JAZZaltro – XVI edizione – Dal 19 giugno al 30 agosto 2025
Inizio concerti: ore 21, tranne quello del 21 giugno (ore 6).
Ingresso libero a tutti gli eventi con libera donazione.
On line: jazzaltro.it
FB: www.facebook.com/JAZZaltroTour
Instagram: jazzaltro.
Category: Comunicati
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Il Jasmine Trio di Max De Aloe inaugura la nuova edizione di JAZZaltro giovedì 19 giugno a Solbiate Olona (Va)
Guida ai concerti della nuova stagione musicale che si svolgerà tra le province di Varese e Milano: tra i protagonisti Luca Falomi, Eugenia Canale, Michele Fazio, Vince Abbracciante, Yuri Goloubev, Francesca Leone e Guido Di LeoneMILANO – Grandi nomi internazionali, musicisti di primo piano della scena italiana e giovani promesse di talento: torna anche quest’anno JAZZaltro, la manifestazione che dal 2010 porta tra le province di Varese e Milano i suoni e le musiche del mondo. L’imperdibile concerto di apertura della XVI edizione, come sempre curata dal direttore artistico Mario Caccia, patron della casa discografica Abeat Records, si terrà giovedì 19 giugno presso il Centro socioculturale di Solbiate Olona (Va) e vedrà protagonista il Jasmine Trio di Max De Aloe, uno dei più noti armonicisti del panorama jazzistico, che per questo progetto ha coinvolto due fuoriclasse del jazz nordeuropeo: il pianista olandese Mike del Ferro e il contrabbassista danese Jesper Bodilsen. I tre musicisti eseguiranno composizioni originali, brani di alcuni grandi autori del jazz contemporaneo (tra cui Keith Jarrett e Pat Metheny, oltre a Toots Thielemans) e suggestive rivisitazioni con richiami al tango e alla musica lirica. «Sono molto felice di aprire la nuova edizione di JAZZaltro portando nella mia terra d’origine un progetto a cui tengo in modo particolare – dichiara De Aloe –. Con me si esibiranno due immensi musicisti che hanno suonato sui palchi più importanti del mondo».De Aloe annovera nel suo curriculum collaborazioni con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Adam Nussbaum, Paul Wertico, Bill Carrothers, John Helliwell dei Supertramp, Eliot Zigmund, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Massimo Ranieri e molti altri. Ha oltre 50 album al suo attivo, di cui 18 come leader. Oltre ad essere stato per molti anni il pianista ufficiale di Toots Thielemans, Mike del Ferro ha collaborato con altri grandi nomi del jazz a livello mondiale come Branford Marsalis, Jack DeJohnette, Randy Brecker, Norma Winstone e Richard Galliano. Jesper Bodilsen, da anni al fianco di Stefano Bollani nel Danish Trio, ha vinto nel 2004 il prestigioso Django d’Or Jazz Prize.Sabato 21 giugno ci si sposterà a Fagnano Olona (Va), nella meravigliosa cornice dell’approdo di Calipolis, un affascinante angolo della Valle Olona strappato all’abbandono. Qui, immersi nella natura, si saluterà il nuovo giorno con un concerto all’alba (ore 6) di Luca Falomi alla chitarra classica e baritona ed Eugenia Canale al pianoforte e al rhodes, con lo special guest Carlos Buschini al basso acustico. Al centro del live l’album Myricae che Falomi, chitarrista e compositore genovese dal tocco raffinato, ha da poco inciso con Eugenia Canale e Stefano Della Casa (violoncello) per l’etichetta Abeat Records. Il disco contiene sia brani per sola chitarra, che esalta l’espressività di Luca nella sua forma più pura, sia pezzi corali, ricchi di colori, timbri e dalle tessiture sonore più articolate. Falomi, Canale e Buschini uniranno le loro sensibilità artistiche per condividere con il pubblico un percorso di ricerca e di esplorazione sonora, con rimandi alla musica da camera, al jazz contemporaneo e alla world music. Dopo il concerto sarà possibile partecipare alla seduta di yoga Pratica Hatha Yoga del Mattino e fare colazione presso la struttura.Tre gli appuntamenti di JAZZaltro nel mese successivo: giovedì 10 luglio a Busto Arsizio (Va), presso Villa Ottolini Tosi, andrà in scena il concerto intitolato Ladies of Jazz & Swing. La cantante Dagmar Segbers, il pianista Michele Fazio e il trombettista Marco Brioschi omaggeranno alcune delle più grandi voci del passato e del presente, tra cui Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Nina Simone, Etta James e Dee Dee Bridgewater. Venerdì 25 luglio, presso la Cooperativa Progetto Promozione Lavoro di Olgiate Olona (Va), la compagnia teatrale Un po’ fuori, composta da 22 attori diversamente abili, presenterà lo spettacolo Un corpo negato. A seguire, un concerto solidale a sostegno della cooperativa con la