Category: Comunicati

  • “La resa” è il nuovo singolo di Finecielo

    “La resa” è il nuovo singolo di Finecielo

    Da venerdì 12 gennaio 2024 sarà in rotazione radiofonica “La resa”, il nuovo singolo di Finecielo estratto dall’omonimo album già disponibile sulle piattaforme digitali dal 7 luglio 2023.

    “La resa” è un brano che parla del momento in cui mettiamo da parte noi stessi, sopraffatti dalle difficoltà della vita. Quando la forza per lottare viene meno e ci concediamo alla mera sopravvivenza, in quel momento smettiamo di vivere e perdiamo il nostro significato.

    “La resa” è stato uno dei primi pezzi scritti dal cantautore e anche uno dei suoi primi approcci alla produzione. La musica è stata interamente composta da Finecielo e successivamente registrata in studio con la sua band.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Ciò che mi premeva affrontare nel mio primo album è il concetto della ricerca di sé stessi; un tema che mi è sempre stato molto a cuore, emerso nel mio caso a cavallo dei vent’anni, quando il periodo di transizione verso l’età adulta ha permesso ad alcune fragilità nascoste di venire a galla, e di imporsi come nuovo me stesso, che di nuovo in realtà non aveva nulla, se non il loro palesarsi.

    Cominciai a scrivere quest’album quindi, FINECIELO, affidandogli il compito di circondare questo mondo che ancora non riuscivo a comprendere con le mie sole forze: la musica mi è venuta in aiuto con il suo potere di dire l’indicibile, di tradurre un’atmosfera affiancandosi alle parole, elevandole al loro significato più profondo. Mi resi conto solo più tardi, a conti fatti, di come ogni pezzo della raccolta poggiasse naturalmente sul significato che mi aveva spinto a comporre, affrontandolo da un punto di vista differente.

    La Resa in particolare riflette sul concetto della perdita: perdita dei tasselli che ci rendono unici, dei motivi attorno ai quali modelliamo la nostra vita; la stessa perdita che genera paura e innalza barricate, verso noi stessi, verso gli altri, verso il mondo, che ci impedisce di accettare le diversità e di comprendere ciò che ci circonda. Penso sia fondamentale non permettere che questo accada, e lottare per rimanere nella luce di chi siamo, con tutti i mezzi a nostra disposizione”.

     

     

    Guarda qui il lyric video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=RUA_10o_xeQ

     

    Biografia

    Mattia Filippetto, in arte Finecielo, muove i suoi primi passi nell’ambiente musicale padovano, collaborando a diversi progetti, alcuni dei quali ancora attivi, che spaziano dalla musica pop-rock al cantautorato italiano classico, portandolo a suonare in location di risalto di tutta Italia. Registra il suo primo disco solista nel 2022, “FINECIELO”, che raccoglie dieci pezzi autobiografici scritti a cavallo dei due anni precedenti e li immerge in un’atmosfera acustica dai connotati intimi e personali. Il disco verrà poi presentato a Padova e Treviso, in due eventi congiunti a Suoni di Marca (TV) e nella splendida cornice del Belle Parti di Padova, in occasione dell’uscita del primo singolo. Attualmente è impegnato nella promozione dei suoi lavori, tramite canali indipendenti, e nella scrittura di nuovo materiale.

    “La resa” è il nuovo singolo di Finecielo disponibile sulle piattaforme digitali dal 7 luglio 2023 e in rotazione radiofonica da venerdì 12 gennaio 2024.

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  • “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” il primo disco di Mattia Rame

    “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” il primo disco di Mattia Rame

    Disponibile dal 12 Gennaio in digitale e accompagnato in radio dal nuovo singolo e videoclip “I Ghiacciai”, “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato”, prodotto da Alessandro Giovannini (White Rock Studio) per Gallia Music, è il primo disco del cantautore romano Mattia Rame, una collezione di brani che fonde poetiche introspezioni dalle audaci sonorità sperimentali.

    L’intero album, con la sua diversità di toni e atmosfere, offre un’immersione profonda nell’anima dell’artista. Attraverso inni d’amore e tributi a figure iconiche come Marilyn Monroe e Frida Kahlo, Mattia Rame racconta storie di amore e di cambiamento intessute in suggestioni letterarie che trasportano l’ascoltatore in un percorso concettuale. “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” si distingue per la sua eccentricità, incorporando elementi elettronici, sonorità rock, citazioni poetiche e musicali in un’opera che riflette l’essenza stessa dell’artista con riflessioni sulla lettura, l’amore, la solitudine, e la ricerca della propria identità tra sfaceli cosmici ed interiori.

    Il disco, anticipato nel corso del 2023 dai brani “Muoviti” e “Mare Mare” è accompagnato in radio dal 12 Gennaio dal singolo e videoclip “I Ghiacciai” per la regia di Alessandro Siccardi. Una canzone sull’urgenza di cambiare che esplica il concetto di fondo di tutta la musica e della ricerca di Mattia Rame. Un disco d’esordio è, infatti, come una nascita perché tutti siamo chiamati a Nascere. Nascere a noi stessi, a rinascere, per la prima volta; a trovarci, identificarci, oltre i condizionamenti familiari e sociali, le ferite aperte, le brutture, oltre le nostre infinite morti quotidiane alle quali siamo e saremo sempre condannati. “Apritevi, apriamoci” è l’imperativo categorico, gioioso e amorevole, che ci dà la Vita quando ci intima, in fondo, di seguirla. “Seguiamola, dolcemente, senza riserve!”.

