Category: Comunicati

  • Francesco Pierotti – Strange Slightly Romantic Memories Da sabato 4 ottobre 2025, disponibile il nuovo disco Strange Slightly Romantic Memories in copia fisica e in formato digitale

    Licenziato dall’etichetta indipendente Wow Records, disponibile in formato fisico e sulle piattaforme digitali da sabato 4 ottobre, Strange Slightly Romantic Memories è la nuova creatura discografica del contrabbassista jazz e compositore Francesco Pierotti, fulgido talento accompagnato in questa avventura da quattro valenti partner: Cosimo Boni (tromba), Giovanni Benvenuti (sax tenore), Francesco Zampini (chitarra) e Bernardo Guerra (batteria).

    Nel CD figurano otto brani originali, tutti scaturiti dalla fecondità compositiva di Pierotti, che rappresentano un viaggio immersivo in note da cui, in modo preponderante, emerge un’elogiabile ricerca timbrica, melodica, armonica e ritmica figlia di un’identità stilistica ed espressiva ben definita, ancor più corroborata dalla personalità artistica del leader e, ovviamente, dei suoi quattro formidabili compagni musicali. Concepito in solco contemporary jazz, “Strange Slightly Romantic Memories” è un disco in cui conferiscono anche due arti nobili come la pittura e l’architettura, autentiche passioni di Francesco Pierotti oltre, naturalmente, alla musica in generale e al jazz in particolare, che fungono da vere e proprie fonti d’ispirazione.

    L’autore del CD spiega la gestazione e descrive i tratti distintivi del suo nuovo lavoro: «Strange Slightly Romantic Memories è un viaggio musicale raccontato da otto brani, storie piene di suoni ed emozioni, storie che ho sentito il bisogno di raccontare. Una sfida compositiva guidata da melodie che ho legato a ricordi e a cui ho dato una forma partendo da idee compositive legate alle arti visive, come la pittura e l’architettura, ovvero due ambiti che amo molto e a cui sono molto legato per passione e per gli studi che ho intrapreso. Ho costruito i brani e il loro arrangiamento cercando una unità formale e una armonia d’insieme».

    Francesco Pierotti BIOGRAFIA

  • Dish-Is-Nein in concerto a Bologna: sabato 4 ottobre al Locomotiv Club

    Sabato 4 ottobre 2025 alle ore 21:00 i DISH-IS-NEIN saranno in concerto al Locomotiv Club di Bologna per presentare il nuovo singolo “I Valori della Crisi” e una scaletta rinnovata di “Occidente, a Funeral Party”, il disco pubblicato lo scorso 25 marzo per Overdub Recordings.

     

    «Manca poco al live al Locomotiv! Torniamo a Bologna dopo quasi 6 anni: stesso palco, ma una storia diversa. Stiamo preparando uno show più intenso, più aggressivo, più oscuro. Questa volta saremo in formazione power trio, con una scaletta costruita ad hoc per l’evento. Oltre a “I Valori della Crisi”, ci saranno nuove sorprese, perché non amiamo ripeterci… per noi, ma soprattutto per VOI. Vi aspettiamo: uniti, attenti, vigili», affermano i DISH-IS-NEIN

    “Occidente, a Funeral Party” il nuovo album dei DISH-IS-NEIN disponibile dal 25 marzo su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico, offre una riflessione profonda sui tempi che viviamo, descrivendo un mondo segnato dalla disillusione e dalla perdita di ideali. Con uno sguardo critico sul passato e sul presente.

    Il nuovo millennio, universo perdente, nichilista e fallimentare, figlio abortito dell’idea di “società delle culture condivise”, dell’inclusività da copertina, buoni propositi prêt-à-porter da sbandierare quando conta, la “democrazia” dei social media, il senso del possesso a prevalere su qualsiasi cosa: gli ultimi rimarranno sempre tali … e chissenefrega di questi reietti umani … noi volgiamo il nostro sguardo al progresso, il futuro, l’olocausto.

    Il piombo prevale sempre, col sangue a sancirne il giusto prezzo da pagare. Il crepuscolo schiaccia qualsiasi speranza di risveglio; siamo in guerra, da sempre, felicemente allineati ai nostri valori, quelli “giusti”, quelli “sani”. Il bene, il male, chi va catechizzato e chi va eliminato, trasfigurato, bullizzato, deriso. Il nemico, ovvero colui che osa mettere in discussione il migliore dei mondi che abbiamo plasmato, lo status quo … bombe e pennelli, slogan e menestrelli.

    Un fallimento previsto, annunciato, con buona pace dei fautori di quel “canone europeo” miseramente e rovinosamente fallito da decenni e come ampiamente rimarcato anche in questo primo quarto di secolo del terzo millennio.  Del resto, e dopo tutto, siamo ancora schiavi dei liberatori, siamo culla di una morente cultura secolare che, drammaticamente, non riesce ad emanciparsi dal volgare e dozzinale mainstream d’oltreoceano, ancora strangolati da quella cambiale eterna, firmata nel secolo scorso, alla fine della guerra.

    Commenta la band a proposito del disco: “Nell’impossibilità di accettare tale declino, mi arrogo il diritto di non scelta, perché non mi ritrovo nel vostro giusto e sbagliato, verità e menzogna; la vostra verità, le vostre menzogne. Che s’alzino quindi i roghi e si brucino gli eretici, si decapiti il dissenso, con la piazza ululante ed inneggiante”.

    Biografia

    DISH-IS-NEIN: la storia di una band che non si arrende al dolore e alla perdita. Si scrive DISH-IS-NEIN, ma si legge DISCIPLINATHA. Questo è un nuovo capitolo della storia musicale, umana e personale di DISH-IS-NEIN. Dopo la scomparsa di Dario Parisini il 9 giugno 2022, molti, inclusi Cristiano Santini e Roberta Vicinelli, credevano che il progetto DISH-IS-NEIN fosse giunto al termine.

