Category: Comunicati

  • CLOUDE presenta il nuovo singolo; “Speciale”

    CLOUDE presenta il nuovo singolo; “Speciale”

    CLOUDE presenta il nuovo singolo; “Speciale”

     

    ASCOLTA QUI IL SINGOLO

    https://open.spotify.com/intl-it/track/6IXq9ZQ0YHbLKmsrfa2NDO?si=4b4e007d2e93478b

    Intro al Brano: Il tema di Speciale è quanto sia intimo e complicato spiegare il valore di una persona, che all’inizio di una relazione parte da un’attrazione fisica ma che in pochissimo tempo diventa l’alchimia perfetta per un viaggio fatto di giorni, anni indimenticabili. Lo speciale è dedicato alla mia relazione attuale cominciata 20 anni fa, e che brucia ancora tantissimo.

    BIOGRAFIA

    Rapper italiano, Cloude ha iniziato a fare musica nel suo primo collettivo Lato Oscuro, proseguendo poi in live solisti, dj set e ritornando a fare parte di un nuovo gruppo, i Saniasi. Dopo questa avventura che lo porta a fare live nel territorio piemontese e alla stampa di un album fisico Effetti Personali, il percorso solista lo accompagna fino ad oggi, crescendo e collaborando con artisti di livello come, Nandu Popu dei Sud Soun System, Blue Virus, D-Ross, Start-uffo, Soul Sarah, Gaetano Pellino.

    Cloude all’anagrafe Claudio Calcagno è nato a Genova nel 1983. Durante la frequentazione delle scuole superiori l’incontro con la musica Rap lo cattura in un periodo di cambiamento culturale, sociale importante, dove lo porterà alla creazione di musica sperimentale e successivamente alla produzione di album sempre nell’ambito Hip Hop.

    Tre sono infatti gli album pubblicati da solista di Cloude, Pioggia Sporca, Ogni Maledetto Weekend, Resta Con Me.

    Da quest’ultimo lavoro la collaborazione con il produttore Michele Clivati, diventa dopo poco una bellissima amicizia che si trasforma in una bellissima intesa musicale.

    In questo 2024 sono state diverse le uscite di singoli, l’ultima Non So Vivere. Attualmente lavora ad un nuovo album.


  • “Earthfall”, il secondo emozionante disco di Marco Liuzzi

    “Earthfall”, il secondo emozionante disco di Marco Liuzzi

    Fuori dal 22 ottobre su tutte le piattaforme digitali “Earthfall”, il nuovo disco di Marco Liuzzi. Un album di otto tracce strumentali che mescolano musica minimalista e jazz. Sperimentazione ed emozione sono le due parole chiavi per descrivere questo lavoro.

    “Earthfall” è il proseguo naturale dopo il primo album di Marco Liuzzi, tant’è che sono presenti le stesse collaborazioni: Cosimo Romano e Roberto Cati. Dopo il viaggio sonoro di “Earthrise”, che esplorava l’ascesa, “Earthfall” rappresenta il contraltare inevitabile: la discesa ed una realtà frammentata. In un mondo dove il progresso e il regresso si intrecciano in una danza schizofrenica, “Earthfall” cattura le tensioni di un’epoca in bilico, dove l’innovazione tecnologica e culturale si scontra con un vuoto etico e morale sempre più profondo.

    Attraverso un viaggio musicale che spazia dal jazz al minimalismo, ogni traccia di “Earthfall” è un tassello di questo mosaico caotico, riflettendo un percorso personale, a tratti mistico. La musica si fa specchio di un mondo in continua mutazione, evocando atmosfere ora cupe, ora luminose, in un dialogo costante tra il vecchio e il nuovo, il certo e l’incerto.

    Nel disco ritroviamo brani profondi, più malinconici, come “Le Onde” e altri che sanno regalare un senso di serenità e dolcezza come “Deep In Green“. Non mancano influenze anche più rock in “The Knower, The Sustainer” e altri più soft, più ballad, come “Stargazing on a silent sea crossing”.

    Track by track:

    Deep in green: Bill Evans non va via dalla testa e dal cuore. Qual era l’alchimia che rendeva le sue armonie nuove ed insieme già presenti nel profondo (deep)? Qual era la tavolozza da cui le sue mani traevano sapientemente sia il blu sia il verde (green)?

