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  • Non una semplice love song: “Last Time” è un brano necessario

    C’è sempre un momento in cui ci diciamo che sarà l’ultima volta. Che sapremo resistere. Che non cederemo più. Poi, come in un riflesso familiare, torniamo indietro. Basta uno sguardo, un ricordo, una mancanza. E quel “mai più” si trasforma in “ancora una volta”. “Last Time”, il nuovo singolo di OARA – nome d’arte di Eleonora Albrecht, attrice, modella, cantautrice e DJ con base tra Roma e Parigi – nasce proprio da questo cortocircuito tra cuore e ragione. Disponibile in doppia versione (original e remix a cura di KeeJay Freak), il brano racconta quel punto di rottura in cui il desiderio prende il sopravvento sulla volontà.

    Una traccia che affonda nelle zone grigie dell’affettività, in una dinamica relazionale spesso taciuta: la forza irrazionale dell’attrazione, il ritorno ciclico verso ciò da cui sappiamo di doverci allontanare. Non c’è redenzione, solo la consapevolezza amara di un copione che si ripete, sempre uguale, anche quando proviamo a sottrarci, intrappolati tra ciò che vorremmo e ciò che sappiamo non potremo mai avere.

    Con un sound che richiama le cromature internazionali di Purple Disco Machine e le geometrie pop di Dua Lipa, OARA distilla una storia personale in un pezzo che unisce l’eleganza della scrittura all’efficacia della pista. “Last Time” è una canzone che parla d’amore, ma anche di autocoscienza: racconta la sensazione di impotenza che si risveglia quando ci si innamora della persona sbagliata, e la lucida cognizione che anche la passione più grande può diventare un vicolo cieco.

    Un brano estivo ma malinconico, che tratta un tema antico con uno sguardo attuale: la dipendenza affettiva. L’illusione di poter gestire qualcosa che, per sua natura, sfugge.

    «L’ho scritto pensando a tutte quelle situazioni che ci attirano come calamite, anche se sappiamo che ci faranno male. Quelle storie in cui sappiamo benissimo che non potrà esserci un futuro, ma restiamo comunque lì – racconta OARA –. Ci diciamo che non accadrà più, ma spesso è solo una promessa a metà. È un loop da cui è difficile uscire, eppure è lì che impariamo a conoscerci meglio.»

    È proprio qui che si riconosce la cifra stilistica di OARA: una punta di nostalgia nelle parole, intrecciata a sonorità ballabili che non cercano la leggerezza a tutti i costi, ma sanno contenerla. Un equilibrio misurato e prezioso, in cui scrittura e ritmo dialogano senza annullarsi.

    “Last Time” è ispirato anche a storie vissute da chi le è vicino, tra cui quella di una sua amica innamorata di un uomo già impegnato:

    «Sapeva di non poter costruire nulla con lui, ma non riusciva a lasciarlo andare. In questi casi, bisogna ritrovare la forza in sé stessi. Non per orgoglio, ma per sopravvivenza», aggiunge l’artista.

    Da qui nasce anche uno sguardo più ampio, una riflessione sul ruolo delle donne all’interno di queste dinamiche:

    «Voglio che chi ascolta si senta capita, ma anche spronata – conclude OARA -. Non siamo destinate a restare ferme in ruoli che non ci appartengono: possiamo scegliere di rimetterci in cammino, di rialzarci. Prima che diventi l’abitudine, o il timore di rimanere sole, a scegliere al posto nostro. Lo dico a me stessa, e alle mie amiche, ogni volta che serve.»

    Secondo uno studio pubblicato nel 2024 dalla rivista State of Mind, la dipendenza affettiva patologica riguarda circa il 12% della popolazione adulta italiana in terapia psicologica, con una prevalenza femminile significativa. Una cifra che, seppur circoscritta al contesto clinico, suggerisce un fenomeno molto più esteso e spesso invisibile, che attraversa ogni fascia d’età e condizione sociale. Un dato che fotografa parzialmente il problema: la dipendenza affettiva resta infatti in larga parte sommersa, vissuta in silenzio da chi non riconosce o non dichiara il proprio disagio. In molti casi, si tratta di relazioni in cui uno dei partner fatica a interrompere legami che generano sofferenza, pur riconoscendone la natura disfunzionale. Le implicazioni psicologiche sono ampie: dall’ansia da abbandono all’abbassamento dell’autostima, fino a forme di isolamento emotivo che possono durare anni.

    È un tema ancora poco raccontato, ma sempre più diffuso, come dimostrano anche le crescenti richieste di supporto presso centri psicologici e consultori. In questo contesto, canzoni come “Last Time” contribuiscono a portare alla luce dinamiche molto personali che spesso restano in ombra: storie in cui riconoscersi è il primo passo per uscirne.

    Anche quando si veste di suoni pensati per il dancefloor, il brano non tradisce la sua natura più intima. Il remix di KeeJay Freak, produttore noto nel panorama dance europeo, rilegge la struttura originale e le conferisce un respiro da club estivo. Ma dietro il ritmo, il pezzo continua a portarsi dietro le domande da cui è nato, senza alleggerirne il senso: lo sposta altrove, ma non lo dissolve.

