Category: Comunicati

  • Ecco “Ain’t She Sweet”, il singolo che anticipa l’album d’esordio  della vocalist e autrice jazz Elena Andreoli 


    La cantante e compositrice milanese Elena Andreoli reinterpreta il celebre brano composto quasi un secolo fa da Jack Yellen e Milton Ager: il pezzo è incluso nel disco “Beautiful Love” che verrà presentato a Milano con Paolo Tomelleri il prossimo 26 ottobre nel foyer del Teatro degli Arcimboldi in occasione del festival JAZZMI
     
    MILANO – È uscito a fine settembre ed è disponibile su tutte le piattaforme digitali Ain’t She Sweet, il singolo che anticipa Beautiful Love, il primo album della vocalist e autrice Elena Andreoli, che verrà presentato il prossimo 26 ottobre nel foyer del Teatro degli Arcimboldi di Milano durante il festival internazionale JAZZMI e che vedrà la partecipazione tra gli altri del clarinettista Paolo Tomelleri.
    La versione di Elena Andreoli di Ain’t She Sweet è stata incisa con Stefano Pennini (pianoforte), Davide Parisi (chitarra), Raffaele Romano (contrabbasso), Alberto Traverso (batteria e cori) e Paolo Tomelleri (clarinetto): il brano composto nel 1927 da Jack Yellen e Milton Ager (e interpretato, tra gli altri, da Frank Sinatra, Nat King Cole, Nicola Arigliano e i Beatles) mette in luce, ancora una volta, le qualità di Elena Andreoli, cantante milanese dotata di una voce calda, avvolgente e trascinante, capace di mescolare in modo personale e convincente swing, blues, ragtime, bebop ed early jazz.
    «Ho scelto questo pezzo – afferma Elena – perché è il primo che ho imparato a suonare con l’ukulele a cinque anni, sotto l’affettuosa supervisione di mio nonno Mario, a cui sono stata legatissima. La versione uscita come singolo è full band e l’abbiamo arricchita anche con un assolo di fischio e un solo di tip tap con le bacchette, mentre nella traccia contenuta nel disco ci siamo divertiti a riportare il brano alla sua natura più essenziale: abbiamo realizzato una versione acustica, con la mia voce, Tomelleri al clarinetto e Parisi all’ukulele. Un omaggio allo strumento che, dopo la chitarra, mi ha sempre accompagnato fin da piccola e una ricerca delle sonorità originali di questo brano: semplicità, ritmo e un che di scanzonato che solo l’ukulele può creare, con quel suono giocoso dovuto alle corde di plastica che lo fanno sembrare quasi un giocattolo, divertente come il testo della canzone».

    Ironia e leggerezza sono, d’altronde, elementi distintivi dello stile e della cifra artistica di Elena, che nel corso della sua carriera ha condiviso il palco con musicisti del calibro di Giorgio Gaslini, Bruno Martino, Antonio Faraò, Sergio Fanni e Michele Bozza e che si è esibita in manifestazioni e contesti prestigiosi come JAZZMI, Dolomiti Ski Jazz Festival e Monte Pisano Art Festival. La cantante milanese è stata anche voce solista con la Budapest Scoring Orchestra per l’incisione della Fuga di Benjamin Britten. Di recente, inoltre, ha registrato un brano (Girl in the Mirror) da lei composto a quattro mani con il trombonista Andrea Andreoli per il film Stella Gemella del regista Luca Lucini, presto nelle sale. Da alcuni anni, infine, Elena è alla guida di una formazione in cui spicca la presenza di Paolo Tomelleri con la quale (ri)propone, con un approccio moderno ma rispettoso della tradizione, il jazz delle origini, a partire da quello della Golden Age, in un’accurata ricerca di standard poco conosciuti, da far scoprire e apprezzare in tutta la loro bellezza, senza dimenticare il bebop, il ragtime, il charleston, il blues e il jive.
  • “Piombo” è il nuovo singolo del duo strumentale Uno&Mezzo

    Da venerdì 3 ottobre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Piombo” (Overdub Recordings), il nuovo singolo del duo strumentale Uno&Mezzo.

    “Piombo” è un brano che affonda le sue radici in un terreno sonoro cupo e viscerale, dove il post-rock industriale si mescola a sfumature elettroniche, creando un paesaggio emotivo, denso e claustrofobico. Il pezzo racconta la lotta silenziosa ma feroce contro le dipendenze, sviluppandosi come un crescendo interiore fatto di tensioni irrisolte, esplosioni improvvise e silenzi che pesano quanto colpi di fucile.

    Il titolo stesso, “Piombo”, è metafora e sostanza: materia greve, impossibile da ignorare, come la presenza costante della dipendenza nella vita di chi ne è prigioniero. Il duo sceglie un linguaggio esclusivamente strumentale, rinunciando alla retorica per lasciare alla musica il compito di colpire, resistere, scavare.

    Spiega il duo a proposito del brano: «“Piombo” nasce nel modo più viscerale possibile: da una parte di batteria cruda e spezzata, tirata fuori da Ale quasi per istinto. Su quel ritmo, Adri ha lasciato fluire un’idea di basso ossessiva, deformata, distorta — un suono che non cerca compromessi, che raschia via ogni superficie liscia. Il brano ha preso forma da lì, come un peso che si accumula nota dopo nota,

    battito dopo battito. La cupezza è il riflesso diretto del tema che ci stava bruciando addosso — la dipendenza. Il suo potere corrosivo, la fatica di combatterla, il veleno lento con cui si insinua. Un tema che si è poi definito ancora di più grazie al video, ma che fin dall’inizio era dentro il suono stesso. Piombo è proprio questo: il suono di qualcosa che ti schiaccia. Che ti sporca. Che ti resta addosso. Come il piombo».

