Month: May 2022

  • Dahel, “ULALA” dal 5 maggio in digitale

    Dahel, “ULALA” dal 5 maggio in digitale

    DAHEL è pronto all’ultimo step del suo percorso musicale prima del lancio del suo nuovo album di inediti. Dopo i singoli Love Nepo (con Sgribaz e PRACI), CL NCL 2 e MILAN, esce il 5 maggio in digitale ULALA, ultima anticipazione del nuovo progetto IL MOOD È previsto per il prossimo 13 maggio 2022 e da ora in pre-save.

    La release dell’opening track di questo nuovo lavoro dell’artista nuorese, prodotta da Emdi, è accompagnata da un video in esclusiva su Instagram sui canali ufficiali dell’artista. In poco più di un minuto, quello più introspettivo e intimo del brano prima di cambiare completamente ispirazione e sonorità, l’artista è immerso nell’acqua, come un ritorno allo stato embrionale in cui ha la lucidità di osservare il mondo con occhi innocenti e lasciarsi andare a un flashback della sua vita passata.

    “Ho voluto ripercorrere la mia adolescenza, il mio primo approccio con l’hip hop, le prime delusioni di vita con gli amici, i primi soldi facili”, racconta Dahel. “Nel ritornello descrivo una scena che vivo spesso, un momento tutto mio che ci tenevo a raccontare, in cui di frequente esco di notte per dare sfogo ai pensieri, riflettere sulle cose che ho fatto e magari quelle in cui ho sbagliato. Da queste “cadute” mi riprendo sul cambio di beat, con la forza di rialzarmi per prendere tutto ciò che voglio davvero”.

    Tantissimi gli elementi in questo singolo che introduce il tema di IL MOOD È, dove gli stati d’animo più disparati si alterneranno traccia dopo traccia. Nella seconda strofa di ULALA, l’artista rende omaggio ad alcune realtà che lo hanno ispirato, stimolandolo a diventare una persona migliore. Dall’Associazione AdessoBasta e la sua “PERSEVERANZA” (omaggiata in un noto graffito di Manu Invisible, uno dei più grandi street artist sardi) nella lotta per la rimozione di una curva mortale sulla SS 129, dove hanno perso la vita i due fratelli Pintor, proseguendo con Gianfranco Zola (noto nel mondo come Magic Box, nato a Oliena) sino all’autrice Grazia Deledda, nata e cresciuta a Nuoro.

    Non solo: la Sardegna stessa è grande protagonista di questo singolo in una barra che omaggia un verso di Lazza. 

    “Da ragazzino sognavo l’Italia

    Oggi mi sembra che a volte l’Italia sogni la Sardegna

    “Sono fiero delle mie origini e di come sono cresciuto, parlo della mia città e della mia isola in ogni traccia e non mi sono mai trovato a disagio o inferiore a nessuno, anche quando mi prendevano in giro per il mio accento. Non tutta l’Italia sa quanta tradizione e rispetto abbiamo”, conclude Dahel.

    Dopo ULALA, il 13 maggio sarà la data fatidica per scoprire tutto l’universo di un talentuoso artista come Dahel.

  • FABIO DE VINCENTE: dal 29 aprile fuori il nuovo singolo “UN GIORNO NORMALE”

    FABIO DE VINCENTE: dal 29 aprile fuori il nuovo singolo “UN GIORNO NORMALE”

    Dal 29 aprile 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “UN GIORNO NORMALE”, il nuovo singolo di FABIO DE VINCENTE.

    In “Un giorno normale” di Fabio De Vincente non c’è niente di normale. Crudo, diretto e spietato, ancora una volta l’artista mette se stesso a nudo e all’estremo non avendone, nella sua vita, mai avuti di giorni “normali”.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Se ci guardiamo intorno cosa c’è di normale!? Spesso è la realtà che supera la fantasia quindi dove sta la normalità!? Viviamo in un grande teatro dell’assurdo e per rendersene conto basterebbe fermarsi solo a ciò che vediamo ma oltre c’è quello che siamo ed è questo a rendere tutto più pericoloso; in ogni giorno normale tutto può succedere.”

    Nel videoclip di “Un giorno normale” un prete peccatore, una cinica drag queen, una ragazzina smaliziata, una anziana signora altolocata alcolizzata e Fabio De Vincente, che scrive la sceneggiatura e interpreta se stesso, sono i cinque protagonisti che giocano alla roulette russa in un racconto fuori dai canoni con la regia tarantiniana di Claudio Zagarini, nella splendida cornice dell’Imperial SPA di Milano.

    Biografia

    L’arte di Fabio De Vincente, definito “l’aristocratico di strada”, racchiude quello che è stato ed è il suo stile di vita. 