    Lo stesso vale per il testo, co-scritto da OARA in sinergia con un team di autori fidati, che alterna immagini sensuali a momenti di resa:

    «You’re gonna crush another soul. Move your body let it go. I just wanna lose control»
    Stai per schiacciare un’altra anima. Muovi il tuo corpo, lascialo andare. Voglio solo perdere il controllo»)

    Un verso che cristallizza la dinamica affettiva alla base del progetto: non è la mancanza di volontà a renderci fragili, ma l’illusione di poter gestire il desiderio come fosse razionale. La volontà che cede, il corpo che anticipa il pensiero, la solitudine che sopravvive all’amore.

    Quella di OARA è una carriera che spazia tra moda, cinema e club. Nata come attrice e modella, con una formazione internazionale tra Parigi, Londra e Los Angeles, ha fatto il suo esordio musicale nel 2022 con “Sono in vacanza”, affermandosi come cantautrice capace di unire immediatezza radiofonica e sensibilità narrativa. Dal 2023 suona anche come DJ, portando nei suoi set un mix di elettronica, pop e atmosfere retrò, ispirandosi a icone internazionali come Kylie Minogue.

    Negli ultimi due anni ha pubblicato singoli come “Un bacio blu”, “Je danse” e “Odette”, brano dedicato alla madre – ex étoile del Teatro dell’Opera – e alla bellezza della danza classica. Il suo universo musicale è un intreccio di esperienze e identità: italiano e francese, cinema e musica, palco e pista da ballo.

    Ma è con “Last Time” – accompagnato dai due videoclip ufficiali, dedicati rispettivamente alla versione originale e al remix e presentati in anteprima su Sky TG24 – che OARA tocca un tema trasversale, attuale, intergenerazionale: quello dell’amore sbilanciato, del desiderio che sfugge al controllo, e del bisogno di ritrovare se stessi fuori dalla dipendenza affettiva. In una contemporaneità in cui le relazioni si consumano spesso tra messaggi vocali e notifiche, la sua è una voce che invita a fermarsi e a fare i conti con ciò che davvero ci lega – e ci libera.

  • Francesco Cavestri in concerto a Milano: mercoledì 9 luglio presso il Portraits of an Italian Summer

    Francesco Cavestri, in occasione della rassegna “Portraits of an Italian Summer” presso Portrait Milano, eseguirà un concerto speciale in piano solo in collaborazione con Steinway & Sons omaggiando le colonne sonore più emozionanti del cinema italiano.

     

    Mercoledì 9 luglio alle ore 21, Francesco Cavestri (premiato Forbes Under 30) si esibirà in un concerto in piano solo in collaborazione con Steinway & Sons presso il prestigioso Portrait Milano di Corso Venezia, 11, nel suggestivo chiostro rinascimentale. Il concerto, parte della Rassegna estiva “Ritratti di un’Estate Italiana”, sarà un’esibizione in cui Cavestri proporrà brani originali alternati a reinterpretazioni di grandi temi sinfonici del cinema italiano, con tributi a Ennio Morricone, Piero Piccioni, Nino Rota e Ryuichi Sakamoto. La performance sarà accompagnata da grafiche interattive proiettate in tempo reale, create appositamente per l’occasione e visibili su un maxischermo fornito da Sky Cinema, partner ufficiale della rassegna. Il programma musicale, intitolato “Souvenir di un bacio”, include le colonne sonore di film famosi.

    Ingresso gratuito con prenotazione al seguente link:

    www.lungarnocollection.com/it/music-of-an-italian-summer/


    

    Per info sulla rassegna:

    https://www.lungarnocollection.com/it/blog/portraits-of-an-italian-summer/




    Biografia

    Francesco Cavestri (classe 2003), pianista, compositore e divulgatore. Studia pianoforte dall’età di 4 anni e si laurea a pieni voti a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna. Negli USA studia e vince due borse di studio al Berklee College of music di Boston e frequenta la scena musicale newyorkese, vincendo una borsa di studio anche alla New School di New York.


    La sua discografia è composta da 3 album: un album di esordio pubblicato nel 2022 con 9 inediti intitolato “Early17” (il cui titolo deriva dall’età in cui l’album è stato ideato e registrato) con feat del grande trombettista Fabrizio Bosso. Il secondo album, dal titolo “IKI- bellezza ispiratrice”, è uscito il 19 gennaio, distribuito da Universal Music Italia, e presenta la collaborazione del jazzista italiano più affermato a livello internazionale: Paolo Fresu. Il terzo album, uscito il 16 febbraio 2024, dal titolo “Una morte da mediano” raccoglie una colonna sonora che Cavestri ha registrato per un progetto Rai Play sound. Gli album verranno presentati con un tour italiano a partire dalla primavera del 2024, con la data inaugurale al Blue Note di Milano il 14 aprile 2024.