    Il videoclip di “Piombo”, realizzato interamente in computer graphic, racconta la fuga disperata di una ragazza perseguitata da mostri che simboleggiano l’eroina: un viaggio oscuro che si trasforma in una spirale autodistruttiva. Un racconto visivo cupo e metaforico che accompagna un brano dal forte impatto emotivo, capace di affrontare il tema della dipendenza in modo diretto e privo di retorica.

     

    Guarda il videoclip di “Piombo” su YouTube:

    https://www.youtube.com/watch?v=2byB-8U0CN0

     

     

    Biografia

    Il progetto, formato da Ale (batteria) e Adri (basso, synth), nasce nell’estate del 2024, dalla profonda necessità di esprimere il disagio che stiamo vivendo di fronte alla spirale di violenza imperante e pervasiva, che permea ogni aspetto della vita. L’agire disumano, con la sua violenza, non solo modifica la realtà circostante, ma intossica anche le anime e i cuori di chi ci sta intorno. È fondamentale comprendere che il tempo per agire è ormai breve: ogni brano dura massimo un minuto e trenta secondi, una forma stilistica che vuole comunicare con forza un senso di massima urgenza.

    Ale e Adri hanno un passato di forte collaborazione, di cui il progetto “Kitsch” è sicuramente il più rappresentativo ed ha permesso loro di allacciare un sodalizio con estrema facilità, anche grazie ad una grande affinità di gusti musicali, che li vede condividere il piacere per band come Faith No More, Pearl Jam, Rage Against The Machine e solo per citarne qualcuno.

     

    “Piombo” è il nuovo singolo del duo strumentale Uno&Mezzo pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 3 ottobre 2025.

     

     

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  • Petra Magoni, Finaz, musica didattica, workshop, prove aperte, concerti ma non solo:  gli appuntamenti del festival Milano la città che sale in programma dall’8 al 30 ottobre nel Municipio 3


    Guida agli eventi in agenda nell’ultimo mese di programmazione della manifestazione organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi

     MILANO – Anche in ottobre, nell’ultimo mese di programmazione, il festival Milano la città che sale, organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi e inserito nel cartellone di eventi del palinsesto Milano è Viva nei Quartieri, il progetto finanziato dal Ministero della Cultura e attuato e coordinato dal Comune di Milano con l’obiettivo di valorizzare e alimentare il tessuto sociale e culturale dei quartieri, in particolare delle periferie, attraverso il teatro, la musica, la danza, il circo e le arti performative, trasformerà il Municipio 3 del capoluogo lombardo in un palcoscenico diffuso, portando la classica, il jazz e la world music (ma non solo) nei luoghi della vita quotidiana: in programma concerti, laboratori musicali, prove aperte e momenti di inclusione sociale (tutti gli eventi sono a ingresso libero con libera donazione).

    Il primo appuntamento di ottobre del festival Milano la città che sale è fissato per mercoledì 8 all’Abbazia di Casoretto (ore 21) con l’esibizione dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano, del soprano Daniela Cappiello e dell’Intende Voci Ensemble, gruppo vocale milanese fondato e diretto da Mirko Guadagnini, che eseguiranno la Sinfonia n. 49 “La Passione” di F.J. Haydn e il sacro nella musica di Mozart (Vesperae Solennes de Confessore; Exsultatejubilate), filo conduttore della produzione in rete tra l’Orchestra Canova e la IUC, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma (dopo il debutto di Milano, il programma sarà infatti replicato nell’aula magna dell’Università La Sapienza di Roma per l’inaugurazione della 81.a stagione della IUC).

    Il giorno dopo, giovedì 9 ottobre, l’auditorium Cerri di via Valvassori Peroni 56 ospiterà il concerto (ore 20.30) del trombettista e compositore Giovanni Falzone, artista tra i più apprezzati dal pubblico, che da sempre ama confrontarsi con le nuove leve del jazz e che è anche un didatta generoso e travolgente: con lui si confronteranno i giovani e promettenti musicisti dei Sugarino Project, collettivo ad assetto variabile in rapida ascesa che ha già condiviso il palco con artisti del calibro di Tino Tracanna, Attilio Zanchi, Luca Missiti e Andrea Andreoli.

    Lo stesso luogo ospiterà, venerdì 10 ottobre (ore 20.30), un altro workshop, questa volta a cura dello straordinario Dandarvaanchig Enkhjargal dettEpi, membro dei Violons Barbares. Intitolato “Come Demetrio Stratos”, il laboratorio, aperto a tutti, cantanti e non, è dedicato alla voce: oltre a far scoprire i segreti del canto tipico delle tradizioni del suo Paese d’origine (la Mongolia), Epi si concentrerà sull’insegnamento delle tecniche di canto armonico o difonico (overtone singing), del canto Hömmei e del Kargyraa (undertone singing). Non sono richieste particolari competenze musicali, ma tanta curiosità e tanta voglia di scoprire le potenzialità della propria voce. Prenotazioni on line su www.eventbrite.it/e/biglietti-come-demetrio-stratos-1707632638189?aff=oddtdtcreator.

    Da un laboratorio all’altro: sabato 11 ottobre (ore 15.30), sempre all’auditorium Cerri avrà luogo “Il mio canto libero”workshop di vocalità creativa a cura di Oskar Boldre, cantante, polistrumentista, direttore di coro e compositore. Boldre ha sviluppato un metodo che propone un approccio all’improvvisazione basato sul gioco, sul controllo e sull’abbandono. Si alterneranno momenti di ascolto e di condivisione, esercizi divertenti e sessioni di improvvisazione corale (circlesong). È consigliata la prenotazione on line su www.eventbrite.it/e/biglietti-il-mio-canto-libero-1707635075479?aff=oddtdtcreator. La giornata di sabato 11 ottobre si concluderà all’auditorium Cerri con un doppio concerto: alle ore 20.30 sarà in scena Epi, che con il morin khuur (il violino verticale originario della Mongolia) e la sua incredibile voce interpreterà brani tradizionali del suo Paese d’origine, regalando al pubblico un’esperienza musicale stupefacente. Poi (alle ore 22) sarà la volta del duo composto da Petra Magoni (voce) e Finaz (chitarra) con il progetto intitolato Equilibrismi. Come due funamboli sull’orlo del precipizio che si avventurano su una corda tesa attraverso le avanguardie artistiche del secolo scorso, Magoni e Finaz intrecceranno letteratura, poesia e musica: Palazzeschi, Cage, Marinetti, Lennon-McCartney rivivranno in perfetto equilibrio tra voce e chitarra aumentate, tra pagina scritta e improvvisazione.