    Tuttavia, la passione è riemersa e “il fuoco ha ripreso a camminare con loro”. Hanno raccolto le macerie, sanato le ferite, anche se alcune di queste, le più profonde, rimarranno per sempre sanguinanti. Ha prevalso la voglia di esserci, di rimettersi alla prova, la necessità di raccontare di questi tempi tossici, un mondo al capolinea, “la fine della festa”, il senso di desolazione che attanaglia il cuore ed esilia la mente.

    DISH-IS-NEIN è per natura l’opposto della stasi. Fin dagli albori dei DISCIPLINATHA, la band ha avuto come obiettivo un “oltre” che neppure loro, ancora oggi, conoscono fino in fondo. In questo percorso, Dario era fondamentale: oltre alle sue chitarre, portava la sua presenza e una visionarietà lucida in grado di spingersi oltre il presente.

    Per onorare il suo ruolo, DISH-IS-NEIN ha scelto di non sostituirlo. Nel nuovo album “Occidente, a Funeral Party” non ci saranno chitarre. Il DNA della musica rimane lo stesso, ma la sua assenza sarà una presenza evidente e definitiva. Questa scelta rappresenta un modo per capire chi sono DISH-IS-NEIN oggi e cosa saranno in grado di raccontare, immaginare, fotografare, quali coscienze sapranno smuovere.

    Naturalmente, anche quante persone saranno in grado di fare in****are. In altri termini, l’unico modo di essere DISH-IS-NEIN.

     

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  • Jazz all’Atelier Musicale: l’omaggio di Enrico Intra & friends a Emilio Soana  sabato 4 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano


    Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Tomelleri, Franco Ambrosetti, Claudio Angeleri, Marco Mariani, Tony Arco, la small band diretta da Luca Missiti e molti altri musicisti si cimenteranno in un tributo al grande trombettista jazz scomparso lo scorso gennaio 

    MILANO – Quando il 14 gennaio scorso è giunta la notizia che Emilio Soana era improvvisamente scomparso, tutto il mondo del jazz italiano ha capito di aver perso un musicista dalle doti rare, un artista autentico, un eccellente docente e un uomo di grande umanità. Nato a Rivarolo Mantovano, lo stesso paese di Gorni Kramer, il 16 luglio del 1943, fu scoperto proprio dal grande band leader, fisarmonicista e autore, che gli consigliò di iscriversi al Conservatorio di Parma, dove si diplomò nel 1961. Da allora la sua carriera di jazzista lo ha visto affermarsi come una delle migliori prime trombe da big band della scena continentale, unendo a questa dote anche quella, rarissima, di solista di qualità e creatività.
    Sabato 4 ottobre, per il terzo appuntamento della nuova stagione della rassegna Atelier Musicale (organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio), alcuni dei più noti e apprezzati jazzisti italiani tra cui Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Tomelleri, Claudio Angeleri e Tony Arco, ospiti di caratura internazionale come Franco Ambrosetti e la small band dei Civici Corsi di Jazz di Milano diretta da Luca Missiti gli tributeranno un doveroso omaggio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa).

    Ispirato da Gillespie e poi dai trombettisti dello stile Hard-Bop, Soana guardava anche ad Armstrong e nel suo linguaggio portava una ricchezza di sonorità e di colori che ben pochi trombettisti possono vantare. Prima tromba dell’Orchestra della Rai di Milano, della Civica Jazz Band di Enrico Intra, della Monte Carlo Nights e talvolta delle big band di Gabriele Comeglio, Marco Gotti e Luca Missiti, Soana ha suonato con molti tra i più celebri jazzisti italiani, europei e americani. Per questo motivo il cast del concerto a lui dedicato poteva vantare un numero impressionante di ospiti, numero che è stato limitato dagli organizzatori a una parte di quei musicisti che più di altri si sono trovati al suo fianco. In primis Enrico Intra, punto di riferimento del tributo, poi Luca Missiti, che ha curato gli arrangiamenti e la direzione della band, gruppo del quale fanno parte jazzisti italiani di valore, appartenenti a generazioni diverse e accomunati da una lunga collaborazione orchestrale con Soana. In particolare, Marco Mariani è stato prima suo allievo, poi assistente e quindi co-autore di testi didattici firmati con lui.
    Gli altri ospiti, che porteranno ognuno un blues in onore del dedicatario, sono nomi di rilievo nazionale e internazionale, a cominciare, come detto, da Franco Ambrosetti Gianluigi Trovesi, quindi Claudio Angeleri e Marco Gotti, il leader della J.W. Orchestra, poi Sergio Orlandi e, infine, Paolo Tomelleri. Un tributo in cui il numero e la qualità artistica dei partecipanti trasformeranno un imperdibile momento di musica in un memorial  all’insegna del grande jazz, di cui Soana fu un artefice.

    ATELIER MUSICALE, XXXI EDIZIONE
    Sabato 4 ottobre 2025, ore 17.30
    Enrico Intra & friends – Tributo a Emilio Soana

    Enrico Intra (pianoforte).
    Small Band dei Civici Corsi di jazz diretta da Luca Missiti e composta da Marco Mariani e Gabriel Otoya (trombe), Andrea Andreoli e Humberto Amesquita (tromboni),  Giulio Visibelli, Rudi Manzoli e Giancarlo Porro (sassofoni), Mario Rusca (pianoforte), Marco Mistrangelo (contrabbasso), Tony Arco (batteria).
    Ospiti: Claudio Angeleri (pianoforte), Franco Ambrosetti (tromba), Marco Gotti (sassofoni), Sergio Orlandi (tromba), Paolo Tomelleri (clarinetto), Gianluigi Trovesi (clarinetti).

    Programma: musiche originali dei solisti ospiti, arrangiamenti di Luca Missiti.