    Cavestri si è inoltre esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri (l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally’s Jazz Club di Boston, lo Smalls Jazz Club di New York, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz a Berchidda, il festival JazzMi con due eventi alla Triennale di Milano: concerto in trio in Teatro Triennale e laboratorio in Sala Agorà). Il 14 aprile ha aperto il tour del suo ultimo album “IKI – Bellezza Ispiratrice” registrando il sold out al Blue Note di Milano, per poi proseguire con un altro successo all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, ala Casa del Jazz, Il tour proseguirà con altri appuntamenti in giro per la penisola (Festival AmbriaJazz in Valtellina, Entroterre Festival, Luglio Musicale Trapanese, Piano City Milano, Bologna Estate, ecc…).

    Come divulgatore Francesco Cavestri collabora con l’associazione Il Jazz Va a Scuola, organizzando lezioni-concerto, seminari e masterclass in teatro, nelle scuole e nei Festival, anche al fianco di importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il 30 aprile 2024, in occasione dell’International Jazz Day riconosciuto dall’Unesco, Cavestri ha ricevuto il premio IJVAS come giovane divulgatore e compositore all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al fianco dei grandi nomi del Jazz italiano, tra cui Stefano Bollani.

    A settembre 2024, Francesco Cavestri ha iniziato a collaborare con Steinway & Sons Italia, suonando per diversi eventi organizzati dalla sede italiana che lo storico marchio di pianoforti ha aperto a Milano e che lo porterà anche all’estero.

    Il 31 ottobre 2024 Cavestri ha tenuto un concerto nel Teatro Triennale di Milano per JazzMi con Willie Peyote come special guest. Durante la serata, che ha registrato il sold out con più di un mese di anticipo, i due artisti hanno presentato un brano inedito che hanno realizzato insieme. Il 22 novembre si è esibito per la rassegna Blue Note off a Villa d’Este sul Lago di Como.

    Il 22/1/2025 è stato pubblicato da Universal il brano Entropia con feat Willie Peyote ed al concerto del 5 marzo da Steinway and Sons Italia è stato registrato l’album dal vivo che uscirà prossimamente e darà il via al tour all’estero.

    A maggio 2025 ha partecipato con due suoi concerti  in piano solo alla rassegna di PIANO CITY MILANO  in due luoghi di prestigio come Spazio Vitale Barberis e il Portrait Milano.

    Nel mese di aprile 2025 Cavestri è stato inserito nella classifica italiana di Forbes Italia tra gli under 30 che si sono distinti nell’anno e stanno avendo un impatto nel rispetto ambito.

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  • “Un pezzo che fa” è il nuovo singolo di Alessia

    Da venerdì 4 luglio 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Un pezzo che fa”, il nuovo singolo di Alessia.

    “Un pezzo che fa” è un brano dal ritmo frizzante, che profuma d’estate e libertà. Alterna sfumature blues e pop, con un ritornello che resta facilmente in mente. Il testo racconta la fuga da una situazione tossica che soffoca l’individualità, e la ricerca di una nuova dimensione personale.

    Spiega l’artista a proposito del brano: «È un brano che oltre alla parte tecnica richiede moltissima determinazione e la giusta attitudine, va preso di petto. Inizialmente in studio mi sono trovata un po’ in difficoltà perché era un ritmo tutto nuovo e diverso dalla mia confort zone, però siccome mi gasava parecchio questa sfida “me contro me” ci ho provato con tutta me stessa e grazie anche al prezioso aiuto di Namida che l’aveva scritta e composta con me, ce l’ho fatta. Dopo la canzone blueseggiante “Amore chimico” che trattava il tema di un amore consumante, con questa il fulcro è proprio il voler opporsi e scappare da una situazione che ci sta stretta, soprattutto in amore per cercare la vera felicità e serenità, una ribellione».

    Biografia

    Alessia Prestifilippo in arte ALESSIA ha partecipato a numerosi contest musicali in tutta Italia. Tra i traguardi più significativi, la finale dell’ultima edizione di Nokep Generation, la vittoria del Premio Beatrice 2024 a San Bonifacio (Verona), il primo posto nella suggestiva cornice del Trentino Music Arena e il secondo posto nella sezione canora del concorso “La bella e voce”.

     

    “Un pezzo che fa” è il nuovo singolo di Alessia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 4 luglio 2025.

     

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  • “Tramonto Rosso Kerosene” il nuovo singolo degli Sviet Margot

    Da venerdì 4 luglio 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Tramonto Rosso Kerosene”, il nuovo singolo degli SVIET MARGOT.

    “Tramonto Rosso Kerosene”, il terzo singolo della band, mescola sonorità pop rock ed elettroniche in un mix frizzante, ballabile e ironico. Con un ritornello travolgente, il brano è pronto a far cantare e riflettere. Il testo, interamente in italiano, affronta il tema dell’inquinamento in chiave sarcastica e provocatoria: si parla di discariche abusive, cieli spettacolari (ma tossici), pesci radioattivi e di un tramonto illuminato dai fumi industriali, osservato con nostalgia per un passato in cui tutto sembrava più innocente. Un contrasto tra sonorità leggere e contenuti pungenti che incarna perfettamente l’anima degli Sviet Margot: energia, autenticità e uno sguardo critico sul mondo che ci circonda.