    Il carattere ribelle, il desiderio di evasione, lo spirito libero, contro le regole, lo si nota sin da piccolo.

    A 5 anni riceve una tastiera giocattolo e il giorno successivo si suona e canta “Tanti auguri” e “Oh When The Saints Go Marching In” con i giusti accordi.

    A chi gli chiede cosa volesse fare da grande risponde: “il musicista”.

    A 10 anni sceglie il pianoforte come compagno di vita e a 11 anni inizia a scrivere le prime canzoni.

    Fin da ragazzino sfida lo zio, musicista professionista, riproducendo al pianoforte i brani che lo zio suonava.

    Molto indisciplinato, tra sospensioni, bocciature, esuberi di assenze, risse e mancanza di studio, cambia una decina di istituti nelle superiori.

    A 17 anni passa 6 mesi a scrivere poesie e dipingere senza mai uscire di casa.

    Grazie alle doti di intrattenitore suona piano e voce nei più prestigiosi club di Torino, Alassio, Capri, Costa Smeralda, Montecarlo, Londra, New York e molti altri, e per eventi privati esclusivi.

    Nel 2010 esce il suo primo singolo “Soltanto in un attimo”. Ospite su Rai 1 da Maurizio Costanzo, presenta il singolo “Come quando fuori piove”. Nel 2013 è testimonial con “L’unica cosa che so” di una campagna sulla sicurezza stradale nazionale.

    Entra per 2 anni consecutivi, nel 2014 e nel 2015 nei finalisti del Festival di Sanremo Nuove Proposte.

    Dopo l’uscita di “One life one show” apre il concerto di Francesco Sarcina (“Le Vibrazioni”) e partecipa a The Voice of Italy 2016 esordendo al pianoforte con “Say Something” entrando nel team Dolcenera, nonostante anche Max Pezzali, Raffaella Carrà ed Emis Killa lo avrebbero voluto. Per tutti è un “musicista d’esperienza”, per Giorgio Moroder è “quello che potrebbe avere un successo discografico”.

    Apre il live di Dolcenera e dopo un breve tour tra Los Angeles e Las Vegas (dove rischia l’arresto 3 volte in 5 giorni) torna in Italia come giurato per due music talent con Moreno e Francesco Facchinetti. 

    E’ proprio Fabio De Vincente che si racconta nelle sue canzoni, ha il vissuto giusto per cantare quelle parole che solo chi vive certe esperienze può scrivere.

    Per la terza volta entra nei finalisti di Sanremo Giovani nel 2019 con “Come nelle favole”, brano che esce in seguito, dopo un lungo difficile periodo, ad aprile 2021, primo singolo del suo nuovo progetto, entrando subito nelle classifiche. Anche i successivi 5 singoli entrano nelle classifiche e conquistano articoli e passaggi su testate e radio nazionali.

    Da sempre non c’è distacco tra il suo lavoro e la sua vita, da cui prende ispirazione per le sue canzoni, segnata da altissimi e bassissimi.

    Dal 29 aprile un altro nuovo singolo, il terzo del 2022, “Un giorno normale” è disponibile in tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica.

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  • FUNGHI LADRI: dal 29 aprile in radio “I.N.R.I.cordo”

    FUNGHI LADRI: dal 29 aprile in radio “I.N.R.I.cordo”

    Dal 29 aprile 2022 è disponibile in rotazione radiofonica “I.N.R.I.cordo”, già disponibile su tutte le piattaforme di streaming.

    “I.N.R.I.cordo” è un brano dedicato al rapporto con la figura di Cristo. La Sua vita e il Suo esempio sono stati da sempre, per i Funghi Ladri, una spinta a compiere il bene, ogni giorno, nonostante i numerosi limiti umani.

    Spiega MD dei Funghi Ladri a proposito del brano: “Nella mia vita non sono mancate rovinose cadute e tragici eventi, lungo il cammino, e ciò che capita nel mondo non è facile da comprendere. Ma mi basta tornare a cercare la figura di Cristo, per trovare in questa relazione sollievo e al tempo stesso nostalgia, come se in realtà Lo conoscessi da sempre e il mio scopo nella vita non fosse altro che ricongiungermi a Lui.”