    Esecuzione unica. Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Inizio concerti: ore 17.30.
    Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Riparte “Il rito del jazz” alla Cascina Cuccagna di Milano:  al via martedì 7 ottobre la nuova stagione con il trio del pianista Max Cameroni


    Tornano, ogni settimana, gli appuntamenti con la musica dal vivo organizzati dall’associazione culturale Musicamorfosi. I giovani talenti della scena italiana (ma non solo) animeranno il Cuccagna Jazz Club per tutto il mese di ottobre: sul palco milanese si esibiranno anche il duo formato da Simone Locarni e Giacomo Cazzaro e i gruppi guidati da Raffaele Garramone, Cecilia Carta e Jaromir Rusnak

    MILANO – Scatterà martedì 7 ottobre la quarta stagione de “Il rito del jazz”, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi alla Cascina Cuccagna di Milano, negli accoglienti locali del ristorante Un posto a Milano, che per l’occasione si trasforma, una volta alla settimana, nel Cuccagna Jazz Club.  I concerti sono realizzati con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea e di Nuovo Imaie, con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano. La formula è quella collaudata del doppio set (alle ore 19.30 e 21.30) con ingresso libero (prenotazioni: tel. 025457785; emailinfo@unpostoamilano.it).
    Dal 2022 a oggi “Il rito del jazz” ha ospitato esponenti di primo piano della scena italiana e internazionale (da Giovanni Falzone a Tino Tracanna, da Antonio Zambrini ad Andrea Dulbecco, da Ethan Iverson a Nicole Johänntgen ma non solo) e ha contribuito al lancio di giovani e promettenti musicisti (tra cui Raffaele Fiengo, Sophia Tomelleri, Francesco Sensi e Thomas Umbaca). Anche quest’anno si punta a valorizzare, in particolar modo, i nuovi talenti del jazz tricolore, senza dimenticare i big.
    Per il primo concerto della nuova stagione, martedì 7 ottobre sarà protagonista il Max Cameroni Trio, formazione nata nelle aule del Conservatorio G. Verdi di Milano e composta da Max Cameroni (pianoforte), Samuele Frisenda (contrabbasso) e Matteo Traisci (batteria), che si è già esibita su palchi prestigiosi come quello del festival JazzMi e per la Società dei Concerti. Max Cameroni e i suoi sodali proporranno brani originali (firmati per lo più da Frisenda) e composizioni di grandi nomi del panorama contemporaneo (jazzistico e non solo, da Herbie Hancock a John Taylor), senza dimenticare l’amato Bach.
    La settimana successiva, martedì 14 ottobre, spazio a due gruppi: il Raffaele Garramone Trio per il primo set della serata (ore 19.30) e, successivamente, il duo composto dal pianista Simone Locarni e dal sassofonista Giacomo Cazzaro (per il secondo set). Classe 2001, Raffaele Garramone è un pianista versatile e, insieme ad Agata Garbin alla batteria e Christian Scaffidi al basso, guida una formazione che reinterpreta il jazz con eleganza e complicità musicale. Ispirato all’estetismo lirico di Bill Evans e al groove di Red Garland, il trio crea atmosfere intime, dinamiche e coinvolgenti, arricchite da composizioni originali. Alle ore 21.30 riflettori puntati su due giovani talenti in rapida ascesa della new wave italianaSimone Locarni (una delle grandi promesse del jazz continentale, che ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in Italia e in Europa) e Giacomo Cazzaro presenteranno un repertorio di brani originali di entrambi i musicisti in uno stile contemporaneo che tiene in considerazione le sonorità della tradizione jazzistica americana fondendola con le correnti nordeuropee e mediterranee, esplorando anche l’improvvisazione radicale. Il progetto è stato selezionato nell’ambito dell’iniziativa PRODJGI, riservata ai giovani talenti del jazz tricolore, con il contributo del Ministero della Cultura e di Siae nell’ambito del programma Per Chi Crea.
    Martedì 21 ottobre sarà la volta dello Swing Me Trio, ovvero della formazione composta dalla cantante Cecilia Carta, dal chitarrista Luciano Poli e dal contrabbassista Mauro Sereno. Il progetto nasce intorno alla voce di Cecilia Carta, rivelazione del panorama swing/jazz, affiancata da due musicisti di lungo corso quali Luciano Poli, chitarrista jazz e gypsy/manouche, e Mauro Sereno, contrabbassista jazz. Il trio attinge a piene mani nel repertorio jazz/swing dagli anni ‘20 agli anni ‘40 del Novecento, dai brani di Fats Waller, Duke Ellington, George Gershwin e Irving Berlin ai classici di autori come Cole Porter e Jimmy McHugh, senza trascurare le canzoni di alcune celebri colonne sonore (come “Puttin’ on the Ritz” dal film Frankenstein Junior e “One More Kiss, Dear” di Vangelis da Blade Runner).
    Per l’ultimo appuntamento del mese, martedì 28 ottobre sarà di scena il quartetto del contrabbassista polacco Jaromir Rusnak, che propone un jazz moderno fatto di composizioni originali che uniscono struttura e improvvisazione, con un linguaggio contemporaneo e aperto alle influenze europee. Insieme al leader si esibiranno il sassofonista Jossy Botte, il pianista Davide Cabiddu e il batterista Andrea Lo Palo. Il suono coeso del gruppo, nato nel 2021 e già con tre album all’attivo (due anni fa il quartetto si è aggiudicato il Premio del Conservatorio di Milano), è il risultato di una forte intesa musicale.

    CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZ
    Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.
    Ingresso libero. Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it

    I CONCERTI DI OTTOBRE 2025
    Martedì 7 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    MAX CAMERONI TRIO
    Max Cameroni, pianoforte
    Samuele Frisenda, contrabbasso
    Matteo Traisci, batteria

    Martedì 14 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    RAFFAELE GARRAMONE TRIO (primo set)
    Raffaele Garramone, pianoforte
    Christian Scaffidi, basso elettrico
    Agata Garbin, batteria

    LOCARNI-CAZZARO DUO (secondo set)
    Simone Locarni, pianoforte
    Giacomo Cazzaro, sax

    Martedì 21 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    SWING ME TRIO
    Cecilia Carta, voce
    Luciano Poli, chitarra elettrica
    Mauro Sereno, contrabbasso

    Martedì 28 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    JAROMIR RUSNAK QUARTET
    Jossy Botte, sax tenore
    Davide Cabiddu, pianoforte
    Jaromir Rusnak, contrabbasso
    Andrea Lo Palo, batteria


  • Sergio Rubini, Michele Fazio, Ian Shaw, Sarah Jane Morris, Luigi Martinale e Patrizia Conte: parata di big per la nuova edizione di Eventi in Jazz, in programma dal 4 ottobre al 22 novembre a Busto Arsizio e Castellanza


