Category: Comunicati

  • “Tra l’asfalto e il cielo” è il nuovo singolo di Paolo Martini

    “Tra l’asfalto e il cielo” è il nuovo singolo di Paolo Martini

    Da venerdì 12 gennaio 2024 sarà in rotazione radiofonica “Tra l’asfalto e il cielo” il nuovo singolo di Paolo Martini prodotto da Joseba Publishing, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 5 gennaio con la direzione artistica di Gianni Testa.

    “Tra l’asfalto e il cielo” è un brano che vuole trasmettere spensieratezza e felicità, quel senso che ci permette di vivere il momento presente, di lasciarci andare e di godere a pieno ogni istante. Riuscire a sentirsi a proprio agio con la persona giusta, in qualsiasi posto, anche quando ci si perde per strada. Questa canzone vuole donare all’ascoltatore un senso di movimento, sia fisico che mentale.

    Il brano è stato scritto da Paolo Martini insieme a Davide Sartore e Diego Ceccon, i quali ne hanno anche curato l’arrangiamento. È stato poi mixato da Emanuele Donnini presso Joseba Studio.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Il brano per me rappresenta un momento felice, liberatorio, vissuto e goduto al massimo. Perdersi per poi ritrovare se stessi attraverso viaggi mentali in posti impensabili, riuscendo alla fine a vedere la luce giusta da seguire per “surfare” sull’onda della felicità”.

     

    Il videoclip “Tra l’asfalto e il cielo” si distingue per la sua rappresentazione coinvolgente di un profondo desiderio di fuga e trasformazione, guidato attraverso tre mondi fantastici distinti. Il primo di questi mondi si sviluppa nelle profondità degli oceani, a bordo di un sottomarino, simboleggiando il luogo più inaccessibile da cui emanciparsi. La navigazione attraverso questo ambiente spesso avviene nella semi-oscurità, creando un’atmosfera avvolgente e misteriosa.

    Il secondo mondo fantastico, equiparato a una prigione moderna come Alcatraz, evidenzia la necessità di liberarsi da vincoli oppressivi, enfatizzando la sfida e la determinazione necessarie per perseguire la libertà. Il terzo mondo, ispirato a “Stranger Things”, celebra una storia d’amore attraverso la scritta sul muro “Jonathan + Nancy”, aggiungendo un tocco romantico alla trama. Il viaggio intrapreso simboleggia la discesa nella notte oscura dell’anima, rappresentata dal “sottosopra”, ma è proprio in questo cammino che si trova l’elisir della rinascita e del rinnovamento, permettendo ai protagonisti di emergere trasformati e rigenerati.

     

     

    Guarda qui il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=pyPptImue3E

    Biografia

    Paolo Martini ha 22 anni ed è un cantautore ligure, nato a Sanremo. Prima di dedicarsi pienamente alla musica ha giocato a calcio per 15 anni a livello semiprofessionistico. La sua passione per la musica è nata in realtà molto tempo fa, quando da bambino ha studiato per un anno batteria alla scuola “Respighi” di Sanremo. Dal 2020 ha iniziato, da autodidatta, a scrivere canzoni al pianoforte e a frequentare l’Accademia Musicale di Ospedaletti studiando canto moderno. Nel 2023 ha firmato un contratto con la casa discografica Joseba Publishing. Attraverso la sua musica, principalmente Pop, Paolo vuole condividere le emozioni più pure che ci travolgono quando meno ce lo aspettiamo, ricordandoci di godere ogni momento della vita e di lasciare andare tutte quelle cose che ci fanno soffrire.

    “Tra l’asfalto e il cielo” è il nuovo singolo di Paolo Martini disponibile sulle piattaforme digitali dal 5 gennaio 2024 e in rotazione radiofonica da venerdì 12 gennaio.

     

     

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  • “Paranoia Park” il nuovo singolo di Namida

    “Paranoia Park” il nuovo singolo di Namida

    Dal 12 gennaio 2024 in rotazione radiofonica “Paranoia Park” (Matilde Dischi), il nuovo singolo della cantautrice punk rock Namida disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 22 dicembre.

    “Paranoia Park” è un luogo che abita ognuno di noi. Namida racconta la società della performance dal punto di vista di una ragazza di 20 anni: l’essere sempre in ritardo, il sentirsi sommersi dalle cose da fare, correre dietro alle aspettative altrui. Per tutto questo Namida ha creato uno spazio, seppure immaginario, che descrive e prende un’identità così reale attraverso la musica e le parole. Diventa così un luogo aperto a tutti, abitato da chiunque si senta solo a scalare le montagne della vita.

    Spiega l’artista a proposito del brano: ““Quante volte ci siamo messi in discussione? Quante volte abbiamo bloccato degli interi progetti perché non ci sentivamo all’altezza o altri ci hanno fatto credere di non esserlo? Quante volte non ci siamo sentiti abbastanza? Viviamo in una società che ci mette in competizione l’un l’altro e ci viene insegnato che per essere il migliore devi battere gli altri sul tempo.”

    Il videoclip di “Paranoia Park”, diretto e prodotto da Riccardo Sammartini, rappresenta una lotta continua con le nostre insicurezze che spesso ci impediscono di affrontare la quotidianità e di rincorrere i nostri sogni. In un’ambientazione asettica e quasi deserta, Namida è costretta a battersi con una poltrona che piano piano le diventa stretta e sempre più scomoda e che in modo retorico rappresenta quello che vive ogni giorno quando lotta contro la sua testa e le sue credenze. 