    Venerdì 17 ottobre, sul palco dell’auditorium Cerri si esibiranno, in tre concerti pomeridiani (ore 17.30, 18.30 e 19.30), il coro Akanà, l’Orchestra Canova e gli studenti della scuola paritaria Rudolf Steiner di via Clericetti in una nuova produzione di Musicamorfosi che coinvolgerà i giovanissimi ospiti dei campi rom milanesi. Fondata nel capoluogo lombardo nel 2022 dalla musicista e insegnante Eliana Gintoli, l’associazione Akanà si propone di dare continuità, sviluppo e sostegno al percorso di formazione musicale dei minori che risiedono nei Cot, i Centri di ospitalità temporanea di Milano (più noti come campi rom). I progetti di questa associazione permettono a tanti bambini, che spesso vivono in condizioni di emarginazione non solo sociale, di vivere la bellezza inclusiva della musica in maniera attiva, sentendosi protagonisti.

    Mercoledì 22 ottobre la chiesa di Santa Francesca Romana, in via Cadamosto 5 (quartiere Porta Venezia), farà da cornice al concerto intitolato Morricone santo. Autore di indimenticabili colonne sonore per il cinema, Ennio Morricone è una sorta di angelo custode nonché novello santo protettore della musica in Italia e nel mondo. A omaggiare l’illustre compositore e direttore d’orchestra romano, vincitore di due premi Oscar, ci saranno Roberto Olzer, pianista, organista, solista e accompagnatore in diversi ensemble, a suo agio tanto in ambito classico quanto in quello jazzistico, e il giovane sassofonista Raffaele Fiengo, jazzista in rapida ascesa, selezionato nel progetto Prodjgi di Musicamorfosi riservato ai nuovi talenti della scena italiana (edizione 2023/24). In scaletta, tra insolite sonorità all’organo e irresistibili assoli di sax, alcuni dei temi più noti di Morricone (“Il buono, il brutto il cattivo”, “C⁠’era una volta in America”, “L⁠’estasi dell’oro”, “⁠⁠Gabriel’s Oboe”) e molto altro, tra sacro e profano.

    Domenica 26 ottobre, in tre strutture per anziani della città (Centro Il Sorriso di via Crescenzago 56, Residenza Anni Azzurri e Polo Geriatrico di via S. Faustino 27) è in programma un triplo concerto (ore 11, 15 e 15.45) con Caterina Sangineto, fine esecutrice vocale e arpista di talento, che suona e illustra i suoi meravigliosi strumenti (arpa celtica, salterio e flauti) in un viaggio a cavallo tra musica antica e folk, atmosfere popolari e brani della tradizione celtica.

    L’edizione di quest’anno del festival Milano la città che sale si concluderà giovedì 30 ottobre (ore 20.30), di nuovo all’auditorium Cerri del Municipio 3, con l’evento intitolato La musica sociale di Giovanni Falzone: si tratta di una prova aperta speciale dell’Associazione Italiana Musicisti Amatori, la prima tappa di un percorso che si concluderà prima di Natale, un workshop di musica d’insieme dedicato all’improvvisazione e aperto a tutti, un laboratorio  per condividere il piacere di suonare in un ensemble allargato. Giovanni Falzone, uno dei più geniali trombettisti italiani, compositore e arrangiatore, protagonista del jazz italiano ed europeo con una lunga esperienza nella musica classica, sarà alla guida di una band a cui chiunque potrà aggregarsi: musicisti classici e jazzisti, professionisti e musicisti amatoriali, chitarristi, batteristi, percussionisti, bassisti, violinisti, pianisti, cantanti ma non solo. La sfida di questo laboratorio è quella di formare una massa critica di musicisti con cui dar vita a una grande improvvisazione collettiva. I brani verranno composti appositamente per l’occasione e permetteranno a tutti i strumentisti di partecipare: il laboratorio si concluderà con un concerto finale, in programma nel mese di dicembre. Afferma Filippo Rossi, vicepresidente del Municipio 3: «Milano la città che sale è molto più di una rassegna musicale. È un invito a vivere il territorio in modo nuovo, a riscoprire la bellezza dei nostri quartieri attraverso il linguaggio universale della musica e delle arti. Grazie all’impegno dell’associazione Musicamorfosi e al progetto Milano è Viva nei Quartieri, il Municipio 3 si trasforma in un laboratorio creativo aperto a tutti, dove la cultura diventa strumento di inclusione, partecipazione e crescita collettiva. Siamo orgogliosi di ospitare artisti come Petra Magoni e Finaz e di offrire ai cittadini occasioni di incontro, formazione ed emozione. Questo festival è la dimostrazione concreta che la cultura può far salire con sé tutta la città».

    Maggiori info: www.musicamorfosi.ithttps://milanolacittachesale.it/2025

  • Chry lancia Oscurità: dal 3 ottobre in radio e su tutte le piattaforme

    C’è un momento, nella vita di ciascuno di noi, in cui il buio sembra prevalere: silenzi che fanno rumore, pensieri che si aggrovigliano, il cuore che batte più forte del previsto. È da questa immagine che nasce “Oscurità”(Artisti Online), il nuovo singolo di Christian Laus, in arte Chry, in uscita il 3 ottobre 2025 su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica.

