran finale a Livigno, con due appuntamenti. Prima al Centrale, il 19 e poi il 20, al Bivio.

    In altre parole, LADY-J Winter Edition è un gran bel modo per aspettare la seconda edizione di LADY-J, prevista per l’estate 2025, quando la manifestazione tornerà a far muovere a tempo tutto il Bel Paese.  L’organizzazione di LADY-J Winter Edition è ancora a cura di Match Music, realtà che da decenni spazia tra musica, tv e organizzazione eventi curando ogni dettaglio con cura maniacale. 

    «Crediamo nella bellezza della musica e ci piace celebrarla coinvolgendo le persone in questo mondo», spiega lo staff di LADY-J, che anche nel nuovo tour invernale sarà di nuovo il palcoscenico perfetto per brand d’eccellenza come Shiseido ed Ergovis, che confermano la loro presenza. I due brand hanno valori comuni:  Shiseido crede nel potere della bellezza, per un mondo migliore e con i suoi solari protegge la pelle. Ergovis, invece integratore di vitamine a lento rilascio, potenzia le difese immunitarie e supporta la nostra salute.

    Riassumendo, si scrive LADY-J e si legge le DJ ed è il talent pensato per supportare le DJ del futuro, le protagoniste della scena della scena musicale di domani. Nel corso dell’estate 2024, LADY-J, con quattro scatenate tappe tra Napoli, Venezia, Massa, Genova, Riccione ha fatto ballare i beach club d’Italia. Aspettando l’estate 2025, LADY-J Winter Edition tiene alto il ritmo facendo muovere a tempo gli Après-ski di riferimento. 

  • “Semplicemente Frida” in tour dal 7 marzo il nuovo spettacolo di Frida

    Dopo il successo riscontrato nelle sue precedenti tournée, dove ha conquistato il pubblico italiano e straniero con il suo talento e la sua personalità, Frida riparte con un nuovo tour dal titolo “Semplicemente Frida”, che segna l’inizio di una nuova e vibrante fase della sua carriera musicale.

    Prima data il 7 marzo al Teatro Comunale di Cagli (PU), poi il 15 marzo al Teatro Carani di Sassuolo (MO), il 19 marzo al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo (FI), il 20 marzo al Teatro Del Parco di Mestre (VE), l’11 aprile al Teatro Garybaldi Suoneria di Settimo Torinese (TO), il 12 giugno all’Auditorium della Radio Nazionale di Bratislava (Slovacchia) e il 18 giugno al Teatro Olimpico di Vicenza. Prodotto da Bubba Music, le date di Semplicemente Frida sono in continuo aggiornamento.

    Con questo nuovo spettacolo, Frida Bollani Magonida oggi semplicemente “Frida”, si presenta al pubblico con una proposta artistica più matura e autentica, pronta ad abbandonare le etichette per abbracciare una dimensione più personale e intima. Il tour è anche un’opportunità per scoprire il nuovo suono della sua musica. Con sonorità più moderne e contemporanee, grazie all’inserimento di strumenti elettronici, il nuovo repertorio include brani originali, che riflettono la sua evoluzione artistica, insieme a nuove interpretazioni di successi internazionali. Ad accompagnarla sul palco, il musicista britannico Mark Glentworth, che contribuisce a dare una nuova energia alla performance e un ulteriore arricchimento musicale.

    “Dopo questi cinque meravigliosi anni – commenta Frida – pieni di esperienze fantastiche, il 2025 rappresenta un cambiamento, e io non vedo l’ora di presentarvi la Frida che preferisco, la Frida più adulta, che però non smetterà mai di imparare, e che affronta la vita con un sorriso. In questo spettacolo porteremo più tecnologia sul palco e tanta, bella musica nuova, grazie anche al mio collaboratore musicale Mark Glentworth e a tutto il mio team che mi aiuta sempre tanto nel realizzare le mie idee. Non vedo l’ora di salire sul palco!”