presenza di musicisti italiani e internazionali, tra cui Carlos Buschini, Francesco Pinetti, Marco Simoncelli, Mario Caccia, Roberto Talamona e Alessandro Grosso e ospiti. Per l’ultima data del mese, domenica 27 luglio, ci si sposterà al Castello Visconteo di Legnano (Mi) che ospiterà il live, tra sonorità jazz e world music, di tre musicisti di vaglia: Vince Abbracciante (fisarmonica), Aldo Di Caterino (flauto) e Carlos Buschini (basso acustico), oltre a uno special guest di caratura internazionale.Nel mese di agosto sono in programma altri tre appuntamenti: sabato 2 agosto, sempre nella suggestiva cornice del Castello Visconteo di Legnano, andrà in scena il progetto Crossover con Luca Meneghello alle chitarre, Michele Fazio al pianoforte e alle tastiere, Alex Carreri al basso e Martino Malacrida alla batteria. I quattro musicisti daranno vita a una performance in cui le audaci sonorità jazz-pop della chitarra di Meneghello si uniranno alla delicatezza lirica del pianoforte di Fazio.Sabato 23 agosto si tornerà ancora una volta al Castello Visconteo di Legnano con il trio del contrabbassista e compositore russo Yuri Goloubev, di formazione classica e ora molto richiesto dai più importanti musicisti jazz della scena mondiale. Goloubev sarà affiancato dal talentuoso ed emergente pianista Simone Locarni e da Marco Zanoli, batterista esperto e versatile, con un ospite d’eccezione: il sassofonista Gianluca Zanello.L’evento di chiusura di JAZZaltro è in programma sabato 30 agosto presso il cortile del municipio di Castellanza (Va) con il concerto del Francesca Leone & Guido Di Leone Quartet (Francesca Leone, voce; Guido Di Leone, chitarra; Gianluca Fraccalvieri, basso; Fabio Delle Foglie, batteria): il loro nuovo progetto, Aquele Abraço, è un suggestivo viaggio nel mondo senza tempo della bossanova e del samba, con originali riletture di capolavori dei maestri brasiliani Tom Jobim, Vinicius de Moraes, Edu Lobo, Gilberto Gil, ma anche di Cole Porter, Jule Styne, Franco Cerri e Pino Daniele. Un’esecuzione di grande eleganza e raffinatezza e al tempo stesso molto piacevole all’ascolto. -
Mirai No Hagaki – “Within the Heartbeat of Stars”
Milano, 6 giugno 2025 – «Within the Heartbeat of Stars», il nuovo singolo di Mirai No Hagaki, alias Davide Perico, è disponibile oggi in self‑release. Il brano, tratto dall’album Atomus Centum Soles Ardentes Occultat, in uscita il prossimo autunno, segna una tappa significativa: è stato infatti aggiunto alla prestigiosa playlist ufficiale “Pure Ambient” di Apple Music, un riconoscimento di rilievo per un artista indipendente.
Il suono
Completamente costruito attorno a pianoforte ed orchestra d’archi, il singolo definisce un nuovo stile di musica ambient: «intricate tessiture di archi create intrecciando parti minimali dei singoli strumenti, unite ad emozionanti e pure melodie di pianoforte». L’intento è una musica che respiri, mediti e accompagni l’ascoltatore in un viaggio emotivo e contemplativo.L’artista: Davide Perico
Davide Perico è un compositore, sound designer e ingegnere del suono con base nei pressi di Milano, attivo nell’ambito delle colonne sonora per film e videogiochi. Nel progetto Mirai No Hagaki, definito da lui stesso «un delicato equilibrio tra dolore e bellezza», esplora il tempo, lo spazio e l’anima, utilizzando anche il formato Dolby Atmos. La sua produzione spazia dalla musica elettronica all’orchestrale, e il suo curriculum include colonne sonore oer giochi come Zerospace, Darkrise, The repair house, diversi lungometraggi con registi di tutto il mondo, oltre a premi per colonne sonore (tra i quali il “Best Original Score” al Florence Film Awards 2020)
davideperico.com.Un progetto meditativo
Perico ama particolarmente il progetto Mirai No Hagaki, perché considera la musica ambient «la più potente forma di meditazione e self‑caring». Per lui, comporre è un atto di cura interiore e condivisione, e “Within the Heartbeat of Stars” ne è una testimonianza luminosa.Informazioni sul singolo
- Titolo: Within the Heartbeat of Stars
- Artista: Mirai No Hagaki (alias Davide Perico)
- Data di rilascio: 6 giugno 2025
- Etichetta: self release
- Playlist ufficiale: Apple Music “Pure Ambient”
In arrivo: Anthology autunnale
Il singolo anticipa l’album Atomus Centum Soles Ardentes Occultat, in uscita nel prossimo autunno. Un’esperienza sonora completa, che intreccia archi e pianoforte in paesaggi meditativi e profondamente emotivi.Contatti e ascolto
Il singolo è disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming.