    Il brano è un viaggio tra realtà quotidiana e metafora, un racconto che intreccia la durezza delle esperienze personali con immagini universali di battaglie interiori e collettive. Già dai primi versi in inglese – “It’s all a battlefield today, The second world war D-Day” – si percepisce la tensione di un conflitto costante, quello tra fragilità e forza, tra paura e resistenza.

    Il cuore del brano si accende però nel ritornello, con parole che diventano un vero manifesto di sopravvivenza: “Tutti per uno e uno per tutti, in quest’oscurità… chissà se ce la farà”. Una frase che condensa il senso di un cammino condiviso, dove anche la solitudine trova sollievo nella solidarietà. L’oscurità non è solo un ostacolo, ma anche uno spazio in cui riconoscersi e cercare sostegno reciproco.

    Dal punto di vista musicale, “Oscurità” colpisce per l’impatto del sound. La produzione firmata Oxenbeats si muove su binari drum & bass, con beat incalzanti, bassi profondi e synth avvolgenti che sostengono il flusso vocale di Chry. La voce alterna rap diretto e incisivo a momenti più melodici, amplificando l’intensità emotiva del brano. L’atmosfera è cupa ma non soffocante, anzi: il ritmo ipnotico spinge avanti, come una corsa nel buio alla ricerca di luce.

    Con questa nuova uscita, Chry conferma il suo talento nel coniugare scrittura autentica e ricerca musicale, offrendo al pubblico un brano dal forte impatto emotivo e sonoro che si traduce in un invito a guardare dentro se stessi senza paura, fino a scoprire quella luce che resiste anche nella notte più profonda.

    CHRY BIOGRAFIA

  • NIMBY presentano il terzo singolo, “3 ottobre” tratto dall’album BARBARIE

    NIMBY

    presentano il terzo singolo,

    “3 ottobre”

    tratto dall’album BARBARIE

     

    Il 3 ottobre esce “3 Ottobre”, terzo videoclip e quinto singolo di Barbarie, ultimo album dei Nimby. Il brano, dal tono cantautorale, racconta la solitudine esistenziale e il desiderio di cambiamento di fronte a un mondo alienato e consumista, ma anche il rischio di cedere alla tentazione dell’“uomo forte”, possibile dittatore contemporaneo. Il videoclip, girato in un crudo bianco e nero, rinuncia all’estetica patinata per sottolineare il contrasto vita/morte e il dilemma morale del protagonista. La scelta del monocromo concentra l’attenzione su azioni e personaggi, disturbata però dalla presenza di dispositivi elettronici simbolo di distrazione di massa. Il personaggio, diviso tra sogno rivoluzionario e attrazione per il potere, è fragile nella sua solitudine e incline alla corruzione, riflettendo un’umanità che, tra simboli e rimandi storici, rischia di ripetere i propri errori.

    Il video, un elegante clip in bianco e nero, che porta magicamente a livello visuale i contenuti della canzone, è stato realizzato dal regista Emanuele Spagnolo.

    GUARDA IL VIDEO

    https://youtu.be/xbk5QZp2MMg

    IL TESTO

    Oggi, mercoledì 3 ottobre,

    ho deciso di fondare un movimento individuale

    per la promozione di un nuovo giudizio universale

    Ci ho riflettuto ieri, martedì 2 ottobre 

    mentre ancora intorpidito provavo a rendermi la vita meno uguale

    Che tristissimo eureka lui col suo pattume

    Passo svelto e schiena dritta,

    si liberava di un peccato consumista.

    Una cacca di plastica, neanche troppo sola

    invocava l’attenzione del testimone che era stato la sua gola

    Dimmi che sei con me, anche quando non trovo le parole

    Dimmi che sei come me, contemplatore della rivoluzione

     

    Oggi, mercoledì 3 ottobre

    ho deciso di affidare tutti sti sbagli alla pena capitale

    Mi è balenato ieri, martedì 2 ottobre

    mentre i saggi e i poveracci si masticavano boriosi le parole

    Quasi quasi mi arrendo, resterei in disparte,

    ma ho la smania di azzerare di giudicare il tutto per una parte

    Dimmi che sei con me, anche quando non vedo più di un dove

    Dimmi che sei come me, affascinato dal moderno dittatore.

    BIOGRAFIA

    Nata da un’idea del frontman Tommaso La Vecchia e del chitarrista Aldo Ferrara, la rock band esordisce dal vivo nel 2009 in Calabria, offrendo un sound autentico nel panorama indie alternative italiano. 

