Month: May 2022

  • Namida pubblica il nuovo singolo A.I.P. e il video

    Namida pubblica il nuovo singolo A.I.P. e il video

    A.I.P. (Avanti il prossimo) è il nuovo singolo di Namida, un inno alla libertà sessuale da gridare in faccia ai moralisti e ai bigotti. Con un arrangiamento che ha echi di Max Gazzè e Donatella Rettore, la giovane cantautrice veneta racconta con sfacciataggine il suo punto di vista sulle relazioni, mettendo al centro la sincerità di fronte alla tendenza di nascondere doppie vite e rapporti clandestini. 

    Vivere nel caos e agire sempre di pancia sono condizioni sine qua non che Namida accetta pur di non sentirsi fuori posto in una società che sta progredendo nel campo dei diritti civili e dell’apertura mentale. Lingua e anima vanno a braccetto in una serata in disco dove l’alcool azzera i freni inibitori e l’imperativo categorico è quello di lasciarsi andare. 

    Elettronica e riff di chitarra creano un mix devastante che crea le condizioni di un potenziale tormentone, con un messaggio potente trasmesso con leggerezza e trasgressione, rendendoci protagonisti di una festa generazionale che vuole abbattere il muro dell’ipocrisia democristiana, ancora imperante nel nostro Paese.

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  • Letizya pubblica Cielo, il nuovo singolo

    Letizya pubblica Cielo, il nuovo singolo

    Dopo il successo del precedente singolo Mostri, inserito in ben quattro playlist editoriali, torna Letizya con Cielo, una ballata indie pop che racconta cosa succede dopo la fine di una relazione, tra mare mosso e porte chiuse, tra prigioni interiori e cuori rotti, dove andare ai concerti rappresenta un balsamo per l’anima e l’acqua gelida sul viso il primo step per guardarsi allo specchio e capire che si può ricominciare. E se si prova per un attimo a chiudere gli occhi, all’ascolto di questo brano sembra proprio di essere proiettati in un live con l’arrangiamento studiato per battere le mani nel ritornello e accendere le torce dei cellulari per creare un’atmosfera intima e di condivisione.

    Un arpeggio di chitarra elettrica introduce la prima strofa che mette in primo piano il testo, con il bianco e il nero dei giorni trascorsi dalla protagonista che si mischiano al grigio dell’autostrada e il blu del cielo che distrae come gli occhi di chi ci ha fatto innamorare e poi ha giocato con i nostri sentimenti. Sentirsi fuori posto è una sensazione comune, specialmente durante l’adolescenza, e molto frequenti sono le sbandate per una persona che si incontra. Letizya continua a descrivere la sua generazione con vicende quotidiane e una scrittura personale fatta di immagini semplici e cinematografiche che ci fanno immaginare scenari in cui poterci rispecchiare.

    La produzione, sempre affidata alle mani di Davide Gobello, chitarrista, tra gli altri, di Fabrizio Moro, Loredana Bertè e Pierdavide Carone, contribuisce a rendere sempre più delineata l’identità artistica di questa giovane cantautrice. La copertina è realizzata, come per i due singoli precedenti, da Giorgia Malizia che ha proseguito l’immaginario visivo minimal, con il contrasto tra il titolo e l’immagine di una strada, a simboleggiare i passi da compiere per maturare e superare la delusione amorosa ancora cocente. 

    «Cielo è un’altra pagina del mio percorso musicale, l’ho scritta perché ho sentito il bisogno di lanciare un messaggio: ricordarci di non evitare mai i propri sentimenti, anche se non sono ricambiati, perché solo lanciando il cuore oltre l’ostacolo si ritrova sempre la strada di casa. Meglio vivere di rimorsi che di rimpianti».