    Grandi voci internazionali e nomi di spicco del jazz italiano caratterizzano la nuova stagione
    della rassegna organizzata nel Varesotto dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia. Per l’evento inaugurale, l’attore e regista Sergio Rubini e il pianista Michele Fazio porteranno in scena lo spettacolo “Sud” al Teatro Sociale di Busto Arsizio insieme al batterista Mimmo Campanale e al bassista Carlos Buschini. Da segnalare, tra gli altri appuntamenti,
    il Memorial Franco Cerri, concerto-omaggio al grande chitarrista scomparso quattro anni fa 

    MILANO – È affidato al regista, attore e sceneggiatore Sergio Rubini e al pianista e compositore Michele Fazio il compito di inaugurare la nuova edizione di Eventi in Jazz, in programma dal 4 ottobre al 22 novembre a Busto Arsizio e Castellanza, in provincia di Varese. La rassegna è organizzata dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia ed è realizzata con il sostegno dei due Comuni coinvolti.

    Sabato 4 ottobre, al Teatro Sociale di Busto Arsizio, il primo appuntamento della nuova edizione sarà Sud, uno spettacolo di teatro e musica, parole e suoni, in cui Sergio Rubini racconterà di se stesso e delle disavventure tragicomiche che si colorano di ironia, sarcasmo e poesia, peculiarità riconoscibili degli uomini del Sud. Con lui e Michele Fazio (che ha composto le colonne sonore dei film Tutto l’amore che c’è e Dobbiamo parlare diretti da Rubini, oltre ad aver firmato le musiche di diversi suoi recital teatrali, tra cui anche Sud), sul palco ci saranno in via eccezionale altri due musicisti di talento: il batterista Mimmo Campanale e il bassista Carlos Buschini.

    Per farsi un’idea di questo spettacolo, il pubblico deve immaginarsi, per un attimo, di non essere seduto tra le file di una platea a teatro, ma nello scompartimento di un treno. Un treno un po’ spericolato, perché a guidarlo è un attore: un tizio magrino, il profilo puntuto, Sergio Rubini per l’appunto. Già altre volte in passato, ma solo sul grande schermo, Rubini, pugliese di Grumo Appula (Bari), ha raccontato di treni, binari e piccole stazioni sperdute. Il capotreno ci dice che il motivo del viaggio a cui stiamo partecipando è il Sud, ma nemmeno lui sa dove si arriverà. Al Sud? È probabile, ma potrebbe anche andare diversamente. La destinazione, insomma, è incerta. E incerto è l’andamento del treno. Fin da subito gli spettatori avranno la sensazione di aver percorso lunghi tratti nell’arco di pochi minuti. Perché, per esempio, dalla lettura di La notte sull’isola di Pablo Neruda Rubini passerà al racconto di Matteo Salvatore, un cantastorie vissuto nel buio periodo del Dopoguerra, che ha fatto della sua miseria da pane nero la forza della sua poetica. A proposito di uomini del Sud: Rubini parlerà di un capostazione, suo padre, che negli anni Sessanta, in un paesino agricolo del profondo Mezzogiorno, coltivava, come altri suoi compaesani, la passione per il teatro, la recitazione e la poesia. Come i versi in vernacolo di Giacomo D’Angelo, che nel suo negozio di giocattoli scriveva poesie.

    Il secondo appuntamento di Eventi in Jazz è in programma venerdì 10 ottobre, sempre a Busto Arsizio. Il Teatro Sociale ospiterà un doppio concerto, protagoniste due straordinarie voci in arrivo dal Regno Unito: Ian Shaw e Sarah Jane Morris. Considerato dalla critica uno dei migliori cantanti jazz a livello internazionale, Ian Shaw è un interprete raffinato e profondo, dotato di una voce duttile e di un innato senso dello swing. Con lui sul palco ci sarà il suo quartetto italiano, ovvero Alessandro Di Liberto (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria), con i quali Shaw proporrà, per lo più, i brani dell’album Integrity (pubblicato dall’etichetta Abeat Records), in cui spiccano, tra gli altri, un grande classico come People, noto cavallo di battaglia di Barbara Streisand nel film Funny Girl del 1964, la famosissima Smile di Charlie Chaplin, qualche brano funky come Use Me di Bill Withers, la meravigliosa evergreen My Foolish Heart e un’originale rilettura di She’s Leaving Home dei Beatles.

    Il secondo set in programma venerdì 10 ottobre sarà l’esibizione in duo, con il chitarrista Elia Garutti, di Sarah Jane Morris, cantautrice inglese dalla voce unica e potente come un’onda sismica e dall’inesauribile talento, perfettamente a suo agio tra soul, jazz e rhythm and blues. Ispirata dalla ferma convinzione che il potere della canzone possa cambiare il cuore e la mente, Sarah Jane Morris ha sempre seguito la sua stella polare, conquistando ammiratori in tutto il mondo, incluso il pubblico italiano (nel 1991 è stata protagonista al Festival di Sanremo di un mitico duetto con Riccardo Cocciante, vincitore con il brano Se stiamo insieme).

    La settima successiva, ovvero venerdì 17 ottobre, in accordo con la famiglia Cerri, la città di Busto Arsizio ospiterà il Memorial Franco Cerri in ricordo del grande jazzista milanese (scomparso esattamente quattro anni fa): un gruppo di musicisti tra i più prestigiosi della scena nazionale, tra cui Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri e Alessandro Usai, gli tributerà un sentito e doveroso omaggio al Teatro Sociale. Artista molto amato dal pubblico e dai suoi colleghi, Franco Cerri è stato una figura centrale nel panorama musicale italiano e il caposcuola assoluto della moderna chitarra jazz nel nostro Paese. La sua popolarità ha travalicato i confini di genere grazie a innovativi programmi televisivi (fu il primo a portare letteralmente il jazz nelle case degli italiani con una trasmissione in prima serata sulla Rai), alle collaborazioni con Gorni Kramer (il suo scopritore) e con il Quartetto Cetra, ma anche all’enorme visibilità ottenuta prestando il suo volto a una pubblicità di culto.