    Spiega Tiziana Giudici a proposito della nuova release: “Il nostro terzo singolo è un brano originale ironico, pungente ma sempre allegro. Il testo parla dell’inquinamento visto da chi lavora da moltissimi anni nel settore ambientale, industriale e delle energie rinnovabili. Ho voluto parlare di ciò che spesso si vede in Italia, ma far vedere anche come altri paesi gestiscono i siti industriali, direi un pò meglio. Nel video vi è alternanza di siti industriali ed impianti eolici che ben si inseriscono nel paesaggio naturale dell’Olanda, dove tecnologia e natura risultano essere in armonia. Verissimo! L’idea del balletto di Stanlio e Ollio nasce dal voler ricordare le giornate serene di un passato forse è più spensierato dei giorni d’oggi. Preparare il balletto è stato divertente, e sapevamo che lo avremmo reso altrettanto spassoso e buffo durante le riprese del video, confidavamo nella mia (Tiziana) naturale goffaggine come ballerina!! Ci siamo divertiti molto durante le riprese del video, tra i cowboy che suonano con noi ci sono anche il nostro batterista della Luca Iovieno (il cattivo col fucile) e il nostro nuovo chitarrista Lorenzo Ventura (il cowboy sempre allegro).”

    Nel videoclip di “Tramonto Rosso Kerosene” si alternano due piani paralleli. Da un lato, vediamo immagini di siti industriali, raffinerie, fumi che si alzano dai camini e impianti eolici perfettamente integrati nel paesaggio naturale dell’Olanda. Qui, tecnologia e natura sembrano convivere in equilibrio, rappresentando la vita moderna e il progresso tecnologico, che, se ben gestito, non è di per sé negativo, anzi, richiede solo maggiore consapevolezza. Nel secondo piano, la band suona in un’ambientazione ispirata al film del 1937 di Stanlio e Ollio, I fanciulli del West. Lo scenario è tipicamente country, e il celebre balletto comico dei due attori viene reinterpretato a modo loro, con ancora più ironia, da Tiziana e Alessandro. Questa parte del video richiama un passato che potrebbe sembrare più sereno e spensierato.

     

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=xR4QPc3_U78

     

     

    Biografia

    SVIET dal russo “Luce”, MARGOT la sexy donna di Lupin III. Gli Sviet Margot sono una band romana attiva da molti anni, caratterizzata da una sensuale voce femminile, cristallina, a tratti lirica e grintosa, su una base musicale energica e frizzante, che si esprime nel genere Pop Rock ed ammicca al Jazz, al Progressive e al J Rock. La band ha all’attivo tre album “Spiriti di Luce” (2013), “Glance to Infinity” (2016) e “Into the Badlands” (2023).  

    Il singolo “Calore” (dall’album “Spiriti di luce”), è stato scelto dalla Warner Records nel film prodotto dalla 20th Century Fox “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato”.

    Gli Sviet Margot hanno condiviso il palco con importanti nomi internazionali come Poets of the Fall, Guano Apes e The 69 Eyes.

     

    Dopo “Stay On These Roads” e “Dancing Queen”, “Tramonto Rosso Kerosene” è il nuovo singolo degli Sviet Margot disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 4 luglio 2025.

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  • “Barriera” è il singolo d’esordio di Marsiglia

    Dal 4 luglio 2025 sarà in rotazione radiofonica “Barriera”, il primo singolo di Marsiglia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 13 giugno.

     

    Marsiglia presenta il suo primo singolo “Barriera”, una ballad intensa e toccante che diventa un inno alla resilienza e alla forza interiore. Il brano racconta la storia di una farfalla con le ali rotte, simbolo di chi affronta il dolore e sceglie di non arrendersi.

    La canzone è caratterizzata da un sound delicato, guidato da pianoforte e archi, che accompagna una voce carica di emozione. Il ritmo e il messaggio crescono insieme, trasformando la fragilità in coraggio e luce.

    Questo nuovo singolo è un invito a trovare la forza dentro di sé e a non arrendersi di fronte alle difficoltà.

    Commenta l’artista a proposito del brano: Ho scritto questo brano per chi si sente spezzato, giudicato, diverso. Per ricordare che anche quando tutto sembra crollare, dentro ognuno di noi c’è una fiamma che resiste. Da crisalide a farfalla, da ferita a forza: possiamo sempre scegliere di rialzarci.”

     

    Ascolta il brano su Spotify: https://open.spotify.com/track/7LUIcs90LO8z3ZXuFEgD5m?si=JzT-63SDQIWw_Qwy_FHi_Q&context=spotify%3Asearch%3Amarsiglia%2Bbarti

    Biografia

    Noemi Marsiglia in arte Marsiglia, classe 2008, è una giovane artista di Mormanno (CS) dal talento fresco e deciso pronta a conquistare la scena musicale con il suo stile autentico e le sue ballad intense. Con una voce che trasmette emozione e sensibilità, Marsiglia racconta storie di crescita e di vita, toccando il cuore di chi ascolta. Il suo sound è un equilibrio perfetto tra delicatezza e forza espressiva, capace di evocare sentimenti profondi e di far riflettere.