    Ascolta Letizya e Cielo su Spotify

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    Letizia Quattrucci, classe 2004, è una cantautrice originaria di Ceccano, in provincia di Frosinone. Inizia a cantare all’età di sette anni per poi presto imparare ad accompagnarsi con vari strumenti, dalla chitarra al pianoforte, fino a scoprire il basso e innamorarsene follemente. Dopo essersi fatta notare con una serie di cover molto apprezzate sul suo profilo Instagram, tra cui Ma tu di Comete, condivisa dallo stesso artista romano, pubblica il primo inedito nel 2020 dal titolo Battito. Nei mesi successivi va alla ricerca della propria identità artistica e scrive nuovi pezzi, accomunati da un linguaggio semplice e diretto, in cui racconta episodi autobiografici nascosti dietro a metafore e giochi di parole. Il primo di questi a essere stato pubblicato è Buonanotte, uscito il 7 gennaio e che ha sancito la nuova collaborazione con l’Elephant Studio di Davide Gobello. Il 24 febbraio è stata la volta di Mostri, brano che ha avuto subito un ottimo riscontro, dall’inserimento nelle playlist New Music Italia, Indie Triste, Scuola Indie e Equal Italia, fino all’anteprima del videoclip su Le Rane. Cielo è il nuovo tassello di questo suo nuovo progetto artistico e le sorprese non finiscono di certo qua. Stay tuned!

  • Giacali, il singolo di debutto è La terra è triangolare

    Giacali, il singolo di debutto è La terra è triangolare

    La terra è triangolare è il singolo di debutto di Giacali, un testo che affronta con ironia il mondo del web che ha preso il sopravvento rispetto alla vita reale, con la propensione a diventare tuttologi ed esperti di ogni argomento. Quello del cantautore calabrese è un quadro a tinte scure ma raccontato con leggerezza e sotto forma di domanda, con il pensare e il mettere in dubbio le tesi che sono il contrario di quanto avviene sui social dove le fake news divampano e viene dato tutto per assodato.

    Così le nuove manovre del governo sono criticate aspramente senza avere nessun tipo di competenza politica, l‘immigrazione viene percepita come il problema principale quando in realtà è solo il capro espiatorio dove indirizzare l’indignazione popolare, il terrapiattismo è una corrente di pensiero che ha preso gamba e ha trovato adepti, finti consulenti promettono guadagni facili con investimenti immediati e con lezioni a pagamento in cui spiegano i segreti per diventare ricchi con il marketing e similari. Alexa è il nuovo Dio in grado di dare una risposta a tutti i nostri perché e avere una buona connessione imprescindibile quasi quanto avere un piatto sul quale mangiare dopo una giornata di lavoro.

    Giacali pone davanti all’ascoltatore queste immagini che sono tutt’altro che paradossali cercando di spronarlo alla riflessione, consapevole che siamo ormai vittime di un sistema digitale che ci ha inghiottiti e resi dipendenti, con un post su Facebook che ha sostituito il bar o l’ufficio postale come luogo di incontro dove sfogare le frustrazioni quotidiane.

    Ascolta il pezzo su Spotify

    Segui Giacali su Instagram

    Giacali è un cantautore calabrese, classe 1996. Nelle sue canzoni affronta tematiche sociali e di attualità perché convinto che parlare di sentimenti in modo autentico debba essere un processo graduale e non forzato. Affonda le sue radici musicali nel cantautorato italiano con echi d’Oltremanica e una ventata di freschezza portata dal circuito indipendente, in cui mira a inserirsi come testimonia la scelta di farsi seguire nella produzione da Andrea Pachetti, dietro ai lavori dei The Zen Circus e Emma Nolde.

  • “La maglietta di Friends” il nuovo singolo di Pietro Falco

    “La maglietta di Friends” il nuovo singolo di Pietro Falco

    Dal 20 maggio 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e in digitale “La maglietta di Friends”, il nuovo singolo di Pietro Falco.

    “La maglietta di Friends” è una sorta di inno agli anni Novanta e racconta l’infanzia dell’artista attraverso una serie di immagini e situazioni tipiche di quel periodo. Il cantautore menziona una serie di personaggi, ma tutto viene riassunto con un’immagine specifica, ovvero una ragazza con la maglietta di Friends, simbolo degli anni ‘90, che rappresenta un vero “filtro retrò”. Tutto questo può sembrare malinconico, ma il ritmo funky rende la canzone leggera e spensierata.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Ho scritto La maglietta di Friends in un pomeriggio di primavera, nel mese di maggio dello scorso anno.  Ero in bici a Roma centro, insieme ad alcuni amici, e poi ci siamo ritrovati a giocare a calcio in una piazzetta. Solitamente noi trentenni ci incontriamo nei baretti, parliamo dei problemi al lavoro, beviamo e cerchiamo conforto nelle storie degli altri.