    Un’altra novità che accompagna il tour è la scelta di Frida di suonare il pianoforte elettrico, un elemento che contribuirà a dare un carattere più moderno e dinamico alla sua performance. Inoltre, in un segno di intimità e di connessione diretta con il pubblico, Frida si esibirà rivolta verso gli spettatori, per rendere ogni concerto un momento di vicinanza e condivisione.

    Frida è, inoltre, già al lavoro sul suo nuovo album, che potrebbe vedere la luce nel corso del 2025, segnando un ulteriore passo nella sua crescita artistica. Il nuovo disco, in fase di produzione, promette di essere un nuovo capitolo musicale ricco di sorprese, in perfetta sintonia con il suo nuovo sound e il suo approccio più intimo e personale.

    Link prevendite https://linktr.ee/semplicementefrida.tour

    IG https://www.instagram.com/frida_musicworld/

    07/03 Cagli (Pu), Teatro Comunale 

    15/03 Sassuolo (Mo), Teatro Carani 

    19/03 Borgo San Lorenzo (Fi), Teatro Giotto 

    20/03 Mestre (Ve), Teatro Del Parco

    11/04 Settimo Torinese (To), Teatro Garybaldi – Suoneria 

    12/06 Bratislava (Slovacchia), Auditorium Della Radio Nazionale

    18/06 Vicenza, Teatro Olimpico  

  • FIDELIO DAL 7 MARZO 2025 IN RADIO “DAVID COSTA WALLACE”

    Dal 7 marzo 2025 sarà rotazione radiofonica “David Costa Wallace”, il nuovo singolo di Fidelio  disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 7 febbraio.

    “David Costa Wallace” è un brano che esplora in profondità l’influenza che Francesco Costa e il suo podcast Morning hanno avuto sul pensiero e sulla vita quotidiana dei suoi numerosi ascoltatori. Con una melodia dalle sonorità indie-pop, la canzone si concentra su quella che sembra essere una “dipendenza” crescente nei confronti di Morning, mettendo in evidenza la facilità con cui le opinioni di Costa, una volta espresse, diventano parte integrante delle convinzioni e delle discussioni quotidiane dei suoi ascoltatori. La traccia riflette su come il podcast sia riuscito a conquistare una posizione predominante nelle conversazioni quotidiane, che si tratti di bar, lavoro o altre situazioni sociali, diventando un punto di riferimento in quasi ogni contesto. Il titolo stesso della canzone richiama ironicamente lo status di Costa tra i suoi fan, ormai venerato al punto da essere considerato una sorta di “profeta” delle opinioni popolari, quasi al pari di un gigante della letteratura come David Foster Wallace. Il brano non solo analizza l’impatto culturale di Morning, ma invita anche a riflettere su come un podcast, oggi, possa avere un effetto così potente sul pensiero collettivo e sull’evoluzione delle conversazioni sociali.

    Commenta l’artista sul nuovo brano: “Con David Costa Wallace, e più in generale con il concept Solo i borghesi sopravvivono di cui il pezzo fa parte, vogliamo raccontare un lento ma progressivo percorso di adattamento alla vita borghese, partendo da un suo snobistico rifiuto per concludersi con una consapevole accettazione. Il podcast di Francesco Costa diventa per noi un simbolo in questo viaggio: ascoltare Morning trasmette infatti (a noi per primi) l’impressione di fruire di un prodotto alternativo, quasi radical chic, un po’ come, nel momento dell’esplosione della cultura hipster, leggere un romanzo di David Foster Wallace. Tuttavia, proprio perchè Costa è diventato un punto di riferimento unico e quasi obbligato per molti, in questa “dipendenza” da Morning intravediamo anche il rischio borghese di omologazione, di fruizione passiva e acritica e di una certa ristrettezza di orizzonti, visto che il dibattito tende ad appiattirsi sui soli spunti offerti da Costa nella mezz’ora giornaliera di podcast.”