    Marsiglia ha iniziato a cantare all’età di nove anni e da un anno e mezzo studia presso RC Voce e Produzione, dove ha avuto l’opportunità di perfezionare la sua tecnica vocale con Cecilia Cesario e di sviluppare le sue abilità di songwriting con Rosario Canale. Recentemente, ha partecipato al Loop Fest con un suo brano, raggiungendo la top ten della finale e vivendo un’esperienza molto significativa per la sua carriera artistica.

    “Barriera” è il primo singolo di Marsiglia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 13 giugno 2025 e in rotazione radiofonica dal 4 luglio.

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  • La musica dei ColliMare tra spoken word e cantautorato

    Cosa succede mentre aspetti una risposta sullo schermo? A volte, una canzone. “Sta scrivendo…” è il nuovo singolo del collettivo ColliMare, disponibile su tutti i digital store per Watt Musik. Il brano prende il titolo dall’indicazione che compare quando qualcuno sta per risponderci in chat. Ma anziché raccontare l’amore nato online, o il cuore spezzato da messaggio letto e mai risposto, fotografa l’attimo prima del coraggio. Quel momento in cui decidiamo se aspettare, scappare o finalmente esporci.

    Un modo nuovo di raccontare quello che proviamo, quando non sappiamo come dirlo. Una canzone nata da un gesto qualunque. E da una domanda che ci riguarda tutti.

    «Volevamo partire da una cosa minuscola, quotidiana – dichiarano i ColliMare -. Quei tre puntini che ci fissano e ci fanno immaginare mille risposte. O mille silenzi. Da lì è nato tutto.»

    Loro sono il duo BellaNotte, Slat ed Edgar Allan Pop: quattro artisti attivi da anni tra musica, teatro e sperimentazione. Hanno deciso di unire le forze e fondare il collettivo ColliMare, un progetto nato tra le colline e il mare della Romagna. Non una band, ma una formazione a geometria variabile che fa della diversità stilistica un punto di partenza. Lo stesso nome, suggerisce anche l’intenzione di far collimare differenze: geografiche, artistiche, personali. Senza etichette, senza classificazioni. La vera idea di collettivo: non quella che unifica, ma quella che tiene insieme. E in cui le singole identità non si annullano, ma si arricchiscono a vicenda.

    Nessuna forma prestabilita da rispettare, nessun algoritmo da assecondare.

    «Veniamo da ambienti diversi e da linguaggi non sempre riconosciuti – affermano –. Ma vogliamo suonare insieme, senza snaturarci e senza forzature. In fondo, anche i nostri live sono così: spontanei, mai uguali.»

    Il brano, registrato negli studi Atomic di Longiano (FC) e prodotto da Enrico Zavalloni, fonde scrittura cantautorale, spoken word e beat elettronici, senza rincorrere o incasellarsi in una scena o un genere.

    “Sta scrivendo…” è un ibrido sonoro essenziale, che accoglie i piccoli timori contemporanei e li trasforma in ritmo, immagine e narrazione.

    Al centro, un’inversione di senso, uno scarto semantico che somiglia al modo in cui ci parliamo oggi: veloce, ironico, ma pieno di cose non dette.

    «Tu sei l’influenza che voglio prendere»

    Un verso che parla di una scelta: quella di lasciarsi attraversare, anche da ciò che fa paura. E in fondo, è questa la direzione che prende tutto il brano: rimanere dove normalmente si evita di stare.

    Secondo Statista (2023), più del 70% delle comunicazioni sentimentali tra under 35 in Italia avviene via messaggio. Una connessione continua, che però non toglie le incertezze. I ColliMare partono proprio da qui: dal paradosso di essere sempre connessi, ma ancora incapaci di dirsi le cose davvero.

    «La nostra generazione si racconta a pezzetti, in chat, in note vocali, in like. Ma ogni tanto serve qualcuno che raccolga quei frammenti e li metta in musica, anche con un beat sotto.»

    “Sta scrivendo…” parte dall’idea che la canzone d’autore possa ancora essere una forma di pensiero – anche nel mondo digitale. Senza nostalgia, solo con il coraggio di restare in quel momento sospeso, prima che le parole arrivino.

    La copertina del singolo richiama l’estetica delle app di messaggistica, ma in controluce: come se qualcosa stesse per succedere, ma non ancora.

    Nel testo si parla di ansia, crescita, distanza e disattenzione. Ma anche di unione, di passaggi generazionali, e di libertà.

    In un’estate piena di canzoni che parlano di leggerezza, “Sta scrivendo…” sceglie di aspettare un attimo in più prima di parlare. E in quel tempo – sospeso, digitale, umano – prova a raccontare chi siamo, quando ancora non sappiamo come dirlo.

  • “With all their lies” è il nuovo singolo di Algieri, disponibile in radio e in digitale dal 4 luglio

    Da venerdì 4 luglio 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “With all their lies”, il nuovo singolo di Algieri.