    Pre-salva il disco

    Guarda il videoclip

     

     

    “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” – Tracklist

     

    1. I Ghiacciai
    2. Con le Doctor Martens blu
    3. Muoviti
    4. Marilyn Monroe
    5. Scendi
    6. Leggere
    7. Come un cane
    8. Mare Mare
    9. Frida Kahlo
    10. Alle anime

    “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” – Traccia per traccia

    1. I Ghiacciai

    È il singolo e videoclip che accompagna l’uscita del disco, una canzone sull’urgenza di cambiare, sul Mondo che cade e sulla rivoluzione. Sull’Amore che abbiamo nel Cuore e nelle vene, a volte disperato, a volte limpido come una bella canzone o come il Sole. Per un’ecologia dell’Anima. Tra gli sfaceli cosmici e quelli interiori, verso la rivoluzione o la resurrezione.

    1. Con le Doctor Martens blu

    Una canzone d’amore sulla fine di un’illusione e di tutte le illusioni. Sui trent’anni e le cose fatte e quelle ancora da fare. Il ritornello si apre con il trittico “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” che dà poi il nome all’intero disco. Il brano è idealmente cantato alla madre di una delle ragazze che l’artista ha amato di più nella Vita. Le celebratissime Doctor Martens, in questo caso blu, erano le scarpe con cui vide quella ragazza per la prima volta.

    1. Muoviti

    Acclarato che, anche un piccolo movimento del nostro corpo, innalza i livelli di serotonina nel sangue e sprigiona le endorfine che donano luce significativa alle cose gettate nell’ombra, restare fermi pare non essere mai una buona soluzione. “Muoviti”,  nato dall’esperienza stessa dell’artista, è un brano autobiografico che ruota intorno alla citazione nascosta di William James, uno dei padri della psicologia americana e di quella empirica: “È impossibile rimanere tristi manifestando i sintomi dell’allegria”.

    1. Marylin Monroe

    Un pezzo sulla storia dell’Amore. La Storia delle storie. Il racconto dei racconti. Dedicata a Marylin Monroe, la Musa, il simbolo degli amori e dell’Amore tormentato, idealizzato, irraggiungibile e lancinante, l’archetipo dell’angelo caduto sulla Terra e spezzato per sempre nell’arco della sua tensione estrema verso qualcosa di irraggiungibile. Ed è quasi tutta, come molto spesso e come tante canzoni del disco, costruita su un intreccio di citazioni, questa volta, tutte tendenzialmente ispirate e dedicate alla lettura di un bellissimo libro di interviste di Paola Maugeri, storico volto e voce di Mtv e nota giornalista musicale che l’artista ha ricevuto in regalo da sua sorella.

    1. Scendi

    Il pezzo più vecchio del disco, una delle prime cose che Mattia Rame ha scritto, una vera e propria canzone d’amore, pensata come una serenata, cantata alla finestra per la donna che fu il suo primo vero incredibile Amore, indimenticabile e consegnato all’Eternità. È una canzone completamente di “cuore”, meno mentale e meno intellettuale.

    1. Leggere

    Una canzone intorno al concetto di lettura. Il leggere nel senso più ampio del temine: i libri, le persone, il mondo, sé stessi. La prima strofa è composta, principalmente, da titoli di libri uniti apparentemente a caso, messi semplicemente gli uni accanto agli altri misti a riflessioni dell’artista. Come il fatto che spesso ci sentiamo soli, pur non essendolo. O che non ci rendiamo conto che per alcune persone rappresentiamo il Sole. “E ho pensato che in fondo è da bastardi saperlo. In fondo, per restare un minimo innocenti, per non farci mangiare dal narcisismo e non restare solo Egomostri, l’unico modo per preservare un piccolo spazio di innocenza, è mantenere un minimo di incoscienza, di estraneità alla e dalla propria Bellezza.”

     

    1. Come un cane

    Un pezzo scritto dentro i perimetri di una piccola solitudine. Non è un inno alla solitudine, anzi, è vero il contrario. Scritta nel giro di due minuti dall’inizio alla fine con una nota vocale in una notte d’ospedale e la voce sottotono e monotono. Insieme al produttore, Alessandro Giovannini e gli altri amici e colleghi con cui è stata arrangiata e prodotta, l’artista ha poi deciso di lasciare questo tono monocorde nella voce, estatico come un vapore non definito, colorandola, appena, nella musica, con atmosfere ispirate a “Drive”, il celebre film di Refn con Ryan Gosling e un ritornello nel quale l’artista vive un vero e proprio momento di sublimazione.