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=3j3ipEPO9p0

    Biografia

    Claudia Pregnolato, in arte Namida (Torino, 20 febbraio 2000) è una cantautrice “Pop Punk” dal sapore internazionale. La sua voce calda e potente è il marchio di fabbrica del suo primo progetto discografico.

    Si avvicina alla musica da molto piccola e infatti all’età di 6 anni, si esibisce per la prima volta su un palco, partecipando ad alcuni concorsi canori della provincia.

    Nel 2018 è stata semi-finalista al Festival di Castrocaro e nel 2019 finalista al Festival Show. Ha partecipato a concorsi nazionali con ottimi risultati, uscendo vincitrice al Festival di Cittadella 2019. Nello stesso anno, per la prima volta, affronta con entusiasmo l’esperienza di Area Sanremo classificandosi 14^.

    Il 2021 la vede come una degli 8 finalisti del Festival di Castrocaro 2021 e vincitrice di Area Sanremo 2021 con il brano “Estate di Merda”.

    Nel 2022 è stata scelta tra i 35 ragazzi di Deejay On Stage, arrivando in semi-finale con il brano “AIP”.

    Durante il 2023 ha continuato a sperimentare con la scrittura e ha pubblicato diversi singoli che hanno ottenuto l’approvazione di Spotify. Infatti, sono stati inseriti nelle playlist editoriali “New Music Friday” e “Rock Italia” vedendosi anche in copertina di quest’ultima grazi al singolo “Figli dei Fuori”.

    Durante l’estate è stata scelta da festival importanti aprendo diversi Big della musica italiana: Meeting del Mare in apertura a Bresh, Sequoie Music Park in apertura a Tananai, Tanta Robba Festival con i NuGenea, Antifestival in apertura a Hell Raton.

    Inoltre, è stata scelta tra i 35 ragazzi di Deejay on Stage 2023 e da RDS per suonare sul palco dell’RDS Summer Festival 2023 in apertura a Fedez, Annalisa, Articolo 31, Boomdabash.

    Attualmente è impegnata nella realizzazione del suo primo album. Namida è un’artista pungente, che riesce a mischiare cattiveria e dolcezza allo stesso tempo, trasportandovi così in un meraviglioso viaggio fatto di istinto, colori ed emozioni contrastanti.

    “Paranoia Park” (Matilde Dischi) è il nuovo singolo di Namida disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 22 dicembre 2023 e in rotazione radiofonica dal 12 gennaio.

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  • Elisa Aglitoiu: l’artista diventata virale su Tik Tok entra nel roaster di Up Music

    Elisa Aglitoiu: l’artista diventata virale su Tik Tok entra nel roaster di Up Music

    La cantante e creator romana Elisa Aglitoiu ha firmato un accordo di collaborazione con Up Music e l’etichetta Il Branco Publishing di Sabatino Salvati.

    Elisa Aglitoiu è una cantante e creator romana, poliedrica e versatile, che ha iniziato il suo viaggio nel mondo della musica a soli 9 anni. Il canto non solo è diventato per lei una forma d’espressione, ma anche un rifugio che le ha permesso di vivere la sua infanzia in modo “normale”. Nonostante le sfide imposte dalla sua condizione di bambina cardiopatica, Elisa ha dimostrato una dedizione straordinaria per qualsiasi forma d’arte.

    Dopo aver subito un intervento a cuore aperto nel 2021, che ha segnato un cambiamento radicale nella sua vita, è stata costretta ad affrontare una nuova sfida. L’intubazione durante l’intervento le ha causato la formazione di un granuloma su una corda vocale, ma, nonostante le difficoltà, Elisa ha continuato a cercare soluzioni per prendere in mano la sua condizione vocale e ha subito un secondo intervento per asportare il permanentemente il granuloma.

    Tutta questa esperienza ha offerto a Elisa una nuova visione sulla vita, portandola ad una profonda riflessione sulla gratitudine e l’apprezzamento delle piccole cose. Da questa consapevolezza è nato il desiderio di portare leggerezza e sorrisi attraverso i suoi contenuti su TikTok dove in brevissimo tempo è riuscita a raggiungere più di 100.000 follower. Nei suoi video, Elisa non nasconde mai la sua cicatrice che diventa il suo fiore di forza, una testimonianza di resilienza che svela la bellezza nella vulnerabilità.

    Elisa incarna una filosofia di vita che invita a rialzarsi nonostante le sfide e a vivere ogni istante con gratitudine. I suoi video divertenti e ironici esplorano una nuova versione di sé stessa, rompendo gli schemi di una persona sempre seria e riservata. La ricerca di leggerezza è diventata una parte integrante del suo percorso, permettendole di scoprire nuovi lati della sua personalità e di condividere con il pubblico la gioia di vivere appieno.

    Nel novembre del 2023, l’incontro con Sabatino Salvati segna un momento cruciale per Elisa, e la collaborazione con Up Music e Il Branco Publishing diventa un fondamentale punto di svolta. Questa partnership non solo le offre la possibilità di riscoprire la motivazione, ma anche di recuperare l’energia necessaria per riaffermare il controllo dei suoi sogni e ambizioni.