    “With All Their Lies” è la versione in inglese del brano “Ribelle nel silenzio”, che racconta il senso di ribellione e il desiderio di verità in un mondo dominato da ipocrisia e falsità. Il sound richiama l’energia del britpop anni ’90, con richiami a Foo Fighters e Oasis: chitarre graffianti, batteria incalzante e un’interpretazione vocale intensa e autentica, che trascina l’ascoltatore in un viaggio introspettivo e liberatorio.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Con ‘With All Their Lies’ volevo dare una voce internazionale a un sentimento che mi porto dentro da sempre: la ribellione verso tutto ciò che è finto, costruito, imposto. È nato tutto da una notte in studio, quando ho sentito il bisogno di tradurre in inglese le emozioni di ‘Ribelle nel silenzio’ per raggiungere un pubblico ancora più ampio. È stato un processo istintivo, quasi terapeutico, che mi ha permesso di raccontarmi in modo ancora più diretto e viscerale.”

     

     

    Guarda il lyric video su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=KHlMPtida88

     

    Biografia

    Antonio Algieri in arte “Algieri” è un artista e songwriter indipendente, cresciuto tra le sonorità britpop degli anni ’90 e una sensibilità lirica contemporanea. Ha pubblicato diversi singoli e ha all’attivo esperienze live sia in Italia che all’estero. Nel 2024 si è esibito in vari contest e festival, portando la sua musica su diversi palchi e collaborando con professionisti del settore. La sua scrittura si caratterizza per la ricerca di autenticità e la capacità di fondere energia rock e introspezione emotiva.

    Dopo il suo primo album pop-rock “Hope!” (2017) Antonio ha deciso di immergersi in una nuova dimensione artistica con un sound che si dirige sul synth-pop.

    Il 10 Aprile 2020, apre un nuovo capitolo della sua carriera pubblicando il singolo “La mia terapia”, brano che certifica la sua voglia di cimentarsi nella sperimentazione di nuove strade sonore.

    Il 25 Settembre 2020 esce “Ricordati di te”, secondo capitolo della sua svolta artistica.

    Il 16 Aprile 2021 esce il suo nuovo singolo dal titolo “Come un guerriero”, brano di un’ulteriore metamorfosi artistica tenuto nel cassetto per tanti anni, un racconto intimo delle difficoltà e degli abusi vissuti da un adolescente di periferia in un contesto sociale difficile.

    Il 23 Maggio esce “Ribelle nel silenzio”, il suo nuovo brano che riporta Antonio alle sue radici più essenziali, quelle del Rock e del BritPop.

    “With all their lies” è il nuovo singolo di Algieri disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 4 luglio 2025.

     

     

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  • “Le nazioni, situazioni, sanità” è il nuovo album de L’Invidia

    Da venerdì 4 luglio 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico “LE NAZIONI, SITUAZIONI, SANITA’” (Overdub Recordings), il nuovo album de L’INVIDIA.

    “Le nazioni, situazioni, sanità” è un album che tratta di temi sociali, di quotidianità, di episodi che lasciano il segno, di rapporti, di politica, di sanità, di guerra e di tutti gli avvenimenti attuali che ci danno ispirazione.

    Spiega la band a proposito del disco: Con questo disco vogliamo trasmettere un messaggio di speranza e di forza perché attraverso la musica si possono superare dei momenti bui. La rabbia e la convinzione che mettiamo nelle canzoni dev’essere d’esempio soprattutto per i giovani, al cambiamento, a non chinare il capo, perché le parole possono essere più taglienti di una lama, possono essere più potenti delle armi, possono cambiare le menti”.

     

    “LE NAZIONI, SITUAZIONI, SANITÀ’” TRACKLIST:

    1. Big bang
    2. Destino crudele
    3. Mostri nell’armadio
    4. Le nazioni, situazioni, sanità
    5. Crollano i palazzi
    6. Era ora
    7. Restare in piedi
    8. Gregge
    9. Sogno

     

    Biografia

    L’Invidia è una band rock del panorama salernitano fondata nel 2019 da Vittorio Mascolo attuale cantante e chitarrista, Giovanni Caiazza alla batteria, Gino de Filippo al basso e Lorenzo Fiume alle chitarre elettriche. La band si rifà a sonorità del rock americano spaziando dal punk al grunge di Seattle con un cantato di carattere fortemente sociale, arrabbiato, di denuncia e senza mezzi termini.

    Dopo i singoli “Crollano i palazzi” e “Mostri nell’armadio”, “Le nazioni, situazioni, sanità” è il nuovo album de L’Invidia pubblicato da Overdub Recordings disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico dal 4 luglio 2025.

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  • “Shot” è il singolo d’esordio di Mavi

    Dal 4 luglio 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Shot”, il primo singolo di Mavi.

    “Shot” è un inno all’amore incondizionato scritto durante un viaggio in treno con lo sguardo perso tra i riflessi del mare oltre il finestrino. L’ispirazione nasce da quell’immagine, sintetizzata nel verso: “non ti dirò della paura che ho di salire su un treno e tu giù fermo dal finestrino”.

    Il brano racconta la paura di non essere abbastanza e il timore di non essere compresi fino in fondo dalla persona amata. Un crescendo emotivo che descrive l’intensità di un amore vissuto a mille, con tutte le sue sfumature: euforia, adrenalina, brivido. Le stesse sensazioni che si provano subito dopo uno “shot”.