  • Il ritorno di Chiara Ragnini con L’Effetto che mi fai

    La cantautrice ligure torna in radio e negli store con il nuovo singolo L’effetto che mi fai, in rotazione dal 5 marzo

    L’effetto che mi fai non me lo ricordavo più: è questa la frase che meglio descrive il ritorno sulle scene di Chiara Ragnini, che da troppo mancava al pubblico con nuova musica, anche se nell’ultimo anno e mezzo ha arricchito il suo vissuto artistico senza restare ferma un secondo.

    Dai duetti sul palco con Vinicio Capossela alla collaborazione con la vena comica de I Pirati dei Caruggi e dei Milano 5.0, fino ai mini live in studio a Roma a Rai Radio2 e Rai Radio Tutta Italiana, dal punto di vista dei concerti, dunque, l’artista ligure non è senza dubbio rimasta con le mani in mano: gli ultimi mesi sono serviti, però, anche a finalizzare i primi quattro singoli del nuovo disco Cuoresanto, singoli che vedranno la luce in quattro momenti differenti in questo 2025, a coincidenza, più o meno, dell’arrivo di ogni nuova stagione.

    Si parte, quindi, il 5 marzo 2025 con il primo singolo L’effetto che mi fai, un downtempo caratterizzato dalla voce sensuale e al contempo malinconica di Chiara, che trova finalmente la sua dimensione ottimale a livello espressivo, sostenuta dal giro armonico dagli echi blues d’oltralpe, suonato con vigore dal nylon di velluto della chitarra, dal piano elettrico avvolgente e dal basso rotondo rispettivamente di Simone Mazzone, Andrea Leoncini e Dario La Forgia.

    Ecco il videoclip ufficiale: https://www.youtube.com/watch?v=Ql5BNUns6rY

    Il brano racconta di come a volte, in maniera inaspettata, le farfalle nello stomaco tornino a svolazzare come se niente fosse, regalandoci quell’effetto straniante e straziante dal profumo meravigliosamente adolescenziale.

    “Ho scritto questa canzone” racconta Chiara “nuovamente ispirata da racconti di vita delle mie amiche e dal loro vissuto più o meno recente ma ho voluto attingere anche dalle numerose fonti di stimolo a cui mi sottopongo regolarmente: libri e serie tv. E così” prosegue l’artista “non posso non citare Sea Paradise di Eleonora Lombardo, libro meravigliosamente coinvolgente di Philipdickiana memoria, dove la protagonista Elvira ritrova le sue farfalle, non solo nello stomaco, nell’incontro con il fascinoso Achille solcando le onde su una immaginifica nave da crociera; così come Berlino, lo spin-off della Casa di Carta, dove le armi di seduzione del protagonista, alla perenne ricerca dell’innamoramento, permeano ogni singola puntata.”

    Appuntamento, dunque, in radio e nei digital store e su YouTube con il videoclip ufficiale.

    Chiara Ragnini BIOGRAFIA

  • “Le ultime ceneri dell’Avana”, il nuovo libro di Alessandro Zarlatti

    Alessandro Zarlatti, romano di nascita e viterbese d’adozione, è tornato sul panorama editoriale con “Le ultime ceneri dell’Avana”, la sua settima pubblicazione e la prima nelle collane de Il Foglio Letterario Edizioni.

    Un uomo gettato in un anno indescrivibile, il 2020 all’Avana – città che agonizza nel suo eterno tramonto, tra la pandemia e le ceneri dei suoi fuochi ormai spenti  – trova il coraggio di narrare una volta ancora una realtà che si presenta come un interminabile giorno prima della fine.

    Alessandro Zarlatti torna, forse per l’ultima volta, a dialogare con la sua Cuba, con le sue strade senza uscita, con le sue persone, con le sue maschere, con i suoi ricordi. Questa volta lo fa attraverso una raccolta di racconti che sembrano uscire dall’occhio di un ciclone buio e persistente che si abbatte su un paese senza più risposte. Una cronaca, quasi un diario, di un tempo disfatto e terrificante dove diventa impossibile raccontare il presente se non attraverso le lenti deformanti di un monologo interiore. Raccontare ciò che accade fuori, raccontando ciò che accade dentro, in una continua rimonta tra la tragedia privata e quella collettiva che s’impone, quest’ultima, in crescendo, privando ognuno del diritto di cadere in dolori più intimi e smarrirsi.