Per interviste, press kit o materiali promozionali:
davideperico74@gmail.comMirai No Hagaki (Davide Perico) continua a spingere i confini della musica ambient, portando un messaggio di introspezione e bellezza – e il riconoscimento di Apple Music “Pure Ambient” conferma la forza e la qualità del suo lavoro indipendente.
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Asa’s Mezzanine in concerto al Birrarbia 2025: il 18 giugno ad Arbia Scalo – Asciano (SI)
Mercoledì 18 giugno 2025 alle ore 22:00, gli Asa’s Mezzanine saranno in concerto al Birrarbia 2025 presso l’Area Verde di Viale Toscana ad Arbia Scalo – Asciano (SI), per presentare il nuovo disco “Rest and Fight”. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti, per una serata all’insegna della musica, della condivisione e dello spirito associativo.
Il disco strumentale “Rest And Fight”, pubblicato da Overdub Recordings e già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico dal 14 gennaio 2025, è un’esperienza sonora che abbraccia il dualismo dell’esistenza: una continua lotta tra rumore e silenzio, dove niente è dato per scontato e tutto può cambiare in un battito di ciglia. Il progetto nasce dalla contrapposizione, dal contrasto che crea un equilibrio nuovo, e come un essere vivente contiene sistemi che operano in modo opposto ma complementare, alla costante ricerca di stabilità.
Le sonorità distorte ed i ritmi serrati si fondono con melodie dolci ed eteree. Riff metallici emergono da profondità oscure, mentre atmosfere elettroniche e psichedeliche, ispirate al prog, aprono spiragli di luce e calma surreale. La musica è preceduta da un breve racconto, un viaggio tra memorie frammentate e paesaggi interiori, dove passato e presente si intrecciano in un flusso continuo ed incessante.
Spiega il gruppo a proposito del disco: “Rest And Fight è la scoperta che non esistono strade sbagliate. Sono sabbie mobili che ti inghiottono con grazia, una danza di contrasti che dà origine a qualcosa di nuovo. Il racconto che accompagna la musica introduce e completa l’ascolto, in un’interpretazione intima e senza tempo. Un album che ti accarezza e poi ti prende a martellate, fino a farti sentire un po’ diverso.”
Biografia
Gli Asa’s Mezzanine nascono nel 2021 dall’unione di pianoforte, synth, batteria, basso e chitarra, generando un tessuto musicale caratterizzato da atmosfere oscure e intense, riff impetuosi e scenari occulti.
Con un approccio all’art rock che abbraccia influenze stoner, metal, doom, elettronica, progressive e una vasta gamma di ispirazioni extra-musicali, la band ha creato un suono enigmatico e ritmicamente articolato, in una perpetua tensione tra quiete e rumore.
Nel luglio 2022, gli Asa’s Mezzanine pubblicano il loro primo EP, When She Met Herself, un concept EP arricchito da un racconto simbiotico scritto in collaborazione con Paolo Sirio (autore e novelista) e un artwork booklet. L’opera unisce musica e parole, offrendo un’esperienza immersiva che trascina l’ascoltatore in un viaggio tra suono e immagine.
Due anni dopo, la band approda al Monolith Recording Studio per registrare il nuovo concept album Rest And Fight in uscita il 14 gennaio 2025.
Gli Asa’s Mezzanine sono Filippo Nassi (Batteria), Lorenzo Morellini (Basso), Virginia Lisi (Piano e sintetizzatore) e Antonio Mugnaioli (Chitarra).
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Il ritorno di Annamaria Bovio con il libro Antonio il piccolo Superman contro la SMA
Il libro mira a sensibilizzare sulla atrofia muscolare spinale e i proventi della sua vendita saranno destinati a sostenere le terapie del piccolo Antonio.
Periodo di grandi impegni per la scrittrice Annamaria Bovio: il suo ultimo libro per i tipi di Pegasus Edition, L’Altra metà di me (II) – L’Amore ha un solo nome…il tuo, sta riscuotendo molto successo. La giovane barese, trasferitasi in Svizzera oramai da molti anni, non ama però stare ferma, ed è in arrivo sulla scena editoriale un nuovo, atteso lavoro: Antonio il piccolo Superman contro la SMA.
Il libro, in uscita il prossimo 30 giugno, è narrato dal punto di vista di Antonio, un bambino affetto da atrofia muscolare spinale (SMA). Antonio racconta la sua vita, dalla nascita alla diagnosi, le sfide quotidiane con la malattia, la terapia genica che definisce “puntura dei superpoteri”, e il prezioso supporto della sua famiglia, in particolare dei genitori e del fratellino Giuseppe. Attraverso le parole ed i pensieri del piccolo protagonista, emergono una grande forza interiore, la sua speranza e la capacità di trovare la gioia e l’amore nonostante le difficoltà. Il libro mira a sensibilizzare sulla SMA e i proventi della sua vendita sono destinati a sostenere le terapie di Antonio, per permettergli una esistenza migliore.