    Commenta l’artista: “Collaborare con Up Music è come riaccendere una luce dopo anni di buio. Riprendere la strada dei sogni è spaventoso dopo un lungo periodo di stop, ma avere qualcuno che continua a credere in te, che ti carica nei momenti difficili e ti ricorda quanto sia bello sognare, rende tutto questo nuovo inizio molto più semplice e motivante”.

    Aggiunge Sabatino Salvati, fondatore di Up Music e amministratore del gruppo Il Branco Publishing srl:
    “Siamo sempre attenti, mantenendo alto l’entusiasmo nell’affrontare nuove sfide per i giovani che hanno una storia da raccontare. Seguo Elisa dal 2017, quando era ancora una bambina, e mi ha sempre toccato particolarmente la sua storia. La musica è soprattutto questo, dare voce a chi ha quella luce negli occhi e nell’anima. Non ci resta che continuare a lavorare sodo”.

     

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  • “scalerò per te” il nuovo singolo di Paola Di Leo

    “scalerò per te” il nuovo singolo di Paola Di Leo

    Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “scalerò per te”, il nuovo singolo di Paola Di Leo.

    “scalerò per te” è un brano in cui Paola Di Leo apre il suo cuore, donando un frammento di sé attraverso un intenso viaggio musicale. L’artista si mostra vulnerabile, con un sentimento puro e onesto dedicato alla sua persona amata, raccontando la storia di un amore che nasce dopo il dolore. Questo pezzo esplora l’amore da prospettive diverse, in un tentativo di condividere le sfumature di questa esperienza umana. La melodia, influenzata dal contemporaneo RnB, si avvolge in un ritornello memorabile e nell’incanto dei violini, creando un’atmosfera coinvolgente e maestosa. Paola Di Leo trasforma il proprio vissuto in una melodia avvolgente, celebrando un amore romantico, potente e sognatore, capace di superare ogni ostacolo, persino le montagne emotive più imponenti.

    Paola Di Leo invita ad abbracciare il sogno e l’amore, rendendo “scalerò per te” un inno all’esperienza condivisa dell’amore.

    Commenta l’artista a proposito del brano: “un’ode moderna all’amore, un’impresa sonora che conquista le vette dell’emotività e trasforma il dolore in una melodia avvolgente.”

    Il videoclip di “scalerò per te” è un affascinante viaggio attraverso le emozioni, ambientato nella suggestiva cornice di New York. La magia inizia con Paola Di Leo protagonista, che, immergendosi nel cuore di Manhattan, prende un taxi, simbolo di questo viaggio verso l’amore. Le scene iniziali ci conducono nell’intimità di Paola, sul suo letto, dove le prime note prendono vita. La magia continua quando la vediamo suonare il piano nella sua camera, un momento di pura autenticità prima che l’amore la spinga ad esplorare

    nuovi orizzonti. Il climax del video ci porta sul tetto di un edificio di New York durante il giorno, dove Paola, con passione, canta la sua canzone. Lo skyline mozzafiato dei grattacieli funge da cornice, simboleggiando la grandezza e la potenza dell’amore.

    La storia si sviluppa ulteriormente con uno spettacolare scenario al tramonto a Brooklyn, l’oceano come sfondo e i grattacieli di Manhattan che si stagliano all’orizzonte. Il video culmina nelle vibranti strade notturne del quartiere di SoHo, dove Paola Di Leo, illuminata dalle luci della città, trasmette la passione e l’intensità della sua canzone. La scelta di rappresentare il giorno, il tramonto e la notte sottolinea l’infinità e l’eternità dell’argomento universale e potente dell’amore. Paola Di Leo non solo interpreta il ruolo principale nel videoclip di “scalerò per te” ma, in un tocco distintivo, agisce come produttrice e co-direttrice.

    Questo coinvolgimento diretto accentua l’autenticità del video, permettendo alle emozioni dell’artista di trasparire attraverso ogni inquadratura. Il risultato è un’esperienza visiva che riflette fedelmente la visione e la passione di Paola, rendendo il video una testimonianza personale dell’amore celebrato nella canzone. Il video è in se molto semplice e diretto, un’ode visiva all’amore, che cattura la sua essenza attraverso la magica New York.

    Biografia

    Paola Di Leo è una cantante cantautrice italiana che vive a New York. Polistrimentista, suona e scrive canzoni accompagnandosi con chitarra e pianoforte. Esce come artista indipendente a dicembre 2018 con il singolo “Better Day”, per poi firmare il suo primo contratto con l’Honiro Label l’anno seguente, pubblicando il suo primo EP “Break Free” nel 2020. Dopo la pandemia, ritorna un’artista indipendente e nel gennaio 2023 pubblica il singolo “Speed”, una ballad intima e personale in cui si accompagna al piano.

    Il 24 febbraio è uscito il suo primo singolo in italiano “Momento Distratto”, che anticipa l’EP “Sola, Ma Non in Solitudine”, che è composto anche dai singoli “Gocce Di Pioggia”, “Dall’Altra Parte”, “Quanto Sto Male Con Te” e “Non Voglio Sapere”. A settembre 2023 si esibisce sull’Ariston come finalista per Sanremo Rock e viene premiata con una borsa di studio.

    “scalerò per te” è il nuovo singolo di Paola Di Leo disponibile sulle piattaforme digitali di streaming  e in rotazione radiofonica dal 12 gennaio 2024.