    Como un ciego: Questo brano sperava di essere un Tango, che è abbraccio, ed insieme apertura e connessione: “… y la medida de mi amor viajero es no verte y amarte como un ciego. Tal vez consumirá la luz de enero, su rayo cruel, mi corazón entero, robándome la llave del sosiego. En esta historia sólo yo me muero y moriré de amor porque te quiero, porque te quiero, amor, a sangre y fuego.” – Pablo Neruda

    The Knower, The Sustainer: Chi dice che l’anelito mistico in musica debba essere tranquillo e solenne? La meditazione è nutrimento dell’anima e le nostre anime vivono anche di luce, tensione e apertura al mondo. La melodia non cantata di questo brano è una preghiera.

    Una Mattina: Dall’originale, intima solitudine pianistica, questo brano di Ludovico Einaudi è stato reimmaginato in un trio che include basso elettrico e batteria, arricchito da un violoncello e rivestito di nuovi accenni melodici nell’intenzione di creare un tessuto sonoro che danzi tra serenità e passione.

    Le Onde: Anche questo un brano di Ludovico Einaudi, originariamente una delicata conversazione in 3 tempi tra le dita e i tasti, si trasforma in un dialogo in 4 movimenti con contrabbasso e batteria. Nuovi tessuti melodici si fanno timidamente strada, portando con loro un ritmo forse nuovo, certamente diverso. Questa reinterpretazione, come l’originale, è un omaggio al movimento incessante del mare, dove ogni battito e ogni nota intendono ricordarne il respiro profondo.

    Nefeli: Questo terzo ed ultimo omaggio ad Einaudi prende nuova vita in un trio che include contrabbasso e batteria, con feeling ritmico ed impianto armonico rivisitato. Questa reinterpretazione pur rispettando l’essenzialità dell’originale, intende invitare l’ascoltatore a vedere nuove possibilità musicali.

    La valle della conoscenza: Musicalmente, il brano si muove nelle suggestioni minimaliste di Philip Glass. Spiritualmente, cerca la luce: sempre uguale e sempre diversa.

    Nella “conferenza degli uccelli” di FarÄ«d ad-dÄ«n Ê»Aṭṭār, poeta e mistico persiano del XII secolo, gli uccelli, anime umane, per giungere a Dio dovevano attraversare sette valli. In uno schema analogo, ma moderno, Bahá’u’lláh propone sette valli o città da percorrere: “…le tappe che segnano il viaggio del viandante dalla sua dimora mortale fino alla patria celeste si dice che siano sette.”. La terza è la valle della conoscenza: “Ogni mistico s’è perduto nella valle della conoscenza di Lui, ogni santo s’è smarrito nel cercar di comprendere la Sua Essenza.”

    Stargazing on a silent sea crossing: Quando si veleggia di notte tra le due sponde dell’Adriatico avvengono dei miracoli, a volte. Ci sono momenti in cui si perde contatto visivo con la costa e le sue luci. Dietro le vele che accompagnano silenziose, spuntano le stelle, chiare e luminose come mai si vedono da terra, mentre il mare ci benedice e ci culla con ritmi delicati, semplici e mai uguali.

    https://www.instagram.com/marcoliuzzi72

  • Gulino presenta il suo primo album “Prime Luci”

    Gulino presenta il suo primo album “Prime Luci”

    Fuori dal 31 ottobre “Prime Luci”, il primo album di Gulino anticipato dai singoli “45 Volte” e “C’era una volta”. Nove tracce che raccontano la crescita del protagonista mentre affronta la vita prima con l’ingenuità di un ragazzo e poi la maturità di un uomo.

    Gulino scrive piccole poesie. Ogni brano è un piccolo cortometraggio di un pezzo di storia, della sua storia.

    “Prime Luci” rappresenta i 7 anni trascorsi in cui un ragazzo è diventato uomo. Le sue canzoni affrontano temi come la mancanza di una persona cara, la paura di dimenticare, le relazioni e le maschere che indossiamo.

    L’album è un grido di emozioni, diretto e senza filtri, che racconta la vita e se stessi. Il titolo, “Prime Luci,” segna l’inizio di questo percorso musicale e personale, rendendo omaggio al nonno Mario Gulino, autore di una raccolta di poesie con lo stesso nome.