    Il mese seguente, Eventi in Jazz si sposterà a Castellanza con altri due  imperdibili appuntamenti: venerdì 14 novembre, il Cinema Teatro Dante ospiterà il concerto del Luigi Martinale Quartet feat. Stefano “Cocco” Cantini e la partecipazione dell’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo. In scaletta i brani dell’album Invisible cities pubblicato dall’etichetta Abeat Records e realizzato con il sostegno del MiC e della SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea.

    Com’è accaduto in sala di registrazione, anche sul palco del Cinema Teatro Dante il pianista e compositore Luigi Martinale sarà supportato da una formidabile coppia ritmica, composta dal brasiliano Zaza Desiderio alla batteria e dal russo Yuri Goloubev al contrabbasso, solista d’eccezione Stefano “Cocco” Cantini al sax tenore e soprano: un quartetto ben collaudato, che si è fatto valere anche in ambito internazionale. Accanto ai quattro jazzisti ci sarà, come detto, l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo diretta da Bruno Mosso. Caratterizzato da una ricchezza inventiva non comune e da un notevole equilibrio melodico, il disco Invisible cities è stato lodato dalla critica per l’eleganza degli arrangiamenti, la felice vena compositiva del leader (autore di tutti i brani originali) e il lirismo raffinato, alternato a momenti solistici di grande impatto e creatività.

    Per l’evento di chiusura di Eventi in Jazz, sabato 22 novembre a Castellanza si esibirà il quartetto della vocalist Patrizia Conte, con Fabrizio Bernasconi al pianoforte, Alessio Pacifico alla batteria e Lele Garro al contrabbasso. Tarantina di origine e milanese di adozione, Patrizia Conte ha all’attivo numerose incisioni e tante collaborazioni prestigiose tra cui spiccano quelle con Lee Konitz, Cedar Walton, Billy Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Bobby Watson, Tullio De Piscopo, Gianni Basso, Dado Moroni, Mario Rusca, Andrea Pozza, Luciano Milanese e Massimo Moriconi. La sua ricerca introspettiva e musicale non ha conosciuto soste e gli addetti ai lavori hanno spesso lodato le sue capacità tecniche e interpretative, il suo stile inconfondibile e una notevole tensione vitale, che diventa intensa al massimo grado nei concerti dal vivo. La gamma di emozioni che Patrizia Conte (che lo scorso aprile si è aggiudicata il talent The Voice Senior in onda su Rai Uno) sa accogliere e trasmettere con generosità e ironia spazia dalla passione prorompente alla dolcezza struggente: le sue esibizioni diventano così momenti magici e irripetibili.

    Da segnalare, infine, una data extra di Eventi in Jazz, una sorta di spin-off della nuova edizione, in programma all’inizio del 2026: sabato 9 gennaio, al Teatro Sociale di Busto Arsizio sarà di scena, infatti, il quintetto della cantante Rossana Casale, artista poliedrica con una luminosa carriera tra pop e jazz, affiancata da quattro jazzisti di prim’ordine come Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria). Il concerto sarà aperto dal live del trio del trombettista Fabio Buonarota con Max Tempia all’hammond e Massimo Serra alla batteria.

     

    IL CALENDARIO DI EVENTI IN JAZZ

     

    Sabato 4 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Sud

    Sergio Rubini (voce recitante), Michele Fazio (pianoforte), Mimmo Campanale (batteria), Carlos Buschini (basso acustico).

    Venerdì 10 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Ian Shaw quartet

    Ian Shaw (voce), Alessandro Di Liberto (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria e percussioni).

    Sarah Jane Morris duo

    Sarah Jane Morris (voce), Elia Garutti (chitarra).

    Venerdì 17 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Memorial Franco Cerri

    Con Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri, Alessandro Usai e altri ospiti.

    Venerdì 14 novembre 2025

    Castellanza (Va)

    Cinema Teatro Dante, via Dante 5.

    Luigi Martinale Quartet e Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.

    Luigi Martinale (pianoforte), Yuri Goloubev (contrabbasso), Stefano Cocco Cantini (sax tenore e soprano), Zaza Desiderio (batteria) e l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.

    Sabato 22 novembre 2025

    Castellanza (Va)

    Cinema Teatro Dante, via Dante 5.

    Patrizia Conte Quartet
    Patrizia Conte (voce), Fabrizio Bernasconi (pianoforte), Alessio Pacifico (batteria), Lele Garro (contrabbasso).

    Sabato 9 gennaio 2026 (spin-off di Eventi in Jazz)

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20

    Rossana Casale Quintet

    Rossana Casale (voce), Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria).

    Ingresso libero con libera donazione.

    Inizio concerti: ore 21.

    Biglietti: ingresso 12 euro; ridotto (10 euro) dai 20 ai 26 anni; gratuito per gli Under 20 (da prenotare via mail scrivendo a management@abeatrecords.com).

    Abbonamento a cinque concerti: 48 euro.

    Prevendita on line: www.vivaticket.com

    Informazioni: management@abeatrecords.com; cell: 3478906468.

    On line: www.facebook.com/eventiinjazz

    Instagram: Eventi in Jazz

  • Moda, sostenibilità, inclusione e creatività. Premiate personalità di eccellenza al Milano Golden Fashion 2025

    Milano, 27 settembre 2025 – L’ottava edizione del Milano Golden Fashion è tornata a Milano nella prestigiosa cornice del CAM Garibaldi, Corso Garibaldi 27, grazie al sostegno del Comune di Milano e della Dott.ssa Diana De Marchi, Presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili.

    Un evento che ogni anno pone l’accento sul tema della violenza di genere, unendo sensibilizzazione e impegno sociale alla celebrazione della moda come strumento di valore umano e culturale.

    Ideato e diretto da Graciela Sáez e condotto da Anthony Peth, il Milano Golden Fashion celebra la moda sostenibile e inclusiva, valorizzando le differenze come elemento di ricchezza. L’edizione 2025 ha visto protagonisti designer italiani e internazionali che, attraverso l’uso di materiali riciclati e tecniche innovative, raccontano una moda etica e consapevole, capace di abbattere barriere e promuovere pari opportunità.