    “Shot” è dedicato a chi ama incondizionatamente, anche con la paura di perdersi o di perdere l’altro. È un inno a chi si mette in gioco con anima e cuore, mostrando tutto di sé – pregi e fragilità – nella speranza di riuscire un giorno a superare le proprie paure e a vivere l’amore senza più timori.

    Commenta l’artista a proposito del brano: “Ho scritto “Shot” in un momento in cui mi sentivo piena di emozioni ma senza un modo preciso per esprimerle. Quel viaggio in treno è stato come uno specchio: mi guardavo nei riflessi del mare e mi sono sentita vulnerabile, ma anche libera. Questo brano è nato così, di getto, come un bisogno di raccontarmi senza filtri. È una canzone che parla d’amore, sì, ma soprattutto del coraggio di mostrarsi per quello che si è, anche quando si ha paura di non essere capiti”

    Biografia

    Geltrude Casazzone, in arte Mavi, è una cantante e cantautrice nata a Cosenza il 1° febbraio 2003. Attualmente risiede nella sua città natale e frequenta il corso di laurea in Giurisprudenza presso l’Università della Calabria.

    La sua passione per la musica inizia nel 2016, quando inizia gli studi musicali presso il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza. Prosegue la sua formazione da privatista, partecipando a vari concorsi provinciali e regionali, tra cui l’Accademia Musicale “Gustav Mahler” di Trebisacce (CS), dove si aggiudica il Primo Premio Assoluto nel 2019.

    Oggi, Geltrude continua a perfezionarsi nel canto e nella scrittura musicale, lavorando con RC Voce Produzione, che la segue nel suo percorso artistico e discografico. Con la sua voce e la sua creatività, Geltrude Casazzone si sta affermando come una giovane artista promettente nel panorama musicale italiano.

    “Shot” è il primo singolo di Mavi disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 4 luglio 2025.

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  • L’EDITORE VIANDANTE CHE VA INCONTRO AI LETTORI E PROPONE LIBRERIE MOBILI

    Se il Lettore non va dall’Editore, l’Editore si mette in viaggio e va dal Lettore.

    Arturo Bernava e Maria Emery editori  dei marchi Il Viandante e Chiaredizioni, hanno ideato un caravan – con la sapiente progettazione dell’interior designer Ruggero Regini e la realizzazione di un artigiano d’eccezione, Manuel Argalia di Fabriano –  per raggiungere le diverse piazze italiane, anche le meno privilegiate, andando così incontro ai vecchi e ai nuovi lettori.

    <<Ogni lettore legge se stesso>>, sosteneva Marcel Proust. Ed è vero!Come è vero che sempre più, nella sovrabbondanza dell’offerta e l’insufficiente capienza anche delle librerie di catena, i lettori giocheranno un ruolo decisivo nel successo di questo titolo o di quel marchio. Quei lettori meno pigri o sprovveduti che sanno quel che vogliono, che non si accontentano della prima risposta, che cercano quel titolo e non un altro.

    La voglia di andare in contro tendenza ha spinto Arturo Bernava a fare cose diverse dal solito: <<Ormai siamo preda delle librerie online. Ci scrutano, ci spiano, rubano le nostre preferenze. Ma sono convinto che nessuna intelligenza artificiale, almeno per ora, potrà rubarci il fascino di sfogliare le pagine di un libro. Io per acquistarne uno ho bisogno di sfogliarlo, di annusarlo, di tenerlo in mano… Voglio portare i libri di carta dove non ci sono più da diverso tempo, dove una libreria non alberga più da anni, soppiantate dalle librerie online. Voglio riportare il libro di carta sotto le finestre dei lettori “abbandonati” a se stessi>>.

    Pur avendo affidato i suoi marchi al più potente distributore italiano, ovvero Messaggerie, Bernava non era soddisfatto; nel corso di questi anni ha notato che i gruppi editoriali più forti in Italia hanno anche una propria rete distributiva. <<Ecco, in piccolo, noi del Viandante, vogliamo fare la stessa cosa: ovviamente non volendoci scontrare con i colossi delle librerie di catena, ma occupando quegli spazi lasciati liberi. Non è assolutamente nostra intenzione fare concorrenza alle librerie “stanziali” che sono e restano il nostro riferimento. Vogliamo solo occupare quegli spazi che non siano presidiati>>.

    Com’è strutturato il furgone lo spiega Maria Emery che ha seguito le fasi della realizzazione: <<L’intenzione è quella di ricreare il confort e l’accoglienza di una vera e propria libreria. Di una piccola ma elegante libreria di un centro storico. C’è uno scaffale che occupa un’intera parete dove trovano posto i libri in esposizione, di fronte abbiamo posto una sorta di credenza con alzata, per dare risalto ad alcuni titoli da esporre con maggiore visibilità. Abbiamo anche inserito una piccola ribaltina, qualora fosse necessario avere un piano di appoggio più ampio per firmacopie, scritture estemporanee o semplicemente per prendere appunti. Nella parete di fondo abbiamo posto un grande specchio per dare profondità all’ambiente e dietro questa parete vi è un piccolo magazzino dove riporre gli accessori necessari per l’allestimento esterno.  Sui portelloni posteriori sono sistemati ulteriori espositori, per affiggere il cartellone con i marchi dei nostri partner e locandine e/o particolari in evidenza. Infine, vi è una piccola seduta, qualora ci si voglia mettere più comodi per assaporare qualche pagina in pace>>.