    1. Mare Mare

    Nato come omaggio all’indimenticabile Franco Battiato che ha influenzato in maniera potente anche le liriche dell’artista romano, il brano offre un’esperienza musicale intrisa di citazioni letterarie e riflessioni profonde sul nostro tempo. Il ritornello del brano è, infatti, un omaggio esplicito al celebre ritornello di “Summer on a solitary beach” che va a fondersi con le parole di Mattia, creando un’atmosfera unica. La melodia che vuole trarne ispirazione, insieme ai versi che mescolano le parole del Maestro con i sentimenti dell’artista romano sulla precarietà dei nostri tempi, creano un connubio di emozioni e riflessioni.

    1. Frida Kahlo

    È la canzone più pazza del disco. L’idea di Mattia Rame era quella di fare un pezzo kitsch, un kraut rock dell’Anima. Unire veramente elettronica e brit-rock volgare alla Thin Lizzy, anche se loro sono propriamente irish e di irish quì non c’è nulla. “Quella roba coi chitarroni aperti, la batteria pestata sul rullante. Insomma, una cosa fuori dalle righe.”

     

    1.  Alle Anime

    Una piccola poesia stralunata cantata alla Luna e all’Anima. “La misura della mia vera cifra, la cosa piu vicina  a me Stesso e alla mia anima, che io abbia mai scritto.”. Il ritornello è una citazione di Montale, piena di immagini surreali miste alle personalissime storpiature di Mattia Rame con la chiusa epica: “La Vita è la Via con la T: senza uscita. Quindi apritevi, apritevi, apritevi, apritevi!”.

    Questo è il concetto di fondo che riassume tutta la musica di Mattia e la sua ricerca, e che chiude il percorso raccontato in questo disco. È, infatti, come una nascita, anche il disco d’esordio arrivato cosi tardi, perché tutti siamo chiamati a nascere: da quando nasciamo fino alla nostra morte, che è presumibilmente una nuova nascita.

    MATTIA RAME ONLINE:

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  • “Me stesso” il nuovo singolo di Chessa

    “Me stesso” il nuovo singolo di Chessa

    Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Me stesso”, il nuovo singolo di Chessa.

     

    “Me stesso” è un brano autobiografico che racconta un periodo particolare per l’artista e di come lo sta superando grazie alla musica, attraverso la determinazione e la forza di volontà nell’andare oltre qualsiasi ostacolo si presenti nel percorso e superare ogni difficoltà visualizzando un obbiettivo principale o prefissandosi degli obbiettivi momentanei ogni giorno per trovare stimoli e per non rischiare di buttarsi giù per troppo tempo.

    Commenta l’artista a proposito del brano: Il mio è un progetto tendenzialmente Pop/R&B che può spaziare nel blues e nel soul, quello che sto cercando di portare è un qualcosa di nuovo che potrebbe trovare spazio anche qui in Italia. I miei artisti di riferimento principali sono Chris Brown e Justin Bieber, ma prendo spunto anche da tanti altri artisti R&B come per esempio Selah Sue, Sza, Ella Mai, Vedo, Jacquees, Ne Yo, Jason Derulo, Usher e tanti altri, è uno stile abbastanza ampio in cui si può variare molto e non rischiare appunto di avere brani sempre tutti in unica wave”.

    Biografia

    Claudio Chessa, in arte Chessa, è nato ad Alghero nel 1996.

    Fin da piccolo l’influenza musicale in famiglia è tanta, da Zucchero a Pino Daniele passando per Vasco Rossi. Inizialmente si avvicina molto cantautorato italiano, ma il blues e il soul sono i generi che lo hanno colpito fin da subito.

    Con il passare degli anni si accorge di quanto la musica faccia parte della sua vita e diventa un obbiettivo.

    All’età di 12 anni si iscrive ad una scuola di canto locale e dopo 4 anni con più consapevolezza vince un concorso canoro nazionale che gli permette prendere parte ad un progetto accademico di 5 anni a Milano con la VMS di Loretta Martínez. In 5 anni ha ricevuto gioie ma anche dolori e, dopo essere diventato papà, decide di stoppare con la musica per un po’ finché non arriva al limite in cui non può più farne a meno e torna ad essere il suo obiettivo principale. Trasferito così a Torino decide di contattare un suo vecchio insegnante che aveva conosciuto a Milano (che nel mentre è diventato il miglior vocal coach in circolazione), Pachy, grazie al quale è riuscito a sbloccarsi e a fare lo step successivo, scrivere e arrangiare i propri brani, allontanado la paura e buttando fuori tutte le emozioni in musica.

    Una volta sbloccato non smette più di scrivere, tenta e ritenta finché non trova la sua strada, l’R&B, il genere che fin da piccolo l’aveva influenzato. Dopodiché grazie a questa crescita e grazie a dei brani che aveva scritto firma un contratto di co produzione con Up Music a Milano e ha iniziato a capire ancora di più cosa vuol dire lavorare con la musica, quell’obbiettivo che ricerca fin da piccolo.

    “Me stesso” è il nuovo singolo di Claudio Chessa disponibile sulle piattaforme digitali di streaming  e in rotazione radiofonica dal 12 gennaio 2024.

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  • Francesca Bonacina: il 12 gennaio esce il nuovo singolo “Non sei me”

    Francesca Bonacina: il 12 gennaio esce il nuovo singolo “Non sei me”

    Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Non sei me”, il nuovo singolo di Francesca Bonacina.