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  • Ecco “Jazzmandoit”, il nuovo album  di Kriss Corradetti tra mandolino, swing e jazz

    Ecco “Jazzmandoit”, il nuovo album di Kriss Corradetti tra mandolino, swing e jazz

    Si intitola “Jazzmandoit” il nuovo album, uscito alla fine del 2023 per l’etichetta PlayCab, del chitarrista e compositore marchigiano Kriss Corradetti. Disponibile in formato fisico e sulle principali piattaforme digitali, si distingue per una peculiarità: la presenza da protagonista del mandolino con l’intento, da parte dell’autore, di esaltare la voce dello strumento italiano per eccellenza all’interno dei territori sonori dello swing e del jazz, come già avviene da tempo in altri Paesi. “Jazzmandoit” comprende nove tracce originali di Corradetti e cinque tributi a brani famosi della musica italiana (ma non solo), scelti per la loro peculiare consonanza con il linguaggio degli arrangiamenti e con lo stile generale del disco, con uno sguardo particolare alla musica swing scritta nel nostro Paese durante il periodo compreso tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta del secolo scorso.

    La nota costante che attraversa il nuovo lavoro di Corradetti è la propensione per la melodia, da cui deriva la scelta di omaggiare, tra gli altri, Nino Rota con il celebre tema di “Amarcord” e Pino Daniele con una versione strumentale della sua poeticissima “E cerca ‘e me capi’”.

    La successione dei brani conduce l’ascoltatore in un viaggio sonoro che attraversa i territori del jazz, le sonorità gipsy e manouche, i colori latineggianti, il blues acustico delle origini e poi risale gradualmente verso il ritorno alla forma canzone del jazz e alle sue sonorità tipiche, fino al commiato dell’ultimo pezzo, unica traccia in cui si ascolta anche la voce, utilizzata come uno strumento. Insieme al leader (mandolino, chitarra classica, gipsy ed elettrica, voce), in “Jazzmandoit” hanno suonato il flautista Giacomo Lelli (già accanto a Paolo Capodacqua, Goran Kuzminac, Clive Bunker e Flavio Oreglio), il giovane e talentuoso contrabbassista Emanuele Di Teodoro (Max Gazzè, Bruno Marcozzi) e il batterista Massimo Manzi, nome di primo piano della scena jazz italiana.

    Afferma Kriss Corradetti che, oltre alla scrittura e agli arrangiamenti dei brani, ha curato anche le riprese audio di tutti gli strumenti, il mixaggio e il mastering: «Questo album è una sorta di rinascita, un “nuovo primo atto”, per così dire, della mia carriera musicale. Mi sono formato strumentalmente come chitarrista e, dopo anni in cui ho lavorato come cantautore, arrangiatore e produttore, ho deciso di dedicarmi allo studio del mandolino, esercitando su questo strumento soprattutto il linguaggio del jazz e della world music. Il fascino di un suono così spiccatamente italiano mi ha conquistato e mi ha spinto a intraprendere questo nuovo percorso musicale e artistico, nella speranza di poter dare a questo strumento meraviglioso e alle sue caratteristiche espressive l’attenzione che merita, attenzione di cui gode per lo più nella musica classica e in quella napoletana. Poiché la mia scelta è stata guidata dal cuore, per lo stesso motivo ho chiesto ai musicisti di suonare accordando gli strumenti a 432Hz. Al di là delle teorie legate agli effetti benefici di questa intonazione, che da tempo studio ed approfondisco, il mandolino stesso ha scelto di suonare così, rispondendo in modo più morbido e dolce alla pizzicata dei miei plettri».