    Il videoclip si apre con il protagonista che vaga in un antico casale, un luogo senza spazio né tempo, che simboleggia il cammino di un uomo all’interno della propria anima, alla ricerca di un senso per la propria esistenza, mentre un artista di strada, forse un senzatetto, è intento a disegnare la sua opera sul marciapiede di una piazza. I passanti non sembrano prestare particolare attenzione, né all’artista di strada, né al suo disegno, disturbandolo continuamente, fino a quando un gruppo di bulli annoiati, lo circonda e decide di picchiarlo brutalmente, senza alcun motivo. L’uomo è tumefatto in volto e trafitto nello spirito, ma interiormente “consapevole”, prosegue nel completare il suo disegno quando, infine, a causa delle violenze subite, cade al suolo spossato. La contemplazione spirituale di MD lo condurrà verso la piazza, dove si trova il detto artista di strada bisognoso d’aiuto, e MD lo sosterrà nel suo rialzarsi in piedi, tanto fisicamente, quanto emotivamente. I due uomini lasceranno la piazza insieme e si vedrà finalmente cosa l’artista disegnava.

    Biografia

    I “FUNGHI LADRI” sono nati nel 1997, inizialmente composti da due elementi. Dopo un anno di collaborazioni, però, il duo si è disciolto ed MD ha proseguito da solo alla ricerca di nuove sonorità e nuovi spunti, per un rap sempre più innovativo e accattivante. Nel 1999 l’incontro con Corrado Villa: musicista e arrangiatore di comprovata esperienza. Nei primi mesi del 2003, MD ha trovato l’intesa con il successivo arrangiatore dei “Funghi”, Giovanni Farese, che è terminata dopo circa 2/3 anni: da tale momento MD si è dedicato del tutto anche agli arrangiamenti dei propri brani. Nello stesso anno, poi, l’amicizia storica di MD con il cantante e chitarrista Marcello Vitale, si è trasformata in una collaborazione artistica dai tratti innovativi e dai risultati davvero proficui. Da allora la melodia e la musicalità hanno caratterizzato le creazioni artistiche dei Funghi Ladri, fondendosi con testi e metriche di rilievo. Continue le collaborazioni con il cantante Gabriele Saurio, con la cantante Annalisa Burzio e con il chitarrista Fabio Calamita. 

    I Funghi Ladri vantano numerose partecipazioni a diverse manifestazioni musicali sul territorio nazionale, come: Sanremo Rock; Festa della musica; Arezzo Wave; Maggio dei monumenti; Premio 29 settembre; Sanremo Giovani; Tim Tour; vincitori della “Rassegna Teatro Verga; vincitori nella Rassegna Extra Large; vincitori in Giovani Suoni; apertura della serata Urban Electronica con personaggi del calibro di: Dj Falcon (Daft Punk), Leeroy Thornhill (Prodigy) e Steve Bug; Sotterranea; Hoola Hop Festival; Cornetto Algida Free Music Festival; finalisti nel Bad Habit Festival; finalisti nel Crazy House; finalisti nel Brescia On Line; Samigo Top 100; 3° classificati al Blog Music Duel – M.E.I.; Hip Hop M.E.I.; Concorso musicale Mercedes Benz; Nokia for Music; SDSM; A Caccia di Stelle; Are Rock; Heineken Jammin’ Festival; Cecchetto Festival; Ballabellaradio Festival, ripreso dalle telecamere di Uno Mattina e trasmesso da Rai 1; Mezzanotte nei Parchi; premiati da Radio Emme come gruppo rivelazione; vincitori del Suessola MusicArte – premiati anche dalla critica; Demo Award di Radio 1 al M.E.I. – Funghi Ladri protagonisti dello speciale Demo su Radio 1, con una puntata interamente dedicata al gruppo; V (affanculo) Day; 1° Maggio tutto l’anno; Lamezia DemoFest; Telethon.

    Non da ultimo, i Funghi Ladri hanno ottenuto importanti passaggi radiofonici nazionali su Radio 101 come migliore gruppo emergente, su Radio Rai 1 come migliori artisti della stagione e su Radio 24 con l’ultimo singolo “Emergenza”.

    I.N.R.I.cordo” esce in radio venerdì 29 aprile 2022.

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  • Don Pero, esce il nuovo singolo dell’artista siciliano: ascolta “Una chance”

    Don Pero, esce il nuovo singolo dell’artista siciliano: ascolta “Una chance”

    DON PERO prosegue instancabile il suo percorso musicale con un nuovo singolo in digitale da giovedì 21 aprile 2022. Una Chance è il titolo del nuovo brano fuori per Giaguaro Empire e distribuito da Believe, un ulteriore passo sul sentiero che il giovane artista classe 2000 sta tracciando verso la realizzazione dei propri obiettivi nella musica. 

    Proprio questi ultimi sono il focus del nuovo singolo, l’unica chance di cui parla Don Pero: nonostante le mancanze dovute a un contesto familiare difficile e a trascorsi personali piuttosto complicati, sarà il suo talento a portare l’artista lontano dalle scelte di altri suoi coetanei, in cerca di un futuro alternativo in una nuova città. Una Chance rappresenta la speranza, l’occasione di farcela solo con le proprie forze, là dove il destino avrebbe scommesso il contrario. 