    Il primo lavoro è l’Ep del 2010 “A glimpse of world seen thru the eyes of an old tree” forte della presenza musicisti della scena locale come Arco Parentela (4Gradi Brix, Gioman) al basso e Antonio Guzzomì (Meat For Dogs, Bretus) alla batteria.
    Il primo LP della band è “Not In My Back Yard” del 2013, con la coproduzione di Fabio Magistrali (Afterhours, Marta Sui Tubi, Rosolina Mar, etc.). Nella formazione ci sono Gianluca Fulciniti (batteria), Stefano Lo Iacono (basso), Francesco La Vecchia (chitarra), Raffaele De Carlo (cori e flauto traverso); Le registrazioni, in presa diretta, vengono eseguite al MuSaBa. di Mammola (RC) parco-museo dell’artista internazionale Nik Spatari che ospita tutta la band nella sua splendida foresteria e concede l’utilizzo di ben tre opere pittoriche per l’artwork del cd.
    Dopo la realizzazione del primo videoclip “Summer” nasce un’intesa col regista Matteo Scarfò che, oltre a realizzare il video di “Cinema” sceglie alcuni brani di “Not In My Back Yard” tra le musiche del docu-film “BOMB! Fantasia In Fiamme”, dedicato alla vita e alla poesia “Beat” di Gregory Corso.
    Il secondo album, “NIMBY II” del 2018, è realizzato in coproduzione artistica con Manuele Fusaroli (Nada, Tre Allegri Ragazzi Morti, Il Teatro degli Orrori, One Dimensional Man, Karate), registrato e mixato al Natural Headquarter Studio di Corlo (FE) con l’assistenza al banco di Federico Viola.  A sostiuire Gianluca Fulciniti c’è Simone Matarese (Meat For Dogs, Bretus, Bruno & The Souldiers). Illustrazioni e grafiche dell’LP sono stati realizzati dall’artista Andrea Grosso Ciponte, professore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Il formato fisico in vinile è stato stampato dalla PPM. La copertina ha vinto il Best “Art Vinyl Choice” nel concorso BEST ART VINYL 2018 che premia i più bei vinili del panorama italiano.
    Nel 2020 Vins Perri (Sharada) – batteria e voci – e Giuseppe Quaresima – basso – subentrano rispettivamente al posto di Simone Matarese e Stefano Lo Iacono per produrre nuovi brani presso il NUNULAB Studio (Mammola – RC) e il Black Horse Music Studio (Catanzaro). Inizia, dunque, una nuova stagione compositiva dove la poetica di Tommaso cambia prospettiva: dalle tematiche contemplative o introspettive dei primi due album, nel nuovo lavoro il cantante volge lo sguardo verso particolari fenomeni sociali, senza perdere l’opportunità di raccontarli attraverso giochi surreali e lenti caleidoscopiche. Nel 2023 il bassista Manuel Grandinetti entra nella formazione in sostituzione di Giuseppe.

    Nel dicembre del 2023 esce in digitale con l’etichetta “Semplicemente Dischi” il primo singolo del terzo disco “Barbarie”, “Avatar”, insieme al videoclip realizzato in frame by frame da Raffaele Rotundo dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro.
    Nel settembre 2024 esce il digitale sempre con la stessa etichetta il secondo singolo “Montevideo” insieme al videoclip realizzato dal regista Giuseppe Curti (aiuto regia in Freaks Out, Lo Chiamavano Jeeg Robot). Il 5 ottobre 2024 suonano a Faenza sul “Palco Crescendo” del Festival MEI mentre qualche settimana dopo il videoclip di Montevideo riceve il premio “Onda Rock Music Video Contest”.
    Il 21 Marzo 2025 esce in vinile e in digitale il terzo album Barbarie, anticipato dai singoli “A Terra” e “Johnny Freak”.

    Negli anni la band condivide il palco con gruppi come Jeniferever, Octopuss, Saint Just, Sick Tamburo, Bud Spencer Blues Explosion, Andy Timmons, Rezophonic, Omar Pedrini, etc; preziosa la collaborazione con Franco Dionesalvi per alcuni spettacoli di musica e poesia, presentati in rassegne come il “Festival delle Serre” di Cerisano, “Primavera dei Teatri” di Castrovillari e il “Festival Internazionale della Poesia” al MUDEC di Milano. Infine, si segnalano partecipazioni ai migliori festival musicali calabresi come Invasioni, Restart Cosenza Vecchia, Color Fest, Trame, Rock On Martirano Lombardo, Tradizionandu, Onda Rock etc.

    BARBARIE

    Tra le onde agitate della nostra umanità decadente, la band vuole offrire un nuovo equilibrio attraverso il linguaggio del rock alternativo, ricco di intenzioni cantautorali e libero dagli schemi dell’industria musicale nostrana. In un periodo storico in cui l’esistenza dell’umanità è messa alla prova e in discussione, in questo album i Nimby provano a raccontare, attraverso determinati personaggi e fenomeni sociali, le contraddizioni della nostra epoca. Se nei brani i testi di Tommaso fanno volgere lo sguardo verso gli ultimi della società, la copertina offre invece una prospettiva verso chi ha intenzione di manipolare le nostre menti e ci fa sprofondare nella Barbarie. Attraverso un gioco di assonanze il barbiere della copertina, realizzata su tela dall’artista Matteo Marcucci alias Mista Mark, è il medium a cui affidiamo ciò che antropologicamente di più vicino è alla mente dell’uomo: i capelli che, nella Storia del rock, sono un simbolo del vigore con cui viene trasmesso, attraverso linguaggi differenti, l’istinto controculturale del musicista. Il volto mostruoso nel quarto riquadro rappresenta il “taglio” finale realizzato dal Barbiere per sottomettere le nostre menti al Potere. Il disco, annunciato in precedenza dai singoli Avatar e Montevideo, è stato autoprodotto dalla band in totale modalità DIY; le registrazioni il missaggio e il mastering sono state affidate a due studi di Registrazione, il NunuLab (Mammola – RC) e il Black Horse MusicStudio(Catanzaro).

    IL VINILE 

    Il disco, annunciato in precedenza dai singoli Avatar e Montevideo, è stato autoprodotto dalla band in totale modalità DIY; le registrazioni il missaggio e il mastering sono state affidate a due studi di registrazione, il NunuLab (Mammola – RC) e il Black Horse Music Studio (Catanzaro). 

    Oltre che al formato digitale è prevista anche l’uscita di un formato fisico molto speciale: sono state stampate 200 copie a 33 giri numerate, di cui le prime 100 su vinile colorato naturale con un multi splatter richiamante i colori della copertina, sono già soldout. Inoltre, l’inserto interno, coi testi da un lato e la copertina dall’altro, darà la possibilità di approfondire il contenuto delle liriche ed eventualmente utilizzare l’opera dell’artista Mista Mark presente come poster da incorniciare. 

    La stampa del vinile, realizzata con l’etichetta catanzarese Semplicemente Dischi è stata affidata alla giovane fabbrica calabrese di Vinili Southbound Press, una delle pochissime fabbriche in Italia capace di offrire la stampa di vinili colorati splatter e marble.