    Scrivere Le ultime ceneri dell’Avana è stata una specie di elaborazione di un lutto indeterminato – ha spiegato l’autore. Tutti sappiamo che la stagione della pandemia è stata una stagione di perdita, per alcuni è stata la perdita degli affetti in modo tragico e improvviso, ma più in generale è stata la perdita collettiva ed individuale di qualcosa a cui non riusciamo a dare un nome. Questo è un libro sulla perdita irreparabile della giovinezza, dell’amore, della felicità, dell’innocenza e anche della vita.  

    Inevitabilmente è stata una stesura difficile, tortuosa, dolorosa. La struttura diaristica mi ha obbligato a una ispezione quasi quotidiana nel malessere personale e collettivo di quell’anno. Non mi sono dato un canovaccio su cui elaborare un racconto ma ho scelto sin dall’inizio l’idea del mare aperto e dei venti che di volta in volta muovevano la mia scrittura.

    Mi è piaciuta l’idea di isolare per ogni capitolo una manciata di parole chiave che dessero una mappa provvisoria e il titolo a quelle mie riflessioni. Poi il prologo e la conclusione sono stati scritti per ultimi con l’intento di dare latitudine e longitudine a un lettore che volesse trovare quanto di più simile a un punto fermo nella ‘tempesta imperfetta’ della mia narrazione”.

    Da 26 anni Il Foglio Letterario Edizioni si occupa di Cuba, sia traducendo scrittori e poeti cubani, sia scrivendo saggi sulla realtà cubana – ha dichiarato l’Editore Gordiano Lupi. Inoltre, sono numerosi i romanzi e i racconti da noi editi negli anni con ambientazione Cuba. Il punto di vista di Zarlatti si aggiunge al lavoro che abbiamo fatto in questi decenni e si presenta con lo strumento del racconto breve, molto amato ai Caraibi e in Sudamerica, soprattutto con una narrazione letteraria da Pasolini dei Tropici, capace di indagare nel sottobosco dei quartieri più poveri di un’Avana decadente e spettrale“.

    Sono lontani, a una distanza incolmabile, i tempi e gli scenari delle prime raccolte di Alessandro Zarlatti, lontane e non più percorribili “Alcune strade per Cuba” che raccontavano un paese pieno di speranze diventate ben presto illusioni, lontani perfino gli echi malinconici e i residui di sogno di “Destino Cuba”. Appaiono quelli dei libri scritti secoli fa, improvvisamente inattuali. Con “Le ultime ceneri dell’Avana” sembra approdare tutto, scenari, uomini, sogni, speranze, amori, nelle latitudini agitate della poesia. È quello che resta. L’unico bagliore di divinità che ancora ci abita. L’unico gioiello da portare in salvo dalla casa che va in fiamme. E il libro racconta di un incendio che raggiunge dimensioni e paesi che sono ben più vasti dei confini di una città. La pandemia come una tragedia collettiva che ha avvelenato e messo in crisi gli uomini nei luoghi più riparati della propria individualità. Resta la narrazione cruda di un paese e di un uomo che hanno perso tutte le coordinate e a cui sono rimaste solo le parole per non smettere di raccontarsi e, quindi, di esistere. “Le ultime ceneri dell’Avana” parla di Cuba come potrebbe parlare di ogni parte del mondo perchè si interroga con ferocia, proprio quando sembrano cadere tutte le risposte, sul senso della nostra presenza e sul senso dei nostri amori.