« Antonio il piccolo Superman contro la SMA narra la storia del figlio di un mio carissimo amico, un bambino dolcissimo affetto da Atrofia Muscolare Spinale » – confida in anteprima la Bovio alla stampa.
« La SMA è una malattia rara che colpisce i muscoli, rendendoli deboli e influenzando i movimenti, il respiro e la crescita, a causa della mancanza di una proteina importante (SMN1) che impedisce ai segnali cerebrali di raggiungere i muscoli. Ad Antonio è stata diagnosticata questa malattia a solo un mese di vita, il 23 ottobre 2020. Inizialmente, la prognosi medica era grave, con previsioni di vita limitate » – conclude.
Il tema principale del libro, pertanto, è la tenace battaglia quotidiana di Antonio contro un terribile destino, raccontata attraverso i suoi occhi di bambino. Questa lotta è affrontata non con la forza fisica, ma con una straordinaria forza interiore e spirituale. Il libro descrive le sfide legate alla malattia, le terapie che Antonio affronta, le piccole conquiste di ogni giorno che per lui rappresentano grandi vittorie (come alzare un braccio o restare seduto). E le sue tante emozioni, inclusa la paura.
Un tema centrale del volume è anche il potere trasformativo dell’amore, del sostegno familiare e della comunità. La storia evidenzia il ruolo fondamentale dei suoi genitori, Tiziana e Nicola, descritti come persone splendide e dal cuore grande che non si sono mai arresi nella ricerca di speranza. Vengono menzionati anche altri “piccoli grandi eroi” come fisioterapisti, dottori, infermieri, nonni, zii, parenti e amici, che lo supportano con amore, pazienza e coraggio. L’arrivo del fratellino Giuseppe è presentato come un dono speciale, un angelo custode e un compagno per un futuro che si vuole ad ogni costo.
Il messaggio centrale per il lettore, espresso attraverso la voce di Antonio, è che la vita è un dono prezioso, anche quando non è “perfetta” o facile. La vera forza non risiede nelle capacità fisiche, ma in qualità “invisibili” come il sorriso, la resilienza, l’empatia, la speranza e, soprattutto, l’amore.
« Antonio comunica con le parole, con gli occhi, con il cuore e con la sua sola presenza, toccando l’anima di chi gli sta accanto » – ci tiene a far sapere l’ Autrice, commossa e affettivamente legata da sempre ad Antonio e alla sua famiglia.
Un libro con un messaggio corale di speranza, che ha lo scopo di sensibilizzare sulla SMA e fornire un aiuto concreto per il piccolo, grande eroe Antonio.
Antonio stesso vede la sua esistenza e la sua storia come una missione per portare luce e amore nel mondo: aiutiamolo acquistando questo volume!
Classe 1980, Annamaria è cresciuta in Italia, ed attualmente lavora e abita in Svizzera. Nel 2019 è uscito il suo volume di esordio, L’ altra metà di me – Ti ho cercata nella vita, pubblicato con Apollo Edizioni, con cui ha vinto alcuni premi di settore. Poi è ritornata sulla scena letteraria con Le parole del cuore – Te lo dico sottovoce, un grido d`amore per tutti coloro che credono nell`anima gemella, seguito da L’Altra metà di me (II) – L’Amore ha un solo nome…il tuo per i tipi di Pegasus Edition. È molto seguita sui social: solo su IG, ha attualmente oltre 53.000 followers. Crede nelle parole e nel loro profondo significato. E crede soprattutto che l’amore sia l’unica immensa forza, in questo mondo, capace di vincere su ogni cosa. Ha del resto vissuto la sua vita ponendo l’amore sempre dinanzi ai suoi passi.
Antonio il piccolo Superman contro la SMA sarà reperibile on line solo su Amazon e permetterà alla sua Autrice di poter gestire e seguire in agilità e trasparenza la raccolta fondi solidale annunciata.
Per chi volesse contribuire con altre libere donazioni alla causa del piccolo Antonio, informiamo che esiste un conto corrente dove poterlo fare, gestito esclusivamente dai genitori del bambino ed intestato al padre, Nicola De Nicolò – IBAN IT41 Z030 6941 7531 0000 0001 343 – BIC BCITITMM – Causale : “Dono per Antonio”
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“Meraviglia (Alice)” è il nuovo singolo di Cucco
Dal 2 maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Meraviglia (Alice)” (Maionese Project / La Grotta Records) il nuovo singolo di Cucco.
“Meraviglia (Alice)” è un inno alla sana follia che vive, spesso inconsapevolmente, dentro ognuno di noi. Con un messaggio positivo e sognante, invita a rifuggire dai lati più cupi della vita, senza mai perdere la speranza. Un incoraggiamento a continuare a credere nel proprio “Paese delle Meraviglie”, dove tutto è ancora possibile.
Spiega l’artista a proposito del brano: «”Meraviglia (Alice)” è un brano nato dall’istinto: avevo appuntato su un foglio la frase “Scappa, Alice, scappa!”, ma la melodia non era ancora chiara. Poi, all’improvviso, dalle corde di una chitarra è esploso un sound irresistibile, e tutto è sembrato più semplice.»
Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/VMACNRanIyc?feature=shared
Biografia
Cucco, all’anagrafe Umberto Antonio Aurelio Cucco, è nato a Torino il 2 giugno 1996. Scopre fin da giovane la passione per la musica e il palcoscenico, partecipando a numerose manifestazioni canore nazionali e internazionali, tra cui il “Tour Music Fest”. Parallelamente coltiva l’interesse per il teatro, frequentando la Fondazione Teatro Nuovo di Torino e diplomandosi come “Attore-Interprete” presso l’Accademia Internazionale del Musical. Nel 2025 partecipa a “Una Voce per San Marino” (San Marino Song Contest), arrivando in semifinale con il brano “Meraviglia (Alice)”.
“Meraviglia (Alice)” è il nuovo singolo di Cucco disponibile sulle piattaforme digitali di streaming da venerdì 2 maggio 2025.
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“Mostro” di Matteo St Fedele: il pop che si sporca le mani con la verità
C’è chi, per raccontarsi, inventa una maschera. Altri trasformano il cambiamento in un personaggio, e ne fanno un concept. Matteo St Fedele compie il percorso inverso: rinuncia al filtro dell’alter ego e si firma con il proprio nome. Nel riflesso scheggiato di uno specchio, l’artista milanese ha deciso di guardarsi davvero. Non più da personaggio, ma da persona. Venerdì 13 Giugno esce “Mostro”, il suo nuovo singolo che chiude idealmente il percorso cominciato con il mini EP triple track “Generazione XXX” e inaugura ufficialmente una nuova fase artistica: quella che coincide con l’addio a MADMATT e con l’affermazione di un nome che è insieme identità, storia e scelta.
Una dichiarazione di guerra e di pace con sé stessi. Una resa dei conti quotidiana, che si consuma in silenzio e che tutti affrontiamo ogni volta che smettiamo di recitare: oltre la superficie, oltre le corazze: «Perdonami stanotte, amore ho fatto a botte con me stesso allo specchio che si è rotto in un vizio».
“Mostro “non è solo la cronaca di una caduta, ma anche l’anticipazione di una risalita. Nelle sue parole, Matteo dà spazio al dolore, ma lascia aperto uno spiraglio, una possibilità di rinascita: «E allora vedrai, il mostro che è in me. Nulla che non possa vincere». È un corpo a corpo con la depressione, la dipendenza, l’auto-sabotaggio. Una notte lunga una vita, in cui i pensieri diventano nemici e l’identità si frantuma.
La produzione, asciutta ed essenziale, accompagna un testo che sprofonda nella psiche di una generazione sospesa tra iper-esposizione e assenza di parola. Lo special del brano, quasi spoken word in stile conscious rap, prende posizione contro l’omologazione e la superficialità dell’era digitale – «Non ti esprimi a parole, fenomeni sui social, ma dal vivo hai un neurone» -, spostando il focus dal contesto alla coscienza. Un flusso, un atto d’accusa, e insieme un’esortazione a riappropriarsi del linguaggio, del corpo, dell’identità: «Un chitarrista cieco, ma una Guernica d’amore».
Nessun moralismo. Nessuna lezione. Solo un’immagine che resta incollata alla testa. Non è un inciso. È un colpo secco. Uno sfogo scritto senza tentare di addolcire niente, né per sé né per chi ascolta. Senza effetti speciali. Solo ritmo e frustrazione. Il tono è ruvido, quasi parlato.
Ma poi succede qualcosa. Un verso spezza l’equilibrio, sposta il baricentro, apre un varco imprevisto:
«Quarta Dimensione, la mia propensione a non essere una retta, una lunghezza un’estensione.»
Non è una semplice trovata poetica. È il punto in cui “Mostro” abbandona il racconto per interrogarsi sulla percezione del tempo, sull’identità come forma fluida e non misurabile. La “quarta dimensione” non è un’astrazione, è uno stato, una condizione mentale. Lo spazio altro in cui la linearità e la logica vengono sospesi. È la zona grigia tra chi si è e chi si vorrebbe essere, l’istante in cui si consuma la frattura tra ciò che si è e ciò che non si riesce ad accettare. Non una fuga, ma un territorio di collisione. Quello di chi si sente fuori asse, fuori tempo, fuori campo. Di chi vive scostato rispetto alla traiettoria attesa.
Mentre tutto intorno corre e si misura in termini di performance, velocità e coordinate, Matteo St Fedele rivendica il diritto a una dimensione non quantificabile: quella della coscienza che vacilla, dell’Io che si scompone e si ricompone. E la nomina con una semplicità disarmante, quasi scientifica, e al tempo stesso la carica di un senso esistenziale profondo: la metrica si spezza, il significato si espande. La canzone si apre così a una zona instabile e inquieta: un pensiero che non si può ordinare, un’identità che non si può spiegare con coerenza.