    Il viaggio musicale attraversa stati d’animo diversi: dai ricordi di una madre lontana (Stare con me), alla falsità delle persone (Circo colorato), ai rimpianti di una relazione finita (Ciglia).

    Prime Luci è il riflesso di Lorenzo Gulino, un nome forgiato da una vita complessa ma guidata da una madre straordinaria. Prodotto da Annachiara “Enni” Zincone per all’ IMAGINE STUDIO per la YPK Entertainment Srls.

    Con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

    Track by track

    “Di altri occhi sarai” parla dell’insicurezza e dei dubbi che si creano dentro una relazione.
    A livello personale è un “chiodo fisso”, come dico nel ritornello, di un pensiero che non vuole svanire e dove per fino il gatto se n’è reso conto.

    “Fumavamo le stelle” affronta il significato di “casa”. Una canzone molto personale che vive di ricordi passati ed emozioni molto forti tra gioia e rabbia.

    “Stare con me” tratta il tema della mancanza e della frustrazione di non aver fatto abbastanza.
    Parla del tempo che passa davanti a noi e dove i ricordi che avevi svaniscono, forse per proteggersi, o forse solo perché il tempo fa il suo percorso.

    “Ciglia” ricorda una serie di momenti molto belli con la propria compagna, dove però si è arrivati alla fine di un ciclo di vita, e quelle situazioni sono solo un ricordo del nostro passato.

    “Circo colorato” tratta dell’incoerenza del mondo e delle persone che ne fanno parte. Di come ognuno di noi è disposto a cancellare se stesso per arrivare al proprio obiettivo. Una canzone piena di metafore dove il circo fa da protagonista.

    “Trieste” è stata scritta 5/6 anni fa. È la prima e l’unica canzone dove ho voluto immaginarmi come sarebbe stato avere una relazione con una persona più grande.

    “45 volte” parla di una relazione intensa fra due persone, in cui si va oltre i problemi e le avversità. Tutti i momenti passati insieme ti fanno sentire e pensare che puoi arrivare sulla luna con lei.Una canzone che mette a nudo le proprie emozioni senza paura e senza pensarci due volte. 45 volte, una bandiera sventolata anche quando il mondo ti dice no.

    “C’era una volta” parla dei problemi che ci accomunano e di come noi evitiamo di porgere l’altra guancia per migliorare la situazione. Una canzone che cerca di ricordare a tutti noi come basterebbe poco, un atto di gentilezza, per tornare a sorridere e a vivere con leggerezza la vita.

  • “Solo” è il nuovo singolo di Aaron Raschi

    “Solo” è il nuovo singolo di Aaron Raschi

    Dal 15 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “SOLO”, il nuovo singolo di Aaron Raschi  disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dall’8 novembre. 

    “Solo” è un brano che esplora la fusione di suoni ambient con una ricerca sonora innovativa. Attraverso un’atmosfera avvolgente, il brano mette in risalto il contrasto tra un ideale utopico e la quotidianità. Le sue sonorità evocative guidano l’ascoltatore in un viaggio onirico, invitando alla riflessione e offrendo un’esperienza fresca e diversa per chi desidera uscire dai confini delle sonorità tradizionali.

    Commenta l’artista proposito del brano: In questo pezzo ho messo tutto me stesso, ho cercato insieme al mio produttore un sound diverso che potesse contagiare un po’ tutti. Il resto è da scoprire, volete viaggiare con me?”

    Biografia

    Aaron Raschi è nato a Rimini nel 2001. Ha i primi contatti con la musica in tenera età ma inizia a studiarla a 16 anni e a comporre canzoni a 17. Nel 2021 ha vinto la categoria 18-30 del festival riminese Stella Nascente. Tra il 2022 e il 2023 Aaron ha effettuato un percorso di formazione musicale presso Up Music Studio a Cernusco sul Naviglio nel Milanese. All’inizio del 2024 ha fatto una collaborazione promozionale per il suo singolo “Diana” con CDF Records. Nell’autunno del 2024 ha partecipato a Sanremo NEWTALENT come artista a Rimini esibendosi in una nota discoteca, l’Altromondo Studios.

    “Solo” è il nuovo singolo di Aaron Raschi disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dall’8 novembre 2024 e in rotazione radiofonica dal 15 novembre.