    “Non sei me” è un brano che parla di come nella vita non dovremmo omologarci agli altri e alla società. Dovremmo sempre ricordare di essere unici ed inimitabili, facendo le cose senza preoccuparci del domani e del giudizio altrui.

    Biografia

    “Cantautrice con i piedi per terra e la testa tra le nuvole”

    Classe ’99, nata e cresciuta a Lecco.

    Ha sempre avuto la passione del canto e della musica; tramite le sue canzoni sta cercando di trasmettere concetti ed idee che altrimenti non riuscirebbe ad esternare. L’artista vorrebbe lasciare un segno a chi ascolta la sua musica.

     

    “Non sei me” è il nuovo singolo di Francesca Bonacina disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 12 gennaio 2024.

     

     

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  • “QUELLO CHE RESTA” il nuovo EP di Carmine Granato

    “QUELLO CHE RESTA” il nuovo EP di Carmine Granato

    Si intitola “QUELLO CHE RESTA” il nuovo EP di Carmine Granato con l’etichetta discografica Digital Distribution Bundle.

    Sei brani di cui cinque inediti scritti e composti dal cantautore, più un omaggio a Lucio Dalla interpretando una delle sue più celebri canzoni: “Anna e Marco”.

    Come racconta l’artista stesso, spesso nella vita bisogna tirare le somme: “Questo Album racconta di persone che, pur essendoci non ci sono mai state; di quelle che all’ultimo bivio ho dovuto salutare e di quelle che invece hanno scelto di restare!”

    Se tutto quello che non dipende da te d’improvviso sparisse cosa stringeresti ancora tra le mani? QUELLO CHE RESTA.

    Carmine Granato si avvicina alla musica in tenera età grazie alla passione ereditata da suo nonno, dedicandosi agli studi di canto, pianoforte e recitazione.

    Dal 2009 viene scritturato in varie produzioni musicali e teatrali, tra le quali l’esperienza con il Teatro di Napoli, che lo ha visto parte del cast del musical

    “C’era una volta…Scugnizzi” guidato dal maestro Claudio Mattone.

    Nel 2015 inizia il suo percorso di studi presso il “San Pietro A Majella” di Napoli, poi terminato presso il conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno con il biennio specialistico, laureandosi in canto jazz col massimo dei voti sotto la guida del maestro Sandro Deidda, con il quale ha in seguito realizzato il brano “Un’illusione”, incluso nell’Ep “Occhi neri” pubblicato nel 2021.

    Da oltre dieci anni si esibisce con due band campane – i “SoulSix” ed i “Casanova Swing Band” – con le quali ha avuto modo di calcare palchi di vari Festival e rassegne e contemporaneamente porta avanti il suo progetto solista.

    Nel 2019 entra a far parte dei 50 finalisti della XXXI edizione di “Musicultura” con il brano “Potessi Appartenerti” e nel 2023 firma con l’etichetta discografica Digital Distribution Bundle con cui pubblica il suo nuovo EP QUELLO CHE RESTA.

  • “Il sogno di Maria” il nuovo singolo di Lara Puglia in omaggio a Fabrizio De André

    “Il sogno di Maria” il nuovo singolo di Lara Puglia in omaggio a Fabrizio De André

    Dal 12 gennaio 2024 sarà in rotazione radiofonica “Il sogno di Maria”, il nuovo singolo di Lara Puglia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dall’11 gennaio in occasione del 25° anniversario dalla scomparsa di Fabrizio De André.

    “Il sogno di Maria”, il celebre brano di Fabrizio De André, in un’inedita versione piano e voce di Lara Puglia, esalta in maniera inusuale il tessuto armonico e melodico di un pezzo incredibilmente bello e commovente. Le parole di De André emergono in tutta la loro potenza espressiva attraverso un’interpretazione intensa quanto essenziale, stagliandosi come piccoli diamanti tra le note di un canto che si fa via via sempre più prezioso e sfaccettato. La performance dal vivo nel teatro omonimo dedicato al grande cantautore genovese è stata determinante nel creare quel surplus emozionale che solamente nel buio della sala e nel contatto diretto con il pubblico può prendere vita e regalare vibrazioni irripetibili

    Commenta l’artista a proposito del brano: Questo piccolo ma prezioso omaggio ad una delle tante protagoniste del variegato mondo umano e musicale di Fabrizio De André, ha rappresentato un’altra tappa speciale nel mio percorso artistico, il quale spesso e volentieri si è spontaneamente declinato al femminile per tematiche e prospettive. Cantare di donne con parole così straordinariamente musicali e profondamente vere, ne sprigiona l’intrinseca bellezza e l’eccezionale potenziale creativo. La capacità di  Maria di accogliere e donare contemporaneamente, travalica ogni distanza storica e culturale ed è ancora oggi straordinariamente vivida e attuale.”