    L’album si apre con una rispettosa rilettura di “Amarcord” di Nino Rota con il contrabbasso che, da solo, suona la melodia, come se la ricordasse appena, per poi essere raggiunto dal resto della formazione, che presenta il tema della colonna sonora con pochissime modifiche rispetto all’originale. Segue un’inedita versione de “Il giovanotto matto”, tributo a Lelio Luttazzi, in cui il mandolino, vero protagonista dell’esecuzione, fa l’occhiolino allo stile jazz manouche, presentando il tema in un agile medium swing intervallato da sezioni Calypso e avventurandosi nel primo momento solista dell’album. Anche “Coffe Piquin”, brano originale di Corradetti, presenta sonorità jazz manouche, permettendo agli strumenti di dialogare in sezioni di assolo e scambi tipici del linguaggio jazz tradizionale. “Au Loin” è un pezzo originale in tre quarti, jazz waltz, in cui si ravvisa la predilezione dell’autore per le melodie cantabili e incisive, anche quando sono poggiate sui territori armonici più articolati della forma standard jazz. Scanzonato e brillante, “Get-Go-Ged-It” è un brano latin jazz nel quale Corradetti sceglie una veste più intima e pacata, senza batteria: la sezione ritmica è affidata al contrabbasso e alla chitarra classica, mentre il mandolino e il flauto duettano sul tema e durante i soli. “E cerca ‘e me capi’”, brano-capolavoro di Pino Daniele, viene riproposto in una rilettura cameristica della formazione (mandolino, flauto, chitarra, contrabbasso e batteria) al completo. “Blues 4 Two”, altra traccia originale del leader, è il punto più “profondo” e oscuro, per così dire, del tragitto sonoro del disco: è un’improvvisazione rural blues in cui duettano il mandolino e la chitarra resofonica slide, sinuosa ed enigmatica. In “Mille lire al mese” (Carlo Innocenzi, Alessandro Sopranzi) siamo ancora in un territorio vicino al jazz manouche: il mandolino introduce il tema con toni arabeggianti, per poi svolgere la melodia principale a ritmo di rumba e liberarsi nell’assolo con uno scorrevole swing in quattro che lo porterà alla conclusione. Anche qui la chitarra ritmica sorregge il mandolino, unico strumento protagonista del brano. “Garrison”, scritto da Cristiano Corradetti, è il solo pezzo del disco in cui il leader usa la chitarra elettrica come omaggio dichiarato al compianto chitarrista Garrison Fewell: il brano è un medium swing dal tema spigoloso, con accenti be-bop al quale si succedono rapidi chorus di assolo della chitarra elettrica, del mandolino e del flauto traverso. “Morrigan Blues” è una sorta di bonus track non dichiarata del disco, poiché è l’unico brano registrato totalmente in presa diretta, ossia suonato dal vivo in studio, al cui arrangiamento hanno poi collaborato, in fase di registrazione, anche Emanuele Di Teodoro e Massimo Manzi. “Lapacho” (il nome è preso in prestito da una bellissima pianta dai fiori rosa che cresce in Brasile e in Argentina) è un brano scritto in stile di bossanova, dalle tinte sognanti e ariose. “Facircus” evoca il clima circense: il mandolino è stato usato in maniera orchestrale, sovraincidendo più linee melodiche che si incastrano nel finale corale, sorrette da chitarra e contrabbasso che ne tratteggiano l’andamento ritmico incalzante; “Libertango” è un’interpretazione personale del capolavoro di Astor Piazzolla, ma è soprattutto una dedica a Tullio De Piscopo, autore della traccia di batteria della celeberrima composizione piazzolliana: la chitarra scompare e i quattro strumenti – mandolino, flauto, contrabbasso e batteria – si incastrano in una successione di quadri orchestrati che si espandono e si contraggono dinamicamente lungo il trascorrere della melodia. Chiude l’album il brano originale “Bambina con le ali”, una melodia semplice ed ariosa in cui compaiono anche tre voci (dello stesso Kriss), in una sorta di gospel mediterraneo. Il pezzo è un omaggio alle piccole vittime che hanno pagato e pagano ancora un prezzo troppo alto per essere nate nella parte “sbagliata” del mondo.

    Kriss Corradetti BIOGRAFIA

  • Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz  con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – La seconda parte della XXIX stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, riparte sabato 20 gennaio, alla Camera del Lavoro di Milano, con l’ultimo, eccezionale trio del sassofonista Rosario Giuliani, artista di statura internazionale che  si presenta con due partner russi, ma residenti in  Italia da poco dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.
    Il programma del concerto (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro) è pensato come  un percorso che lega tra loro le figure di tre grandi sassofonisti americani: Charlie Parker, il vate del Bebop degli anni Quaranta; Ornette Coleman, caposcuola di quella linea free affermatasi alla fine degli anni Cinquanta; John Coltrane, il maestro del jazz degli anni Sessanta.
    Il repertorio mette in luce le affinità e le differenze di questi tre grandi musicisti, apparentemente diversi ma in realtà con non pochi elementi in comune. Giuliani conosce bene le connessioni che, in parte, li uniscono, perché si è formato studiando soprattutto Parker e Coltrane, ma poi si è avvicinato anche al mondo di Coleman e a tutti e tre ha dedicato album di grande livello, esplorandone le composizioni e, al tempo stesso, scrivendone di proprie, ispirate al loro mondo creativo, come la “Suite et Poursuite” dedicata a Coltrane e inserita nel programma del concerto alla Camera del Lavoro.
    Tra i sassofonisti italiani della generazione nata nella seconda metà degli anni Sessanta, Rosario Giuliani è sicuramente una delle figure più rilevanti a livello internazionale. Nel suo percorso artistico, che lo ha visto affermarsi in tutto il mondo (in particolare in Francia, dove è stato sostenuto dalla prestigiosa casa discografica Dreyfus), sono numerose e rilevanti le  collaborazioni con musicisti di altissimo profilo quali Charlie Haden, Martial Solal, Kenny Wheeler, Joe Locke, Richard Galliano e con i più rilevanti jazzisti della scena nazionale. Dal canto loro, Makar Novikov e Sasha Mashin, i suoi partner, sono tra i protagonisti della nuova scena jazzistica dell’Est europeo e contribuiscono pienamente al grande livello strumentale e all’empatia musicale di questo trio, in cui si sviluppa un costante dialogo creativo, tale da condurre i brani verso direzioni sempre diverse e spesso inaspettate.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 20 gennaio 2024, ore 17.30
    Rosario Giuliani trio – Parker, Coleman, Coltrane: vent’anni di sassofono jazz
    Rosario Giuliani (sax alto e soprano), Makar Novikov (contrabbasso), Sasha Mashin (batteria).
    Programma:
    O. Coleman: Turnaround;
    C. Parker: Anthropology;
    F. Hubbard: Dear John;
    J. Coltrane: Central Partk West; 
    R. Giuliani: Suite et Poursuite (mov. I, II, III).
    Prima esecuzione a Milano. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • “Sarebbe tutto semplice” il nuovo singolo dei Carne

    “Sarebbe tutto semplice” il nuovo singolo dei Carne

    Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Sarebbe tutto semplice”, il nuovo singolo dei Carne.

     

    “Sarebbe tutto semplice” è un brano intimo che parla del cambiamento inevitabile che si sussegue nella vita. È quel ricordo che molte volte ci accompagna di ciò che è stato perso ma che è ancora vivo nei nostri pensieri, e tra i nostri ricordi.