    Dati tecnici

    Autore: Alessandro Zarlatti

    Titolo: Le ultime ceneri dell’Avana

    Editore‏: ‎ Il Foglio Letterario Edizioni (4 dicembre 2024)

    Pagine: 140

    Euro: 14,00

    ISBN-13: ‎ 979-1256860296

    AMAZON: https://www.amazon.it/ultime-ceneri-dellAvana-Alessandro-Zarlatti/dp/B0DPJL4R6P

    IBS: https://www.ibs.it/ultime-ceneri-dell-avana-libro-alessandro-zarlatti/e/9791256860296?srsltid=AfmBOorhz1WCa3mca6QwOrFphqN4QKwiEpaXg7onEaExSWOFnlD42gVjI

    Rivista www.ilfoglioletterario.it
    Casa Editrice www.ilfoglioedizioni.com

    Breve nota biografica

    Alessandro Zarlatti nasce a Roma nel 1967. Ha studiato filosofia e negli anni ha collaborato con diverse testate giornalistiche. Ha vissuto per molti anni all’Avana insegnando lingua italiana e scrivendo racconti e romanzi: Alcune strade per Cuba (Ouverture edizioni 2014) – Il salto (Ouverture edizioni 2015) – Quattro parti di lui (Ouverture edizioni 2018) – Destino Cuba edizione cubana (Editora Abril 2019) – Meditazione a 4 zampe (Writeup edizioni 2020) – Destino Cuba edizione italiana (Ouverture edizioni 2021).

    Attualmente vive in Italia, in provincia di Viterbo, è presidente dell’Associazione dell’idioma italiano per ispanofoni e insegna lingua italiana.

  • “Dall’idea all’azione”: esce il manuale di Morgan Fascioli per la realizzazione e la gestione di grandi eventi musicali

    Strategia, progettazione, organizzazione e gestione dello spettacolo: è disponibile da fine febbraio, per la casa editrice Aracne, il saggio di Morgan Fascioli, musicista, produttore discografico e direttore artistico con un’esperienza ultraventennale nel settore. Una guida preziosa che affronta i molteplici aspetti legati alla realizzazione di rassegne e festival musicali, dalla pianificazione alla produzione, dalla negoziazione alla promozione degli eventi 

    ROMA – Come si pianifica un grande spettacolo musicale? Come si crea un progetto dettagliato, definendo e gestendo il budget? Quali sono le esigenze tecniche e logistiche dell’evento? Quali sono gli obiettivi che l’organizzatore si propone di raggiungere? Quali sono le procedure per richiedere finanziamenti e contributi a istituzioni pubbliche? Come si possono coinvolgere sponsor e partner per massimizzarne la visibilità?  Come si negoziano gli aspetti contrattuali e i rapporti con le agenzie di booking e i promoter internazionali? E ancora: come si sviluppa un’efficace strategia di marketing e di comunicazione? Come si gestiscono gli eventuali contrattempi (per esempio, i rimborsi in caso di cancellazione dell’evento)? Come si garantisce la sicurezza e come si affrontano le situazioni di emergenza?
    A queste e a molte altre domande risponde il nuovo saggio di Morgan Fascioli, musicista, produttore discografico e direttore artistico di festival e rassegne con un’esperienza ultraventennale nel settore. Il volume, intitolato “Dall’idea all’azione: manuale per la realizzazione di grandi eventi musicali”, è pubblicato dalla casa editrice Aracne di Roma ed è disponibile da fine febbraio in libreria. Il manuale  (184 pagine, 18 euro) è pensato per essere adottato come libro di testo nelle istituzioni accademiche: può essere infatti integrato nei programmi di studio dei Conservatori, nei corsi di laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS), così come nei corsi di laurea in Economia. Inoltre, è indicato per i corsi di laurea in Comunicazione e le facoltà di Arti e Design nonché nei master e nei corsi di specializzazione post-laurea.
    Afferma l’autore: «Ho scritto questo saggio sulla base della mia lunga esperienza come direttore artistico e organizzatore, con l’obiettivo di fornire un supporto utile a tutti coloro che desiderano pianificare, coordinare e realizzare eventi musicali di grande portata. Per allestire una rassegna, un festival, occorrono creatività, competenza tecnica e pianificazione strategica, perché l’organizzazione e la gestione di questo tipo di manifestazioni presentano sfide complesse. Con il mio libro mi ripropongo di aiutare gli organizzatori, fornendo loro indicazioni e linee-guida sulla gestione delle risorse umane, sulle negoziazioni con i fornitori e gli artisti, sulla pianificazione logistica, sulla promozione e su tanti altri aspetti. Organizzare un grande evento musicale è un’arte che richiede passione, dedizione e competenza. Sono convinto che questo manuale fornisca agli addetti ai lavori e a chi vuole avvicinarsi a questo settore le conoscenze necessarie per realizzare eventi di successo che lascino un’impronta duratura nel panorama musicale».
    Gli fa eco, nella prefazione, Marco De Antoniis, affermato producer artistico con oltre trent’anni di esperienza nel settore (e storico collaboratore di Massimo Ranieri), che scrive: «Se lo show va bene, è merito degli altri, se va male è colpa mia. Quindi facciamo andare le cose bene e diamo il merito agli altri. L’organizzatore è un altruista, spinto soprattutto dalla passione per questo lavoro. Noi siamo gli uomini del backstage e, anche se non siamo i protagonisti sul palco, siamo anche noi artisti a modo nostro».