Qui il brano si fa quasi esistenzialista, scavando nei paradossi della percezione e nel senso di smarrimento che accomuna un mondo costantemente connesso ma incapace di ritrovarsi. È in questa interzona che si consuma il conflitto centrale del pezzo: tra il bisogno di riconoscersi e la paura di farlo davvero.
In un tempo in cui mostrarsi è diventato quasi un obbligo, “Mostro” propone l’esatto contrario: fermarsi a guardare ciò che non si mostra. Dare un volto ai propri fantasmi. E magari, un giorno, accettarli.
Con una scrittura sempre più adulta, Matteo St Fedele si distacca dal personaggio e si mette a nudo. Senza sovrastrutture, senza maschere. Solo con il proprio nome. In “Mostro”, si confronta con la parte più oscura di sé, ma lo fa con una postura nuova: non più difensiva, non più ribelle, ma finalmente vulnerabile. Il brano si fa politico, nel senso più alto: perché parlare apertamente di salute mentale, di dipendenza, di crisi di identità, in un’epoca di estetica curata e narrazioni vincenti, è un gesto radicale. Un invito a non semplificarsi, a non censurarsi, a non recitare più.
«”Mostro” chiude simbolicamente due anni della mia vita – afferma Matteo St Fedele -, e lo fa facendomi finalmente fare pace con me stesso. È lo specchio con cui tutti ci confrontiamo, ogni giorno. A volte ci restituisce un’immagine distorta, che non riconosciamo, che ci fa paura. Ma ci dà anche una possibilità: quella di riuscire, un giorno, a guardarsi e accettarsi. Per questo oggi non sono più MADMATT. Oggi sono Matteo St Fedele, con tutto quello che significa.»
Il cambio nome, da MADMATT a Matteo St Fedele, è parte integrante di questa narrazione. Non è una trovata di marketing, né una maschera nuova. È il contrario. È il momento in cui si smette di recitare. Un ritorno all’essenziale, alla propria storia, al proprio cognome.
Un modo per dire: non devo più interpretarmi. Adesso mi firmo.“Mostro” non dà risposte. Non cerca redenzione. Ma fa una cosa più importante: chiede di fermarsi a guardare. Anche dove fa più male.
Perché oggi, accettarsi senza filtri, è forse il gesto più coraggioso che ci sia. -
“Poesie pe campà mejo”, il nuovo libro di poesie dell’attore e scrittore Lorenzo Di Matteo per raccontare l’umanità con la forza del dialetto romano
Lorenzo Di Matteo, insegnante di teatro e scrittore, è tornato in libreria con il suo sesto libro Poesie pe campà mejo pubblicato dalla casa editrice Eretica per la collana Quaderni di poesia.
Trenta liriche che raccontano storie nel dialetto di Roma: assassini sorridenti, uomini solitari, nonni morti o tutti d’un pezzo, giovani confusi nella notte, giardinieri giudici e alcolisti senza futuro, il gatto di una strega, alcuni cani e anche sette gabbiani e una gallina sono tra gli abitanti di queste pagine. E a cosa serve tutto questo? A cosa servono queste poesie? Pe campà mejo.
Ogni componimento ha una voce specifica, che rappresenta un punto di vista particolare. A parlare sono uomini e donne più o meno giovani, che raccontano frammenti significativi della loro vita. Si passa dalla leggerezza all’ironia, fino alla tragedia e anche ad alcuni componimenti surreali. Ma dei trenta componimenti di Poesie pe campà mejo, la maggior parte sono immersi nella realtà, a volte luminosa e speranzosa, altre volte invece gretta e soffocante. La volontà è stata quella di far immergere il lettore dentro un’umanità variegata e difficile, per conoscerla, così che questi racconti in versi possano, alla fine, aiutarci a campà mejo.
“Amo il mio dialetto, perché è il modo in cui sono abituato a esprimere i fatti e le emozioni più belle e più sporche, ma anche per illuminare con una luce particolare un evento che voglio raccontare – ha spiegato l’autore. Da tanti anni racconto questi miei versi su un palco e adesso finalmente hanno preso vita anche sulla carta.
La prima poesia che ho scritto in romanesco, più di dieci anni fa, si intitola Pien de talento. In quel periodo stavo facendo le prove di uno spettacolo sui sonetti del Belli e immaginai: E se adesso in sala entrasse un gabbiano arrabbiato, cosa accadrebbe?. Dopo quella poesia ne ho scritte moltissime altre e trenta di queste le ho scelte per il mio libro”.
“Con Poesie pe campà mejo, Lorenzo Di Matteo ci consegna una silloge brillante e struggente, dove la poesia in romanesco si fa racconto, teatro, memoria e confessione – ha commentato la casa editrice. Tra ironia, tenerezza e verità scomode, queste poesie restituiscono le voci e i volti di una quotidianità popolare che sa commuovere e far sorridere. Un’opera che rende omaggio alla forza della lingua viva e alla poesia che nasce dalle piccole cose per ‘campà mejo’”.