    Ricordo che quel pomeriggio ho provato una sensazione di piacevole malinconia, quella che ti accompagna dolcemente nel passato, facendo riemergere le sensazioni, gli odori e i sapori dei bei momenti.  Ho cominciato a pensare a Super Mario, a Holly e Benji, alle giornate con gli amici, ai vecchi film nelle sere d’estate, ai mondiali, alle feste improvvisate e ai pomeriggi passati a guardare Friends. Sono tornato a casa, ho buttato giù una musica funky ed è venuto fuori il testo immediatamente”.

    Il videoclip de “La maglietta di Friends” racconta una mattina qualunque, che preannuncia l’inizio di una tipica giornata del cantautore. Qualcuno suona il campanello, ma dall’altro lato della porta vi è solo un pupazzo: Super Mario. Il ragazzo, intontito e spaesato, lo porta all’interno della casa, non dando apparentemente molto peso alla situazione e continuando a prepararsi per uscire. Tuttavia, si accorgerà presto che Super Mario gli ripresenterà continuamente la sua infanzia e prima giovinezza. Vedremo il pupazzo organizzare una serie di situazioni, fino ad averla vinta sul cantautore, il quale finirà per vestirsi come un tempo, giocare con il Game Boy, suonare la chitarra, scrivere la canzone mentre guarda Friends.

    Guarda il videoclip: https://youtu.be/HU0FDrx0DhQ

    Biografia

    Pietro Falco è un cantautore, musicista polistrumentista italiano. Attratto nella prima infanzia da un pianoforte a coda tenuto nel salotto di casa, comincia a dedicarsi alla chitarra all’età di otto anni. A 12 anni scopre e rimane affascinato dai Red Hot Chili Peppers, che lo porteranno poi ai maestri del Funk, George Clinton prima di tutti.  Durante l’adolescenza suona in diversi gruppi, prevalentemente rock blues. Grazie a questa attività riesce a farsi notare diventando session man e turnista.  Esordisce come cantautore nel 2014, pubblicando un album autoprodotto, “Gioventù suonata”, grazie al quale, l’anno successivo, arriva al Festival di Castrocaro, classificandosi al secondo posto. Nel frattempo, si dedica allo studio di altri strumenti e alla musica elettronica.  Cominciano una serie di collaborazioni in studio e un’altra serie di album, dapprima “k2” (con il duo rock Kristi), poi “Vita eclettica” nel 2019.  Dal 2020 continua a partecipare a produzioni artistiche, prevalentemente della scena romana, e comincia a produrre personalmente alcuni artisti.  Nel 2022 pubblica “Mine”, un brano che anticipa un nuovo progetto, in cui mette insieme Funk, Blues, Rock ed elettronica, senza distaccarsi dalla forma canzone.

  • “Anima bella” il nuovo singolo di Ognibene

    “Anima bella” il nuovo singolo di Ognibene

    Dal 20 maggio 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e in digitale “Anima bella” (LaPOP), il nuovo singolo di Ognibene.

    “Anima bella” è una canzone delicata come una carezza, dolce e nostalgica, con un testo avvolgente ed un arrangiamento ipnotico a fare da scenografia. Una ballad che racconta di insicurezze sul futuro, della voglia di sentirsi meno soli e di un mare inquieto a fare da triste spettatore.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Questo brano racchiude le tragedie emozionali di questo assurdo momento storico che stiamo vivendo. Siamo usciti da un periodo di pandemia nel quale ci sentivamo protagonisti di un film ed oggi ci troviamo invasi da terribili venti di guerra. In questa canzone io e Simone Pozzati, col quale ho rinnovato il sodalizio autorale, raccontiamo le profonde incertezze sul futuro e del bisogno di sentirsi amati e uniti per sentirsi vivi”.

    Il videoclip di “Anima bella” ritrae, in modo semplice e spontaneo, un momento intimo e riflessivo nel quale i due protagonisti cercano consolazione e pace nella luce di uno splendido tramonto e nel suono di un mare inquieto.