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  • OUT “ L’immensità ”, brano inedito interpretato da Lucia Rubedo.  Da oggi su tutte le principali piattaforme digitali

    OUT “ L’immensità ”, brano inedito interpretato da Lucia Rubedo. Da oggi su tutte le principali piattaforme digitali

    È appena uscito su tutte le piattaforme digitali il brano inedito “L’immensità” interpretato dalla soprano crossover Lucia Rubedo con la musica di Gabriele Roberto e il testo di Fabrizio Campanelli che ne ha curato anche la produzione per l’etichetta Candle Studio di Milano avvalendosi della partecipazione di una orchestra sinfonica di 70 elementi.

    Il brano esplora la potenza e l’eternità di un legame, di un amore, ma anche di una connessione profonda con se stessi, che sembra andare oltre i limiti del tempo e dello spazio.

    Lucia Rubedo, talento della lirica sposata al pop, è sempre più all’attenzione degli addetti ai lavori soprattutto dopo la sua partecipazione a “Tú sí que vales”, il talent show di grande successo in onda in prima serata su Canale 5.

    Lucia Rubedo, interprete elegante e raffinata, già al suo primo album “Canto” a dicembre scorso aveva riscosso favori di pubblico e critica. Dopo la sua significativa presenza all’interno del programma Mediaset, i riflettori si sono concentrati definitivamente sulla sua vocalità senza confini e sulla notevole capacità interpretativa.

    “L’immensità” è una canzone per tutti, classica ed elegante, ma moderna al tempo stesso, con uno stile che rimanda alle emozioni del grande cinema e un suono ricco e attuale.

    “Credo che ogni persona potrà trovare il proprio significato e rispecchiarsi in questa canzone” – ci fa sapere la cantante.

    “Che queste note siano come un rifugio per l’anima, un luogo in cui ritrovare se stessi e imparare ad amarsi profondamente, accettando il proprio cammino e scrivendo l’‘immensità’ della propria ‘storia vera’ con fiducia, coraggio, e tanto amore” – conclude Lucia, molto soddisfatta della sua esperienza a Canale 5 ed emozionata per l’uscita  di questo nuovo brano, suo secondo inedito dopo la pubblicazione di alcune cover di successo.

  • Moody incanta le scene musicali con  ONLY YOU

    Moody incanta le scene musicali con ONLY YOU

    Lo scorso anno aveva presentato sulle onde della Radio per gli Italiani a New York – in assoluta anteprima radiofonica – il suo primo Album, “Universation – The song of the Universe”. Il giovane artista italiano Manuele Rispoli, in arte Moody, è ritornato in questi giorni sulle principali piattaforme digitali con un nuovo brano dal titolo “Only You”.

    Giovane chitarrista, compositore e produttore musicale, Moody al secolo Manuele Rispoli ha fatto parlare di sé a lungo lo scorso anno, quando è uscito il suo primo album, Universation – The song of the Universe”.

    Artista eclettico, originario della Costiera Amalfitana, Moody ha 24 anni. Ama miscelare suoni ed equilibri armonici sperimentati nel corso degli anni, e con Universation aveva portato a maturazione un nuovo concetto di genere musicale: là esplorazione delle armonie tra gli opposti, indagando in questo modo l’intero arcobaleno di emozioni, energie e sfaccettature che il mondo offre.

    Con il nuovo singolo “Only You”, Moody  mostra di sé nuove sfaccettature. In primis, il suo lato sensibile.

    “La strumentale, da me prodotta, trasporta istantaneamente in un’atmosfera avvolgente e rilassante, ma allo stesso tempo emotiva ed evocativa, con la melodia ipnotica del synth, la batteria stile lo-fi, e le chitarre che entrano ad accendere ulteriormente il mood” – fa sapere il giovane artista.

    “Il testo inizia parlando delle mie percezioni interiori : una nuova consapevolezza e tranquillità emerse da un periodo di auto-analisi” – confessa.

    Ma nonostante Moody inizi valorizzando l’idea del benessere interiore al di là delle relazioni, il brano non esprime cinismo verso di esse: diventa ulteriormente un elogio a quelle poche vere relazioni, dove possiamo davvero metterci a nudo ed essere autentici.