  • “Come una fenice” è il nuovo singolo di Space

    Dal 3 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Come una fenice”, il nuovo singolo di Space.

     

    “Come una fenice” è un brano intenso e carico di significato che racconta la capacità di rialzarsi dopo le cadute e trasformare il dolore in forza vitale. Il tema centrale è quello della rinascita, rappresentata dalla figura simbolica della fenice, un invito a non arrendersi mai e a trovare sempre una luce anche nei momenti più bui.

    Dal punto di vista sonoro, il brano unisce atmosfere introspettive e malinconiche a un crescendo potente ed emozionante. I versi più intimi, accompagnati da sonorità delicate e avvolgenti, lasciano spazio a ritornelli energici sostenuti da una ritmica più decisa e da un arrangiamento che amplifica il senso di liberazione e di lotta.

    La voce, calda e diretta, si muove tra fragilità e forza, trasmettendo autenticità e passione. Il sound si colloca tra pop-rock e ballad emotiva, una combinazione equilibrata di delicatezza e potenza in cui chitarre, piano e sezione ritmica dialogano creando un’atmosfera che cresce e si apre man mano che la canzone avanza.

    L’uso dinamico degli strumenti e degli effetti dona spazialità e profondità, esaltando i momenti di svolta del testo, in particolare quando esplode il ritornello con il suo messaggio di resistenza e rinascita. “Come una fenice” è una canzone che emoziona e dà energia, capace di trasformare un dolore personale in un inno universale alla resilienza.

    Commenta l’artista sul nuovo singolo: “Dalle difficoltà nasce la mia musica: ‘Come una fenice’ è la mia prima canzone e per me rappresenta l’inizio di tutto. L’ho scritta in un momento in cui sentivo il bisogno di rinascere e trasformare le difficoltà in forza, proprio come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri. In studio ho vissuto emozioni fortissime: era la prima volta che vedevo un’idea diventare una vera canzone, con la mia voce registrata e un arrangiamento che le dava vita. Questo brano è il punto di partenza del mio percorso musicale e racchiude il messaggio che voglio portare avanti: non arrendersi mai e credere sempre in se stessi.”

     

    Biografia

    Fin da bambino, Space ha iniziato a cantare con passione e spontaneità. Solo recentemente ha deciso di intraprendere un percorso più strutturato, iscrivendosi alla Pop Music School, dove sta trasformando il suo sogno in un vero progetto artistico, seguito dal professore Marco Bernasconi.

    La sua musica è influenzata dal pop italiano e internazionale, e cita artisti come Paolo Meneguzzi, Gemelli Diversi, Nek, Zero Assoluto, Sasa Kovacevic ed Enrique Iglesias come suoi riferimenti. La musica pop rappresenta il suo punto di riferimento costante, fonte d’ispirazione e modello stilistico.

    Anche se non ha una formazione musicale accademica né suona strumenti, la musica fa parte della sua quotidianità: l’ascolta ogni giorno, traendone energia, emozioni e idee. Ad oggi, ha inciso il suo primo brano, “Come una fenice”, e punta a pubblicarne altri due entro la fine dell’anno, costruendo così passo dopo passo la sua discografia.

    Il suo progetto è sostenuto dalla Pop Music School, che rappresenta il suo unico team di supporto: un punto fermo e un luogo di crescita dove settimana dopo settimana affina la propria tecnica e identità artistica.

    Il suo target è ampio e trasversale: vuole arrivare a tutte le persone che amano la musica capace di trasmettere valori autentici come amore, rispetto e sincerità. Spera di coinvolgere sia i più giovani, dai 10 anni, sia un pubblico adulto fino ai 50, desiderando che le sue canzoni parlino a tutti senza distinzioni.

    Attraverso la sua musica, Space intende raccontare esperienze di vita comuni, come un lutto, una delusione sentimentale o un nuovo amore. Il suo obiettivo è scrivere testi nei quali chiunque possa rispecchiarsi, mantenendo sempre un linguaggio semplice, cordiale e puro.

    Il suo sogno è vivere il canto nel modo più intenso e sincero possibile: cantare con il sorriso, emozionare ed emozionarsi. Un giorno vorrebbe condividere il palco con gli artisti che lo hanno ispirato e segnato il suo percorso. Non ha fissato un tempo preciso per raggiungere questo traguardo: preferisce godersi il viaggio, con la certezza di dare sempre tutto se stesso.

    “Come una fenice” è il nuovo singolo di Space, disponibile in streaming su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica dal 3 ottobre 2025.

     

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  • “Lascia perdere” degli Uscita Nord: il nuovo singolo che invita a scegliere la vita e il coraggio

    “Lascia perdere” è il nuovo singolo degli Uscita Nord, disponibile in radio e nei digital store da venerdì 5 settembre. 

    Il brano appartiene a quel centenario non-genere che si definisce “canzone d’autore”. È una canzone esistenziale che, senza assumersi alcun ruolo etico o di denuncia, sceglie di affrontare il tema del suicidio e del senso di perdita.

    L’equilibrio tra suoni, dizione e testo si esprime senza alcuna ostentazione, con franchezza e amicizia, anche nella litote del ritornello. Il richiamo alla vita, al dialogo aperto e costante con sé stessi e con gli altri, si propone anche come invito alla continuità del rapporto profondo con la canzone d’autore.

    “Per noi LASCIA PERDERE è una canzone fraterna, decisa ma accogliente, che invita alla scelta di vivere”, dichiara la band.

    La band Uscita Nord ha una storia lunga più di venti anni e l’idea dei fondatori ed autori Marco Belisario e Marcello Malatesta è ancora oggi caratterizzata da un percorso creativo che unisce le forme e il linguaggio tipici della canzone d’autore italiana, con uno stile compositivo più eterogeneo, capace di confondere il jazz con il rock o la musica latina con quella popolare che spesso porta elegantemente in luce i vari aspetti della cultura legata alla propria terra d’origine. 