    Dopo Petit, G e Wesh Poto, con Una Chance Don Pero torna ad aprirsi raccontando il suo passato con consapevolezza e senza vergogna: l’onestà e i sacrifici di una vita, quando si è in un luogo ostile per chi cerca riscatto, trovano soddisfazione con il cambiamento di chi ha davvero il coraggio di metterlo in atto.

    Ho dovuto fare l’uomo senza averlo avuto accanto

    C’è chi sceglie scuola calcio, e chi lavoro o spaccio

    Mamma lavorava in nero e non ha mai avuto debiti

    Tutto quello che ho, oggi è grazie ai miei meriti

    DON PERO

    Una Chance prosegue così il racconto, brano dopo brano, dell’universo di Don Pero. Tra singoli introspettivi e altri in cui dipinge le immagini forti della vita nel suo quartiere – comprese le complicazioni di una città flagellata dalla malavita –  ci avviciniamo sempre di più a conoscere un artista che merita tutta l’attenzione e il rispetto che si è guadagnato fino ad oggi.

    Il videoclip ufficiale di Una Chance è disponibile su YouTube dalle 14.00 del 21 aprile.

  • “Parole al vento”: l’omaggio del sassofonista Tino Tracanna  e degli studenti del Conservatorio Verdi di Milano  a Charles Mingus il 18 maggio a Settimo Milanese

    “Parole al vento”: l’omaggio del sassofonista Tino Tracanna e degli studenti del Conservatorio Verdi di Milano a Charles Mingus il 18 maggio a Settimo Milanese

    MILANO – Si concluderà mercoledì 18 maggio la nuova stagione di “Parole al vento”, la rassegna organizzata da AHUM a Settimo Milanese (Mi) e diretta da Antonio Ribatti con l’obiettivo di promuovere la cultura musicale nel segno della interdisciplinarità tra suoni, arti visive e nuovi linguaggi. Per il quarto e ultimo appuntamento della manifestazione, a Palazzo Granaio (largo Papa Giovanni XXIII 1, ore 21, ingresso libero) andrà in scena “Mingussiana: Seven for Mingus”, progetto ideato dal sassofonista e compositore Tino Tracanna in occasione del centenario della nascita di Charles Mingus, uno dei più importanti jazzisti di tutti i tempi. Insieme a Tracanna, nome di spicco della scena italiana, si esibiranno alcuni dei più brillanti studenti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. 
    Tra gli anni Cinquanta e Sessanta Mingus elaborò una formidabile sintesi musicale tra la grande tradizione del jazz e i nuovi linguaggi che in quel momento stavano esplodendo, recuperando l’improvvisazione collettiva e riproponendola nell’ambito formale delle sue meravigliose composizioni, fertile terreno per i suoi collaboratori, formidabili solisti che come lui si muovevano con disinvoltura tra tradizione e avanguardia. Il settetto diretto da Tino Tracanna al sax tenore (con Cecilia Barra, voce; Daniele Nocella, tromba; Giacomo Cazzaro, sax alto; Claudio Guarcello, pianoforte; Cristiano Nuovo, contrabbasso; Elia Ambrosioni, batteria) interpreterà alcune delle più belle composizioni del contrabbassista afroamericano, rispettandone l’impianto formale ma riproponendole secondo la propria personalità musicale e il proprio linguaggio improvvisativo, nel rispetto della vocazione fondante della musica di Mingus.


    “PAROLE AL VENTO” – Dal 6 aprile al 18 maggio a Settimo Milanese (Mi)
    Il programma (ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti)
    Direzione artistica: Antonio Ribatti

    Mercoledì 6 aprile, ore 21
    Auditorium Anna Marchesini, via Grandi 12, Settimo Milanese (Mi).
    “Il suono disorganizzato” 
    Prova aperta a cura di Ferdinando Faraò & Artchipel Orchestra

    Mercoledì 20 aprile, ore 21
    Palazzo Granaio, largo Papa Giovanni XXIII 1, Settimo Milanese (Mi).
    “Inseguendo quel suono – Una storia di Ennio Morricone”
    A cura di Alessandro De Rosa (voce narrante), Fausto Beccalossi (fisarmonica) e Claudio Farinone (chitarre).

    Mercoledì 4 maggio, ore 21
    Palazzo Granaio, largo Papa Giovanni XXIII 1, Settimo Milanese (Mi).
    “Batuke – Storia sociale del samba”
    A cura di Nenè Ribeiro (chitarra e voce) e Kal dos Santos (percussioni e voce), con la partecipazione del laboratorio di percussioni Toc Toc.