    Questo, in sintesi,  è il significato di “Only You”, e in un mondo dove spesso i rapporti si rivelano falsi, il messaggio forte e chiaro è coltivare l’individualità, ma non chiudersi alla vita.

    “Al contrario,  bisogna dare un valore ancora più alto a quelle persone che celebrano la nostra unicità, piuttosto che cercare di limitarla secondo i bisogni altrui” ‘ conclude.

    Come suo solito,  Moody presenta una performance vocale delicata ma espressiva, scegliendo melodie dall’effetto ipnotico, in particolare nel ritornello dove si ripete  un’onomatopea meditativa,“Mmmh”.

     

    Il brano, infine, è scandito dalla voce profonda e vibrante del musicista, che vuole trasportarci oltre ogni significato logico per entrare nella vibrazione del suono. Ed il suono, come sappiamo dai suoi precedenti lavori, per Moody è sempre più significativo di qualsiasi concetto astratto.

    Contatti Moody

    http://instagram.com/m00dy_432

    https://www.youtube.com/@moody9771

  • “Amore cane” è il nuovo singolo di Senza Cuore

    “Amore cane” è il nuovo singolo di Senza Cuore

    Da venerdì 15 novembre 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “AMORE CANE”, il nuovo singolo di SENZA CUORE.

    “Amore Cane” è un brano che racconta di una relazione tossica, fatta di alti e bassi, un amore irraggiungibile dove la sofferenza e la voglia di ricominciare sono il soggetto di quella penna che scrive. Nel ritornello, l’artista introduce una metafora, quella del “cane abbandonato”, che racchiude sia la speranza che l’angoscia della perdita. Con l’immagine evocativa di “noi distesi sotto un lampione”, il testo cattura lo stupore, la paura e il senso di rassegnazione che derivano dalla consapevolezza di non poter trattenere l’amore, di sapere che, nonostante tutto, ci si ritroverà soli.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Amore cane rappresenta quella paura di lasciare andare una persona così tanto che quella relazione si trasforma in tossica. Parla di questo Giulia è una ragazza con delle ambizioni nel futuro, Paulo invece è un ragazzo che non sa ancora cosa fare nella vita. Due persone opposte che si conoscono stanno bene insieme ma poi a furia di fare tira e molla si accorgono che quella relazione così tanto amata si era trasformata in una relazione tossica cupa e triste”.

    Biografia

    Cristian Conforti, classe 2001, è nato a Cariati in provincia di Cosenza ma è parmense d’adozione. Inizia ad appassionarsi alla musica dai primi anni dell’adolescenza ed è da quel momento che comincia a scrivere le sue prime canzoni ed appassionarsi al cantautorato ispirandosi ai suoi più grandi idoli come Vasco Rossi, Califano, De André. Ci metterà un po’ a decidere di provare a cantarle. Infatti, nel 2020 scorrendo sui social trova un annuncio per i casting di Up Music. Quando partecipa ai casting presso gli studi di registrazione Up Music a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano viene selezionato per un contratto discografico dall’etichetta Il Branco Publishing. Ora è sotto l’ala di Sabatino Salvati che l’ha preso sotto la sua protezione e lo sta aiutando a crescere.

    Molti gli hanno sempre chiesto perché “senza cuore”, e lui ha risposto così: Senza cuore è l’alter ego di Cristian Conforti, un ragazzo che agli occhi di tutti appare molto felice, che crede sempre in se stesso e non ha paura di sbagliare. Invece, Senza Cuore è quel ragazzo triste che sta dentro ognuno di noi, quello che non esce per paura di cambiare le carte in tavola.

    “Amore cane” è il nuovo singolo di Senza Cuore disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 15 novembre 2024.

     

     

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  • Vivo: dal 15 novembre sui digital store il nuovo album “Blatte”, dal quale è estratto il singolo in radio “La Blatta”

    Vivo: dal 15 novembre sui digital store il nuovo album “Blatte”, dal quale è estratto il singolo in radio “La Blatta”

    Dal 15 novembre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming “BLATTE”, il nuovo album di VIVO dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica “LA BLATTA”.

     

    “LA BLATTA” è un brano elettronico che si distingue per un ritmo incalzante, caratterizzato da una linea di basso in sedicesimi che crea un’atmosfera inquieta e dinamica, simile ai movimenti frenetici delle blatte. Il ritornello è coinvolgente e ballabile, supportato da una cassa dritta che invita a muoversi.