    Nel 2002 realizzano il primo album dal titolo “Vizi, vezzi e virtù“, un’autoproduzione di storie vissute e raccontate attraverso la pratica dell’autoironia dove la passione per il jazz, i versi particolarmente ispirati e la riscoperta del suono caldo degli strumenti acustici, avvicinano la band a uno stile che si insinua timidamente nel genere della canzone d’autore. 

    Nel 2006 l’album “La nostra cecità”, secondo lavoro discografico con undici brani inediti che danzano con ironia, passione e intima sofferenza sulle cecità dell’uomo comune e le sue infinite contraddizioni. 

    Nel 2011 il nuovo lavoro “Prova d’Artista” (special guest Bepi D’Amato al clarinetto), un mix di suoni avvolgenti e profondi pensieri di confine, dove la realtà si schiaccia in una visione crepuscolare, in tempi lunghi e a bassa velocità, capaci di narrare uno sguardo doppio tra note e parole, tra mondo immaginato e persone reali della provincia, dove ironia, introspezione e durata si contaminano l’un l’altro senza mai confondersi. 

    Il 2013 è l’anno dell’album “Non Aspettare”, una collezione di otto brani inediti, che si aprono a un diverso approccio al vivere come al fare musica. Alla complessità della vita di tutti i giorni, Uscitanord contrappone la semplicità e la trasparenza dei desideri e delle cose piccole e vissute. Sono canzoni accoglienti, dal sound acustico contaminato da sonorità elettriche, che non appesantiscono l’ascolto e lasciano spazio all’ampiezza delle singole storie e alla loro meraviglia. 

    A Marzo 2017 l’uscita del nuovo album “Il Sogno Occidentale” con l’etichetta / Cuochi Music – Milano, undici brani inediti attraverso i quali vengono raccontate le diverse realtà di questo tempo con alternanza di sentimenti, da quello critico a quello ironico, dal richiamo alle proprie tradizioni culturali a momenti di assoluta dolcezza che invitano a superare le distrazioni del quotidiano. 

    Il 2021 è l’anno di “Manufacta”, un album di otto canzoni inedite che raccontano storie in bilico tra la realtà e l’immaginazione, il sentimento e la ragione… oltre a Fuoco sulla Collina, un brano dell’indimenticato Ivan Graziani completamente rivisitato negli arrangiamenti. 

    A Giugno 2024 presentano il singolo “Buontempo”, brano di Ivano Fossati rivisitato negli arrangiamenti, con il quale la band ha deciso di intraprendere un percorso di solidarietà a favore dell’AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici). 

    Definita come una delle band più interessanti del panorama musicale italiano, Uscita Nord ha ottenuto una serie di riconoscimenti in diverse manifestazioni nazionali legate alla canzone d’autore, vincitori assoluti del Varigotti Festival, Premio Mannerini (Genova) per miglior testo e migliore musica, partecipazione al Musicultura Festival sulla canzone popolare e d’autore, speciale menzione per la migliore canzone al Premio Tenco 2017. 

    A fine 2025 è prevista l’uscita del loro settimo album con nuovi brani tutti da scoprire.


  • “Giacere” è il nuovo singolo dei Thëm

    Da venerdì 3 ottobre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica “Giacere” (Overdub Recordings), il nuovo singolo dei Thëm già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 30 settembre.

    “Giacere” è un brano che esprime il dolore di chi si sente schiacciato dal giudizio di se stesso e dalle aspettative degli altri, combattendo tra il desiderio di essere autentico e la tentazione di fingere per adattarsi. È una riflessione tra la solitudine e la ricerca di forza per non perdersi.

     

    Spiega la band a proposito del brano: «Abbiamo scelto “Giacere” come primo brano perché rappresenta un crocevia: tiene un piede nel mondo sonoro del primo disco, ma apre anche al linguaggio più crudo e diretto del nuovo percorso della band. È un assaggio di ciò che sarà il full length, tanto a livello testuale quanto sonoro: un equilibrio instabile tra urgenza, fragilità e disillusione».

     

    Biografia

    Thëm è il suono del disagio che prende forma. Nato nel 2022, il progetto fonde post-hardcore, screamo e alternative in un mix ruvido e viscerale. Il disco d’esordio Frames (2023) ha segnato la prima esplosione: teso, cinematografico, emotivamente carico. La sua uscita ha portato la band a condividere il palco con Fine Before You Came, Elephant Brain, Plakkaggio, Napoli Violenta e We Are Waves, ritagliandosi uno spazio nella scena underground. Da allora, il percorso si è fatto più crudo e istintivo: chitarre abrasive, testi in italiano, emozioni esposte. Rabbia e vulnerabilità si scontrano in ogni brano, tra esplosioni e silenzi sospesi.

     

    “Giacere” è il nuovo singolo dei Thëm pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 30 settembre 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 3 ottobre.

     

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  • VELLUTI: il nuovo brano “Giornata storta” è un invito a riscoprire la profondità dell’amore

    VELLUTI annuncia l’uscita del suo nuovo singolo, “Giornata storta“, un brano intimo e profondamente riflessivo che esplora le dinamiche delle relazioni affettive. Disponibile su tutte le piattaforme digitali, il pezzo si distingue per la sua capacità di trasformare la semplicità del quotidiano in un potente racconto emotivo.

    “Giornata storta” è una fotografia musicale dei piccoli momenti che definiscono un legame. Il brano non si sofferma sulle grandi dichiarazioni, ma eleva il valore dei gesti semplici: il calore, l’affetto e il supporto reciproco diventano il fulcro di un’unione che si rafforza proprio nelle avversità. 

    Con una narrazione onesta e immagini ricche di simbolismo, VELLUTI ci ricorda che le differenze tra due persone non sono un ostacolo, ma una risorsa preziosa per la crescita e il completamento reciproco.