La conoscenza e l’amore dell’autore dei grandi poeti e narratori romani, primo fra tutti il Belli appunto, sono stati infatti l’ispirazione principale dell’opera.
La lingua romana utilizzata è priva di cliché e autocompiacimenti, appare diretta e a volte sferzante: è così che il dialetto riesce a far emergere sentimenti e atmosfere molto diverse tra loro e diventa per l’autore sia elemento di scrittura che di restituzione sul palco.
Dati tecnici
Autore: Lorenzo Di Matteo
Editore: Eretica
Collana: Quaderni di poesia
In commercio dal: 19 maggio 2025
Pagine: 66
EAN: 978883344586
Costo: 15,00 Euro
Lorenzo Di Matteo vive e lavora a Roma con la sua famiglia. È un tutor per studenti, insegnante di teatro e scrittore. Collabora da molti anni con psicologi, insegnanti, attori e registi teatrali per i suoi progetti. Questo è il suo sesto libro.
Sito personale: www.lorenzolegge.it
Pagina Fb: Lorenzolegge
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Largo Venue illumina Comeilmiele: tutto l’EP in anteprima!
Sabato 14 giugno Comeilmiele presenterà il suo nuovo singolo “Meglio soli” tratto dal primo ep “Eppi” con un release party a Largo Venue (via Biordo Michelotti, 2) di Roma alle ore 21:30.
L’evento, ad ingresso gratuito fino alle ore 22:30, rappresenta un momento cruciale per l’artista, segnando la conclusione di un intenso percorso creativo e l’inizio di una nuova avventura musicale.
La serata prenderà il via alle 21:30 con l’esibizione della band d’apertura Bananastereo, che scalderà il palco prima dell’atteso live di Comeilmiele, previsto per le 22:15. Per l’occasione, il concerto sarà eseguito in formazione trio: Marco Savini alla chitarra e sequenze, Lorenzo Tempestilli alla batteria e la stessa Miele alla voce e tastiera. I partecipanti avranno l’esclusiva possibilità di ascoltare in anteprima l’intero EP, la cui uscita completa è attesa solo per settembre.
L’evento al Largo Venue coinciderà con il lancio del primo singolo estratto da “Eppy”, intitolato “Meglio soli”. Il brano, distribuito da Artist First e edito da Maqueta Records, affronta temi di autoaffermazione e resilienza. “Meglio soli che Nuvole” è un innovativo gioco di parole che sottolinea l’importanza di rimanere fedeli alla propria identità, rifiutando pressioni esterne, cliché sociali e relazioni non autentiche. Il testo invita a un approccio positivo alla vita, suggerendo che la capacità di non lasciarsi “annebbiare” dai pensieri altrui possa guidare verso la propria vera strada.
A partire dalle 23:30, la serata si trasformerà in un’occasione per ballare con l’inizio della discoteca (con ingresso a 5 euro dopo le 22:30).
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“Stasera” è il nuovo singolo dei mucchioselvaggio
Dal 23 maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “STASERA” (Maionese Project) il nuovo singolo dei mucchioselvaggio.
“Stasera” è una riflessione sulla fine di un rapporto, quando una persona si ritrova a sentire la mancanza dell’altra. Non sono i grandi gesti o i momenti eclatanti che mancano di più, ma le piccole cose che facevano parte della quotidianità: il caffè insieme, il profumo, il sapere dove sta e cosa beve, il suo vestito più bello. La canzone è un omaggio alla bellezza del ricordo, sentito senza risentimento, ma con nostalgia e affetto. È un tributo alle piccole cose che rendono un rapporto speciale e che rimangono impresse nella memoria anche dopo la fine.
Il videoclip di “Stasera” è una rappresentazione visiva della mancanza e dell’abbandono che caratterizzano il brano. La location scelta è una fabbrica vuota, simbolo di un luogo un tempo vitale e ora abbandonato, che riflette lo stato di solitudine e di vuoto emotivo. Il telefono scollegato, dove Ulivieri parla, è un’immagine potente che rappresenta la fine del dialogo e la impossibilità di comunicare con la persona amata, sottolineando la sensazione di isolamento e di disconnessione. Il video enfatizza la malinconia e la nostalgia che permeano il brano, creando un’atmosfera di riflessione e di introspezione.
Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=JW6O5H2rRg0&feature=youtu.be
Biografia
mucchioselvaggio è un gruppo rock formato da tre amici fraterni: Gianni Ulivieri (chitarra e voce), Riccardo “Lobo” Ferri (basso) e Nevio Cermeli (batteria). La storia del gruppo inizia nel 1992 con la registrazione del primo demotape “The Hole in the Wall”, seguito l’anno dopo da “Lividi Addosso”, che segna una svolta verso testi in italiano e un rock più accessibile. In quegli anni, il gruppo si esibisce in numerosi concerti e accumula esperienze preziose.