    Il testo, allegorico, utilizza la figura della blatta come simbolo di resilienza e di voce per gli emarginati e gli esclusi. Questa scelta conferisce al brano una dimensione socio-politica, riflettendo le esperienze di chi vive ai margini della società. In questo modo, “La Blatta” non è solo un pezzo da ballare, ma anche un richiamo all’attenzione verso le ingiustizie sociali.

    Commenta l’artista proposito del brano: La Blatta sono io, un’anima rinchiusa per anni in un garage interrato, immerso nel lavoro sui miei brani, sulle mie emozioni, su me stesso. Le mie scelte di vita, decisamente fuori dal comune, mi hanno spesso esposto al giudizio altrui, guardato con disprezzo come si guarda un vagabondo, un randagio, una figlia della strada, una blatta. Da giovane, questa realtà mi feriva, ma oggi la trasformo in un distintivo d’onore: indosso questo marchio con orgoglio e grido al mondo intero ‘me ne fotto!’. Non abbasso mai la testa di fronte a chi, per nascita, fortuna o semplice spirito di adattamento, occupa un ruolo solo apparentemente ‘più alto’ nella società; anzi, sfido con una certa arroganza chi vive perfettamente allineato, chi resta sui binari e non ha il coraggio di avventurarsi in nuove strade. Credo fermamente che la vita non sia una corsa verso il successo, ma un viaggio ricco di esperienze.

    La Blatta si schiera con gli ultimi, con tutti coloro che la società etichetta come deboli, ma che in realtà possiedono un coraggio straordinario: quello di essere dissidenti in un mondo che cerca di omologarci. Ecco perché La Blatta è un’allegoria della lotta di classe, un inno alla caduta del potere.”

     

    “Blatte” è un album introspettivo che esplora le profondità della coscienza attraverso tracce oniriche, dove sogno e realtà si confondono. I testi, scarni ma incisivi, rivelano una lotta interiore e un senso di vulnerabilità, come in “Nudo”. Anche brani come “La Blatta”, un inno agli emarginati, mantengono un’introspezione profonda, esprimendo orgoglio e ribellione.

    “Pasquale Vive A Napoli” unisce amore e ricordi, mentre l’album, con sonorità elettroniche e influenze jazz e mediterranee, crea un’atmosfera dark e avvolgente. Non cerca consensi, ma intende disturbare e stimolare riflessioni scomode, affrontando temi di amore, odio e fragilità umana, in un contesto di speranza e disillusione.

    L’album è intriso di sonorità elettroniche che pescano nei bassifondi dell’anima, una profondità dark e introspettiva che avvolge l’ascoltatore, trascinandolo sempre più giù, fino agli abissi della propria coscienza. I drop esplodono come schiaffi, i ritornelli sono grida rauche e liberatorie, capaci di scuotere (il contrasto tra l’intro e il ritornello di Smalto è emblematico). Il sassofono, suonato come se fosse un tamburo, con ritmo quasi convulso, mischia il rap con la tradizione balcanica, regalando momenti di tensione e rilascio. L’influenza jazz si mescola a trame mediterranee, accennate con delicatezza: una napoletanità che resta nascosta, mai sfacciata, suggerita da scale musicali o campioni, come un profumo nell’aria.

    “Blatte” non è un disco fatto per compiacere o intrattenere. Non cerca consensi, non chiede applausi. È un lavoro che intende disturbare, scuotere, costringere a confrontarsi con quelle riflessioni scomode che spesso preferiamo evitare. È un disco crudo, a tratti violento, che svela fragilità profonde. Parla di amore e odio, di tensioni psicologiche, racconta la società senza mai descriverla apertamente, preferendo disegnare i contorni delle emozioni che si vivono come figli del nostro tempo, sospesi tra speranza e disillusione, tra la rabbia e la ricerca di un senso più alto.