    Guarda il videoclip: https://youtu.be/C4gHW_Jyl2g

    Biografia

    OGNIBENE, all’anagrafe Davide Ognibene, è un cantautore classe ’86 nato e cresciuto nella suadente Modena. Fin da bambino sviluppa una fervida immaginazione e la capacità di romanzare qualsiasi cosa. Inizia a suonare chitarra a dodici anni scoprendo una predisposizione nella composizione che unita al suo romanzare lo porta a sviluppare l’arte della scrittura musicale. Suona per undici anni con i REMIDA, band modenese, con la quale colleziona tre album e quattro tour. Ad inizio 2020 “Cinque Anni”, il singolo d’esordio, riesce ad incantare critica e pubblico accendendo i riflettori sul progetto. Nel giugno dello stesso anno esce il tanto atteso EP “Il varietà sulla natura umana vol.1” (edito da LaPop) dal quale vengono estratti i fortunati singoli: L’amore coi robot, Eternità ed Elenoire. Questo 2021 vede l’uscita di Come dovrebbero, Per un applauso e L’impossibile singoli che, insieme alla title track “Il varietà sulla natura umana”, andranno a comporre il secondo volume di questo concept album. L’artista è stato selezionato come Miglior Artista Emiliano Romagnolo al Meeting Music Contest di Rimini dal MEI ed ha vinto una produzione, un tour grazie alla Legge sulla Musica della Regione Emilia Romagna.

  • AL CHIARI BLUES FESTIVAL DI LUGLIO 2022, GOV’T MULE, THOROGOOD, VINTAGE TROUBLE E MOLTI ALTRI

    AL CHIARI BLUES FESTIVAL DI LUGLIO 2022, GOV’T MULE, THOROGOOD, VINTAGE TROUBLE E MOLTI ALTRI

    Grande attesa per George Thorogood, Gov’t Mule e i Vintage Trouble e molti altri artisti.

    Dagli Stati Uniti d’America all’Italia, per infiammare il palco e accendere l’entusiasmo dei fans

    Anche quest’anno Admr Events è pronta a stupire con il programma del CHIARI BLUES FESTIVAL 2022:

    10 Luglio – Rusties + David Grissom + Gov’t Mule
    16 Luglio – Joachim Cooder + George Thorogood & the Destroyers
    17 Luglio – Treves Blues Band + Vintage Trouble

    Domenica 10 Luglio

    Apertura ai Rusties seguiti da David Grissom, chitarrista che nel corso degli anni ha suonato con dozzine di grandi personaggi, dagli esordi come chitarra solista nelle band di Joe Ely e John Mellecamp fino a condividere il palco con Buddy Guy, Dixie Chicks, John Mayall, Robben Ford, Allman Brothers Band.

    È poi la volta dei 𝗚𝗼𝘃’𝘁 𝗠𝘂𝗹𝗲, guidati dal leggendario chitarrista e vincitore di Grammy Warren Haynes (voce e chitarra), con Matt Abts (batteria), Danny Louis (tastiere, chitarra e cori) e Jorgen Carlsson (basso), hanno conquistato una fan base a livello globale grazie alla loro musica onesta, strutturata e audace, ricca di improvvisazioni e virtuosismi, che li ha portati ad essere riconosciuti come una delle band più attive e riverite del mondo, con un posto garantito tra i titani del rock.

    Biglietti per concerto del 10 luglio – Gov’t Mule: posto unico € 40,00 + prev.

    Sabato 16 Luglio

    Per il concerto evento del 2022 l’apertura è stata lasciata ad un figlio d’arte, Joachim Cooder, batterista, percussionista e tastierista, noto per le sue collaborazioni con il padre Ry Cooder, che lo portava in tournée sin dalla tenera età, ha iniziato a suonare la batteria all’età di 5 anni, ispirato a Jim Keltner. Indimenticabile la sua collaborazione al disco “Prodigal Son”.

    Seguirà il tanto atteso concerto di 𝗚𝗲𝗼𝗿𝗴𝗲 𝗧𝗵𝗼𝗿𝗼𝗴𝗼𝗼𝗱 & 𝗧𝗵𝗲 𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗼𝘆𝗲𝗿𝘀, per l’unica data italiana della formazione nel 2022, un evento che sarà sicuramente sold out! Thorogood esordisce come chitarrista acustico sulle orme di Robert Johnson e Elmore James, ma raggiunge la fama inizialmente con l’album “George Thorogood and the Destroyers” (1977) e poi con la hit mondiale “Bad To The Bone” contenuta nell’omonimo album del 1982, collezionando nella loro carriera ben due album di platino e sei d’oro, e interpretando classici senza tempo di maestri come Bo Diddley, John Lee Hooker e Hank Williams. È di quest’anno l’uscita del nuovo disco “The Original George Thorogood”, un album che raccoglie il meglio del cuore rock and roll di George Thorogood e della sua formidabile inarrestabile band. Si preannuncia un concerto esplosivo!