    Guarda qui il video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=Ms9ecVj_OIQ

    Biografia

    Lara Puglia vanta una nutrita carriera musicale e teatrale, la sua vocalità intensa e raffinata è sempre alla ricerca di nuove storie da raccontare attraverso il corpo, il suono e la parola. Nasce come performer in ambito musical e si distingue in seguito come originale interprete nonché autrice di progetti musicali tra jazz e canzone d’autore.

    Nel 2012 arriva in semifinale al Radio Bruno Contest dello stesso anno con il suo primo progetto inedito prodotto dalla Senza Dubbi record di Massimo Bettalico, nel 2014 ottiene una candidatura alle Targhe Tenco nella sezione interpreti con un inusuale omaggio a Joni Mitchell, nel 2015 prende parte alla vittoria del Premio Ubu con il Progetto Ligabue del pluripremiato regista Mario Perrotta. Ha all’attivo centinaia di spettacoli, ha pubblicato ben quattro progetti discografici come solista, nell’ultimo anno ha aperto numerosi concerti di prestigiosi nomi del panorama nazionale tra cui Pierpaolo Capovilla e Cristiano Godano. E’ docente di Canto Moderno presso il Conservatorio di musica Gaetano Donizetti di Bergamo.

    “Il sogno di Maria” è il nuovo singolo di Lara Puglia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dall’11 gennaio 2024 e in rotazione radiofonica dal 12 gennaio in occasione del 25° anniversario dalla scomparsa di Fabrizio De André.

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  • “Old blue back” è il nuovo singolo degli Uncle Muff

    “Old blue back” è il nuovo singolo degli Uncle Muff

    Da venerdì 12 gennaio 2024 sarà in rotazione radiofonica “Old blue back” (Overdub Recordings), il nuovo singolo degli Uncle Muff già disponibile sulle piattaforme digitali dal 9 gennaio.

    Il brano “Old blue back” è un affresco sonoro disegnato con ruvide pennellate di blu che tracciano un paesaggio in cui un’anima naufraga in mezzo a un oceano di lontananza dal mondo. Onde di irrequietezza si fondono con un cielo incerto dipingendo un quadro vibrante di introspezione e desiderio di vita.

    Il calore di un abbraccio diventa fine dell’attesa, rifugio dalla vastità delle direzioni possibili e, nel finale, un’apertura alla possibilità restare semplicemente dove si è. 

    Spiega la band a proposito del brano: “Old Blue Back segna l’inizio perfetto di un viaggio in cui l’acqua è filo conduttore ed elemento vitale del prossimo album. Questo singolo anticipa il tema che permea l’intera esperienza del nostro progetto in arrivo ed è preludio di un’avventura in acque sconosciute che facilmente conducono alla deriva”.

    Biografia

    Paesaggi sonori brillanti, ebbrezza di miraggi, profumi dell’est Europa si intrecciano a sonorità rotonde, talvolta ruvide e taglienti.

    I riferimenti artistici sono vari e non invasivi: amano passeggiare con Nick Cave nei suoi cieli britannici, strizzano l’occhio a Tom Waits e alle sue evoluzioni circensi e talvolta sorvolano i deserti psichedelici di Neil Young. Un’infedeltà irrequieta e produttiva li spinge a concepire brani eterogenei e spesso difficilmente inquadrabili in un genere.

    Gli Uncle Muff si immergono nella creazione musicale come avventurieri in un territorio senza padroni, dove ogni canzone è soffio di libertà creativa.

    Hanno all’attivo 3 album di brani originali, diversi video ed è in uscita il nuovo album, anticipato dal primo singolo “Old Blue Back” pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali dal 9 gennaio 2024 e in rotazione radiofonica da venerdì 12 gennaio.


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  • “Guardate com’è rossa la sua bocca” il nuovo album di Fabio Cinti e Alessandro Russo

    “Guardate com’è rossa la sua bocca” il nuovo album di Fabio Cinti e Alessandro Russo

    Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile “GUARDATE COM’È ROSSA LA SUA BOCCA”, il nuovo album per pianoforte e voce di Fabio Cinti e Alessandro Russo in occasione dei 50 anni di carriera di Angelo Branduardi. L’album è accompagnato dall’uscita del singolo “Fou de love” dal 12 gennaio in rotazione radiofonica.

    “Fou de love” è un brano il cui testo è stato scritto da Pasquale Panella in un miscuglio di lingue (italiano antico e moderno, inglese, francese, spagnolo, esperanto), in dialetto (napoletano) e con espressioni inventate. In questo pezzo, come per altri presenti nel disco, è stata aggiunta una breve introduzione – sempre presa da un concerto di Branduardi -, per il resto la stesura è fedele all’originale. L’argomento della canzone, ovvero la disperazione d’amore, ha certamente influito sull’interpretazione.

    Commentano gli artisti sul nuovo videoclip: “Con questo semplice video abbiamo voluto ricreare l’atmosfera che c’è quando io e Alessandro suoniamo e cantiamo le canzoni di Branduardi, questa volta sullo sfondo di pianoforti e altri strumenti antichi in questo strano liutaio di Padova. Insieme, la condivisione delle fasi di registrazione allo Studio2, che è sempre un momento di serio divertimento.”