    Il caravan ospiterà circa un migliaio di titoli. Inizialmente saranno tutti titoli de Il Viandante, Chiaredizioni e Quid (altro marchio del Gruppo), ma gli editori non escludono di ospitare in futuro anche altri marchi. È  previsto anche un ampio allestimento esterno, uno spazio espositivo, con tavoli e sedie per laboratori e presentazioni. Il tutto protetto da un tendone posizionato sul tetto del furgone e illuminato da luci calde e potenti, alimentate da elettricità a 220 volt, appositamente prodotta dal mezzo, grazie ad un impianto realizzato ad hoc. Oltre ai libri tutto ciò che è possibile trovare in una normale libreria: penne, matite, quaderni personalizzati. Ma anche, perché no, magliette, tazze e tutto quanto serva a realizzare un’offerta di merchandising di qualità, però sempre tenendo i libri al centro della mission.

    I luoghi interessati: <<Saranno tutti quelli che al momento non sono dotati di una libreria stanziale – chiarisce Bernava. – Cominceremo dall’entroterra abruzzese, ma non escludiamo la splendida costa dei Trabocchi. Ci piacerebbe che diventasse un appuntamento fisso, che il nostro arrivo venisse atteso dai lettori e richiesto dalle associazioni culturali e dagli amministratori locali. Siamo certi che l’iniziativa riscuoterà l’entusiasmo che merita. Abbiamo già un calendario molto fitto, che ci porterà in luoghi iconici, passando anche per un piccolo paese (Scontrone, in provincia de L’Aquila) che a settembre ospiterà il raduno dei “borghi della lettura”, un’associazione di piccoli borghi italiani, che annovera oltre cento Comuni iscritti>>. Ma ci sono ancora possibilità: qualora si volesse la libreria Viandante nel proprio Comune, è possibile inviare una mail a libreriaviandante@gmail.com e magari sarà possibile organizzarsi.

    In occasioni particolari come feste e fiere: <<Certo gli appuntamenti specifici del settore, come le fiere, sono il nostro target di riferimento, ma non solo. Vorremmo che la libreria fosse sempre in movimento, specie nella stagione estiva; ci piacerebbe sviluppare un vero e proprio tour, che tocchi tutti i Paesi che inizialmente conosciamo, sino a rispondere agli inviti di chi ci chiamerà e vorrà condividere con noi questa fantastica avventura. Ci rendiamo, però, conto che non possiamo gestire da soli questo progetto: in questa fase di avvio e per tutto il 2025 lo testeremo per comprenderne meglio le potenzialità, ma l’idea di fondo è di darlo in gestione a chi ha la passione per il mondo dei libri e di questo mondo vuol fare il proprio lavoro. Anche in questo caso, se c’è chi voglia proporsi per gestire una libreria Viandante, può inviare una mail (corredata da un CV) all’indirizzo già citato>>.

    L’intento è di aprire, nel corso dei prossimi tre anni, diversi punti del genere, per creare una vera e propria rete in franchising. <<Presidiare le tante parti della nostra bella Italia con altrettante “librerie del Viandante” è il nostro sogno, un sogno che parte da questo primo prototipo ma che, ne siamo certi, potrebbe concretizzarsi a breve. Noi ci crediamo e ci stiamo lavorando già da tempo>>.

    La casa editrice Il Viandante – diretta da Arturo Bernava – nasce nel dicembre del 2015 a cui si affianca, nel 2017, Chiaredizioni, specializzata in editoria per ragazzi. Il gruppo pubblica circa 70 titoli l’anno. Ai due marchi storici si aggiunge da poco anche quello della Quid edizioni, diretto da Maria Emery, già socia del gruppo editoriale Il Viandante – Chiaredizioni, che si sta specializzando in romance e poesia. Il gruppo si avvale della Direzione artistica di Mauro Ortolani, già docente all’Accademia di belle arti di Viterbo. In totale, al momento, sono occupati otto collaboratori “fissi”, oltre a diversi innesti estemporanei “a progetto”.

    Le tappe previste dalla Libreria del Viandante:

    12 luglio Fabriano

    18 luglio Pescara

    19 luglio Pescasseroli

    26 – 27 luglio Roccaraso

    3 agosto Scanno

    7 agosto Pineto

    9 agosto Pescocostanzo

    10 agosto Civitella Roveto

    14 agosto Pineto

    16 agosto Calascio

    17 agosto Santo Stefano di Sessanio

    20 agosto Rivisindoli

    23 agosto Villalago

    24 agosto Scanno

    29 – 30 agosto Francavilla al Mare

    7 – 8 settembre Scontrone (Aq)