    Oltre che nelle librerie tradizionali, il manuale è disponibile sulle principali piattaforme di ecommerce (tra cui Amazon, IBS, Feltrinelli, Libreriauniversitaria e Unilibro). È, inoltre, possibile richiederlo direttamente alla casa editrice (on line: www.aracneeditrice.eu/it/pubblicazioni/dall-idea-all-azione-manuale-per-la-realizzazione-di-grandi-eventi-musicali-morgan-fascioli-9791221817270.htmlinfo@adiuvaresrl.it; tel. 0687646960; cell. 3423216798). Il volume verrà presentato nel mese di aprile nelle migliori librerie di Roma e Milano e nei Conservatori di Teramo, Fermo e Pescara.

    Morgan Fascioli BIOGRAFIA

  • CRISTIAN MARCHI feat. REVEREND HAUS DAL 7 MARZO 2025 IN RADIO “MOTIVATION” IL NUOVO SINGOLO

    Dal 7 marzo 2025 sarà rotazione radiofonica “Motivation”, il nuovo singolo di Cristian Marchi feat. Reverend Haus disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 28 febbraio.

    “MOTIVATION” è un inno alla vita, perfetto per dare la giusta carica in palestra o affrontare la giornata con energia e passione. Il sound inconfondibile di Cristian Marchi torna a infiammare i dancefloor con groove, bassi potenti e la voce energica di Reverend Haus. Prodotta tra Italia e Los Angeles, la traccia nasce dalla collaborazione con Luis Rodriguez, Paolo Sandrini e la voce unica di Reverend Haus.

    Cristian Marchi, con oltre trent’anni di carriera, è un’icona della dance italiana, celebre per il suo stile unico e la capacità di far esplodere i dancefloor. Il suo successo iconico “Love Sex American Express” ne è la perfetta testimonianza, riflettendo la sua essenza audace ed energica. La sua passione nel creare musica e beat travolgenti, unita alla connessione con il pubblico, lo rendono uno dei DJ più acclamati, in grado di offrire set indimenticabili in club, festival ed eventi internazionali. Con il nuovo singolo “MOTIVATION”, Cristian Marchi torna a farci ballare con la stessa energia travolgente di sempre!

    Commenta l’artista sul nuovo brano: “Preparatevi a lasciarvi travolgere da un’esperienza musicale intensa e coinvolgente. Energia, musica, passione… tutto in MOTIVATION!”