    Guarda qui il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=6HNNyxv2r1k

    Angelo Branduardi ha creato un genere personale rigenerando le tipiche atmosfere fiabesche ed epiche (medioevali, rinascimentali, celtiche…) grazie all’enfasi del cantato, agli arrangiamenti e alla scelta degli strumenti. Il tutto insieme ai riferimenti e alle costruzioni armoniche del passato. Quelle canzoni hanno però contenuti, una scrittura lirica e una metrica ben precise, spesso di forte impatto poetico.

    Commenta Fabio Cinti a proposito del progetto: “Il mio intento è quello di far emergere questo aspetto affrancandole dalle personalità mia e di Branduardi e cercando nell’interpretazione pura (dove l’interprete è al servizio della canzone e non viceversa) proprio la poetica che sta nella scrittura, sia della musica che dei testi. A ricantare Branduardi – e vale per quel pugno di grandi cantautori italiani di cui fa parte – si rischiano due cose: l’emulazione (non solo vocale) o la “coverizzazione”, ovvero quel processo attraverso il quale ci si autorizza a fare proprie delle canzoni personalizzandole a piacimento, offrendo versioni spesso modeste e inferiori alle originali. Questo non accade nella musica classica, dove il rigore esecutivo della scrittura è essenziale e quindi imprescindibile. Il mio approccio vocale e quello pianistico di Alessandro Russo è proprio figlio di questo rigore.”

    TRACK-LIST:

    • Il dono del cervo (L. Zappa, A. Branduardi)
    • Fou de love (P. Panella, A. Branduardi)
    • Sotto il tiglio (L. Zappa, A. Branduardi)
    • La luna (L. Zappa, A. Branduardi)
    • Casanova (L. Zappa, A. Branduardi)
    • Confessioni di un malandrino (A. Branduardi)
    • La volpe (L. Zappa, A. Branduardi)
    • Alla fiera dell’est (L. Zappa, A. Branduardi)

    BIO

    Fabio Cinti è un musicista, cantautore, autore,

    È del 2011 – a 33 anni, dopo la lunga formazione filosofica e musicale – il suo esordio discografico con “L’Esempio delle Mele”, dove già compaiono i nomi delle collaborazioni maturate nel tempo. Su tutte spiccano quella di Morgan e Pasquale Panella, autore del testo di un brano.

    A seguire, nel 2012, “Il Minuto Secondo” e nel 2013 “Madame Ugo” – In quest’ultimo, uscito per Mescal e prodotto da Lele Battista, compaiono altre due importanti collaborazioni, quella con Franco Battiato, autore di un inedito (“Devo”), e con Paolo Benvegnù -.

    Nel 2014 “Tutto t’orna”, album che contiene una raccolta di undici canzoni tratte dai tre dischi precedenti riarrangiate per quartetto d’archi, pianoforte e chitarra acustica, sotto la direzione del M° Carlo Carcano.

    L’anno seguente esce “FQ”, un ep di cinque tracce elettroniche/sperimentali.

    L’album successivo (2016) sarà prodotto da Paolo Benvegnù: “Forze elastiche”. Anche qui compaiono alcune collaborazioni, su tutte quella di Nada, a cui è affidata l’interpretazione di un brano.

    Il 27 aprile del 2018 esce La voce del padrone – un adattamento gentile: il capolavoro dell’1981 di Franco Battiato viene eseguito in un adattamento per quartetto d’archi, pianoforte, voce e cori. L’album viene accolto con forte entusiasmo sia da parte della critica che del pubblico, tanto che Fabio Cinti vince la prestigiosa Targa Tenco 2018 nella categoria “Interprete di canzoni”.

    Il 24 aprile del 2020, in pieno confinamento da pandemia, decide di far uscire comunque il nuovo album: “Al blu mi muovo”, accolto molto favorevolmente dalla critica.

    Inoltre: Fabio Cinti è stato producer al fianco di Morgan per sette edizioni di X- Factor. Ha già scritto musiche per il teatro (le ultime, per lo spettacolo di Gabriella Greison – fisica, divulgatrice, scrittrice e attrice – tratto dal suo romanzo “Ucciderò il gatto di Schrödinger” – Mondadori -, per la regia di e con Marco Caronna) e per alcuni cortometraggi, tra cui Argos di Fabio Bagnasco.

    A Fabio Cinti è dedicata una monografia di Studio XXXV Live in onda su SKY Arte e, sullo stesso canale, partecipa a assieme a Morgan alla monografia su La Voce del Padrone per la serie “33 giri – Italian Masters”.

    Nel 2021, in occasione dell’anniversario del La voce del padrone, è stato chiamato a interpretare Battiato con l’Orchestra della Magna Grecia e con la band originale di Battiato, composta da Angelo Privitera e Il Nuovo Quartetto Italiano.

    Sempre nel 2021 partecipa a Invito al viaggio – Concerto per Franco Battiato all’Arena di Verona; canta, insieme a Morgan, il brano Segnali di vita (il concerto diventerà un album per la Universal, un film, e, insieme alle interviste nel backstage anche delle prove, una serata-evento ideata e diretta da Pif, “Caro Battiato”).