    Commentano gli artisti a proposito del brano: “Sarebbe tutto semplice” è un piccolo viaggio di tre minuti nei ricordi personali e intimi di ognuno di noi, di quello che probabilmente avrebbe potuto essere ma poi non è stato, di quello che non abbiamo dimenticato ma che forse ha dimenticato noi.”

     

    Il videoclip di “Sarebbe tutto semplice” è stato girato in una meravigliosa villa nei pressi di Mirandola, chiamata Villa La Personala che è l’antica residenza dei Conti Ferri Personali. Le riprese sono state effettuate tutte in un’unica giornata sotto la guida del registra Melik026 e di Manuela Bellamio. Alle riprese hanno partecipato: Nicola Begnardi (Chitarra), Paride Mangiagalli (Batteria) e Mirko Carnevali (Voce), le due modelle Martina Gozzi e Francesca Galli rappresentavano in modo metaforico il passato e il futuro che si susseguono in un flusso continuo e senza fine. L’idea del bianco e nero, per il colore del video dava molto l’impressione di una cartolina sbiadita, di un ricordo passato ma ancora presente.

    Guarda il videoclip qui: https://www.youtube.com/watch?v=KOxO4_to8Co

     

    Biografia

    I CARNE, nati inizialmente come duo composto da  Nicola Begnardi e Mirko Carnevali, diventano una band poliedrica che si completa con l’aggiunta della batteria (Paride Mangiagalli) e di una seconda chitarra.

    La voce di Mirko Carnevali è già nota per aver partecipato a “The Voice of Italy” nel 2018 nel team di Francesco Renga e a “All Together Now” nel 2020.

    La band ha raggiunto importanti traguardi artistici come passaggi radiofonici su Isoradio e Radio Bruno, e la presentazione del loro progetto a Casa Sanremo nel 2022 e nel 2023, oltre all’apertura del Nomadi Incontro nel 2023.

    “Sarebbe tutto semplice” è il nuovo singolo dei Carne disponibile sulle piattaforme digitali di streaming  e in rotazione radiofonica dal 12 gennaio 2024.

    Instagram | Instagram Mirko Carnevali | Facebook  | Facebook Mirko Carnevali

  • XXII edizione Premio Fabrizio De André: vince il salernitano Manù Squillante

    XXII edizione Premio Fabrizio De André: vince il salernitano Manù Squillante

    Mercoledì 10 gennaio 2024 si è conclusa la XXII edizione del Premio Fabrizio De André all’Auditorium Parco della Musica.

    Durante la serata finale della XXII edizione del Premio Fabrizio De André, il poliedrico artista campano Manù Squillante si è aggiudicato la vittoria nella sezione “Musica” con il brano “Un certo paradiso”, un canto intimo, un’ode delicata intessuta con il filo dell’ascolto attento del nostro essere più profondo. Come foglie leggere trasportate dal vento, le note narrano una rielaborazione del lutto della madre, una danza sottile tra il dolore e la rinascita.

    In questa melodia, ogni nota è un ricordo trasformato, ogni accordo è un passo nel cammino dell’anima. Il brano è un abbraccio sonoro, un riflesso di un amore che trascende il tempo e persiste nella memoria come un raggio di luce eterna.

    Il brano è stato scritto da Manù Squillante  sia per quanto riguarda la musica che il testo, ma ha preso forma e una risonanza speciale grazie a quella che lui ama definire la sua “famiglia musicale” che lo accompagna da sempre: Cristian Rago alla batteria, Claudio Turner alla chitarra e Luca Masi al contrabbasso, che erano con lui anche al prestigioso Premio Fabrizio De André.

    Commenta l’artista: “Desidero raccontarvi con cuore traboccante l’avventura straordinaria che si è dipanata con la nostra vittoria al Premio Fabrizio De André 2024. Questo riconoscimento è più di una medaglia da esporre, è un canto che arricchisce l’anima, una poesia che nutre la nostra formazione artistica e umana. Fin dal primo sguardo, il Premio De André ci ha accolto con un rispetto gentile, un’organizzazione magica e un’umanità che ha accarezzato le corde più profonde dei nostri cuori. Raramente ci è capitato di vivere un’esperienza così serena. L’aria stessa era intessuta di un autentico amore per l’arte, un palpito che si faceva sentire in ogni istante.

    Un grazie sentito, intriso di riconoscenza, va ai miei straordinari compagni di viaggio: Cristian Rago, Claudio Turner e Luca Masi. Senza di loro, il nostro cammino musicale non avrebbe la stessa melodia, e mi sento fortunato oltre ogni misura ad averli al mio fianco.

    Un’altra nota di gratitudine risuona per la giuria, e in particolare per Dori Ghezzi e Luisa Melis, che fin da subito hanno trasfuso nel nostro spirito tutto il rispetto e l’amore per questo meraviglioso mestiere artistico.

    Questo premio è un dipinto di emozioni, un quadro che si aggiunge al nostro percorso artistico con pennellate di ispirazione. Non vedo l’ora di continuare questo viaggio e di abbracciare nuove, meravigliose avventure.”

    Biografia

    Emanuele Squillante, in arte Manù nasce a Sarno (SA) il 25/07/1992.