    Mercoledì 18 maggio, ore 21
    Palazzo Granaio, largo Papa Giovanni XXIII 1, Settimo Milanese (Mi). 
    “Mingussiana: Seven for Mingus”
    In occasione del centenario della nascita di Charles Mingus.
    Con Tino Tracanna e gli allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano: Cecilia Barra (voce), Daniele Nocella (tromba), Giacomo Cazzaro (sax alto), Tino Tracanna (sax tenore), Claudio Guarcello (pianoforte), Cristiano Nuovo (contrabbasso), Elia Ambrosioni (batteria).

    On line: www.ahumlive.com 
    Informazioni: 3454454549; email: info@ahumlive.com; ingresso libero, si consiglia la prenotazione.
  • Eman, fuori il nuovo singolo Il matto per Mescal

    Eman, fuori il nuovo singolo Il matto per Mescal

    Il matto è il singolo che sancisce il ritorno di Eman, che si mette nei panni di Simone, ai margini di una società in balia del consumismo e che non riesce a dare più il giusto valore alle piccole cose. Un uomo che continua a guardare con disincanto il mondo che lo circonda, con gli occhi colmi di stupore di un bambino, che viene deriso dagli altri per il suo stile di vita e il suo modo di fare e che preferisce dedicare il suo tempo a godersi quanto di bello il quotidiano possa offrirli piuttosto che diventare schiavo di scadenze, file e impegni.

    Il cantautore ribalta la prospettiva e ci fa capire quanto siamo noi i veri matti al giorno d’oggi, ossessionati dal desiderio di apparire, abbindolati dai social, incapaci di instaurare rapporti sinceri e vittime dell’omologazione. Simone è il capro espiatorio della frustrazione altrui, diverso e quindi giudicato con sospetto e paura. A degnarlo di considerazione è un cane che si avvicina a lui e gli lecca la mano, compagno di viaggio di un’ipotetica giornata da mendicante di attenzioni ma felice di essere malato di normalità, di essere capace di fissare il cielo e non lo schermo di un cellulare mentre passeggia per strada e di non assoggettarsi alla massa.

    Eman - Il matto cover
    Eman – Il matto cover

    Il messaggio finale è potente e spiazzante: se vai troppo forte poi vivi a metà. Il consiglio è quello di riuscire a ritagliarsi del tempo per se stessi, per le proprie passioni e per ricucire ferite interiori che non si cicatrizzano con gli insulti gratuiti sotto a un post o con la derisione pubblica. La produzione, curata dal fido SKG, si caratterizza per un incedere scanzonato che segue musicalmente la mentalità del matto, con la presenza degli archi che si alterna a passaggi elettronici e più cadenzati.

    «Dietro la storia del protagonista del brano si cela una critica al mondo dei finti bisogni; a quest’epoca della felicità per forza; da mostrare in time line, il Matto si contrappone con autoironia, prendendosi del tempo per l’alba, per innamorarsi, per carezzare un cane, randagio e libero come lui. Il pensiero del Matto è lucido e tagliente “ormai sono le cose a possedere le persone”; e la sua semplicità e schiettezza lo pongono distante dalla gente che gli passa accanto: quella stessa gente che lui vede rincorrere la vita, schiacciata tra l’avere troppo e il non avere mai abbastanza…» ci racconta l’artista.

    Segui Eman su Instagram

    Ascolta Eman su Spotify

    Eman, all’anagrafe Emanuele Aceto, ha all’attivo tre album, Come acetoAmen e Eman. Il suo repertorio, difficilmente etichettabile, esplora mondi musicali spesso opposti: dal reggae al dark, dall’electro-rock alla musica d’autore contemporanea e d’ispirazione internazionale. L’originalità compositiva incontra testi profondi, spesso veicolo di messaggi a carattere sociale o di denuncia (come nel caso di Amen, Chiedo scusa, Ritorno a casa) ma anche ironici e provocatori (Milano, L’amore ai tempi dello spread, Svegliati). Il matto è il suo nuovo singolo, in radio e su tutte le piattaforme digitali dal 29 aprile, su etichetta Mescal e distribuito da ADA Music Italy.

  • DOREMIFASUD CONTAMINAZIONI CULTURALI 2022 DAL 6 ALL’8 MAGGIO IL FESTIVAL INTERNAZIONALE  DELLA MUSICA DEL SUD DEL MONDO

    DOREMIFASUD CONTAMINAZIONI CULTURALI 2022 DAL 6 ALL’8 MAGGIO IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA MUSICA DEL SUD DEL MONDO

    Finalmente, dopo due anni di attesa, torna il Festival DOREMIFASUD, giunto alla sua V edizione.