    Biglietti per concerto del 16 luglio – George Thorogood & The Destroyers: posto unico: € 40,00 + prev.

    Domenica 17 Luglio

    Ultimo concerto della manifestazione, il 17 luglio suoneranno i 𝗩𝗶𝗻𝘁𝗮𝗴𝗲 𝗧𝗿𝗼𝘂𝗯𝗹𝗲. Band famosa per il sound che si rifà al soul e rhythm and blues anni Cinquanta e Sessanta, ha finalmente annunciato il tanto atteso ritorno in Italia. Da quando si sono formati, nel 2010, sono diventati il segreto meglio custodito del rock’n’roll. Distillando rock spavaldo, blues venato di soul, groove R&B e ambizione pop in una miscela audace e sfacciata, il quartetto ha totalizzato oltre 3000 show in 30 paesi accompagnando in tour divinità del rock come The Who, The Rolling Stones, AC/DC, Lenny Kravitz e Bon Jovi, solo per citarne alcuni.

    In apertura il puma di Lambrate, Fabio Treves, con la sua fidata band, che da quasi 50 anni tiene alta la fiaccola del blues in Italia!

    Biglietti per concerto del 17: posto unico € 26,00 + prev. / € 30 in cassa la sera del concerto

  • STEFANO CINTI: esce in radio il nuovo singolo “IO NON SONO RAZZISTA, MA…”

    STEFANO CINTI: esce in radio il nuovo singolo “IO NON SONO RAZZISTA, MA…”

    Dal 13 maggio 2022 è disponibile in rotazione radiofonica “Io non sono razzista, ma…” (Italiana Musica Artigiana), il nuovo singolo di Stefano Cinti, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 27 aprile.

    Io non sono razzista, ma…” è un brano di musica pop con elementi funk e rhytm&blues. Il testo si sviluppa in un cantato/parlato che descrive con realismo ed ironia l’atteggiamento verso ciò che è diverso, i luoghi comuni, i pregiudizi “Io non sono razzista, ma nel mio quartiere gli indiani hanno comprato le bancarelle della frutta e sono sicuro che quando devono dare il resto ci provano sempre a darne di meno.” ma anche la pigrizia di confrontarsi con gli altri “Io non sono razzista, ma quando parlo con un africano, anche se e’ nato qui e parla il nostro di dialetto, c’e’ poco da fare, non e’ come il nostro dialetto

    Spiega l’artista a proposito del brano: Ho scritto ‘Io non sono razzista, ma…’ cercando di descrivere l’atteggiamento verso ciò che è diverso da noi, i luoghi comuni, i pregiudizi e la pigrizia di confrontarsi con gli altri. Tutti questi elementi sono la matrice su cui può crescere e svilupparsi una mentalità divisiva. Le complessità di un mondo che cambia e i nostri limiti a seguirne il cambiamento ci devono spingere all’azione verso i potenziali ostacoli. Siamo tutti fatti della stessa sostanza e quello che ci differenzia, la cultura, le esperienze di vita, deve essere considerato un valore aggiunto e non un elemento divisivo. Abbiamo un alleato potente: l’empatia. Dobbiamo studiarla, disciplinarla e attivarla nelle nostre vite, per continuare a vivere in un mondo che sarà sempre più multietnico e multiculturale. Mi piacerebbe che la canzone e il relativo video facessero riflettere su questi argomenti e che la riflessione portasse a mettersi in gioco e confrontarsi.”

    Il videoclip è stato realizzato a Bruxelles con la partecipazione dei bambini delCentre Communautaire Maritime (CCM)” di Molenbeek-Saint-Jean. Alcune scene sono state girate presso il CCM, altre invece nel quartiere di Molenbeek-Saint-Jean e nella città di Bruxelles.

    Nel video due personaggi si confrontano in situazioni diverse: in un pub, in macchina all’interno di un parcheggio, durante una passeggiata in città. Il protagonista principale dà voce con forza e cinismo al pregiudizio e ai luoghi comuni, cercando di convincere l’altro che invece vi si oppone. L’ironia del testo viene amplificata dal comportamento caricaturale del personaggio principale e dalle reazioni dell’interlocutore. I giochi, le risate, le espressioni e gli atteggiamenti spontanei dei bambini, sottolineano l’assurdità del pregiudizio e dei luoghi comuni in un mondo che è in continua evoluzione.