    Durante la serata sono stati consegnati i Golden Fashion Awards a personalità distintesi in Arte e Cultura, Imprenditoria, Attore, Cinema e TV, Difesa della Dignità Umana e Musica. Qualche nome: Adriano Formoso (Premio Musica), Arianna Dalla Zanna (Premio Imprenditoria), Fabrizio Silvestri (Premio Cinema e TV), Luca Filipponi (Premio Arte e Cultura, assente al ritiro dell’award perché avente in concomitanza in Umbria l’evento internazionale Spoleto Art Festival di cui è mente e guida).

    Oltre ai Golden Fashion Awards, già tradizione consolidata dell’evento, hanno debuttato i Premi Arte & Moda, da un’idea di Graciela Sáez, che hanno celebrato personalità e istituzioni che, attraverso il loro impegno sociale e culturale, contribuiscono a rendere il mondo più inclusivo, creativo e ricco di bellezza.

    Il Milano Golden Fashion si avvale del supporto di partner come NB Agency Hair and MakeupHector Villanueva (Milano Latin Festival), Shirley Cobos (Yanbal Italia) e Splendid Lashes by Yesica Gutierrez. Grazie alla collaborazione con Sphere Events, concessionaria pubblicitaria guidata dal CEO Armando Insinna, l’evento si collega a progetti di respiro internazionale come il Paladino d’Oro Sport Film Festival (45ª Edizione, Palermo, 1-7 dicembre 2025), On the Evolution of Sports (Sky Sport, 2025/2029), la serie Creatives II (Prime Video, novembre 2025) e il giornale siciliano L’Altroparlante.

    Un ringraziamento particolare all’associazione Vivi Down, che con la sua presenza ha reso questa edizione un autentico simbolo di inclusione.

    Il Milano Golden Fashion è un evento che oramai è garanzia, dove dialogano moda, musica e impegno sociale in un’unica grande celebrazione. Appuntamento al 2026.

  • “Un senso” è il nuovo singolo di Cardo

    Dal 3 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Un senso”, il nuovo singolo di Cardo.

     

    “Un senso” è un brano che racconta la ricerca di significato nella vita, anche quando sembra che non ce ne sia uno. Attraverso un percorso emotivo che attraversa il ricordo malinconico, la rabbia e l’incertezza, l’autore trova la forza di lasciare andare il passato e abbracciare una nuova fase della propria vita con fiducia e positività.

    Il sound del brano è un perfetto equilibrio tra classico e moderno, con il pianoforte e gli archi che creano una base emotiva profonda, mentre il sintetizzatore aggiunge una nota sognante e magica. Le due chitarre, elettrica e acustica, si uniscono per dare potenza e legare il brano, mentre le percussioni rimangono discrete per enfatizzare la melodia della voce.

    “Si chiude una porta, si apre un portone” è il messaggio di speranza e di fiducia che emerge da questo brano, un invito a guardare al futuro con ottimismo e a trovare il coraggio di voltare pagina.

    Commenta l’artista sul nuovo singolo: “Un Senso l’ho scritta l’estate scorsa quasi di getto. Prima del testo ho ultimato la parte musicale iniziando dal pianoforte. Ho poi aggiunto il sinth, gli archi, cori, basso e percussioni. Contemporaneamente, come spesso succede, ho canticchiato la melodia della voce. Successivamente la scrittura del testo è venuta da se. Ho portato poi il brano a Loris che ha cambiato il suono di numerosi strumenti, tolto altri in alcuni punti e rifatto quasi interamente le percussioni. Ora, lavorare con Loris è per me ancora surreale, comunque le sorprese non finiscono mai! Mi ha proposto di metterci delle chitarre, ovviamente ho accettato. Le ha suonate Cristian Cicci Bagnoli ed è stato un onore averlo in studio a suonare sul mio primo pezzo!”

     

    Biografia

    Simone Cardelli nasce a Imola il 15 giugno 2002, sotto il segno dei Gemelli. Inizia a studiare pianoforte all’età di 5 anni, proseguendo fino ai 13 anni, quando decide di continuare da autodidatta. A 18 anni, si avvicina alla produzione musicale, principalmente utilizzando FL Studio. Da sempre appassionato di scrittura, inizia a comporre i suoi primi brani e successivamente prende anche lezioni di canto.

    Alla fine del 2024, conosce Loris Ceroni, un produttore che riconosce il suo potenziale artistico e lo aiuta a dare forma alla sua visione. Le sue influenze musicali sono varie e spaziano tra diversi generi. Fin da giovane ascolta rock (Motley Crue, Nightwish, Manowar, Europe, Pink Floyd, AC/DC, Guns N’ Roses, Queen, Fleetwood Mac, Led Zeppelin, The Rolling Stones, David Bowie, Yngwie Malmsteen), musica classica e orchestrale (Hans Zimmer, Ennio Morricone), rap (Kanye West, JAY-Z, Lil Wayne, Eminem), pop (Michael Jackson, Stromae, Rihanna, Beyoncé, Black Eyed Peas), EDM (David Guetta, Skrillex, Avicii, Kygo) e cantautorato e rock italiano (Fabrizio De André, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Vasco Rossi).

    Attraverso la sua musica, Simone si racconta, condividendo sentimenti, dolori e riflessioni sulla società, con l’obiettivo di connettersi con più persone possibili, senza distinzione di età.

    “Un senso” è il nuovo singolo di Cardo disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 3 ottobre 2025.

     

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  • “11 (Undici)” è il nuovo singolo di Ched

    Da venerdì 3 ottobre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica “11 (Undici)”, il nuovo singolo di Ched per Qanto Records già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 26 settembre.

    “11 (Undici)” è un brano che unisce hip hop, pop e gospel attraverso samples stratificati che creano un tappeto ritmico coinvolgente. Le chitarre acustiche spezzano la monotonia dei vocalizzi gospel, mentre gli accordi in tonalità maggiore contrastano con il testo cupo e malinconico. Questa fusione di generi diversi crea una tensione emotiva tra melodie pop accessibili e profondità introspettiva. 