    Biografia

    Valerio Vitolo, in arte VIVO, nasce a Salerno nel 1989. Già in adolescenza segue la via del producer, approcciandosi ai software di composizione musicale. Molto incline alla scrittura ed appassionato di libri e poesie, butta giù i primi acerbi prototipi di canzoni. Intorno ai vent’anni, diplomato al liceo artistico, scopre il sassofono, strumento che lo accompagnerà per tutta la vita. Si trasferisce a Napoli ed intraprende un percorso di studi classici al conservatorio. Deluso dai rigori degli ambienti accademici, abbandona gli studi per viaggiare e suonare per le strade di tutta Italia come busker. Durante i suoi viaggi prende nota di ogni emozione, riflessione e suggestione.   Intorno ai trenta ritorna a vivere in provincia. La sua ricerca è finalizzata a raccogliere le sue esperienze da autore, produttore e strumentista, in un unico progetto. Nasce VIVO  VIVO è un cantautore che si accompagna con strumenti elettronici, sintetizzatori e controller. Canta le sue canzoni su beat suonati live ed arricchiti da assoli di sassofono. Tra le sue influenze c’è la scuola cantautorale italiana. Attinge dalla tradizione e se ne discosta completamente, favorendo la sperimentazione. La musica etnica (in particolare quella araba), L’indie rock, il post punk, la techno, l’industrial, il free jazz e molto altro, sono i colori sulla tavolozza di VIVO. Ha all’ attivo quattro singoli ed il videoclip del brano “Pasquale Vive A Napoli”. Hanno partecipato alla registrazione dei brani, Mario Sernicola al basso, e Giovanni La Ferrara alle chitarre. Nel 2024 si aggiunge Pasquale Di Lascio alla batteria. Con la band al completo, si posiziona secondo classificato all’edizione 2024 del contest “Il Cilento”, al quale hanno preso parte 15 finalisti su circa 60 candidati, provenienti da tutta Italia. L’evento è stato trasmesso in diretta su Stile TV

    “BLATTE” è il nuovo album di VIVO disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 15 novembre 2024 dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica “La blatta”.

     

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  • “Shibuya” è il nuovo singolo di BERRi

    “Shibuya” è il nuovo singolo di BERRi

    Da venerdì 15 novembre 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica “SHIBUYA” il nuovo singolo di BERRi.

    “Shibuya” è un brano che cattura l’essenza di quei giorni in cui anche le parole più semplici sembrano difficili da esprimere a chi amiamo. E così ci nascondiamo dietro silenzi mentre dentro di noi uno tzunami ci travolge l’anima ma in apparenza tutto sembra normale. Così può apparire anche una delle vie più luccicanti, trafficate e affascinanti del mondo: Shibuya. Dove, però, in mezzo a tanta frenesia, ci si può sentire smarriti e soli, diventando metafora dell’incomunicabilità dei giorni nostri, con la speranza che qualcuno arrivi e sappia leggerci dentro per davvero. Il pezzo è una ballata Trap/soul che inizia con note basse e profonde, per poi elevarsi con dolore nel ritornello, rappresentando l’intensità di questa esperienza emotiva.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Shibuya è un brano che nasce dalla collaborazione con Mattia Orlandini, già co-autore dei miei primi 2 singoli. La sintonia musicale è incredibile. Questa volta abbiamo voluto ricreare un sound più malinconico e intimista, sperimentando di più in chiave trap/soul. Anche l’arrangiamento segue la stessa scia e sorprende già dall’intro, completamente diverso dal resto del brano. La curiosità è che questa intro è nata da un errore che poi ci è piaciuta moltissimo e abbiamo deciso di tenere”.

    Biografia

    BERRi è il nuovo progetto rnb/trap soul di Corrado Beretta. Cantante e compositore, dopo anni dedicati alla dance con vari successi internazionali come ‘1 More time, ’Dreamin’ e il tormentone ‘Dire, fare baciare’ con lo pseudo Mr. Konrad ai primi posti nelle charts nazionali ed europee, decide di dedicarsi allo stile musicale che da sempre lo appassiona di più: rnb declinato alle attuali tendenze italiane dell’indie-pop e trap-soul.

    Inizia la ricerca di collaborazioni con producers, lyricists e composers con cui poter sviluppare le nuove idee per trovare una propria dimensione sia sonora che vocale.

    Il percorso prende una svolta decisiva grazie all’incontro con il producer Usai che riesce a mettere perfettamente a fuoco l’identità musicale di BERRi e che vede la nascita dei primi brani che a quel punto spianano la strada per nuove collaborazioni come quella prestigiosa con Hu (nel cast Sanremo 2022) con cui realizza un primo pezzo.