    Biografia

    Stefano Cinti è nato a Roma e attualmente vive a Bruxelles dove ha avuto l’opportunità di suonare con musicisti italiani, belgi e africani, spaziando dal jazz al samba, dal pop alla musica folk, passando per la musica del mondo. Le sue canzoni prendono spunto dalla quotidianità, da fatti accaduti che descrive con ironia e realismo.  Suona la chitarra e le percussioni (tamburello, tammorra e bodhran) e nei suoi brani fa spesso uso di tecniche di canto scat e beatbox. Le sue esibizioni dal vivo sono un ‘quasi cabaret’ con l’obiettivo di divertirsi e divertire e al contempo di lanciare messaggi ambientali e sociali supportati anche dalla sua formazione professionale e dalle attitudini personali.

    Ha partecipato a vari festival della canzone a livello nazionale tra cui di recente il ‘Premio Nazionale per la Canzone d’Autore Emergente (XI) – Premio Città di Quiliano’ (2021) per il quale è stato ammesso alle preselezioni. E’ stato finalista al ‘Bengio Festival’ (1999) con il brano “Eclissi solare”. Stefano ha pubblicato due CD dal titolo “Racconti musicali” (2017) e “Racconti musicali” 2 (2019). Negli ultimi anni ha realizzato anche due videoclip “22 marzo 2016” (2018) e “La fine del mondo” (2020) con i quali ha partecipato a film festival nazionali e internazionali ottenendo vari riconoscimenti incluso il titolo di miglior video musicale in otto manifestazioni.

    Stefano è attivo anche come autore di musica e testi per l’infanzia sia in Italia che all’estero. In particolare, ha partecipato in rappresentanza dell’Italia (nomina del Dublin Institute of Culture) all’evento ‘Cork 2005 Capitale Europea della Cultura’ – ‘Celebration of Childhood’ presso la biblioteca della città di Cork con il racconto musicale ‘Rex the simpatirex’. Ha continuato la sua attivita’ di storytelling (nomina del Dublin Institute of Culture) in diverse scuole irlandesi (2005-2007) con tre storie musicali: ‘Rex the simpatirex’, ‘Bille’ e il tamburo magico’, ‘Chi ha rubato il vestito di Babbo Natale?’ nonché all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles con il racconto ‘Billè e il tamburo magico’ (2013). Al riguardo, un suo libro: ‘I racconti della vasca colorata’ ed. Il calamaio, (2003) è stato inserito nel catalogo nazionale dei libri per ragazzi: “Liber Database 2004” della Biblioteca Gianni Rodari.

    Io non sono razzista, ma…” è il nuovo singolo di Stefano Cinti disponibile sulle piattaforme digitali dal 27 aprile 2022 e in rotazione radiofonica dal 13 maggio. Il videoclip è disponibile su YouTube dal 2 maggio 2022.

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  • Mivà, il nuovo singolo è Colpa tua

    Mivà, il nuovo singolo è Colpa tua

    Colpa tua è il nuovo singolo di Mivà in cui racconta l’evolversi di una relazione in crisi ma con la speranza di ricucire i pezzi e dare nuova linfa alla vita di coppia. Farsi del male a vicenda come soluzione disperata per non affrontare le proprie responsabilità, additando all’altro le cause del proprio malessere, toccare il fondo per ricominciare, urlare in mezzo alla pioggia, guardarsi negli occhi e cercare di ritrovare un’intesa perduta.

    La produzione, affidata ad Antonio Di Santo, vira su un arrangiamento acustico che esplode nel ritornello con la chitarra elettrica e la batteria, privilegiando una strumentazione classica ai sintetizzatori che avevano caratterizzato finora il sound del cantautore calabrese. Il brano rappresenta un’evoluzione di pensiero rispetto al fortunato singolo d’esordio Colpa mia con molti accostamenti, dalla grafica con la copertina realizzata da Marta Lovesio al mood e alle intenzioni del pezzo.