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Dunque, Undici è nato da un’esigenza molto personale di esplorare quel contrasto che spesso vivo dentro di me. Ho voluto creare qualcosa che musicalmente ti abbracciasse, ma poi, mentre la musica ti culla, le parole raccontano tutt’altra storia.

    È proprio questa la forza del pezzo secondo me: quella tensione emotiva che si crea quando la melodia è accessibile, quasi pop, ma quello che dico è talvolta estremamente malinconico.

    È un po’ come quando sorridi in pubblico ma dentro stai male, capisci? Undici trasmette esattamente questo: la complessità dell’essere umano, il fatto che non siamo mai una cosa sola”. 

    Biografia

    Simone, oggi conosciuto come Ched, scopre la sua vocazione musicale a soli quindici anni entrando nella sua prima band.

    Quella rivelazione segna l’inizio di un percorso artistico senza sosta: Ched si immerge completamente nel mondo musicale, non solo come interprete e compositore, ma anche come ascoltatore vorace, assorbendo influenze da una vastissima gamma di artisti e generi.

    Il suo stile distintivo punta sulla versatilità compositiva e su una scrittura dai testi profondamente stratificati, dove il pessimismo cosmico si fonde con un romanticismo viscerale, creando un linguaggio poetico unico nel panorama musicale contemporaneo.

    “11 (Undici)” è il nuovo singolo di Ched disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 26 settembre 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 3 ottobre.

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  • Alex Spedicato: dal carcere al riscatto musicale

    Un passato segnato dalla detenzione, un presente che rinasce attraverso il rap. Alex Spedicato, in arte Saraso, pubblica il suo nuovo singolo, “Sud Italia Freestyle”, prodotto da Techpro Records, label romana attiva nel panorama urban nazionale.

    «Per stare in strada ci vuole amore, per amare ci vuole rispetto; se c’è rispetto, c’è amicizia. L’amicizia è come il sangue: si onora». Con queste parole, Spedicato riassume i principi che lo hanno guidato, dentro e fuori dalla strada.

    Cresciuto a Carmiano, nel cuore del Salento, ha conosciuto presto la durezza della vita, fino a scontare quasi 12 anni di detenzione. Oggi quella voce, nata tra le mura del carcere, diventa musica.

    Saraso ha vissuto anche il regime speciale del 14 bis, dopo l’evasione dal carcere di Forlì. È stato lì, nel pieno dell’isolamento, che ha iniziato a scrivere i primi testi. La scrittura come unico contatto con sé stesso, il rap come unica possibilità di fare i conti con la propria coscienza.

    “Sud Italia Freestyle” è nata così: scritta di getto, come uno sfogo, senza cercare di giustificare o discolpare. Un pezzo che racconta la realtà di chi ha sbagliato, ha pagato, e sceglie di ripartire. La testimonianza di chi ha acquisito piena consapevolezza dei propri errori ed ora vuole costruire qualcosa di diverso con la forza delle parole.

    «Scrivo per chi ha visto il fondo e vuole risalire – dichiara -. Non giustifico, non piango: racconto. E chi ascolta, capisce.»

    Un freestyle che sfocia in un banger e diventa presto una dichiarazione di appartenenza: al Sud, alla strada, alla comunità. È la prima uscita ufficiale di un percorso artistico che parte da lontano — e che ora vuole farsi ascoltare.

    Una breve anticipazione del brano, pubblicata sui social, ha raccolto migliaia di visualizzazioni in poche ore, attirando l’attenzione di diversi nomi della scena urban, come Nicky Savage, che ha apprezzato la capacità di Saraso di trasformare la sua storia in un codice espressivo diretto e immediato.

    Non è un caso: oggi la nuova generazione cerca nel rap un linguaggio capace di raccontare ciò che spesso non trova spazio altrove. Testi duri, viscerali, immagini forti e storie reali diventano il riflesso di un presente fatto di contraddizioni, precarietà e bisogno di identità. Ed è anche un invito per gli adulti a interrogarsi sul perché queste narrazioni risuonino così prepotentemente tra i ragazzi: non come modelli da imitare, ma come richieste di attenzione e comprensione che spesso restano inascoltate.

    “Sud Italia Freestyle”, accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Jeloviar Video Arte, si inserisce in questo solco, dando voce a chi la strada la vive, ne conosce le regole, senza cercare repliche né idolatrie: solo la possibilità di essere ascoltato per ciò che ha da dire.

    È l’inizio di un nuovo capitolo: quello di un artista che, partendo dal silenzio di una cella, ha scelto di raccontare — non per farsi imitare, ma per farsi capire.

  • “Non si può dire” è il nuovo singolo di Rocco Cantautore

    Da venerdì 26 settembre 2025 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “NON SI PUÒ DIRE” (Artisti Online), il nuovo singolo di ROCCO CANTAUTORE.

    Con ironia tagliente e provocazione, “Non si può dire” affronta il politicamente corretto, smascherandone le contraddizioni e i tabù. Il brano esplode fin dall’inizio con sonorità squillanti e un ritmo che richiama l’energia delle tradizioni popolari, per poi trasformarsi in un vortice sonoro fatto di bassi elettronici, synth e battiti travolgenti. La voce corre veloce, con un fraseggio serrato e incalzante, trascinando l’ascoltatore in un climax che alterna denuncia sociale e forza liberatoria.

    “Non si può dire” è un inno alla libertà di parola, un manifesto artistico che conferma la cifra stilistica di Rocco Cantautore: un cantautorato autentico, implacabile, diretto, capace di unire satira, impegno e ritmo trascinante.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Non si può dire è il mio modo di cantare (e far cantare) ciò che oggi si vuole zittire. Ho scelto di interpretare strofe ‘mute’ e cartelli perché spesso la censura è più di una parola: è un gesto. La pizzica che diventa elettronica racconta proprio questo: tradizione e presente che si scontrano, il suono di una verità che prova a farsi strada tra algoritmi e bavagli.

    È un tassello del mio progetto: musica che fa muovere, ma anche pensare, canzoni che ti prendono allo stomaco e ti costringono a fare i conti con quello che non vorresti sentire”.