    Questa canzone vuole raccontare l’essenza di un legame che si rinnova ogni giorno” – dichiara VELLUTI – Ho cercato di cogliere quegli istanti di intimità che spesso diamo per scontati, dimostrando che è proprio nella quotidianità che si cela la vera profondità di una storia d’amore“.

    Con le sue sonorità delicate, “Giornata storta” si propone come un brano da ascoltare con attenzione, un invito a riflettere sulla bellezza e la resilienza dei sentimenti. È una celebrazione dell’amore che resiste alle piccole e grandi sfide, trovando la sua forza proprio nella solidarietà e nel sostegno reciproco.

    Marco Velluti, in arte VELLUTI, è un cantautore, compositore e polistrumentista romano dalla formazione solida e dal percorso artistico intenso e articolato. A 6 anni intraprende lo studio della chitarra. Si diploma in solfeggio presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e si specializza in Fonia e Music Technology al Saint Louis College of Music dove frequenta anche il corso di composizione.

    Nel 2005, compone alcuni brani della colonna sonora del film “Mai + come prima” di Giacomo Campiotti. Le sue canzoni “The warriors of light” e “Sei o non sei”, pubblicate con lo pseudonimo “Room 108”, ottengono la candidatura ai Nastri d’Argento 2006 nella categoria “Canzoni originali”.

    Nel 2006 vince il concorso nazionale “Musica Controcorrente” e si distingue in diverse rassegne di musica d’autore, come “La Fabbrica della Musica” per Rai Futura e il premio “Fabrizio De André”, di cui sarà finalista in due edizioni consecutive. Nel 2009 è scelto come volto ufficiale della TIM per uno spot diretto da Gabriele Muccino, dove interpreta il celebre brano “Con te partirò”, sotto la direzione artistica di Sugarmusic.

    Si laurea con voto 10/10 in Chitarra Classica presso il Conservatorio A. Casella dell’Aquila e, successivamente, consegue la Laurea di II livello in Composizione di Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, anche questo ottenuto con il massimo dei voti. È un artista capace di unire profondità espressiva e visione contemporanea.

  • “Baddie Girl” è il nuovo singolo di Sofia

    Dal 3 ottobre 2025 è in rotazione radiofonica “Baddie Girl”, il nuovo singolo di Sofia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 18 settembre.

     

    ‘Baddie Girl’ è un brano hip hop fresco e potente che promuove un messaggio di fiducia in sé stesse e rifiuto del bullismo. La protagonista non è una ‘cattiva ragazza’, ma una persona sicura di sé che non si lascia intimidire e risponde con ironia e determinazione a chi la attacca. Questo brano è un inno per tutte le ragazze adolescenti e pre-adolescenti che vogliono sentirsi libere e forti, divertendosi e ballando.

    Sofia è la più giovane artista a lanciare un singolo hip hop a livello internazionale.

    Spiega l’artista a proposito del brano: Quando ho scritto Baddie Girl con mia mamma, pensavo a quella compagna a scuola che faceva la bulla: volevo trasformare quella rabbia in musica. Lavorando al progetto ho scoperto cosa significa dare forma a un’idea che ti rappresenta davvero. Ogni volta che canto questo brano sento che sto costruendo il mio mondo musicale, passo dopo passo, e che ogni ragazza può sentire la propria forza dentro la mia musica.”

     

    Il videoclip di “Baddie Girl” diretto da Matilde Calamai, mamma di Sofia, è un viaggio visivo tra tre universi simbolici. Il campo da basket diventa metafora di sfida e forza interiore, un luogo dove Sofia rompe gli schemi di un gioco considerato maschile. I murales di MAAC portano l’autenticità dell’arte di strada, un dialogo tra colore e identità. Lo studio di Gabriele Bellini fotografo e videomaker rappresenta invece l’occhio che cattura l’essenza: la trasformazione di Sofia in immagine, energia e verità. Ogni scena è un tassello di un racconto che parla di emancipazione, arte e libertà di esprimersi senza limiti.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/wC3rkXcmiS0?si=1Dp4GfNeMCo6rgno

     

     

    Biografia

    Sofia è una giovane cantante e performer di soli 9 anni che, insieme alla mamma Matilde Calamai, forma il duo Chic Boom Boom. La sua avventura musicale è iniziata quando aveva solo 6 anni, quando ha scritto la sua prima canzone per bambini con la mamma. Da quel momento, la musica è diventata una parte fondamentale della sua vita.

    Sofia studia canto, pianoforte e musical, e frequenta corsi di danza hip hop, portando avanti una formazione completa che unisce voce, strumenti e movimento. Le sue ispirazioni sono varie, spaziando da artisti italiani come Anna Pepe a voci internazionali come That Girl Lay Lay e Doja Cat.

    Il suo stile è fresco e contemporaneo, unendo sonorità pop e hip hop a testi che raccontano esperienze e valori che i suoi coetanei possono riconoscersi. Con il progetto Chic Boom Boom, Sofia ha già pubblicato diversi singoli e un album, tra cui “La Principessa Maleducata” e “Non Smettere Mai di Sognare”.

    La musica di Sofia è rivolta soprattutto a un pubblico di bambine e ragazze, ma con messaggi universali che coinvolgono anche famiglie e genitori. Con i suoi brani, Sofia racconta storie di amicizia, coraggio, libertà e autenticità, affrontando temi attuali come il bullismo e l’importanza di essere se stessi.

    Il suo sogno è diventare una cantante e performer riconosciuta, capace di parlare a una nuova generazione con voce fresca e autentica. Nei prossimi anni, Sofia punta a portare la sua musica su palchi sempre più grandi, anche a livello internazionale. Per lei, la musica non è solo intrattenimento, ma un invito a credere in se stessi e a essere unici.

    “Baddie Girl” è il nuovo singolo di Sofia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 18 settembre 2025 e in rotazione radiofonica dal 3 ottobre.