    «Avevo in mente l’idea di chiudere il cerchio, è inevitabile fare paragoni con l’altro quando si vive una storia, in questa canzone rifletto quanto sono cambiato sia a livello artistico che personale rispetto a due anni fa, lascio uno spiraglio aperto nel finale di questo pezzo, la malinconia e la rabbia si arrestano all’improvviso e non resta che immaginare possibili scenari futuri», racconta Mivà.

    Ascolta Mivà su Spotify

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    Il progetto di Mivà, nome d’arte Marco Villella, nasce nel 2020: dopo diversi percorsi musicali che ne hanno segnato la crescita artistica, il ragazzo calabrese decide di mettersi in proprio e di raccontarsi in maniera più intima e personale. L’incontro con Matilde Dischi avviene con Colpa mia, il suo primo singolo da solista, che ha raggiunto oltre 400mila streaming su Spotify ed è entrato per diverse settimane nelle playlist editoriali Indie Italia, Indie triste e Viral50Italia. Da quel momento in poi, tutti i brani pubblicati successivamente sono figli di quell’idea di musica: testi chiari ma efficaci, uniti ad un sound elettronico molto amaro, un susseguirsi di sensazioni ed emozioni che si sviluppano da un pezzo all’altro in un percorso.

  • GARBAGNATE IN JAZZ – “For Ella”, tributo a Ella Fitzgerald giovedì 12 maggio a Garbagnate Milanese (Mi)

    GARBAGNATE IN JAZZ – “For Ella”, tributo a Ella Fitzgerald giovedì 12 maggio a Garbagnate Milanese (Mi)

    È un tributo a Ella Fitzgerald, la più famosa cantante nella storia del jazz, l’evento conclusivo della rassegna “Garbagnate in Jazz”: uno spettacolo
    di musica e parole con la partecipazione della vocalist Caterina Comeglio, dell’attrice Chiara Poletti e dell’ensemble della Garbagnate Music Academy

     

    MILANO – Dopo “Marilyn in Jazz”, omaggio a Marilyn Monroe, e “Bird lives!”, spettacolo sulla vita e sull’opera del grandissimo Charlie Parker, si concluderà con un tributo a Ella Fitzgerald la sesta edizione di “Garbagnate in Jazz”, la rassegna organizzata dall’assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Garbagnate Milanese, dalla Garbagnate Music Academy e dall’associazione culturale Jazz Company: la Biblioteca Civica Corte Valenti ospiterà, giovedì 12 maggio (ore 21, ingresso libero fino a esaurimento posti), l’evento  “For Ella”, dedicato alla figura di Ella Jane Fitzgerald, la più famosa cantante nella storia del jazz, vincitrice di 14 Grammy (e circa 40 milioni di dischi venduti). I protagonisti di questo imperdibile appuntamento saranno la vocalist Caterina Comeglio, l’attrice Chiara Poletti (voce recitante) e l’ensemble della Garbagnate Music Academy. 

    Nota anche come “Lady Ella” e “First Lady of Song”, Ella Fitzgerald è stata una delle più grandi interpreti del Novecento. Nata a Newport News, in Virginia, nel 1917, rimase orfana a 14 anni e trascorse l’infanzia tra orfanotrofi e quartieri malfamati di New York. Debuttò giovanissima, nel 1934, all’Apollo Theater di Harlem, dopo essersi fatta notare in una competizione canora per debuttanti. Dotata di una voce agilissima, di notevole swing, di grande comunicativa e di eccezionali capacità improvvisative, collaborò con i più celebri jazzisti e i più noti compositori dell’epoca (tra cui Count Basie, Duke Ellington, Louis Armstrong, Cole Porter, George Gershwin, Irving Berlin, Chick Webb e Oscar Peterson). Grazie al suo incredibile talento e alla sua straordinaria duttilità vocale (che si apprezzava soprattutto nello scat, lo stile canoro tipico del jazz), Ella riusciva a eccellere nei più svariati generi musicali, dallo swing al bebop, dal gospel al calypso, dal blues alla bossa nova. Gravi problemi di salute segnarono, purtroppo, i suoi ultimi anni di vita: già cieca a causa del diabete, nel 1994 le furono amputate le gambe, sempre a causa dello stesso male, di cui soffriva sin dall’infanzia. Morì a Beverly Hills, in California, nel 1996, a 78 anni.