    • 3 giorni di eventi
    • 10 artisti e band live!
    • 3 cene etniche
    • 5 workshop e laboratori, per giovani, adulti, famiglie e bambini.

    E quest’anno, grandi nomi tra i concorrenti.

    📌 VENERDI’ 06 MAGGIO 2022
    ORE 18.30: APERTURA DEL FESTIVAL CON INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA E PREMIAZIONE
    19.00: ESIBIZIONE DI SANDRO JOYEUX
    ORE 19.30: APERICENA ERITREO
    21.00: PRIMA SERATA DELLE SEMIFINALI
    Gafarov Ensemble | Tommy Kuti | Cico & Mama Afrika | Karamu Afro Collective | Jambow Jane
    24.00: CIAK SI BALLA! DJ SET con DJ MIGO

    📌 SABATO 07 MAGGIO 2022
    ORE 15.30 – 17.00: WORKSHOP DI DANZA AFRICANA SUI TAMBURI BASSI CON ISMAIL BANGOURA. ASSOCIAZIONE SINITAH.
    ORE 17.30 – 19.00: WORKSHOP DI DANZA AFRICANA CON IL MAESTRO NINO RADDI FARXAAN. ASSOCIAZIONE KARAMOGO.
    ORE 17.30 – 19.00: WORKSHOP DI KORA CON IL MAESTRO BURKINABÈ YAYA DEMBELÈ
    ORE 19.00: ESIBIZIONE DI JANE JERESA
    ORE 19.30: APERICENA SENEGALESE
    21.00: SECONDA SERATA DELLE SEMIFINALI
    Tren del Sur | Sinedades | Nikuze Bonfils | Nabil Hamai | Francesco Riotta & Ameth Sissokho
    24.00: CIAK SI BALLA! DJ SET con DJ MIGO

    📌 DOMENICA 08 MAGGIO 2022
    ORE 15.30 – 16.30: Laboratorio Toc Toc Officina del ritmo con il maestro Kal dos Santos, per bambini e famiglie
    ORE 16.30 – 17.30: “Roda di Capoeira” con i Bambini della Scuola Cadorna di Milano: Progetto “insieme nel cerchio” INCLUSIONE di A.s.d. Spazio Capoeira Desequilibrio
    ORE 17.30 – 18.30: STORIE IN MUSICA, CON MERENDA, PER BAMBINI E FAMIGLIE
    ORE 19.00: APERICENA COLOMBIANO
    ORE 21.00: FINALE
    ORE 23.00: PREMIAZIONE DEI VIDEO MUSICALI
    ORE 23.30: PREMIAZIONE MUSICISTI
    Vi aspettiamo!
     


    Per info e prenotazioni:
    email: info@ciqmilano.it
    Tel.: 349 643 2404
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  • “Moncadas”: ecco il nuovo album in studio del rapper Turi Moncada

    “Moncadas”: ecco il nuovo album in studio del rapper Turi Moncada

    Dal 15 aprile 2022 è disponibile su tutte le piattaforme digitali MONCADAS, l’album d’esordio dell’artista palermitano TURI MONCADA (alias di Salvatore Moncada, classe ‘98), pubblicato per la nuova label La Victoria Records fondata da St. Luca Spenish e Simone Barbieri

    La release entra a far parte dei progetti che arricchiscono la vasta programmazione discografica della label nei mesi a venire, con un roster che vanta al suo interno nomi celebri come Miss Fritty e nuove scommesse dell’urban italiano, come lo stesso Turi Moncada, Issel, Skinny Raise, Engeezo, Don Rizzo e Kappa24.

    MONCADAS è una raccolta di 11 brani scritti e registrati tra il 2021 e il 2022. Il titolo dell’album richiama il cognome di origini spagnole dell’artista, già giovane membro fondatore del collettivo Gorilla Sauce, che cela nel suo primo disco una doppia chiave di lettura. La “S” che compare nel titolo, infatti, evoca il tema ricorrente della famiglia, ma anche le molte sfaccettature nello stile musicale di Turi Moncada, che si evidenziano in ogni brano.

    MONCADAS è il riassunto in musica degli ultimi due anni della vita di un ragazzo siciliano che ha preso consapevolezza di voler essere se stesso a tutti i costi”, spiega l’artista. “All’interno ho messo le mie storie, le difficoltà della mia terra, le mie paure, la musica e la cultura che mi hanno ispirato durante la mia crescita”.

    Nella tracklist spiccano le collaborazioni con Frank Popa (Però piace), Nevra (Molto più), Issel (Safe) e le produzioni di Valentino, Alex 3o5 e Yahweh.