    https://youtu.be/0tJ-THMMjF4



    CRISTIAN MARCHI BIOGRAFIA

  • ESSEFORTE presenta il nuovo video CREPA NEL BUCO tratto dall’album omonimo

    ESSEFORTE

     Crepa Nel Buco

    IL VIDEO

    link https://www.youtube.com/watch?v=RzYzI2VsNik

    Realizzato da Saturare Studio

    Regia di Riccardo Saraceni

    Scenografie di Ginevra Scipioni

    Coreografie di Alice Zucconi

    Interpretato da Alice Zucconi e Esseforte

    Una valigetta in mezzo alla strada attira l’attenzione della protagonista; a distanza, quattro misteriosi personaggi, camicia e badge ben in vista (burocrati o killer spietati?), seguono le sue mosse. Lei non resiste, si avvicina alla valigetta, la apre, è piena di soldi, la afferra e scappa: da questo momento inizia il suo calvario. Si sente inseguita, cerca di nascondersi, ma viene braccata da uno dei quattro loschi figuri. Riesce a sfuggirgli, cerca riparo, spaventata, ma al tempo stesso sempre più ossessionata dalla valigetta. La apre di nuovo, ora però al suo interno i soldi hanno lasciato il posto a coriandoli. Era tutto un piano ordito dai quattro per prendersi gioco di lei o solo uno scherzo dell’immaginazione?

    IL BRANO

    link https://open.spotify.com/intl-it/track/5axF49blo305z1NEoqvBB9?si=78757750a49e437d

    Title track del disco autoprodotto pubblicato dalla band lo scorso 17 gennaio, Crepa Nel buco è il primo singolo tratto dall’album e ne rappresenta una sorta di summa estetica: rap alternato ad altri registri vocali e immerso in una soluzione oscura e minacciosa di elettronica sinistra e chitarre acide che duettano tra post-punk e psichedelia.

    Il protagonista del brano è impegnato a scavare un buco, sospinto da un impulso alla ricerca di qualcosa di indefinito che promette di svelare un fantomatico mistero e lo induce a continuare a scavare. La ricerca non conduce a nulla: il buco è sempre più profondo, il buio sempre più fitto, ma il protagonista, perso ormai nel cunicolo che egli stesso ha creato, dimenticato ogni scopo o motivazione, imperterrito scava ancora. Quella che era iniziata come una ricerca ha assunto ormai i tratti di un’ossessione e quel buco finirà per essere la sua fossa.

    Da qui il titolo, Crepa Nel Buco, dove il termine “crepa” può essere inteso sia come verbo (muori nel buco!), che come sostantivo, una sorta di “buco nel buco”, a simboleggiare il circolo vizioso e autodistruttivo in cui il protagonista viene risucchiato, in una generale metafora psicologica dell’irrequietezza dell’animo umano e dei suoi aspetti più reconditi.

    LA BAND

    Accomunati da un’attitudine autenticamente indipendente e dalla voglia di sperimentare mischiando generi e influenze, gli Esseforte nascono nel 2022 a Jesi, nelle Marche, dall’incontro tra il rapper Matteo “boso” Bosi e tre musicisti provenienti dal mondo del rock ultra underground: Riccardo Franconi, Jonathan Iencinella e Tommaso Sampaolesi, coinvolti in passato in progetti noise/post-punk come Guinea Pig, Butcher Mind Collapse, Lebowski, Cora, o cantautorali, come Il Tipo Di Jesi, e più recentemente avvicinatisi a sonorità elettroniche e all’universo urban/rap con produzioni a firma Barabba e ITDJ.

    Amanti del lato oscuro della musica e interessati all’elaborazione di un linguaggio personale, più che all’appartenenza a scene o filoni, mescolano elettronica dal mood sinistro, chitarre, rap e altri registri vocali, facendo dialogare e interagire i background dei singoli e lasciando filtrare una varietà di suggestioni che va dalle derive rock più border line alla black music fuori dagli schemi di gente come Tyler The Creator, Danny Brown, Clipping, Shabazz Palaces, Kill The Vultures, fino all’old school del rap italiano, passando per il cantautorato indie più sghembo.

    Dopo una serie di singoli “di riscaldamento” pubblicati tra il 2023 e il 2024, il 17 gennaio 2025 esce Crepa nel Buco, primo full lenght della band.

    link https://open.spotify.com/intl-it/album/6M9fznibJ6ClvJWOQgN2rx?si=XFySbhp6QhaD0aabJQ0LvQ