    Il videoclip di “Non si può dire”, realizzato da Rocco Cantautore con la sua regia e produzione indipendente, riflette perfettamente il concept del brano: dare voce a ciò che oggi viene censurato o rimosso. Ambientato su uno sfondo nero essenziale, il video alterna scene in cui l’artista canta il ritornello a momenti di “scena muta”, in cui mostra cartelli con parole chiave e tabù della nostra società, senza pronunciarle, perché d’altronde “non si può dire”.

    A sottolineare il tono ironico e provocatorio, Rocco interpreta con espressioni teatrali, gesti surreali e l’uso di oggetti simbolici, come una tromba di carta, che accentuano la dimensione satirica del brano. La scelta minimalista diventa qui una cifra stilistica: essenziale ma d’impatto, il videoclip mette al centro il messaggio e l’espressività dell’artista, trasformando il limite produttivo in forza comunicativa.

     

    Guarda il videoclip di “Non si può dire” su YouTube:

    https://www.youtube.com/watch?v=36uEaQHhK-Q&feature=youtu.be

     

     

    Biografia

    Fin da bambino, Rocco scopre la sua passione per la musica, mettendo le mani a tre anni su una tastiera elettronica e, poco dopo, sulla chitarra. Cresce con i grandi cantautori italiani, assimilandone il linguaggio e facendolo proprio nelle sue prime composizioni. Dopo un’esperienza con la band Broken Bulb, con cui si esibisce nelle feste locali suonando i grandi classici del rock, decide di intraprendere la carriera solista, affinando il suo stile e la sua voce artistica.

    Carriera musicale e discografica

    Nel 2019 esordisce con il singolo Viva la vita, un brano che è più di una canzone: un inno alla gioia e un invito ad apprezzare le piccole cose.

    Nel 2021 pubblica il suo primo album, VITA, MORTE E TENTACOLI, un progetto che mescola sonorità coinvolgenti e testi che spaziano tra ironia e riflessione. Il singolo PORTAMI A RIMINI diventa la sigla ufficiale di Radio Publiphono Rimini per l’estate e si fa strada nelle radio locali.

     Nello stesso anno, il suo brano UN BITCOIN AL MESE arriva alla finalissima del Cantagiro 2021, dove viene premiato da Claudio Lippi e conquista il terzo posto nella manifestazione.

    Nel 2023 pubblica il suo secondo album, CANTAUNTORE, segnando una svolta nella sua carriera. La sua musica non è più solo espressione personale, ma un mezzo per raccontare la società con ironia tagliente e una forte impronta satirica. ROCCO diventa un osservatore critico del presente, mescolando denuncia sociale e leggerezza, un equilibrio che lo porta sotto i riflettori dei media nazionali.

    Nel 2024, il suo brano INFLUENCER viene trasmesso su Rai 1 durante la puntata di Porta a Porta del 9 gennaio, a dimostrazione di quanto la sua musica sia capace di toccare nervi scoperti con intelligenza e acume.

    Oltre alla musica, è direttore artistico di eventi come Concertiamo e Controfestival e porta i suoi spettacoli nei teatri e sui palchi di tutta Italia.

    Il 9 giugno 2025 esce il suo terzo album in studio, ALIENI E TRANSUMANI, un progetto in cui esplora le derive del presente con il suo consueto stile acuto e ironico. Tra i brani più rappresentativi di questo lavoro, ci sono indubbiamente “Arrivano gli alieni”, “Transumania” e “L’Esperto”, che è anche il singolo di lancio dell’album.

    Reference musicali: tutto il cantautorato italiano impegnato da Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Rino Gaetano, alle contaminazioni più rap ed elettroniche, come Caparezza o Fabri Fibra.

    Pubblico target: Il target musicale di Rocco Cantautore è composto prevalentemente da un pubblico giovane-adulto (25-45 anni), sensibile ai temi sociali e culturali, curioso e attento alla musica che unisce impegno e intrattenimento. La sua proposta si rivolge sia agli uomini che alle donne, con particolare risonanza tra chi ama il cantautorato d’autore contaminato da sonorità moderne ed energie live.

    Obiettivi professionali: L’obiettivo di Rocco Cantautore come professionista della musica è portare il proprio progetto cantautorale su scala nazionale, consolidando la sua presenza su palchi, festival e circuiti mediatici, per poi aprirsi anche a collaborazioni e circuiti internazionali. Nei prossimi 3-5 anni punta a far crescere una community sempre più ampia attorno ai suoi brani e ai suoi messaggi, diventando un punto di riferimento nel panorama della musica indipendente italiana.

    Scrittura e divulgazione

    Parallelamente alla musica, ROCCO si dedica alla scrittura e all’analisi del mondo digitale e della comunicazione.

    Pubblica nel 2022 e 2023 i saggi IL TERZO LIKE e DIGITAL DETOX, editi da Byoblu Edizioni, in cui esplora i meccanismi della propaganda e dell’influenza dei social media sulle nostre vite.

    La sua passione per la comunicazione e il pensiero critico lo porta a fondare il progetto editoriale filosofico e culturale indipendente Controverso, oltre a collaborare con progetti editoriali come Il Faro di Alessandria, del quale è coautore.

    Dal 2022, è anche speaker radiofonico su Radio RSC, dove conduce la trasmissione Attenti a noi due, insieme a Marinella Bottazzi.

    Nel settembre 2024, insieme a Marco Gatti, pubblica il libro SCRIVERE CANZONI Manuale completo per cantautori, un’opera che diventa riferimento per chi vuole comprendere i segreti della composizione musicale. Con la Songwriting Academy, sempre insieme a Marco Gatti, porta avanti un’importante attività di formazione per aspiranti cantautori.

    ROCCO e Marco Gatti sono anche autori di colonne sonore di film, come i lungometraggi Non è andato tutto bene e La Montagna Magica.

    Il 4 febbraio 2025, Rocco amplia ulteriormente il suo universo creativo con l’uscita del suo primo romanzo, HÁPAX, confermandosi come un artista poliedrico capace di esprimersi attraverso molteplici linguaggi, dalla musica alla scrittura.

    “Non si può dire” è il nuovo singolo di Rocco Cantautore disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 26 settembre 2025.

     

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