    Turi Moncada alterna banger ad esercizi di stile, storytelling a brani più leggeri e intimi, senza mai dimenticare quanto la sua città e la realtà siciliana abbiano un peso specifico nelle storie che racconta. Su tutti, brani come U Sai e La parola con la M mostrano la realtà della sua città filtrata dagli occhi dell’artista, fra stereotipi da abbattere e una criminalità troppo spesso ostentata, ma ben lontana dalla reale piaga della mafia, che flagella la nostra attualità. 

    Il sound tra l’hip hop più classico e le nuove sonorità dell’urban sintetizza nella sua molteplicità di ispirazioni una maggiore maturità rispetto ai primi EP e mixtape dell’artista, arricchito da citazioni e riferimenti cinematografici da sempre presenti nei testi di Turi Moncada.

  • Luca Aquino nel nuovo album di Max Fuschetto: Ritmico Non Ritmico!

    Luca Aquino nel nuovo album di Max Fuschetto: Ritmico Non Ritmico!

    NovAntiqua pubblica il nuovo avvincente album del poliedrico compositore. Jackson Pollock, Paul Klee e Lucio Battisti in un crossover concettuale dalla pittura al modern-classical. Special guest Luca Aquino

    Ritmico Non Ritmico: la musica di Max Fuschetto verso le frontiere dell’arte

     

     

    MAX FUSCHETTO

    Ritmico Non Ritmico

    NovAntiqua

    9 tracce | 36.37 min.

     

     

    «Ritmico Non Ritmico è procedere senza categorie. Il mondo e il suo rovescio. Lo specchio in cui si riflette l’assenza. Il non identico necessario che completa la formula dell’essere. Il titolo nasce da una parafrasi di Ritmicamente, uno dei quadri di Paul Klee in cui è rappresentata una scacchiera disegnata a mano. Ritmico come disposizione architettonica degli elementi che realizzano una forma; Non ritmico di dimensioni musicali che nascono da elementi fluttuanti, continuum sonori che si espandono liberamente. Ritmico come pulsazione costante, dei suoni ribattuti sui tasti di un pianoforte o ripetuti tra soffio e lingua nel tubo di un flicorno; e anche di una Non Ritmica sospensione: il beat assente, il passo che non trova appoggio, la sensazione del vuoto. Stop. L’elenco è infinito, ognuno ha il suo andare oscillante: l’artista che mi interessa è un funambolo il cui passo successivo non ha riuscita certa».

    Sono le parole con cui Max Fuschetto presenta, partendo dall’immagine evocativa del titolo, il nuovo album Ritmico Non Ritmico, pubblicato da NovAntiqua. A quattro anni dal successo di Mother Moonlight il compositore e oboista torna con un’opera avvincente, incentrata su un crossover concettuale che esalta il continuo andare della musica verso le frontiere dell’arte, soprattutto quella della pittura e dell’immagine. Ritmico Non Ritmico è una lente puntata sull’irresistibile caleidoscopio del tempo: ritmo come pulsazione; come espansione, evoluzione di forme; ritmo segnato, ritmo  immaginato; il ritmo interiore di chi crea o esegue e di chi ascolta e ricrea.

    Ancora una volta Max Fuschetto stupisce per l’eclettismo e il coraggio di una musica che, pur collocabile in area modern-classical o contemporanea, ha una matrice concettuale e ricerca direzioni, sviluppi ed esiti personali, dall’ascolto della musica africana alle letture dell’arte contemporanea. Al giardino d’infanzia trasfigurato in Mother Moonlight, ora si sovrappone la ricerca di un dialogo e di una confluenza di tecniche e pratiche tra arte e musica. Come accaduto in alcuni brani-manifesto, spiega lo stesso autore, «Ho pensato per analogia: siccome, ad esempio, i primi tre brani, Number 1, 3 e 5, esplorano, partendo da pattern percussivi di matrice africana, le possibilità di costruire musica usando le risorse del ribattuto, mi sono venuti in mente gli esperimenti di Jackson Pollock dei Number in cui il pittore, colando direttamente il colore su una tela disposta per terra, sgocciola misture cromatiche formando punti e intrecci di linee usando il dripping come uno sciamano intento a gestire e controllare il caos derivante dal caso».