    Il suo percorso musicale ha radici profonde che affondano nell’infanzia, grazie agli stimoli costanti della  famiglia e dell’ambiente che lo circondava. Sin da piccolo, ha vissuto immerso nell’arte e nelle cose belle, trovando la sua prima passione nella musica.

    Fin dai primi anni, percuoteva qualsiasi cosa capitasse sotto mano, tanto che il padre Salvatore decise di regalargli la sua prima batteria all’età di 4 anni. Questo è stato solo l’inizio, poiché la sua passione cresceva, portandolo a studiare batteria e pianoforte fin da giovane.

    Il suo cammino si è diviso tra due grandi passioni: il Teatro e la Musica. Grazie all’influenza di sua madre Carmela, cantante appassionata, Manù ha sviluppato un amore per uno degli strumenti più belli, la voce. Ha iniziato a cantare, esplorando repertori che spaziavano da Pino Daniele, Fabrizio De André a Lucio Dalla e alla musica cantautorale napoletana.

    Dall’altra parte, suo padre ha alimentato la sua passione per l’ascolto, introducendolo al mondo del jazz, che è diventato una vera filosofia di vita.

    Con il passare del tempo, capisce che la musica doveva diventare la sua professione, la sua passione, la sua vita. Crescendo, ha accumulato esperienze e ampliato i sogni da perseguire. Come batterista, ha ammirato il Maestro Tullio De Piscopo, il suo idolo, e l’incontro con lui, a 18 anni, lo ha trasformato. Entrare nella sua accademia è stato un capitolo unico e formativo, suonando su palcoscenici importanti e vivendo emozioni straordinarie.

    A 21 anni, si è laureato in canto al Conservatorio di Salerno, un traguardo che ha arricchito la sua formazione artistica. Attualmente, sta proseguendo gli studi con entusiasmo, dedicandosi alla laurea in Didattica della Musica.

    Come pianista e cantante, ha iniziato a comporre le prime canzoni, sentendosi subito a mio agio come se avesse sempre fatto questo. La consapevolezza che la musica è qualcosa di meraviglioso da perseguire con serietà e passione è cresciuta dentro di se. Capisce che la vita che ho scelto implica accettare cambiamenti, fallimenti, malumori, gioie e tutto ciò che comporta.

    Oggi, Manù vive per l’arte e attraverso l’arte. Per lui, questa è la vera definizione del successo, riuscire a vivere bene di ciò che ama rende ogni giorno felice, e tutto ciò che arriva è un bonus.

     

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  • “Il mondo pieno di guai” è il nuovo singolo di Cortellino

    “Il mondo pieno di guai” è il nuovo singolo di Cortellino

    Da venerdì 12 gennaio 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Il mondo pieno di guai” (LaPOP), il nuovo singolo di Cortellino.

     

     

    Il brano “Il mondo pieno di guai” è una riflessione onirica ancorata alla realtà, una descrizione di un attimo di follia in cui l’amore prende il sopravvento nella nostra vita, ci rende euforici e pieni di energie. Anche se non sembra un inno alla vita, al suo interno Cortellino ha racchiuso una citazione autorevole, che gli amanti della musica italiana capiranno subito e che, afferma l’artista, “voglio lasciar scoprire”. Il pezzo è il risultato di una session musicale in studio, suonato interamente dal vivo senza editing, ricreando il flow degli studi negli anni ’70. I musicisti che hanno collaborato all’esecuzione sono: Liviano Mos (tastiere e synth), Alessandro Perosa (batteria), Matteo Zecchini (chitarre) e Giorgio Biselli (basso) catturati da Sesto nel suo studio di Trieste.

     

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: «Il sound di “Il mondo pieno di guai” è volutamente ispirato a Banana Republic, celebre tour di Dalla e De Gregori. Abbiamo voluto suonare dal vivo la canzone e catturarla nella sua essenza più pura e ci siamo concentrati a dare una buona esecuzione per ricreare il sound e il feeling degli anni ’70».

     

    Il videoclip di “Il mondo pieno di guai” è stato generato dall’intelligenza artificiale. Dopo aver analizzato il testo ha ricreato le immagini in un processo produttivo simile a quello di Rivoluzione Digitale, il precedente singolo di Cortellino. Il video, dall’estetica psichedelica, è stato curato dal grafico Luca Galvani che si è occupato della regia.

     

    “Fin dal primo momento in cui ho parlato con Luca ho capito che avrebbe fatto un ottimo lavoro viste le idee che ha messo in campo, così ho deciso di lasciare molto spazio alla sua creatività e questo è il risultato. Sono felice perché il brano gli è piaciuto fin dall’inizio e lo ha ispirato portandolo sulla strada visiva che mi è subito piaciuta. Nelle mie canzoni trovo sempre il mare o qualche riferimento, è qualcosa che sicuramente m’ispira e qualcosa che devo alla città di mare in cui vivo, Trieste”, commenta Cortellino.