    Firma con la label No Face/Sony music Columbia con cui pubblica i primi 3 singoli dove spiccano gli ottimi risultati a livello di streaming del brano Lovers e che rappresenta per BERRi il punto di partenza per esprimersi con un suo nuovo linguaggio artistico e crearsi un proprio spazio all’interno del panorama musicale italiano.

    Seguono nuove collaborazioni come quella col prod milanese Yazee, noto per essere un maestro nello stile R&B con cui pubblica UP&DOWN dalle influenze ancora più soul e in luglio 2024 esce Colpa mia, colpa tua prodotto da Artu1000000 (Arturo De Biasi) dalle sonorità più trap/soul.

    In settembre 24 è uscito il brano “Tutto di me”, prodotto da Andrea Iasella al TDLab Studio di Milano. Un vero e proprio pezzo stile R&B dove la voce di BERRì può esprimersi al meglio. Del brano è stato realizzato il video che ha avuto l’uscita in anteprima su Sky TG24.

    Ma ora è tempo di un nuovo brano e BERRi, con la nuovissima collaborazione con il producer Davide Fanelli (aka Logos.lux) pubblicherà una bellissima ballata trap/soul “Shibuya” disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 15 novembre 2024. 

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  • “Echoes of the Future”, il secondo EP dei Wanderlast

    “Echoes of the Future”, il secondo EP dei Wanderlast

    Fuori dal 1 novembre “Echoes of The Future”, il secondo EP dei Wanderlast. Cinque tracce autoprodotte con la collaborazione con Sprunk (Malvax) e il mastering di G. Versari (Muse).

    “Echoes of The Future” riprende da dove la band aveva lasciato nel 2020, ovvero il momento in cui la band spariva con la loro macchina del tempo. Ed eccoli ora in orbita attorno a un pianeta sconosciuto, pronti a dirigersi verso un’astrobiblioteca, che contiene un congegno capace di far viaggiare nel tempo e nello spazio. Con i video dei diversi singoli, la band ci mostra il loro viaggio e le sfide che devono affrontare.

    Le canzoni dell’EP, nate nel corso di questi quattro anni, affrontano temi differenti e personali il tutto in chiave elettropop con un pizzico di indie. Accattivanti e suggestivi, i Wanderlast sanno emozionare e far venir voglia di ballare.

    “In Hysteresis, esploriamo la tensione tra l’inseguimento di una passione e la perdita di sé stessi lungo la strada. Si arriva a un punto in cui ci si rende conto che ogni sogno ha un prezzo, e quando quel prezzo è la tua stessa pelle, inizi a percepire tutto in modo diverso.

    Cherished Memories, il nostro secondo singolo, parla di amore adulto e perdita. L’amore arriva all’improvviso e in un attimo ti trovi coinvolto completamente. È una canzone sull’imparare, crescere insieme e sacrificarsi per costruire un futuro migliore.

    Lineup, il terzo singolo, è nato dopo un viaggio mio e del nostro bassista in Spagna, a Somo. Senza sapere esattamente cosa ci aspettasse, abbiamo imparato dal surf l’importanza di vivere il presente e di connetterci alle nuove energie. Anche il sound è una novità per noi, con l’uso di sample, synth più elaborati e distorti.

    Overdrive è una delle nostre demo più vecchie, scritta durante la pandemia. Mi svegliavo presto ogni mattina e cominciavo a scrivere. Il ritornello è stato uno dei primi elementi a emergere. Il tema principale è la corsa verso le passioni, con un sound che richiama il nostro primo EP.

    Inherit the Wind è quella a cui tengo di più. La demo risale a una notte del 2020, quando io e Francesco (il bassista) ci trovavamo in studio, tra una fetta di salame e un bicchiere di vino rosso. È nato tutto da un giro di basso che ha improvvisato Francesco. Il tema della canzone riflette sul concetto di eredità: abbiamo ereditato il mondo dai nostri genitori e a nostra volta lo lasceremo alle generazioni future. È nostro dovere assicurare che ciò che lasceremo sia migliore di ciò che abbiamo ricevuto“, così Davide descrive l’EP dei Wanderlast.