    Nel 2022, un nuovo studio (solo dal vivo) su Franco Battiato, ideato e eseguito insieme al pianista Arturo Stàlteri, si chiama Incantate e ripropone per pianoforte e voce dieci brani del cantautore siciliano scritti insieme a Giusto Pio per le interpreti femminili (Milva, Giuni Russo, Alice e Sibilla) e mai cantate da lui.

    Alessandro Russo è un pianista e compositore nato a Stoccarda, di origini calabresi e bolognese d’adozione.

    Si laurea al DAMS di Bologna con una tesi sul cinema di Franco Battiato. Di lì a poco inizia la collaborazione con Fabio Cinti, sia dal vivo che in studio (suona e arrangia in Il Minuto Secondo, Madame Ugo, Tutto t’orna).

    E, nel 2013, lo accompagna in apertura ad alcuni concerti dell’ “Apriti Sesamo Tour” di Franco Battiato.

    Nello stesso anno esce il suo primo album, prodotto dallo stesso Cinti, “Assediati dall’esercito russo e cinti dalle mura, guardavamo il cielo” (Blume).

    Il suo brano “Qualcosa di cui ho bisogno”, scritto assieme a La Tarma, entra nella colonna sonora originale della fiction Rai Uno “Tutto può succedere” (Cattleya).

    Nel 2018 pubblica il suo secondo album “Escher on the beach”, prodotto dal M° Marco Biscarini, con il quale scrive il brano “Ricordi”, per la colonna sonora originale del doc-ufilm “Bologna ‘900” del regista Giorgio Diritti. Sempre con Marco Biscarini, in qualità di pianista interprete/esecutore, partecipa alla colonna sonora del docu-film su Carlo Cracco “Cracco Confidential” (Discovery Italia, 2018) e al film “Il Vegetariano” (2019) di Roberto Sanpietro.

    A maggio del 2021 pubblica il singolo “Where The Wave” (DistroKid) in collaborazione con il cantautore statunitense Benoit Pioulard e prodotto da SINK.

    A settembre del 2021 pubblica il terzo album “Songs from the Ponds”, una raccolta di 13 nuove composizioni originali per pianoforte, nata e registrata durante il lockdown.

    “GUARDATE COM’È ROSSA LA SUA BOCCA” è il nuovo album per pianoforte e voce di Fabio Cinti e Alessandro Russo in occasione dei 50 anni di carriera di Angelo Branduardi disponibile dal 12 gennaio 2024.

    Instagram Fabio Cinti | Instagram Alessandro Russo

  • “Correre” è il nuovo singolo di Tekla & Ilaria

    “Correre” è il nuovo singolo di Tekla & Ilaria

    Da venerdì 12 gennaio 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Correre” (LaPOP), il nuovo singolo di Tekla & Ilaria.

    “Correre” è un brano che incita a resistere, a restare e a non lasciarsi andare. Questa canzone nasce da un viaggio di Tekla & Ilaria, un percorso tra rabbia e risate, programmi saltati e improvvisazioni ben riuscite. Il pezzo è un inno a non perdere tempo e a lottare per raggiungere ciò che sentiamo dentro, forte come un richiamo. Un invito a continuare a “correre” anche quando tutto sembra privo di senso.

    Spiegano Tekla & Ilaria a proposito del brano: “Insieme abbiamo vissuto un’avventura unica piena di gioie, sorprese e anche momenti difficili, continui cambi di programma hanno destabilizzato spesso i nostri progetti. Eravamo rimaste senza auto, senza hotel e mentre camminavamo alla ricerca di un nuovo alloggio con le valigie sulla schiena, sono nate melodie e parole. Era davvero bizzarro pensare a quanta preoccupazione e priorità ci fossero in quel momento, ma scrivere è stata la cosa più naturale del mondo, come fosse quella la reale necessità. Correre è stato per entrambe il nostro inno di forza, di coraggio, di unione. La benzina per continuare nonostante tutto. Senza troppe aspettative ma con la chiara convinzione di non mollare. C’è sempre un grande sollievo dopo una grande fatica.”

    Presalva ora il brano: https://lapop.lnk.to/correre

     

    Biografia

    Ilaria (nome d’arte di Ilaria Baratta), artista bolognese, approccia lo studio del canto e del musical all’età di nove anni e quello di chitarra e piano all’età di dodici anni. Sin da bambina la sua personalità istrionica si esprime al meglio attraverso musical e arti. Ilaria è presente da dieci anni sul territorio bolognese e nel circuito live: questo ha contribuito alla ricerca di generi e suoni che oggi caratterizzano i suoi nuovi brani.

    Le influenze R’n’B e latine contraddistinguono il sound di Ilaria e la voce sabbiosa e profonda condisce un binomio di testi e musica dal sapore deciso. Inizia a scrivere per esigenza creativa ed emotiva in pieno lockdown, coinvolgendo Tekla per l’aspetto della scrittura. Da questa collaborazione inizialmente rivolta ai brani individuali nasce un duo femminile che l’artista porta avanti parallelamente alla carriera solista.