    Afferma Caterina Comeglio: «Per me Ella è una continua fonte di ricerca e ispirazione, è impossibile stancarsi di ascoltarla. Ogni sua interpretazione racchiude un elemento sorprendente, un colpo di genio canoro che non sfocia mai nel virtuosismo fine a se stesso. Ripercorreremo la sua carriera attraverso i brani più significativi da lei interpretati, come “Honeysuckle Rose” e “How High The Moon”, per citarne un paio tra tanti. Il concerto di Garbagnate sarà l’occasione per riscoprire la vocalità intramontabile della “First Lady of Song” nelle sue molteplici sfaccettature».

    Caterina Comeglio è una delle più promettenti cantanti jazz italiane, ha all’attivo collaborazioni con nomi illustri della scena pop (da Mika a Roby Facchinetti dei Pooh) e jazz (Bob Mintzer) e nel 2019 si è aggiudicata il prestigioso Premio Lelio Luttazzi nella categoria “Cantautori”. Sul palco, insieme a lei, a omaggiare la straordinaria figura di Ella Fitzgerald ci saranno – come detto – l’attrice Chiara Poletti e l’ensemble della Garbagnate Music Academy, un gruppo di giovani musicisti provenienti dai Conservatori di musica lombardi, che hanno già una notevole esperienza alle spalle e che saranno affiancati da professionisti di comprovato valore.

    “GARBAGNATE IN JAZZ”, dal 28 aprile al 12 maggio 2022 – Sesta edizione

    Biblioteca Civica “Corte Valenti”, via Monza 12, Garbagnate Milanese (Mi).

    Inizio concerti ore 21; ingresso libero fino a esaurimento posti.

    On line: garbagnateinjazz.webs.com

    Giovedì 28 aprile

    Marilyn in Jazz

    Beatrice Zanolini (voce), Matteo Bosurgi (voce narrante), Riccardo Bianchi (chitarra), Marco Ricci (contrabbasso), Tullio Ricci (sax), Marco Castiglioni (batteria).

    Progetto di Beatrice Zanolini e Fabio Bezzi.

    Direzione artistica: Gabriele Comeglio.


    Giovedì 5 maggio

    Bird lives!

    Cochi Ponzoni (voce recitante), Big Band Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio; solista ospite: Emilio Soana (tromba).

    Giovedì 12 maggio

    For Ella

    Caterina Comeglio (voce), Chiara Poletti (voce recitante) ed ensemble della Garbagnate Music Academy composto da Alessandro Bottacchiari (tromba), Mirko Puglisi (pianoforte), Andrea Cassaro (basso), Alessandro Casè (batteria), Andrea Piva (chitarra) e Gabriele Comeglio (sax).


  • Dal 6 maggio in radio e in digitale “VERSO CASA”, il nuovo singolo dei WAKEUPCALL

    Dal 6 maggio in radio e in digitale “VERSO CASA”, il nuovo singolo dei WAKEUPCALL

    “Verso casa” parla di quel momento della tua vita in cui ti rendi conto quanto sei andato lontano rispetto a dove sei partito. Sei lontano da casa, da dove pensavi di arrivare e da tutte le cose che conosci e ti erano familiari. Nonostante ti sia riempito gli occhi di vita, non ricordi più perché sei andato via, perché e da cosa volevi scappare alla ricerca di risposte e di quella che chiamiamo felicità.

    “A volte crediamo che per trovare le risposte che cerchiamo dobbiamo andare via, lontano.” – Spiegano i WAKEUPCALL – “Le cerchiamo in capo al mondo, per una vita. E finiamo per trovare quelle risposte, quella speranza, o felicità, nello stesso luogo dal quale eravamo fuggiti, l’unico posto in cui abbiamo dato per scontato non avessimo potuto trovare queste cose: casa. E allora è arrivato il momento di tornare verso casa.” 

    Sono questi gli elementi che i WakeUpCall muovono all’interno del nuovo singolo. Un racconto comune a chiunque voglia mettersi in viaggio alla ricerca delle proprie radici. Un viaggio che si rivela un moto perpetuo destinato a non esaurirsi ma a rigenerarsi continuamente perché, in fondo, non si arriva mai.
    É il passato che ritorna contrapposto al presente, la sicurezza di ciò che si conosce e l’incertezza della scoperta. Un equilibrio destinato a rimanere precario ma necessario a metterci in cammino per scoprire che, a volte, le risposte erano già alla nostra portata fin dall’inizio di questo viaggio.