    Tra Pollock e Paul Klee, i nove brani si aprono alle possibilità della trasposizione e della metafora, in un omaggio alle intime connessioni tra il segno e il suono, tra le strutture che colpiscono l’occhio e quelle che affascinano l’orecchio. Fuschetto si circonda come sempre di eccezionali musicisti per realizzare il suo intento, pensiamo a Enzo Oliva e Pasquale Capobianco, suoi abituali collaboratori: «Ho voluto musicisti dal suono originale, dal tocco personale, che riescono a sublimare una partitura ricavandone un mondo che è puro suono. Se penso alle ore impiegate per decidere quale fosse il giusto tempo per ogni esperienza sonora direi che qualsiasi cosa abbiamo eseguito è stata realizzata attraverso un solo respiro collettivo, quello infine scelto e non un altro».

    Sul finale colpisce il brano A Lucio B., con la partecipazione di Luca Aquino («Mi ha sempre affascinato quel suo suono intenso, morbido, dalla gamma espressiva ampia e anche uno stile nelle improvvisazioni assolutamente personale»). Una dedica sui generis al genio di Lucio Battisti, che Fuschetto considera «Un artista straordinario, fa così parte del nostro immaginario che ho pensato di far emergere il motivo del pianoforte da un field recording catturato in una metropolitana, luogo sonoro che rappresenta in questo caso la metafora dell’inconscio collettivo: il parlato della gente, i soffietti delle porte che si aprono, il ritmo delle rotaie, le variazioni di velocità che sono variazioni di altezza del suono ecc. Ho voluto cogliere un’analogia tra un motivo improvvisato da ragazzo e un tema di Battisti che amo. Ho notato delle similitudini nella costruzione delle frasi e nell’uso di certe armonie e ho pensato che ognuno ha i suoi maestri, impliciti ed espliciti, ed è bene non dimenticarlo».

    Ritmico non Ritmico:

    1. Number 1
    2. Number 3
    3. Number 5
    4. Vortex, a Jackson Pollock
    5. Midsommar Choral
    6. Trame
    7. Midsommar
    8. Iride, a Paul Klee
    9. A Lucio B.

    Enzo Oliva: Piano & Fender Rhodes

    Pasquale Capobianco: Electric Guitar

    Eleonora Amato: Violin

    Silvano Fusco: Cello

    Luca Martingano: French Horn

    Giulio Costanzo: Marimba

    Max Fuschetto: Oboe, Soprano Sax & Electronics

    Antonella Pelilli: Intervento vocale in Iride

    Special Guest Luca Aquino in Midsommar e A Lucio B.

  • Marco Parente: martedì 3 maggio esce in digitale “Una città di carta” colonna sonora dell’omonimo film

    Marco Parente: martedì 3 maggio esce in digitale “Una città di carta” colonna sonora dell’omonimo film

    Da martedì 3 maggio sarà disponibile sulle piattaforme digitali “Una città di carta” (Blackcandy Produzioni), la colonna sonora originale di Marco Parente tratta dall’omonimo film di Guido Latino che sarà presentato al Trento Film Festival il 3 e il 4 maggio.

    Il disco è la colonna sonora originale del docu-film “Una città di carta”. 55 minuti di puro flusso interamente strumentale in una forma acustica, eppure contemporanea. In perfetta simbiosi con le immagini e il racconto, le composizioni finisco per diventare parte indispensabile della sceneggiatura e paesaggio sonoro ideale del docufilm.

    L’autore delle musiche è Marco Parente, tranne nel brano “Altopiano parlante” in cui ha collaborato con A. Stefana sia nell’arrangiamento che nella produzione. Sono tutte canzoni originali ed inedite, ad eccezione di “Altopiano parlante” che era la la b-side del singolo “Il posto delle fragole” di Marco Parente del 2005.

    Spiega l’artista a proposito del progetto: “È la prima volta che realizzo la colonna sonora di un film-documentario, e anche che lo faccio senza cantare, dunque componendo musica solo strumentale. La cosa ha reso il mio lavoro totalmente leggero, libero e mai conflittuale proprio perché senza parole. Sono partito col selezionare un mio brano strumentale del 2005, pensando di dover aggiungere poco altro, ritrovandomi invece poi a coprire di musica originale quasi la totalità del film.”


    Track-list:
    • Altopiano parlante feat. Alessandro ‘Asso’ Stefana

    • Tema di carta

    • Sole di carta 

    • Tema di carta (Reprise)

    • Daziaro

    • Acqua di carta

    • Balalaika orchestra 

    • Città in tre temi di carta 

    • Neve di carta 

    • Sul fiume di carta 

    • Balalaika in città 

    • Letti bianchi 

    • Altopiano parlante (Reprise) feat. Alessandro ‘Asso’ Stefana

    • Pace di carta

    • Svidrigajlov

    • Tre paesaggi di carta

    • Altopiano parlante (Finale) feat. Alessandro ‘Asso’ Stefana

    • Carta canta (Titoli di coda) feat. Tatiana Sordo