Successivamente, Gianni Ulivieri intraprende una carriera solista con il singolo “Io ti amo ma devo ucciderti” (2004), che ottiene successo radiofonico e televisivo. Dopo oltre 30 anni, i tre amici decidono di riunirsi e tornare a suonare insieme, riproponendo canzoni del loro vecchio repertorio e presentando nuovo materiale, tra cui il singolo “Stasera”, che anticipa l’uscita dell’album “La vecchia scuola cilena”.
Nel 2025, mucchioselvaggio viene selezionato per il progetto Maionese di Matilde Dischi, segnando un nuovo capitolo nella loro carriera musicale. Con la loro energia e il loro sound rock, il gruppo è pronto a tornare sulla scena musicale con rinnovata passione e creatività.
“Stasera” è il nuovo singolo dei mucchioselvaggio disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 23 maggio 2025.
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“Butto la plastica (io rivendico il mare)” è il nuovo singolo di Arnaldo Furioso
Da venerdì 13 giugno 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Butto la plastica (io rivendico il mare)” per Qanto Records, il nuovo singolo di Arnaldo Furioso.
“Butto la plastica (Io rivendico il mare)”, quinto singolo tratto dal concept “Canzoni contro le (stronze) leggi del cosmo”, è una ballata elettro-pop inquieta, lenta ma tagliente, che denuncia due urgenze parallele: la plastica reale — particelle che sterminano la vita marina, penetrano nei nostri corpi e scorrono nel sangue come un veleno invisibile — e la plastica sociale, quella patina di finzioni, pose e algoritmi che ci anestetizza, isola e impedisce relazioni autentiche.
Il ritornello “Io rivendico il mare” si erge a grido collettivo: il mare appartiene a tutti e reclama libertà dalla plastica, diventando simbolo di emancipazione verso orizzonti senza confini.
La canzone sarà presentata in anteprima all’Expo 2025 di Osaka (dal 15 al 21 giugno), nell’ambito dell’iniziativa “Plastic in Blood”, per sensibilizzare sull’inquinamento da microplastiche che unisce idealmente il Giappone alla terra d’Abruzzo del cantautore.
Spiega l’artista a proposito del brano: «Fare la differenziata può essere una forma di autoterapia? Beh, almeno secondo la protagonista di “Butto la plastica (io rivendico il mare)”, sì. Dopo una notte da incubo col suo ex, si sveglia e fa pulizia in casa e.…nella testa. È un brano che parla di due urgenze parallele: la plastica vera — quella che letteralmente ci sta invadendo — e la “plastica sociale”, quella patina appiccicosa di finzioni e algoritmi che ci anestetizza e isola. Quindi quel “io rivendico il mare” è anzitutto letterale – di chi è il mare? È tuo, è mio, è di ognuno di noi. Ma è anche allegoria: rivendicare il mare significa reclamare la nostra libertà, non accontentarci! La canzone è presentata in anteprima mondiale all’Expo 2025 di Osaka, con l’obiettivo di scuotere le coscienze su un’emergenza che unisce il Giappone alla mia amata terra: l’Abruzzo. Questo è il quinto singolo — e anche un nuovo glitch nel concept “Canzoni contro le (stronze) leggi del cosmo” — ma tranquilli, magari ve ne parlo un’altra volta!».
Biografia
Arnaldo inizia a suonare la chitarra in tenera età e forma la sua prima band alle scuole medie con cui tiene il suo primo live. A quindici anni lavora in radio, a diciannove approda in TV. A sedici compone la sua prima canzone d’amore, dedicandola ad Arianna Ciampoli — futura conduttrice televisiva — che all’epoca aveva quattordici anni. Una composizione struggente, che lei, fortunatamente, non ha mai ascoltato.
Negli anni ’90 si dedica alla produzione di deep house e techno, pubblicando musica per Universal con lo pseudonimo Deep Choice e collaborando con etichette come NBS Records in Belgio e altre. Nel 1997 fonda MusicaItaliana.com, un portale che rimane tuttora di sua proprietà. Nonostante una laurea in economia, sceglie di dedicarsi alla scrittura di codice, un’attività che continua ancora oggi.
Nel 2007 inaugura Tipografia, un club cult pescarese ispirato alla scena berlinese, e parallelamente conduce festival e reading letterari, tra cui l’IndieRocket Festival e il FLA, utilizzando lo stesso microfono che impiega per cantare.
Nel 2018 dà vita al duo electropop Anticorpi insieme a un noto politico e romanziere. Con questo progetto, pubblica otto singoli, raggiunge 420.000 stream e colleziona numerose esibizioni live. Nonostante i temi provocatori, il duo non è stato (ancora) censurato.
Nel 2024 lancia il progetto solista Arnaldo Furioso, caratterizzato da quattro singoli legati da un tema comune: “Canzoni contro le (stronze) leggi del cosmo”.
“Butto la plastica (io rivendico il mare)” è il nuovo singolo di Arnaldo Furioso disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 13 giugno 2025.