     

    Guarda qui il video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=Xu6WRBhHkJw

     

    Biografia

    Enrico Cortellino è un cantautore di Trieste. Dopo 10 anni di carriera musicale sotto lo pseudonimo di Cortex, nel 2018 Enrico intraprende un nuovo percorso musicale, più maturo e introspettivo, sotto il nome Cortellino. Inaugura questo nuovo progetto nell’ottobre dello stesso anno col singolo “140 km/h”, cover di Ivan Graziani, e relativa videoclip casting Nikita Pelizon. Il brano, assieme ai successivi singoli “Usami”, “Cuore Logico” e “Solo quando sbaglio” (presentato in anteprima su Rolling Stone Italia), anticipa l’album “Solo quando sbaglio” (LaPOP 2019), seguito in estate dal #soloquandosbaglioTOUR. Nel 2020 escono poi: “Un sorriso” feat. Yane; “Elettra” e “Un discorso da coniglio”. Il 2021 è segnato dall’uscita del singolo “Il pensiero da nulla fugge”, dalla collaborazione col producer Glitch, autore del rework in chiave dance di alcuni classici del cantautore e dall’uscita della cover de “La stagione dell’amore” di Battiato, mentre nel gennaio del 2022 escono la cover dello storico brano di Lucio Dalla “Caruso” e i singoli: “Non ho bisogno di niente”, “Lento” e “Mente libera”. Il 2023 è l’anno di: “Rivoluzione digitale”.

    “Il mondo pieno di guai” è il nuovo singolo di Cortellino disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 12 gennaio 2024.

     

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  • “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina” il nuovo ep di Joe Barbieri

    “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina” il nuovo ep di Joe Barbieri

    Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina”, il nuovo ep di Joe Barbieri che celebra la canzone napoletana.

    Dopo avere celebrato lo scorso anno i propri trent’anni di carriera attraverso una lunga e fortunata tournée, Joe Barbieri si prepara ad affrontare uno dei progetti più significativi ed emozionanti del suo percorso, ovvero il proprio personale omaggio alla Grande Canzone Napoletana attraverso un album ed una serie di concerti (accompagnato dalla chitarra manouche di Oscar Montalbano e dalla DBguitar di Nico Di Battista) che porteranno per titolo “Vulío” .

    Barbieri ci ha regalato lo scorso dicembre una splendida canzone inedita dal titolo “Vulesse ‘O Cielo” che anticiperà i quattro brani chiamati – questo venerdì 12 gennaio – a tenere a battesimo la sua nuova avventura, ovvero “Accarezzame”, “Lazzarella”, “Dicitencello Vuje” e “Cammina Cammina, dell’indimenticato Pino Daniele.

    I rimanenti brani di “Vulío” verranno svelati in digitale a gruppi di 4 ogni metà mese, per venire poi raccolti in un cd in uscita ad aprile. Giusto in tempo per dare il via al tour che porterà Joe Barbieri in molti teatri e festival italiani, iniziando il 7 aprile da Mola di Bari (BA) e passando per Napoli il 17 maggio, dove lo raggiungeranno alcuni straordinari amici artisti per dar vita ad una serata davvero unica in onore della Canzone Napoletana. I primi nomi che possiamo annunciare per questa notte speciale sono quelli di Maurizio De Giovanni, di Teresa De Sio e di Raiz.

    Biglietti per tutti i concerti confermati di “Vulío” sono già disponibili sul sito www.joebarbieri.com/concerti

     

    Spiega l’artista a proposito del suo nuovo progetto: “Chi mi conosce sa quanto rispettoso pudore nutra nei confronti della Canzone Classica Napoletana – racconta Barbieri – un pudore che negli anni mi ha portato spesso a desistere dal toccare questo scrigno. Tuttavia, dentro di me ha sempre bruciato il vulío (una parola della mia lingua madre che io trovo bellissima, che significa ‘desiderio’ e che ha a che fare anche con le ali del sogno) di ossequiare queste opere d’arte che da sempre hanno illuminato i miei passi di artista. Oggi che ben comprendo quanto nella vita sia importante lasciarsi andare ai gesti d’amore per non accumulare inutili e tardivi rimpianti, sento sia arrivato il momento di rendere un dovuto e libero omaggio alla Napoli mia adorata.”

     

    Biografia

    Joe Barbieri è un’affascinante anomalia. Un outsider che al di fuori del binario dell’industria si è saputo costruire un percorso personale – all’estero come in Italia – e che è riuscito nel raro esercizio di convogliare il genuino apprezzamento di colleghi, critica e pubblico.

    Barbieri ha all’attivo 6 album di brani originali (ultimo dei quali è “Tratto Da Una Storia Vera”, pubblicato nel 2021), oltre a due dischi-tributo entrambi dedicati ai suoi numi tutelari nel jazz: ovvero Chet Baker (“Chet Lives!” 2013) e Billie Holiday (“Dear Billie”; 2019).

    Per celebrare i propri 30 anni di carriera, lo scorso anno Joe Barbieri ha pubblicato un album dal vivo (“Tratto Da Una Notte Vera”) e ha dato vita ad una fortunata tourné dal titolo “30 Anni Suonati”.

    La sua musica (venduta in decine di migliaia di copie) è pubblicata in molti Paesi del mondo, e la sua personale cifra stilistica – che lega la canzone d’autore al jazz e alla musica world – lo ha portato nel corso degli anni ad incrociare collaborazioni con colleghi in ciascuno di questi ambiti (da Omara Portuondo a Jaques Morelenbaum, da Stacey Kent a Luz Casal, da Jorge Drexler a Hamilton De Holanda) ed a calcare alcuni tra i palchi più prestigiosi del pianeta.

    Nella primavera di quest’anno vedrà la luce uno dei progetti più significativi ed emozionanti del suo percorso, ovvero il proprio personale omaggio alla Grande Canzone Napoletana. L’album avrà per titolo “Vulío”.

    “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina” è il nuovo ep di Joe Barbieri disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 12 gennaio 2024.

     

     

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