    Francesca in arte Tekla nasce nel giugno del ’94 a Bologna. Sin da giovanissima si dimostra appassionata di poesia e musica. All’età di dodici anni partecipa al concorso L’Italia che canta 2006: il primo palco e la prima esperienza televisiva le regalano una piccola consapevolezza e curiosità nell’approfondire questo percorso. Vince il Premio Qualità. Questa magica esperienza è lo stimolo ad avviare un percorso di studio canoro insieme alla jazzista e concertista americana Irene Robbins. Nel 2014 pubblica in modo indipendente il suo primo singolo: Sola e Sporca. Nel 2015 inizia il percorso musicale su Rai2, al talent The Voice of Italy. Nel 2016 Fonoprint Studios è il primo contratto discografico con cui Tekla pubblica “Via”, brano curato da Cristian Riganò. Nel 2017 produce Marama il suo primo album con influenza afro-pop e afro-beat. Dal 2019 inizia un percorso indipendente di autoproduzione, che comprende include la creazione di testi e suoni per altri artisti, inizia così diverse collaborazioni in veste di autrice. Una collaborazione dalla quale è nato un progetto di duo femminile è quella con Ilaria: le due hanno pubblicato insieme Isola, Déjà vu, NON PERDO MAI e il recente singolo Eh Bam Bam (prod. Double Deejay) firmato LaPOP. A novembre esce il nuovo singolo solista A volte capita, seguito a dicembre da Tutte le volte.

    “Correre” è il nuovo singolo di Tekla & Ilaria disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 12 gennaio 2024.

    Ilaria: Instagram | TikTok | YouTube | Spotify

    Tekla: Instagram | TikTok |Facebook | YouTube | Spotify


  • “Komorebi” è l’album d’esordio di Malakiia

    “Komorebi” è l’album d’esordio di Malakiia

    Da venerdì 12 gennaio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Komorebi” (LaPOP), il primo album di Malakiia.

    “Komorebi” è il disco d’esordio di Malakiia composto da 6 brani caratterizzati dallo stile R&B. Il termine “Komorebi” deriva dal giapponese e significa “luce che attraversa le foglie”. La scelta del nome è motivata dal significato intrinseco di questa parola. La fascinazione dell’artista per l’Asia, le parole e i simboli asiatici, ha notevolmente ispirato anche l’immagine della copertina del disco, rappresentata attraverso un disegno dai tratti e colori giapponesi, riportando in immagine lo stato d’animo che la cantautrice voleva raccontare: una ragazza immersa in un mondo di fiori che la circondano, che la avvolgono, a occhi chiusi. Malakiia spiega questa scelta: “Ad occhi chiusi perché di solito quando canto, lo faccio ad occhi chiusi. Così vedo quel mondo, quel mondo di cui parlo in Libera semplicemente con la musica”. La copertina è stata realizzata dall’illustratrice Carmen Ianiro. 

    Spiega l’artista a proposito dell’album: «“Komorebi – la luce che attraversa le foglie” Ma perché proprio Komorebi, una parola in giapponese? In questo caso, perché la parola stessa non ha una traduzione, ma va a significare un’azione specifica che dà alla fantasia un’immagine. Ed è proprio questo che ho messo nel disco, il racconto delle parole, delle delusioni, dell’amore, delle immagini. La descrizione di ogni pezzetto di vita, messo alla luce grazie alla rinascita di un piccolo mondo che ho creato, dove ogni brano ha come protagonista un’emozione e un colore diverso».


    Presalva ora l’album “Komorebi”: https://lapop.lnk.to/komorebi

     

    TRACKLIST:

    01 – Libera

    02 – Sole d’inverno

    03 – Occhi come il mare

    04 – Saudade

    05 – Respirare

    06 – Sogni lucidi

    Biografia

    Francesca Fucci, in arte Malakiia, nasce in un piccolo paese in provincia di Avellino. Fin da piccola nutre passione per la musica, specialmente per il canto. Crescendo si avvicina sempre di più a quel mondo, qualcosa che probabilmente le avrebbe cambiato la vita. Inizia a cantare a 6 anni “e da allora non smisi più, anzi fu il motivo per continuare. Una canzone in particolare mi colpì, Light my fire dei Doors. Dal momento che ascoltai quella melodia me ne innamorai, pensai che dovevo la mia vita alla musica.”

    All’età di 12 anni inizia a cantare in un coro in chiesa, per provare a immergersi già nella musica, e successivamente partecipa a provini per piccoli cantanti alle scuole di canto. Colpita dalla musica blues e R&B, sono questi i primi generi che inizia ad ascoltare e cantare. Successivamente si appassiona anche alla musica elettronica mixata con il soul, ed è lì che prende vita “Malakiia”.

    Malakiia è una cantante, produttrice, arrangiatrice, chitarrista e trombettista. Il suo genere è molto vasto, spaziando dall’Indie al Contemporany R&B. Inizia ad esibirsi live con il suo set di loopstation e diventa una one woman Band. Attualmente è affiancata dalla sua band, con cui sta formando un nuovo progetto.

    Dopo i singoli “Sole d’inverno”, “Occhi come il mare”, “Saudade” e “Respirare”, “Komorebi” è l’album d’esordio di Malakiia disponibile sulle piattaforme digitali da venerdì 12 gennaio 2024. 

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